"KIZZMAAZZ" by F.Z. Khan - Cap. 6° L'uccello Canterino

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    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "KIZZMAAZZ"


    PART 4


    by F.Z Khan



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    CAPITOLO 6°


    "L'Uccello Canterino"


    "Ero una canzone: io sono disperso nel vento, tutte le mie note , nel battito del vostro cuore"

    "Parliamo del tuo lavoro", dissi all'anima invisibile.
    Era il tardo pomeriggio di un Giovedì. L'atmosfera era tranquilla e lieve, il dolce cinguettio degli uccelli , proveniente dalle piante di color verde scuro che si ergevano in silenzio contribuiva e rendere il tutto pacifico. Riuscivo a sentire la voci felici dei bambini che giocavano dai vicini. Il sole stava per tramontare e i suoi raggi pallidi cadevano sui muri e sul tetto facendomi sentire tranquilla. Lo spirito di Michael appariva nebuloso e potevo percepire che il fantasma era in pace.
    "Va bene" Disse.
    "A chi puoi paragonare il tuo lavoro?"
    "A nessuno" Rispose lieve.
    "Ammiravi Elvis, vero?"
    "Si, ma non l'ho copiato"
    "Mai? Neanche nell'abbigliamento o nelle esibizioni?"
    "Aveva uno stile diverso dal mio, perché avevamo un fisico diverso. Le sue esibizioni non mi hanno mai ispirato."
    "Pensavi fosse fiacco?"
    "Non fiacco, solo qualcosa che non avrei copiato."
    "Da chi hai copiato allora?"
    "Dalla perfezione, se vuoi che ti dia un nome. Volevo la perfezione così quella è ciò che è stata vista"
    "Cosa mi dici di James Brown?"
    "Si, era un maestro e mio mentore"
    "Ti ha ispirato?"
    "Si, la sua energia ed il suo entusiasmo mi hanno ispirato; quando sei giovane la grandezza che vedi negli altri ti ispira sempre"
    "Perché era 'nero'?"
    "Sapevo che lo avresti detto" Sogghignò il fantasma.
    "Così, non era quello il motivo?" Chiesi.
    "No, non era quello. Era un artista eccezionale, molto più di Elvis. Il suo talento, la voce e l'abilità nell'esibirsi mi hanno messo in soggezione".
    "Lo hai copiato?"
    "Si, ho copiato il suo spirito, il suo amore per la musica, la sua miracolosa abilità di coinvolgere il pubblico. Me lo ha insegnato attraverso le sue esibizioni."
    "Ascoltavi musica classica?"
    "I Classici?" Chiese.
    "Si, sai, come Mozart, Chopin, Tchaikovsky ecc"
    "Non puoi essere un cantante e compositore se non conosci la storia della tua arte. I Classici ti rendono conscio di quanto sei progredito e quanto devi ancora progredire"
    "Cosa ti ha insegnato la musica classica?"
    "Mi ha insegnato cos'è la musica, come entra nel tuo essere e diventa tutt'uno con esso. Mi ha insegnato il mestiere. Mi ha insegnato cos'è una sinfonia. Ascoltando i grandi maestri ho imparato che la musica ha una vita nascosta nelle note e uno deve pensare profondamente, sentire profondamente, per portare avanti quella vita. Perciò quelli che ti ascoltano devono poterla sentire in te e in loro. I maestri mi hanno anche insegnato ad usare le note, usare la sinfonia per creare un mondo e portare gli altri in quel mondo. Per far sentire loro il pulsare di quella vita nei battiti dei loro cuori. Così quando li ascoltavo, potevo sentire la vita battere nel mio cuore e pulsare nelle mie vene. Mi sopraffaceva, mi incantava. Era difficile per me tornare da quel mondo che avevano creato. E' magia. Se li ascolterai sentirai anche tu la magia. Non si può perdere"
    "Tutto quello che hai realizzato era basato sulla forza e la melodia della tua voce. Eri un cantante e quella era la tua vera identità"
    "Si, tutto quello che ho fatto era basato sulla mia voce" Rispose, i suoi occhi mostravano curiosità di sapere dove lo avrebbe portato questa domanda.
    "Così la tua voce era il tuo patrimonio?"
    "Era nel mio sangue, nella mia esistenza." Rispose ancora ansioso di sapere cosa avrei chiesto.
    "Alcuni critici dicono che la tua voce era in falsetto. Cosa stanno cercando di dire?"
    "La mia voce può cantare come un canarino, abbaiare come un cane, ruggire come un leone, cinguettare come un uccello, sussurrare come il vento, schizzare come la pioggia, essere fragorosa come un uragano, scorrere come un fiume, sommergere come un oceano, scaldare come un cuore, e luccicare come una particella d'oro nella sabbia di tutte le altre voci. Sarei potuto essere un cantante d'opera se l'avessi desiderato, ma volevo un successo globale e così diventai un cantante pop. La mia voce era un miracolo di Dio. Questo è tutto quello che ho da dire su di essa."
    "Quando sei tornato è stato detto che avevi perso il controllo sulla tua voce e passi di danza"
    "No, non sono per niente d'accordo" Disse con calma autorità. "Avevo bisogno di esercitarmi, ma non ho mai avuto problemi con la voce. Un po' di esercizi giornalieri ed i miei passi di danza sarebbero tornati miei. Avevo solo bisogno tempo ed esercizio, per ciò che mi era stato dato."
    "Ci sono tanti pettegolezzi in giro" Dissi
    "Che tipo di pettegolezzi?" Chiese il fantasma con il sorriso di chi sa di aver capito.
    "I commenti del tuo staff sono stati riportati come fonte di ciò che stava accadendo. Hanno detto che volevi morire piuttosto che creare imbarazzo. Secondo il tuo staff, la tua morte fu inevitabile a causa di ciò che ti stava accadendo."
    Rise, "La mia morte fu inevitabile perché era la mia ora. Sono sempre stato magro in tutta la mia vita. Ero ancora più magro all'apice della mia carriera. Il mio fisico leggere mi aiutò a danzare a muovermi come volevo e desideravo. Un ballerino non deve mai apparire pesante. Distruggerebbe tutta la bellezza delle movenze fisiche. Potevo cantare e danzare, ma la domanda rimane. Volevo ancora cantare e danzare? Non penso che qualcuno di alcun staff abbia una risposta." L'anima fece un sorrisetto.
    "Lo volevi?"
    "Domanda da un milione di dollari. Non mi avanza così tanto, così non voglio risponderti" Il fantasma stava mostrando il suo lato taccagno.
    "Puoi rispondere gratis" Lo incoraggiai.
    "No, grazie. Io non faccio niente gratis" Sogghignò.
    "Bene, hai già risposto in qualche precedente discussione, penso"
    "Allora puoi scriverla, gratis" Sembrò gioire a questa sua spiritosaggine.
    "Possiamo procedere alla prossima domanda, allora?" Dissi sapendo bene che non avrei ricevuto una risposta alla domanda precedente.
    "Perché no?" Sembrava nuovamente composto.
    "In che modo ti ha ispirato la tua musica? Ti affascinava come la musica di cui eri innamorato?"
    "Ha" Esclamò con entusiasmo. "La mia musica conteneva la mia anima. Conteneva le mie pene, il mio amore, la mia agonia, la mia paura, la mia tristezza, il mio orgoglio, la mia rabbia, la mia disperazione. La mia musica non era mai separata da me. Io sono in ogni nota, in ogni chiave, ed in ogni ritmo. Tutti gli ascoltatori entrano nella mia anima, diventano tutt'uno con me quando l'ascoltano. Loro saranno sempre con me."
    "Quale era l'aura della tua musica, conosci la sua energia, l'effetto che volevi avesse?" In quel preciso momento Blackie apparve dal nulla, mi saltò in grembo, chiedendo un massaggio sulla pancia e che un dito gli grattasse il pelo che era appiccicato in quanto si era appena lavato con la sua lingua. Non sentendomi così in vena spinsi via il piccolo mostro senza tante cerimonie, cosa che in qualche modo lo offese e imbronciato se ne andò in dignitoso silenzio, la sua coda parlava per lui.
    "Amore assoluto e completo" Rispose l'anima, per nulla disturbato dal drammatico momento che aveva appena avuto luogo. "La mia musica era amore"
    "E cosa dicevano le tue parole?"
    "Le mie parole dicono, perdonami. Sono umano e ti amerò sempre ma nonostante sia un amante, io voglio protestare attraverso ogni atomo del mio corpo, lottare e levare la mia voce contro tutte le ingiustizie della vita, in quanto l'amore non riguarda la codardia o l'ignorare la vita o l'umanità. L'amore è vita e umanità esso stesso. Io ti amo e lotterò per te."
    "Perché cantavi così tanto di lotte zuffe? Perché nelle tue canzoni c'è una sensazione di battagli e tentativi infiniti?"
    "E' vero. Le mie canzoni riguardano battaglie contro le ingiustizie la crudeltà e inganni."
    "E' questo quello che sto domandando?"
    "Come ho detto. Io sono la mia musica, e lei è come me. Per me la vita era una battaglia. Una lotta contro la slealtà e l'ingiustizia che dovetti affrontare , e che vedevo anche gli altri affrontare. Perciò diedi voce alle mie profonde preoccupazioni attraverso ciò che scrissi."
    "Hai anche cantato delle ingiustizie fatte alla terra. Quando fu la prima volta che ti innamorasti del pianeta?"
    "Il nostro pianeta?" Chiese il fantasma sorridendo.
    "Si, il nostro pianeta" Dissi.
    "Quando presi coscienza della durezza della natura umana, e notai che le nostre città e paesi erano blocchi di calcestruzzo, duri come i nostri cuori e fredde come la nostre emozioni. Non potevo respirare in una giungle di cemento. La vita cittadina e la sua lama pungente ferirono me, la mia anima, e andai a cercare la vita, l'innocenza e la bellezza a Neverland.
    Là ero in contatto con la natura, anche se nel mezzo di una città di cemento e metallo. Dio mi era vicino, dove vivevo. Fu in quello che mi fece capire che questo pianeta era prezioso e che noi eravamo accecati dalla nostra brama per soldi e potere. Stiamo distruggendo la nostra casa, portando noi stessi, con le nostre mani, all'estinzione. Quello fu il momento in cui decisi di lottare per ciò che amavo così tanto".
    "Pensi che stavi combattendo una causa persa, in un mondo fatto di cemento e metallo?"
    "No, sono passionale. Perciò non lo pensai mai. Ero un amante, dovevo combattere per la mia amata."
    "Eri anche un poeta?"
    "Cantavo"
    "So che lo facevi, ti sto domandando della poesia"
    "Questo è quello che ti sto dicendo. Non puoi cantare se non sei un poeta. La poesia è l'anima di un cantante. Se non fosse così rimarresti una macchina che emette suoni. Per cantare con l'anima devi essere un poeta"
    "Cosa hai scritto su di questo?"
    "Scrissi ciò che toccava il mio cuore e la mia vita. Scrissi di ciò che sapevo e avevo capito."
    "Cantavi la vita ma non eri un amante delle canzoni d'amore, vero?"
    "No, non lo ero".
    "Da quando?"
    "Da quando, qualunque cosa cantassi era puro amore. Le canzoni d'amore non erano una categoria, per me. Dovevo cantare in un modo particolare affinché gli altri sentissero la forza del mio amore.""E' per quello che apparivi umile sul palco, quando il mondo era pronto a viziarti, perché eri un uomo innamorato o era solo una buona interpretazione?"
    Fece un largo sorriso. "Perché avrei dovuto agire in un modo che non mi apparteneva? Mi sentivo umile perché quello è come mia madre mi ha insegnato di essere. Non mi sono mai sentito al comando sul palco, di avere il diritto a tutto quell'amore e lode che dimostrava la gente. Ho sempre saputo che dovevo guadagnarmelo ogni volta. Quello fu il perché lavorai così duramente ad ogni mia esibizione.
    Mia madre mi diede la chiave di tutto quel successo. Lei non lasciò mai che tutta quella fama mi desse alla testa. Diceva sempre che tutto è temporaneo. Proprio come Lui Mi aveva accordato tutto quel rispetto, Egli poteva portarlo via in qualunque momento Egli pensasse fosse giusto."
    "In che modo tutto questo ti aiutò?"
    "L'ho sempre ricordato, e cercai fermamente di avere in me la misericordia di Dio. La bontà di Dio mi mostrò la strada. Non mi sentii mai solo sul palco. Ho sempre sentito con me la presenza di Dio. Sentivo che Dio mi stava guardando per vedere se diventavo arrogante o egoista. Perciò, mi tenni d'occhio da solo. Mi aiutò a rimanere calmo e concentrato sul mio lavoro, e sempre mano su quello che avevo"
    "Ti sei mai chiesto perché Dio ti lasciò nelle tue ore di tristezza?"
    "Penso di non aver mai sentito l'assenza della misericordia di Dio nella mia vita, mai" Era in pace mentre parlava "Capivo che tutti noi abbiamo momenti duri, nella nostra vita, quello era il mio. Era il desiderio di Dio mettermi alla prova. Proprio come se Dio volesse ricompensarmi con tutto quello che ho avuto nella mia vita. Non possiamo mettere in discussione la volontà di Dio. Possiamo essere forti nell'affrontare il male, mantenere la fede nella misericordia di Dio, ed è quello che ho fatto. Non mi sono mai sentito solo, fui solo messo alla prova."
    "Cosa hai fatto nella tua prova?" Chiesi.
    "Penso di averla superata con buoni voti. che è come mi sento ora. Altrimenti non avrei questa calma, pace e felicità, in me. Sono stato ricompensato e le ricompense di Dio sono miracolose. Egli ti ricompensa in modi che non puoi immaginare. Mi è stato dato ciò che non avrei mai pensato di avere in vita. Dio è buono e misericordioso. Tutti gli apparteniamo."
    "Ti inchinavi al tuo pubblico come se ti stessi inchinando a un re. I tuoi inchini erano eccezionali."
    "Provo nel mio cuore un sentimento di gratitudine e profondo amore per tutti loro, loro sono stati leali con me." Rispose gentilmente il fantasma. "Sapevo che le loro lodi, applausi e ammirazione erano incalcolabili. Il denaro non avrebbe potuto comprare quello che loro mi davano incondizionatamente. Mi sentivo in debito per tutto quello che dimostravano. Perciò feci del mio meglio per accontentarli attraverso le mie esibizioni. Quella fu la mia umile gratitudine per tutto quello."
    "Il tuo inchino al pubblico era sempre molto profondo. Non ho mai visto altri cantanti fare così"
    "Tu ti inchini all'amore, alla grazia , alla gentilezza di cuore. perciò mi inchinavo profondamente al quello che il mio pubblico aveva nel suo cuore per me. In più mi inchinavo profondamente perché mi sentivo umile e grato. Il loro amore ed apprezzamento era più grande di quello che mi aspettavo."
    Avendo necessità di una piccola pausa mi congedai dal fantasma. Mentre prendevo il tè, guardai il video di una canzone di Michael, "Stranger in Moscow", una delle mie preferite. Era strano. Non avevo mai guardato il video mentre lui era vivo. Li guardai tutti dopo la sua morte. Perciò, guardando quel meraviglioso capolavoro, liberai la mia mente da ogni pensiero, anche quelli su di lui. Era tarda notte quando parlai di nuovo con il fantasma.
    "Le tue canzoni arrivavano da tue esperienze personali, tuoi profondi sentimenti o erano immagini della tua mente creativa?"
    Avevo capito che le sue canzoni e i suoi video dimostravano profondità e bellezza di una visione che non poteva essere impersonale. Era felice di parlare del suo lavoro; un bagliore di vita si diffuse sul suo austero viso bianco.
    "Io credo che tutti quelli che creano abbiano qualche associazione mentale, emotiva e psicologica come quello che fanno, in quanto, senza coinvolgimento personale, non si può creare. Tutti gli artisti mettono un pezzo di se stessi in quello che fanno. Così, si, ogni canzone aveva sempre un qualcosa di personale . qualche volta di più qualche volta di meno. Tuttavia, per avere significato e spessore devi avere una connessione personale. Altrimenti la creazione rifletterà un'atteggiamento insensibile e disinteressato. Quello sarebbe stato triste. L'eccellenza è sempre personale."
    "Allora la perfezione arriva dall'interno?" Dissi.
    "Si, sempre. La perfezione arriva da dentro. Per fare qualcosa di straordinario devi avere in te una forza interiore che ti collega alle tue esperienze e sentimenti in modo che tu senta e veda l'inaspettato nella normalità per poi trasformarlo in qualcosa che si connetterà al pubblico e con te."
    Il tuo pubblico comprendeva le tue canzoni, la tua musica e la tua visione nel modo in cui volevi?"
    "Si, sempre" Rispose amorevolmente "Non mi hanno mai deluso. Ho sempre sentito che i miei fans e gli estimatori della mia musica avrebbero capito la mia verità, il mio messaggio e lo hanno sempre fatto. Qualche volta anche oltre le mie aspettative. Ci sono molte persone sagge in giro, con profondità di sentimento e energia spirituale. Non puoi mai sbagliare con la gente.
    Infatti, prima di pubblicare un qualsiasi mio singolo, mi sentivo sempre felice, tranquillo e fiducioso. Avevo fiducia nella gente e nel mio lavoro. I due erano esmpre connessi l'un l'altro in modo maraviglioso. Sono stato fortunato a nascere in quel periodo. Sento ancora il loro amore per la mia musica. Resterà , ho fiducia."
    "Ho visto ora i tuoi video, sono meravigliosi. Arricchiscono la mente, risvegliano una sensazione di energia potente come la tua, ma con una grazia che rende leggero e gentile il cuore. Quale era la tua opinione su di esse?"
    "I miei video non erano uno sfondo per le mie canzoni. Raccontavano storie di umana vita, mente e cuore. Volevo che fossero un mondo a se e che avessero un loro proprio impatto. Come quando leggi un versetto della Bibbia o del Corano, doveva essere completo nel suo significato. Volevo che fissero così, che fossero completi."
    "I tuoi video erano pieni dell'energia, dei simbolismi e della forza dei tuoi messaggi. Erano di gran qualità."
    "Perchè ero grande ed ero parte di loro" il fantasma sorrise come Peter Pan, "Ho sempre raccontato storie con le mie canzoni" disse ora con tono serio, "E quella storia vniva racontata nei video. Per me un lavoro di bassa qualità non era accettabile. Fortunatamente non era accettabile nemmeno per quelli che lavoravano con me. Il risultato doveva errare perfetto. In più , non fu mai per soldi ma sempre per la qualità. Come le mie canzoni, i miei video mostravano la mia creatività e la forza della mia danza. Erano il miglior palco dove avrei potuto cantare, danzare e, allo stesso tempo raccontare una storia. Per me, corpo, fisicità e movimento avavano tanta musicalità e profondità in loro come le bellissime parole, note e voce. Si completavano a vicenda."
    "E quale ruolo aveva la soria nelle tue creazioni?"
    "La storia legava il tutto: allora veniva creato il video. Sono riconoscente per aver lavorato con i migliori e grato a tuti loro. Non puoi mai sbagliare quando hai il megio e fai il meglio che puoi".
    I suoi video erano l'estensione della sua mente che non credeva nei limiti, espandendo la sua immaginazione, lontano, nella fertile terra della creatività. Atraverso di loro, condivise con noi cosa aveva visualizzato e sperimentato nei suoi pensieri attraverso questi interessanti, piccoli capolavori.
    "Hai utilizzato dei tuoi amici famosi, nei tuoi video. Pensi che ne avevi bisogno per sostenere la tua musica?"
    "Erano miei amici" Rispose il fantasma in tono gentile ed amichevole "Erano il meglio di Hollywood. Sapevo che la loro presenza li avrebbe resi magnifici. La mia musica e la mia ove non hanno mai avuto bisogno di sostegno. Comunque, i miei amici mi aiutarono a raggiungere l'eccellenza che ambivo."
    "Quanto ti aiutò la loro presenza? La tua musica e la tua voce non erano abbastanza?"
    "Le mie canzoni erano eccellenti, per cui i miei video dovevano essere alla pari. I miei amici, che erano i migliori in quello che facevano, mi aiutarono a portare l'eccellenza anche nei video. Disse nel suo modo semplice ed efficace.
    "Volevi fare dei film. Non sembra giusto che tu abbia tenuto quel meraviglioso concetto nascosto nella tua mente e senza crare film durante la tua vita."
    "Avrei voluto, me non lo feci. Ho perso tempo e mi dispiace. Forse in un'altra vita, farò dei film"
    "Ma forse noi non saremo in grado di vederli, in quella tua altra vita" Dissi sorridendo.
    "Io penso che sarete in grado di essere di nuovo testimoni di un mio capolavoro" Il fantasma rise di cuore.
    "Tu sai bene come fare una gag. Eri molto bravo a disegnare caricature."
    "Penso che le caricature raccontino di più di una persona che un ritratto. Attraverso le linne sbilanciate, puoi raccontare quanto una persona sia equilibrata o meno nella sua personalità, o come loro si vedono essi stessi e come gli altri li vedono. Ecco perchè mi piaceva disegnare personaggi dei cartoons o caricature."
    "Come disegnavi te stesso?"
    "Ha" La voce dello spettro fu più forte del solito. "Mi vedevo come un uomo con una grande testa e grandi occhi, che pretendeva di essere più serio di quanto fosse. Qualcuno che guardava molto, osservava molto, conservava tutto. Qualcuno che era più un pensiero che un corpo"
    "Perché il pensiero aveva supremazia sul corpo, per te?"
    "Il pensiero matura e diventa più forte con l'età. Il corpo si indebolisce. La saggezza resta, il corpo si deteriore" Rispose il fantasma nel suo modo classico e semplice.
    "E dove hai imparato a fare le scenette?"
    "Oh, non l'ho imparato. Era una naturale estensione della mia natura artistica."
    "Cosa ti ha ispirato a disegnare?"
    "Valutavo ciò che facevo. Quella cosa mi portava successo. Un'altra cosa che mi portava successo fu che non mi accontentai mai di qualcosa senza valore. Questo mi portò a sviluppare mente e pensiero."
    "Con che criterio calcolavi cosa aveva valore e cosa non lo aveva?"
    L'anima pensò per un attimo, prima di ricominciare a parlare. "Ho scoperto che il miglior criterio ci viene dato da Dio. Valutare cosa Dio valuta. Fai quello che fa. Segui quelli che Lui ammira e impara ciò che loda. Dio ammira la saggezza e la lungimiranza, loda la bontà umana e il valore della condotta. L'Onnipotente ama l'umanità, la creatività, la saggezza, la verità, e l'onestà. Questa è la scala perfetta da utilizzare per soppesare cosa ha valore e dovrebbe essere seguito da coloro che cercano valori nella vita. Ciò che Dio condanna non ha valore e pregio."
    "Dipingevi bene, anche".
    "Ho imparato a dipingere, come terapia per la mia mente esausta e mai soddisfatta."
    "Quando iniziasti a dipingere?"
    "Tardi, dopo che ebbi i miei bambini. Allora avevo più tempo per me stesso, e mi dedicai attraverso di essa alla autoguarigione."
    "Cosa ti piaceva dipingere?"
    "La vita". Replicò con un sorriso.
    "Che tipo di vita?"
    "Quella che sentivo in me"
    "Avresti voluto esporre i tuoi lavori?"
    "No, erano personali. Non ero sicuro." Fece un sorrisetto.
    "Sicuro di che?"
    "Della qualità"
    "Hai dato tutti i tuoi lavori al pittore che ti ha insegnato l'arte di dipingere?"
    "No, perchè avrei dovuto?"
    "Quel gentiluomo afferma che tu sei andato da lui per imparare a dipingere, per venticinque anni"
    "Si, è vero. Andavo da lui perché mi oiaceva. Tuttavia fu solo dopo la nascita dei miei figli che iniziai ad avere un maggiore interesse nell'arte."
    "Il gentiluomo, dichiara anche che tu gli hai scritto un appunto, dicendogli che poteva avere tutti i tuoi lavori. E' vero?"
    "No, perchè avrei dovuto farlo? Te l'ho detto."
    "Penso che la tua famiglia lo fermò dal vendere all'asta i tuoi lavori."
    "Io penso che siano stati gli amministratori del mio patrimonio. I miei avvocati sono i tutori legali di tutto ciò che ha Michael Jackson"
    "Che valore avevano per te le tue poesie, gli skecthes, e i dipinti?"
    "Allora, le mie poesia mi aiutarono a calmare e pacificare quell'uomo arrabbiato che aveva fama e il pregio che chiunque desiderava. I miei sketches erano una sorta di catarsi dall'artificialità e il materialismo che vedevo negli altri ed in me stesso. Così potrei dire che erano là per mantenermi calmo e rilassato proprio come andare da un buon psicologo e tornare perfettamente sintonizzato."
    Sentivo in me, che fu la sua poesia ad aiutarlo a scoprire i suii sentimenti e le sue emozioni. Aiutò la sua mente a rimanere unita alla sua anima, e l'anima risvegliata assistette il cantante e lo fece rimanere equilibrato attraverso i disegni equilibrati dei non equilibrati tratti di se stesso e del suo mondo, tenendo d'occhio la realtà della sua esistenza. Qualunque cosa aveva fatto era importante per la sua mente, la sua cultura , e qualunque cosa fece, lo fece con l'entusiasmo della vita.
    "Ti piaceva recitare?"
    "Recitare è parte di ogni esibizione che ho fatto. Devi mostrare le ombre di diverse personalità. Altrimenti il pubblico si stanca di te. Si, mi piaceva recitare"
    "Eri un buon attore?"
    "Ero meglio come cantante, immagino." Rispose pensieroso "Ma mi sarebbe piaciuto provare"
    "Lo hai fatto , in tutti i tuoi video"
    "No, non recitare in un video ma in un vero film."
    "Sono sicura che ai tuoi fans sarebbe piaciuto vederlo"
    "Forse , in un'altra vita, lo farei" Rispose l'anima con un chiaro e felice tono della voce.
    "Hai recitato in due o tre film: c'è stato "Captain EO", e poi sei stato lo spaventapasseri in "Alive nel mondo delle meraviglie" , "Moonwlaker" fu un tuo progetto personale.
    "Non stavo parlando di film per bambini, ma di film per l mondo degli adulti con temi importanti."
    "Poteva essere un musical?"
    "Si, ma non con 128 canzoni, solo tre o quattro, interludi musicali scelti con cura. Musica, vera musica porta spessore e sentimento oltre alle parole e le inquadrature."
    "Che tipo di personaggio ti sarebbe piaciuto interpretare?"
    "Un personaggio con cui immedesimarmi, in qualche modo."
    "Persone famose conosciute in tutto il mondo?"
    "No, semplice gente normale, come te ed io."
    "Tu non eri una persona normale"
    "Lo ero nel mio cuore. Potevo immedesimarmi in loro meglio che con le uova sode."
    "Sarebbe stato difficile"
    "No, sarebbe stato semplice"
    "Chi vorresti per interpretare il tuo personaggio?"
    "Qualcuno in grado di capire la mia vita e cosa doveti affrontare in essa."
    "Pensi che un attore possa rappresentare la tua vita e le tue pene?"
    "Chiunque è bravo nel proprio lavoro può capire cosa ho passato"
    "La tua scelta cadrebbe su Johnny Depp?"
    "Johnny è brillante nel suo lavoro"
    "Quale fu il contributo che i tuoi cambi d'aspetto dettero al tuo lavoro?"
    "I miei cambi di faccia hanno attirato interesse" Disse ridendo "Rendeva la gente curiosa, eccitata e meravigliata allo stesso tempo. Ero un artista. Dovevo essere magico. Hai notato che in tutte le mie canzoni, la faccia richiama il tema?" disse L'anima. "Quando cantavo canzoni d'amore, ero leggero e mite. Quando protestavo avevo un viso spigoloso e dominante. Quando ero un mago, ero etnico e misterioso. Quando stavo danzando in un locale ero giovanile e in mio viso raccontava la storia. Ho recitato le storie delle canzoni con il mio viso. Non ero una persona che si sentiva soddisfatta cambiando soltanto gli abiti. Ero solito cambiare il mio aspetto, la mia personalità, la mia voce e i miei movimenti.
    Ero elegante e viso d'angelo come amante, aggressivo e spigoloso quando facevo domande e richiedevo una risposta. Se dovevo essere perfetto, doveva esserlo in tutti i modi. Non ho mai dato ai miei fans meno di quello che meritavano, ero loro e lo rimarrò per sempre."
    "E sarai sempre riamato".
    "Lo so, l'amore non muore mai".



    FINE SESTO CAPITOLO


    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.
     
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