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Perspective:
An Article on the Latest Allegations Against
Michael Jackson
13 Wednesday Aug 2014
Posted by sylmortilla
Allegations of anal rape have taken us to another level of bestiality, beyond the accusations of mutual masturbation and plying of alcohol. They’ve upped the ante. They’ve had to. Because those ‘lesser’ allegations were discredited in a court of law during the trial that broke Michael’s heart and ultimately killed him. The maids quoted by Stacy Brown in his recent New York Post article, in which they spoke of their ‘recollections’ of times at Neverland, were dismissed off hand by the 2005 jury as “liars”.
We go again.
The allegations of anal rape have been chosen specifically to leave an indelible smear on the psyche of those that hear them. After such accusations, the most we fans can do in the short-term is mere damage control. In 2003, Michael wisely recorded himself being recorded by Martin Bashir and his team. And, as a riposte to the debacle that was the Living With Michael Jackson documentary, Michael distributed his own version of the interviews entitled ‘Take 2’, in which Bashir’s unethical techniques of sycophancy and bullying, combined with clever editing, were exposed. But the damage had already been done.
The discredited maids’ stories offered the slavering tabloid junkies nothing new. Tabloid tactics that smacked so recognisably of newspapers in 1993. Libellous fabrications plucked from the ether and attributed to ‘a source’. Reading their descriptions was akin to listening to someone detail the character of a mutual friend, a person you had known for decades, but who they have only recently become acquainted with. You know this old friend inside-out – their flaws, their tribulations, their virtues –and are therefore gobsmacked by the inaccuracy of this other person’s depiction of them. Besides, though Michael may well have got drunk and urinated in his porch – as far as compiling a case for sodomising a child is concerned – it doesn’t seem particularly relevant.
No-one is suggesting that there wasn’t something unique about Michael’s relationships with children. But, as I shall reiterate once again: in lieu of any evidence of wrongdoing, a person’s perspective on Michael Jackson is entirely a reflection of what the observer wants to see. My stance is that Michael was both as fragile and magical as an egg; as emotionally charged, yet as carefully crafted as a poem. He was the puppet Pinocchio that eventually realised his dream in becoming a flesh-and-bone human boy.
As children, we were all alchemists. We combined our ingredients of mud, grass and leaves, and with the mix we made cake. This was the magic that inspired Michael. When the mystery of the gravity-defying Smooth Criminal lean was made public by the press, Michael responded by wondering why anyone would want to reveal the mechanics and ruin the magic. His desires to prolong childhood and chase dreams were borne of the same principle. Revered movie director John Ford famously said, “If it’s a choice between the truth and the legend, print the legend.” A sentiment Michael very much agreed with. After all, it was Diana Ross that discovered the Jackson 5, right?
Sony have invested too much in their reinterpretation of Michael Jackson, for it all now to be ‘inconvenienced’. For better or worse, they understand that Michael is an industry unto himself – one that provides an opportunity for decades of profit-procurement – and the likelihood is that Sony will encourage the Estate to settle these latest claims out of court. Sony are extremely powerful, and have form – they misadvised Michael back in 1993, when they recommended he settle then.
Sony may have invested their money in Michael; but we have invested our hearts. We followed him devoutly as he vindicated himself in 2005. We will not allow our decades of stoic support to be undermined by greedy, immoral opportunists. Michael gladly assumed his responsibility as a gatekeeper for innocence. But, noticing that one has responsibilities is the easy part. Engaging with them is an altogether separate matter. It is our responsibility to engage in the defence of our voiceless hero against yet another systematic attempt at his vilification.
Yet, as I say: this is not about angles of perspective. This is about defending a good man – in light of the facts – not of faith.
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Michael Jackson Anti-Defamation Group ‘Voice As One’ are organising a mass email protest against the serial MJ abuser Stacy Brown, who wrote the aforementioned article for the New York Post. For details, see Facebook page: www.facebook.com/groups/voiceasone or follow @voiceasone on Twitter.
http://sylmortilla.com/2014/08/13/perspective/
(Traduzione Tramite laura messina )SPOILER (clicca per visualizzare)Le accuse di stupro anale ci hanno portato ad un altro livello di bestialità, che va oltre le precedenti accuse di masturbazione reciproca e somministrazione di alcol. Hanno alzato la posta. Hanno dovuto. Perché quelle accuse "minori" sono state screditate in un tribunale durante il processo che ha spezzato il cuore di Michael e, infine, lo ha ucciso. Le governanti citate da Stacy Brown nel suo recente articolo sul New York Post, in cui hanno parlato dei loro "ricordi" a Neverland, erano state prontamente liquidate dalla giuria del 2005 come "bugiarde".
Ci risiamo.
Le accuse di stupro anale sono state scelte appositamente per lasciare una macchia indelebile nella psiche di coloro che le ascoltano. Dopo tali accuse, il massimo che i fan possono fare nel breve termine è solamente controllare i danni. Nel 2002/2003, Michael saggiamente si registrò con le sue telecamere personali mentre Martin Bashir e il suo team registravano la sua intervista. E, in risposta alla debacle che è stato il documentario LWMJ, Michael rilasciò una sua versione delle interviste dal titolo 'Take 2', in cui le tecniche non etiche di servilismo e bullismo di Bashir, combinate a un abile editing, furono smascherate. Ma il danno era già stato fatto.
Le screditate storie delle governanti non hanno offerto nulla di nuovo agli sbavanti giornaletti scandalistici. Tattiche di tabloid che hanno ricordato così riconoscibilmente i giornali del 1993. Invenzioni diffamatorie pizzicate dall'etere e attribuite a "una fonte". Leggere le loro descrizioni è stato come ascoltare qualcuno dettagliare il carattere di un amico, una persona che tu conosci da decenni, ma con cui loro sono entrate in contatto solo di recente. Tu conosci questo vecchio amico dalla A alla Z - i suoi difetti, le sue tribolazioni, le sue virtù - pertanto resti a bocca aperta per le inesattezze di queste descrizioni che ne offrono queste altre persone. Inoltre, anche se Michael potrebbe essersi ubriacato e avrebbe potuto fare pipì nel suo portico, in merito a un caso per aver sodomizzato un bambino non sembra particolarmente rilevante.
Nessuno sta dicendo che non ci fosse qualcosa di unico nel rapporto che Michael aveva con i bambini. Ma, devo ribadirlo ancora una volta: in luogo di alcuna prova di condotta illecita, la prospettiva di una persona su Michael Jackson è interamente un riflesso di ciò che l'osservatore vuole vedere. La mia posizione è che Michael fosse fragile e magico come un uovo; emotivamente forte, ma nello stesso tempo una creatura artigianale fatta con cura, come una poesia. Era il burattino Pinocchio che alla fine ha realizzato il suo sogno di diventare un bambino in carne e ossa.
Da bambini, eravamo tutti alchimisti. Combinavamo i nostri ingredienti di fango, erba e foglie, e con quel mix facevamo torte. Questa era la magia che ispirava Michael. Quando il mistero dell'inclinazione che sfida la gravità di Smooth Criminal fu reso noto a mezzo stampa, Michael rispose chiedendo perché qualcuno dovrebbe voler rivelare il meccanismo e rovinare la magia. I suoi desideri di prolungare l'infanzia e inseguire i sogni poggiavano sullo stesso principio. Famose le parole dell'acclamato regista cinematografico John Ford: "Se si tratta di scegliere tra verità e leggenda, filmate la leggenda". Un sentimento con il quale Michael era decisamente d'accordo. Dopo tutto, è stata Diana Ross a scoprire i Jackson 5, giusto?
Sony ha investito troppo nella loro reinterpretazione di Michael Jackson perché adesso tutto venga "disturbato". Nel bene o nel male, capiscono che Michael è lui stesso un'industria - quella che prevede la possibilità di generare profitto per decenni - e con tutta probabilità Sony incoraggerà l'Estate di risolvere queste ultime accuse fuori dal tribunale. Sony è estremamente potente e ha i mezzi - hanno mal consigliato Michael nel 1993, quando all'epoca gli suggerirono l'accordo.
Sony può aver investito il suo denaro su Michael; ma noi abbiamo investito i nostri cuori. Lo abbiamo seguito devotamente quando è stato scagionato nel 2005. Non permetteremo che i nostri decenni di stoico sostegno siano pregiudicati da avidi e immorali opportunisti. Michael si è assunto volentieri la sua responsabilità come custode dell'innocenza. Ma notando che il fatto che uno abbia delle responsabilità è la parte facile. Impegnarsi in esse è tutta un'altra faccenda. E' nostra responsabilità impegnarci nella difesa del nostro eroe che non ha più voce contro l'ennesimo sistematico tentativo di denigrarlo.
Ma, come ho detto: non si tratta di angoli di prospettiva. Si tratta di difendere un uomo buono alla luce dei fatti, non di una fede cieca.
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