"KIZZMAAZZ" by F.Z. Khan - Cap. 1° - L'UOMO ILLUMINATO

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    Dirty Diana

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    I thank from the bottom of my heart F.Z Khan for giving mi the permission to translate this amazing book.

    Ringrazio dal profondo del mio cuore F.Z Khan per avermi concesso il permesso di tradurre questo stupendo libro

    LoveIsMagical



    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION

    "KIZZMAAZZ"

    PART 4


    by F.Z Khan


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    DEDICHE

    A mia Madre, con tutto il mio amore.

    e

    A Michael Jackson, con amore e rispetto.

    Sono grata a Dio Onnipotente per aver permesso questa realtà.

    F.Z. Khan


    Nel nome di Dio Onnipotente

    PREFAZIONE

    Semplice, pertinente, chiaro, affascinante e efficace. Due personaggi forti e sinceri in gioco. Mi è piaciuto anche il terzo personaggio, Blackie. Una esperienza unica e straordinaria.
    S. Hashmi

    E' l'inizio della verità. E' un viaggio che chiunque dovrebbe intraprendere. E' come il cuore in un corpo, e l'anima nel cuore che pulsa. La verità ci rende liberi. Io sono stato liberato. Lo auguro anche a voi questa libertà. Ho tenuto questo libro tra le mani e l'ho inzuppato di lacrime. Ti voglio bene.
    Un Amico.



    NOTA DELL'AUTORE

    Sono qui per aiutare. Ho visto il buio nella luce e la luce nel buio. Diffondiamo il messaggio umanitario. Promettiamo capire di più, di cercare di più, ed essere migliori. E' fiction, è la mia storia, è la vostra storia, è la nostra storia. E' fiction. Fino a che non ci saranno prove documentate, la verità resta fiction. Con documenti e firme, una bugia può essere una prova, che può rovinare una vita, condannando un cuore di luce all'eterna notte di dolore. Promettiamo a noi stessi capire di più. Nella luce o nel buio , promettiamo di capire di più, fino a quel momento, la verità rimarrà fiction.

    "Ho un cuore, e guardo il sangue che esce. Un milione di cuori come il mio sono nati dalla sua polvere. Il mio cuore fu la Supernova del vostro mondo.


    CAPITOLO 1°


    "L'UOMO ILLUMINATO"


    "Si, lo ero"

    "Sei tu che devi rispondere" Stavo dicendo al fantasma, che ascoltava con la sua solita affascinante tranquillità. "Io vorrei scrivere solo quello che tu vorresti dirmi. Tuttavia, tu sei libero dalla vita terrena, la sue pretese ed inganni." Sentivo che la mia voce aveva un tono inaspettato, sebbene fosse un pensiero non pronunciato. Ero ansiosa ma eccitata per quello che il fantasma doveva dirmi. Pensieri confusi frullavano nella mia testa, sebbene lo spirito avesse capito cosa volevo chiedergli.
    "Si, sto ascoltando" Rispose calmo e controllato.
    "Eri un Massone?" Chiesi frettolosamente, sentivo la bocca secca, e le mie labbra erano ruvide e screpolate, come se avessi vissuto senz'acqua per un po' di tempo.
    Il fantasma fece un acuta risata, guardandomi dritta negli occhi mentre rispondeva con un tono indifferente.
    "Si, fui un illuminato"
    "Cosa vuoi dire?" Mi sentivo nervosa, inaspettatamente udii il battito del mio cuore.
    "Vuol dire che ero uno schiavo, tenuto per mano da coloro che mi controllavano."
    "Chi ti controllava?" Ero sorpresa da quanto mi sentivo priva di energie e stanca.
    "Erano i vincitori, e coloro che creano il destino, la mafia massonica" Disse con il suo solito tono sicuro.
    "Cosa è la mafia massonica?" Indagai con apprensione.
    "Sono quelli che controllano la mente, la vita, la carriera e anche la morte dei loro schiavi, per realizzare, diffondere, accrescere ed espandere la loro filosofia satanista; una classe di persone il cui scopo è ridurre in schiavitù l'umanità".
    "Okay, ma cosa facevi con loro?"
    "Sono stato portato a loro da mio padre, Joe Jackson, che 'scoprì' il mio talento." Rispose il fantasma enfatizzando la parola 'scoprì' con un'epressione amareggiata che fuoriusciva da ogni poro della pelle del suo viso.
    "Perché tuo padre ti portò dai massoni?"
    "Hollywood è una creatura dei massoni. Mio padre voleva che i Jackson5 facessero parte di Hollywood. Voleva egli stesso far parte di Hollywood."
    "Quando hai capito cosa è Hollyood? Non è potuto accadere all'età in cui entrasti a farne parte, eri troppo giovane."
    "Oh, lo capii molto presto. La mia situazione mi condusse a quella illuminazione." Rispose il fantasma con un grugnito.
    "E quando hai capito ciò che era, e la sua filosofia, perché non te ne sei andato?"
    "Perché", chiuse gli occhi e riaprendoli disse lentamente, "Non c'erano alternative. O loro o mio padre. Scelsi loro."
    "Fu una scelta insolita. Hai dovuto prendere questa decisione?"
    "Sapevo che non c'era altro modo per vivere." Storse la bocca e spalancò gli occhi scuotendo la testa.
    "In che modo la mafia ti scelse? Con che criterio?"
    "Ebbene, loro comprendono il tuo potenziale e hanno le risorse per portarti oltre i tuoi sogni. Mi hanno creato e commercializzato superbamente. Il mio potenziale fu esplorato ed espresso nel modo più completo."
    "Deve essere grandioso essere scoperti da persone così meravigliose". Dissi con voce secca e disapprovante verso il suo entusiasmo.
    "All'inizio è meraviglioso, ti promettono fama e fortuna, mi furono donate entrambe." Rispose il fantasma con un leggero sorriso, nel suo modo elegante.
    "E il serpente nel tuo paradiso fu?"
    "Il piccolo prezzo che pagai." Replicò impassibile al mio tono indignato.
    "Quale fu, quel piccolo prezzo?" Chiesi, sarcastica senza motivo. "Diventi loro schiavo. Fai quello che ti dicono. Sei il vassallo per mezzo del quale raggiungono le masse. Loro", fece una pausa, la sua voce era alterata, ma poi ritrovò la sua compostezza e continuò, "Loro di dicono che sei la loro voce. Di danno successo e denaro e rendono schiava la tua mente, e le tue azioni."
    "Cosa ti chiesero di fare per loro?"
    "Usai la mia voce per dire ciò che volevano dicessi. Feci cosa loro mi dissero di fare. Mi comportai come loro volevano mi comportassi e vissi nel modo in cui volevano vivessi ".
    "Cosa vuoi dire?" Mentre lo chiedevo sentivo il mio cuore greve per un'ombra di tristezza che lo pervadeva.
    "Diventai bianco, usai il rossetto, apparii un po' matto, un po' eccentrico e proprio così bizzarro . Mi l dissero di non rimanere nero o assomigliare ad un nero. Non sarebbe stata una buona strategia commerciale. Di avere un aspetto sia maschile che femminile, così da essere connesso ad entrambi i sessi. Diventare bianco per piacere e scioccare, di toccare il mio inguine per fare qualcosa che apparisse indecente ed essere accettabile, di truccarmi per sembrare strano. Uno strano e scioccante , vende. Di usare la mia immagine per rendere naturale un aspetto innaturale. Feci tutto ciò per uscire dalla trappola di mio padre. Essere ciò che nessuno era ."
    "Anche il tuo talento fu un loro dono?" Chiesi provando dentro di me un senso di sconfitta.
    "No, il mio talento fu la ragione per cui fui scelto. Mi scelsero per essere dei loro , per diventare uno di loro. Dovetti abbandonare la mia fede e i miei limiti per diffondere il loro messaggio".
    "Quale era il loro messaggio ?"
    "Oh, che vivere alla rovescia e in modo innaturale va bene, che ciò che importa sono potere e benessere. Che rompere le regole e optare per ciò che è anormale va bene , anche meglio se sei benestante . Abbandonare la tua identità per essere qualcosa che si vende va bene. Avere una mente contorta va bene , per dire l'ultima. Vivere in un modo innaturale , contro le leggi di Dio, come un moderno stile di vita. Vissi una vita che era solo una vita creata da loro. Thriller fu la base del mio decollo nell'innaturale. C'era quello o mio padre. Scelsi loro."
    "Hai esercitato la magia?"
    "Abbandonai ciò che ero e diventai qualcos'altro. È abbastanza magico."
    "Allora, la tua fama era artificiale?"
    "No, il mio talento era vero, ma la mia immagine era artificiale. Loro hanno attentamente progettato e manovrato per vendere lo strano, il pittoresco e l'innaturale per rendere accettabile l'inaccettabile".
    "Stai dicendo la verità?".
    "Si" Disse, era serio.
    "Anche il tuo isolamento era irreale, una storia inventata a scopo pubblicitario?"
    "No, quella era l'unica cosa vera di me. Facevo tutto ciò ma non ritenevo di continuare. Perciò, reclamai la mia vita ma mi dissero che era inammissibile. Mi dissero di attenermi ai loro programmi che non includevano i problemi del mondo, come guerra,ingiustizie, tradimenti, ma solo ciò che era illusione, che era irreale, mutevole e innaturale."
    "Quale delle tue canzoni si dimostra mutevole?"
    "Bene, Thriller per me è mutevole e irreale. Billy Jean non ha un vero significato. Infatti, la mia vera forza emerse dopo i primi due album, quando iniziai a dare un senso alla mia musica. Quando capii che potevo influenzare la gente in modo positivo, invece di produrre in serie in un gergo d'amore privo di significato. La musica che si limita a emozioni individuali non è musica.
    Per me, l'arte, in ogni sua forma, dovrebbe indirizzarsi verso l'umanità e i problemi del mondo. Perciò, iniziai a creare musica migliore. Quando realizzai l'impatto che avrei potuto avere, che è quando mie preoccupazioni arrivarono al loro culmine."
    "Che tipo di preoccupazione era"
    "I miei capi, erano interessati alla loro propria filosofia. Gli impegni umanitari, se,non avevano lo scopo di creare potere o influenza, non erano un problema per loro. Io stavo diventando troppo indipendente per loro, troppe preoccupazioni. Avevo iniziato a pensare, ad usare la mia testa, cosa che loro non consentivano. Cominciarono a rimproverarmi, umiliarmi, facendomi capire il mio valore, facendomi capire il loro potere. Mi dissero che stavo andando fuori strada, cosa che non permettevano. Che il mio successo ed i miei fans, che io consideravo come mio appoggio, erano mutevoli. Se mi avessero buttato fuori, i fans mi avrebbero dimenticato. Mi dissero che ero un uomo di colore che cercava di essere bianco, niente più di questo.
    Tuttavia ero fiducioso. Il mio successo era basato sulla mia creatività, e soltanto Dio e nessun altro mi donò il talento. I miei fans mi amavano sinceramente, lo sapevo. Le loro minacce erano dovute alla loro frustrazione , in crescita nei miei confronti. Comunque, le persone di tutto il mondo apprezzavano la mia musica poiché veniva dalla mia anima e non da condizioni imposte. Dovevano aver capito che non ero stato reso schiavo.
    Pensarono che stessi cercando di staccarmi da loro per essere libero di creare e pensare, ed avevano ragione. La mia mente non poteva essere imprigionata e la mia età mi diede il coraggio di avventurarmi da solo."
    "Chi erano i tuoi capi?" Il fantasma stava per rispondere con la stessa velocità, quando lo fermai.
    "Aspetta, si è rotta la punta della matita. Permettimi di temperarla." Il fantasma sembrò disapprovare, che lo avessi fermato ad un punto così fondamentale del racconto. Dovevo temperare la matita e non trovavo il temperino. Potevo avvertire che il fantasma era seccato da questa sgradita pausa, ma non disse niente, sembrò solo imbronciato e agitato.
    "Non arrabbiarti. Non è colpa mia se si è spezzata la punta. Sai che succede."
    "Ai disorganizzati, si" Replicò strizzando gli occhi.
    "Io sono organizzata" Dissi offesa "Solo che non trovo il mio temperino, tutto qui".
    "Guarda nell'altro cassetto. Ho visto che lo hai messo là, l'altra volta." Mi consigliò sembrando di umore migliore, ora.
    Guardai nel cassetto, e vidi il mio temperino verde brillante che se ne stava beatamente in un angolo.
    "Trovato". Dissi felice.
    "Grazie e Dio. Ora tempera la matita o ci vorrà un'altra ora." Rispose il fantasma con tono pungente.
    "Intanto puoi giocare con Blackie" Risposi io di ritorno, indicando Blackie che stava rannicchiato sotto la scrivania, tenendo tra le grinfie uno scarabeo semi incosciente, sorpreso dalla mia improvvisa apparizione in un suo momento privato.
    "Penso che tu sia più intelligente di lui". Il fantasma era sgarbato. Temperai silenziosamente la mia nuova matita di marca, color malva, mentre Blackie stava seduto immobile, considerando le possibilità di una mia decisione di salvare lo scarabeo pietrificato dalle sue zampe.
    "Spero di non averti scioccata" Disse il fantasma, con un sorrisetto impudente.
    "Riprendiamo il lavoro" Dissi con un cenno. "Okay" Rispose.
    "Dove eravamo rimasti?" Gli chiesi.
    "Mi hai chiesto dei miei capi"
    Il fantasma ora parlava in tono amichevole.
    "Chi erano?".
    "Erano quelli che finanziavano e gestivano. Non apparivano. Lavoravano dietro le quinte. I loro nomi non sono noti, e le loro identità sono nascoste, sono parte di un grande network. Quel network è composto da livelli come un cerchio dentro l'altro ma i loro programmi sono gli stessi; rendere schiava la società degli esseri umani attraverso messaggi negativi, attraverso l'illusione di potere, fama e fortuna. Vogliono attrarre gli ignari nel loro covo e una volta che sei dentro è impossibile uscirne.
    La loro fede è losca, e occultata nel buoi delle ombre. Portano la sventura, travestita da successo, nella tua vita. Violano la tua dignità, individualità e fiducia. Sono pochi, vogliono governare il mondo e ,per quello, hanno bisogno di schiavi. Per crearli, hanno bisogno di persone alla deriva. Che hanno perso la fede, l'identità e la purezza della vita.
    Vogliono vederti dipendente dal sesso, i soldi, e dal lusso, per portarti a una lurida vita perduta, senza scopo, senza sostanza, e senza organizzazione, senza il concetto di buono e cattivo, morte, moralità, paradiso o inferno, Giorno del Giudizio o Dio. Non vogliono Cristiani, Musulmani o Ebrei. Vogliono schiavi che attraverso la schiavitù dei loro desideri diventino loro schiavi.
    Vogliono vedere la loro schiavitù in ogni nicchia ed angolo, in ogni città, in ogni paese, stato, regione del mondo. Vogliono che il loro credo, che si basa sul disprezzo di tutto ciò che è naturale, bello, o religioso,controlli ovunque. Ne scelgono alcuni, sebbene altri arrivino a loro di propria volontà. Ai prescelti viene promesso il mondo, ma la loro vita e la loro felicità sono strappate via da loro. Io fui scelto. Avevano bisogno del mio talento e il suo potere li terrorizzava. Comunque, si, ero uno di loro. Non sapevo quale era la posta in gioco."
    "Non sapevi quale era la posta in gioco?" Chiesi prima che continuasse.
    "Non vedi il quadro generale della situazione, quando stai con loro." Rispose con viso gentile. "Guardi quello che ottengono, il denaro, la popolarità, il lusso. Non riesci a vedere ciò che gradualmente portano via, la libertà, l'indipendenza, il rispetto per te stesso e la dignità. Loro sono borseggiatori. Mettono le mani nella tasca della tua esistenza, e rubano tutto ciò che è di valore, lasciandoti con dei sassolini colorati che tintinnano nella tasca. Anch'io fui lasciato con soltanto dei sassolini in tasca.
    Il più grande inconveniente sia ha quando travisi la tua fede, perduto come uno schiavo con tanti padroni, un pupazzo. Ricchezza e potere hanno bisogno di una mente umana per divertirsi, ed un essere umano desidera sentirne il benessere. Uno schiavo o un pupazzo non hanno queste cose dentro di loro. Quando mi tirai indietro, la cosa non fu accettata . Vollero punirmi, fare di me un esempio a tutto il popolo di schiavi. Le mie canzoni, che puntavano a svegliare la coscienza umana, erano un ostacolo ai loro piani. La ribellione dello schiavo era allarmante. Così decisero di darmi una lezione."
    "Anche i tuoi giovani compagni di giochi furono un'idea costruita ?"
    "No. I bambini mi sembravano l'unica entità non minacciosa. Il mondo adulto che conoscevo era troppo crudele, troppo angosciante e troppo manipolatore. Ero parte di tutto ciò ma non ero pronto ad essere loro amico. C'era già molta pressione su di me. Volevo un ambiente dove avrei potuto stare con degli esseri umani , e rilassarmi veramente. I bambini furono una scelta consapevole. lo confesso. Mi facevano sentite felice, rilassato e non in imbarazzo . Non erano impressionati dalla mia fama e nemmeno interessati alla mia ricchezza. Si divertivano sulle giostre, con gli animali, e le merende. Avevo bisogno di quello.
    Diversamente sentivo che mi sarebbe venuto un'esaurimento nervoso. Sebbene sembrasse strano, lo confesso di nuovo, e rendesse il mondo sospettoso , l'ho capito ora.
    Tuttavia, fui in grado di capirlo soltanto dopo che ebbi i miei figli. Loro mi aiutarono a capire la testardaggine e le follie dei miei passi . Non li avrei mai mandati a casa alcun uomo adulto anche se egli avesse donato loro la sua proprietà . Me ne resi conto soltanto dopo essere diventato padre e non lo feci più."
    "Ti rendesti conto che invitare bambini a Neverland fu un errore?".
    "Mi resi conto che solo io capivo il mio cuore , gli altri no. Capii che la gente giudica per paura e ignoranza. Ero sincero e corretto in cuor mio, per quel che facevo. Tuttavia non era semplice da capire, perché era insolito. Dopo che arrivarono i miei figli potei capire la loro apprensione. Sarei stato in apprensione anch'io."
    "Allora sei d'accordo nel dire che non era colpa della gente pensare che non eri normale?".
    "Io ero normale. Non portano i loro figli a Disneyland ? Neverland era meglio e non si pagava. Posso capire che non fossero in grado di capire il mio amore per i bambini. Si suppone che gli uomini non siano amorevoli con i bambini come le donne. Li amavo come una madre. Nessuno poteva crederci."
    "Non lo capisco nemmeno io". Dissi.
    "Lo so: tu sei come gli altri". Rispose il fantasma agitando un dito verso di me.
    "No, quello che voglio dire è perché ti sentivi come una madre per i figli di sconosciuti?"
    "Sapevo cosa significa soffrire per un bambino. Sapevo cosa vuol dire essere un bambino senza amore e la protezione di un padre. Capivo il dolore e la solitudine che possono albergare anche nel cuore di un bambino. Sapevo quale privazione è, e come un bambino la nasconde in se stesso, per proteggersi, per nascondersi dal mondo crudele che deve affrontare. Io provai tutti questo. Io ero questo. Non potevo ma li amavo come una madre."
    "Vedo che questo è uno schema messo in atto dai dai massoni. Se essi sono scontenti di un loro membro, hanno la tendenza ad accusarlo di pedofilia . È un'osservazione attendibile?"
    "Si, lo è". Annuì con la testa. "Ti accuserebbero di crimini sessuali o consumo di droga. Rovinano ka tua reputazione ad un tale punto che, quando ti uccidono, non importa a nessuno, e considerano la tua morte una liberazione."
    "E quando sono stati scontenti di te ti hanno intrappolato in una rete di accuse?".
    "Loro erano molto scontenti di me. Anche ora, ogni volta che pronunciano il mio nome, la loro bocca si riempie di un sapore amaro, che trasuda dai loro cuori malefici . I massoni sono potenti. Se io fossi ancora nelle loro grazie, avrei potuto molestare i bambino di un'isola intera e cavarmela. Questo spiega come patrocinano i loro preferiti. Tuttavia io non ero uno dei loro preferiti. Io sconvolgevo l'equilibrio e la mia indipendenza poteva far si che altri mi seguissero. Perciò fui accusato di aver molestato un ragazzino. L'accusa fu così infame, efferata che poteva essere solo un piano di Satana. Ero impietrito. Non potevo credere che questa sarebbe stato il loro modo di colpire. Dovevano aver pronto, per me, questo asso nella manica da tempo. Sfruttarono la mia indole. Sebbene a quel tempo, io fossi veramente scosso, come un bambino che aveva visto un lupo.
    Come ti ho detto precedentemente, Lisa, mi disse di non preoccuparmi e di sistemare la cosa al di fuori della Corte. Un processo sarebbe stato troppo imbarazzante per me. Avendo fiducia in lei, sistemai la cosa al di fuori del tribunale. La mia famiglia di disse di non farlo, ma in quel momento, stavo cercando una via di fuga. Questa decisione mi chiuse tutte le porte. Mi ero segnato il destino. Lisa se ne andò presto, non eravamo in contatto ed io ero profondamente coinvolto de quello che stavo passando. I miei capi mi chiamarono e mi chiesero se avevo imparato la lezione, ero colmo di ira e pieno di collera. Loro controllavano i media, sia tv che giornali. Loro mi presentarono come un criminale , un disgustoso, un vecchio uomo osceno. Mi stavano dipingendo in quel modo. Cercai di salvare la mia immagine in quella incosciente apparizione televisiva, e fui incosciente abbastanza...."
    "Perché la definisci incosciente? Penso sia stata una mossa saggia per provare al pubblico che non eri colpevole." Dissi irrompendo nel flusso dei suoi pensieri.
    "Non feci nulla per me. Fu una mia dichiarazione, ma l'adorabile viso che era amato da milioni di persone di tutto il mondo, in quel piccolo schermo, sembrò costruito e plastificato piuttosto che innocente. Se un uomo può usare uno spesso eyeliner e mascara, potrebbe anche molestare bambini. Fu un errore." Il fantasma sembrò rammaricato.
    "Mi dispiace"
    "Si, fu una storia spiacevole. Ciò non toglie che il pubblico fosse confuso. La mia risoluzione del caso al di fuori del tribunale li disgustava. Il mio successo ne soffrì, la mia saluta ne soffrì e la vendite della mia musica ne soffrì. Loro manipolarono le strategie commerciali. Usarono i media per continuare a ricordare al mondo quale strana e disgustosa creatura io ero. Per molti non ero umano. Fu per me una lunga notte senza fine

    ...CONTINUA...
    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.


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