"PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS" by F.Z Khan - Cap 7°- LA STANZA DEGLI SPECCHI

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   -1
     
    .
    Avatar

    Dirty Diana

    Group
    Member
    Posts
    1,067

    Status

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


    imageedit_7_4205102439-gif_zps4f31e697


    http://www.amazon.it/PAEDOPHILIA-PANTS-MIC...A+IN+GOLD+PANTS



    SETTIMO CAPITOLO



    LA STANZA DEGLI SPECCHI


    "Riflettevo, non per capire cosa giovasse a me, ma per capire come io potessi giovare agli altri"



    Quello che lo conobbero ed osservarono dissero che egli aveva una personalità indimenticabile con una profonda influenza sugli altri, per mezzo di un'aura insolitamente intensa. Avrebbero ammesso che Michael cambiò le loro menti ed il cuore e che si sentivano cambiati dopo aver trascorso del tempo con lui: migliorati e arricchiti mentalmente, emotivamente e spiritualmente. Avrebbero cercato di spiegare come l'uomo li avesse colpiti e cambiati, quando Michael era parte della loro vita. Tuttavia anche Michael cambiò con il trascorrere del tempo. Gli ultimi anni della sua vita lo mostrarono come un uomo nuovo, che guardava il mondo con nuova mentalità. Questo è ciò che sentivo quando guardavo le sue immagini sia da giovane che da adulto. Quel nuovo Michael Jackson nascondeva le sue espressioni ed un aspetto maturo dominava sull'immagine della pop star. Il sorriso sincero dei giorni andati ora nascosto dietro l'ossuto, vissuto viso di un uomo che aveva un aspetto calmo e controllato nel ruolo di un comandante. Stava in piedi a testa alta e sicuro di sé, come se stesse dicendo che era al comando del battaglione e non era più quel dolce, allegro giovanotto che era solito fare giochi da bambini e riceveva ordini dal direttore di sala di Hoolywood. Completando questa trasformazione dal suo interno, egli era il suo stesso capo e or un uomo di mondo.
    Tuttavia, la sua straordinaria immaginazione e raro talento restarono parte di lui, e lasciarono la terra con lui. Inoltre, un sorriso svelava quel candido entusiasmo attraverso quell'affascinante viso maturo, in qualunque momento egli sceglieva di mostrare il Michael degli anni passati, nascosto da qualche parte in lui.
    Quello che stava dicendo era una riflessione della sua mente. Le sue parole e pensieri fluivano come poetici versi, che qualche volte creavano in me una certa angoscia, per essere testimone della bellezza di una mente che ha trovato la libertà solo con la morte.
    Forse l'entusiasmante vita che aveva condotto, soffocò anche il suo buon senso. La sua scanzonata immagine di pop star non poteva sopportare il peso dei pensieri sobri, nutriti con verità e realtà. Un oggetto d'arte reso attraente e pubblicizzato e la mente di un pensatore non possono essere vendute insieme in un mercato.
    Sentendomi malinconica, ero triste per l'anima e triste per me stessa. Attraverso la sua vita e morte, la consapevolezza della passeggera esistenza umana e l'immortalità della mente umana destarono in me questa comprensione, come se ancora una volta, noi esseri umani fossimo dei miracoli, le più apprezzate, creazioni divine, e anche le più effimere. Noi moriamo, ci trasformiamo in polvere, ma l'energia dei nostri scopi e pensieri rimane anche dopo di noi. Questo comunicato spirituale mi mostrò che la vita era incerta, e la felicità era più incerta della vita. Entrambe preziose però fuori dalla comprensione della persistente ossessione per le nostre volontà egoistiche. Comunque ciò che rimane, anche se la felicità e la vita non sono leali, è l'energia dei nostri intenti che diventa parte dell'ininterrotto ciclo della vita attraverso i pensieri eterni.
    "Mi dici cosa ti faceva arrabbiare quando eri in vita?" Chiesi al vagabondante fantasma. Potevo sentire, forse vedere, il fantasma che curiosava, attraverso un vasto prato rigoglioso ricoperto di soffice erba fresca, impeccabilmente tagliata. Indossava una camicia azzurro polvere e pantaloni neri, sembrava serio e tranquillo.
    "Ero arrabbiato con mio padre, ero arrabbiato per come ci trattava e come trattava mia madre. Sapeva che non mi piaceva il suo comportamento con mia madre ed era solito comportarsi deliberatamente così di fronte a me, nei suoi occhi e dalle sue parole era evidente la tristezza. Perciò l'ira crebbe, in me. Sentivo rabbia in come apparivo, all'atteggiamento degli altri e molte altre cose. Ma non era solo ira" Aveva un sorriso acuto ed uno sguardo quasi compiaciuto sul viso. "Sapevo anche che avevo la mia strada da percorrere. Controllarmi non era un compito facile. Mi piacevano gli scherzi e questo di solito scioccava le persone. Specialmente quelli che non mi conoscevano bene.
    Non ero un depresso anche se ero un bambino. La depressione e qualcosa che, da un certo punto di vista, richiede tempo, ed io ero troppo impegnato. Impegnato a cantare, incidere, fare tours, esibirmi in concerti, e programmi tv. Ciononostante la mia ira divenne canalizzata e mai fuori controllo." Sorrise soddisfatto.
    Sentivo un'aura di energia pulsante intorno a lui, e lo spettro sembrava piano di vita e vigore.
    "Ho avuto un successo che andava oltre a quello che mi sarei mai aspettato." Disse con voce felice. "Qualche volta sembrava schiacciante. Iniziai a sentirne la responsabilità. Sentii che non potevo più essere quel ragazzino arrabbiato. Dovevo cambiare. la gente si aspettava molto da me e dovevo dal loro qualcosa. Mi amavano e dovevo amarli anch'io. Così contraccambiai e l'ira cominciò a svanire , dentro di me. Divenni tranquillo. Un amante non è mai aggressivo. Nemmeno io potevo esserlo."
    "Allora quell'amore dentro di te ti cambiò?"
    "Si, l'amore dei miei fans, ed i miei video mi aiutarono a canalizzare la mia ira in qualcosa che avesse significato."
    "La tua personalità aveva molti lati, come un camaleonte o uno sciamano, stimolava la mente umana. Hai lasciato una traccia durevole in tutti" Mi complimentai con l'anima e lui sorrise come se dicesse che era d'accordo.
    "Tutte le cose brutte erano andate via" Disse, "la fame, la guerra, le ingiustizia, tutti i tradimenti, paure e avidità. Comunque, scelsi di essere l'unico a interpretare tutte quelle espressioni, così quelle persone, che mi ascoltavano o guardavano sarebbero state in grado di scegliere da sole la loro vera emozione. Le mostrai tutte e le cantai tutte. Divenni l'uomo nello specchio. Iniziai da me stesso."
    "Parliamo dei momenti felici della tua vita, quando il sole splendeva e nel tuo cuore vi erano speranza e felicità. Ricordi qualcosa di quei tempi?" Chiesi allo spettro, che mi ascoltava nel suo solito modo rilassato e disinteressato.
    Rispose con voce gentile e tranquilla.
    "Quelli tra i 35 e 37 anni sono stati i più bei anni che io abbia mai vissuto. Sebbene, per fare solo un paragone, la mia necessità di isolamento e contenimento abbia iniziato ad aumentare in quegli anni."
    "Quali sono quei ricordi felici?"
    "Bene, Ero fuori dall'ombra di mio padre, e facevo ciò che meglio mi riusciva. Cantavo, creavo melodie, scrivevo bellissimi versi e danzavo. Tutto quello che amavo. Mi sentivo in qualche modo pieno, completo. Mi sono anche sposato in quegli anni, con una donna che ammiravo ed amavo tantissimo. Perciò quelli sono stati ottimi anni:"
    "Cosa accadde quando il tempo trascorse?"
    La mia domanda ebbe uno strano effetto su di lui. Il suo sguardo e la sua espressione cambiarono. Si trasformò in un uomo sfinito e di mezza età davanti ai miei occhi. Ma, nonostante l'aura di disperazione, che ora, lo circondava, aveva un aspetto elegante con le larghe ciocche che facevano sembrare il suo viso magro ed allungato. Ritornato in quella solitaria stanza debolmente illuminata, stava in piedi vicino vicino alla finestra, triste ed in silenzio. La sue braccia erano incrociate ed il tono della sua voce era leggero ma distaccato e fermo.
    "Le cose cambiarono", disse, " Il mio matrimonio era finito. Affrontai le accuse per molestie. Diventai un recluso. La gente provava repulsione per il solo fatto che io fossi in questo mondo. Mi senti stanco, esausto, infuriato, ma dico anche che molte persone mi amavano ancora. Quelle persone erano lontane da me e non avevano voce. Mi amavano e io le ricambiavo. Mi diede coraggio e i miei bambini mi diedero coraggio. Comunque il periodo tra i 40 e 46/47 anni fu molto gravoso ,per me". Divenne di nuovo silenzioso.
    Sentii che l'unico rifugio che l'anima scoraggiata ebbe, dalla sua irrequieta vita interiore, che correva parallela al suo successo vestito di una corazza affascinante, fu la sua mente eccezionale. La sua mente gli fornì un santuario che lo salvò in qualunque momento i demoni attaccassero. Sentii che era circondato da un potere satanico con il cuore ardente di furiosa gelosia, che voleva rubare tutto ciò che aveva. Quindi un gioco, messo in scena per questo nemico demoniaco, per accoltellare la sua anima con la lama seghettata degli intenti maligni , immersa nel veleno del disonore, con l'obiettivo che la disgrazia del personaggio principale fosse ricordata per un crimine immaginario.
    In che modo fu in grado di affrontare i suoi colleghi e omologhi, dopo quello? Come trattò il mondo di Hollywood il suo prezioso stallone nelle ore della sua debolezza? Perciò, un giorno, glielo chiesi.
    "Non hai mai parlato di come ti trattò Hollywood, quando sei stato ricoperto di quel fango. Fu clemente?"
    "Con sospetto", rispose, "E con cuore e sentimenti accusatori. Era difficile per me comprendere perché si sentivano così nei miei confronti. A quel tempo, ero abbastanza ingenuo da pensare che i miei colleghi e omologhi avrebbero avuto fiducia nella mia innocenza. Fui un assodato sciocco.
    Ci fu una graduale presa di coscienza, da parte mia, che non tutti mi credevano. La mia vita da eremita era abbastanza per far credere maggiormente che io fossi capace di farlo. Sebbene, con il passare degli anni e la conoscenza del mio accaduto, il mio mondo mi accettò di nuovo e tornarono a rispettarmi. Tuttavia, ci volle loro un po' di tempo per riconsiderare il mio personaggio. Sono grato a loro, che hanno impegnato il loro tempo per capire il mio dolore, le mie inquietudini, e considerato di nuovo loro amico."
    "Li hai considerati di nuovo amici?" Chiesi al fantasma che sorrideva, e disse "Io non ho molti amici"
    "Dopo il dolore e l'angoscia, e dopo essere stato dichiarato non colpevole, come hai reagito alla vita?"
    "Ho solo capito quanto bizzarro può essere la vita, anche più di un circo. Per di più, come gli altri possono cambiare così tanto la tua vita. Mi venne in mente dopo, quanto sia mutevole la vita. Sono stato accusato e poi assolto proprio per un sentito dire, su tutte le accuse.
    Fui preso di mira a causa del mio successo. Quello rese facile agli accusatori, accusarmi. Perché ero famoso, e perciò la mia fama ed il mio successo potevano essere i segnali di una sicura corruzione.
    La vita non sembrava bella, quando fui assolto da tutto quello. La vita rimase contorta e bizzarra. Fu quello il momento in cui persi tutto l'interesse nell'esibirmi. Così decisi, non canterò o danzerò più. Sebbene io ammassi queste due cose più della vita.
    Tuttavia, allora, avevo abbastanza amaro in bocca. Come quando mastichi il tabacco e l'amaro penetra dentro di te, in ogni cellula del tuo corpo. Non mi interessava più."
    "Capisco", dissi, sebbene per me sia il suo successo che la sua tragedia fossero oltre la mia comprensione. La sua vita sembrava e suonava surreale, come un film in technicolor o il racconto di un altro mondo di un'altro tempo.
    Tuttavia, stavo cercando di capire il suo mondo. Dentro di me, ormai , sapevo che non sarebbe potuto piacermi quel genere di posto, dove sogni artificiali creati sulla dura plastica della celluloide, ti costringono a perdere l'autenticità della vita.
    "Quando sei tornato dovevi avere una qualche idea per iniziare la tua vita, anche una mera bozza, nei tuoi pensieri"
    Gli chiesi mentre era in piedi di fronte al vetro di quella appannata finestra, che era la sola fragile presenza in quella stanza di pietra in quel castello altrimenti privo di vita.
    "Tornai perché dovevo lavorare" Disse con voce soffocata.
    "Dovevo lavorare per pagare i miei debiti. Quei debiti creati da pessimi consulenti finanziari, ed i loro errori dovevano essere pagati attraverso me e da me. Ho proprio pensato che fosse ingiuito" Stava ancora guardando fuori dalla finestra, nella nebbia, che rendeva il vetro ancora più macchiato, mentre disse con la sua voce leggera " Inoltre, non ero pronto a vendere i miei beni ai criminali che mi avevano fatto tutto quello" Disse mentre si girava verso di me.
    "Decisi di lavorare contro il mio desiderio, per il motivo della mia reputazione e gli impegni finanziari verso altri. Dopo quello non avrei più cercato di lavorare ulteriormente"
    "Allora non pensavi ad alcuna altra cosa oltre che al lavoro, quando sei tornato?"
    "Quello non mi era chiaro" Disse scuotendo la testa, "Dovevo lavorare due anni in più e volevo fare dei films, qualche volta recitare anche, in questi films. Tuttavia il periodo lavorativo, ad un serto punto assorbì tutte le mie energie. Così non ero certo su quando il mio programma successivo si sarebbe materializzato."
    "Abbandonare il tuo talento proprio così non deve essere stato facile. Dimostra che il tuo cambiamento interiore era più grande di ciò che si vedeva in superficie." Conclusi su quello che egli disse.
    "Si, quello fu ciò che sentii. Non ero più pronto ad esibirmi. Proprio come se fossi stato tagliato fuori da quella vita, in un modo tale da non essere mai più in grado di riconnettermi ad essa. Quello era cosa sentivo, come se dovessi ricominciare di nuovo. Forse la mia creatività mi stava conducendo in un'altra direzione. Tuttavia, il canto era nel mio sangue. Avrei potuto continuare a farlo in altro modo, invece di noiosi tours e rumoreggianti concerti. No, non avrei smesso di cantare. Sarebbe stato come tagliarmi i polsi e sanguinare fino alla morte. Comunque, i tour e i viaggi erano per me definitivamente chiusi. Volevo fare cose ad un livello più profondo, con un significato e messaggio, utile per l'umanità piuttosto che solo il divertimento."
    "Pensi che ciò che sentivi e che ti separò dalla tua vita famigliare, fosse in essenza spirituale, e non una risposta emotiva a un periodo sventurato. Forse eri destinato a cambiare il cammino , nel viaggio della tua vita. Forse fu il tuo risveglio spirituale?"
    "Lo fu", sorrise, sedendosi dietro ad una scrivania ricoperta di incartamenti.
    "Fu certamente più spirituale di quanto io abbia mai ammesso. Mi cambiò completamente come persona. La vita non fu mai più la stessa per me. Sentivo il legame con Dio, che prima non faceva parte della mia vita. Sentivo che Dio si occupava di me, mi proteggeva e nutriva con la sua Divina presenza. Lo stile, il successo, e i guadagni persero il loro fascino per me il un modo che mi avrebbero fatto strisciare dietro al palco. Mi sentivo restaurato, come un oggetto d'arte; protetto ed al sicuro. Mi sentii in pace per la prima volta nella mia vita, quando lasciai il mondo dello spettacolo. Mi sentivo più umano, più rispettato e più vivo emotivamente. Si, tu hai ragione. Fu una esperienza emotiva ed un'illuminazione spirituale. Comunque, non l'ho mai detto a nessuno. Nessun mi avrebbe capito. Accuse per molestie sui minori che conducevano ad un risveglio spirituale. Sarebbe stato considerato come un enorme scherzo. Perciò, tenni i miei sentimento solo per me, per proteggere la loro santità"
    "La sofferenza è una parte dell'essere grandiosi?" Appartengono l'una all'altra?" Chiesi al fantasma dato che aveva famigliarità con la sofferenza come se fosse una vecchia amica.
    "Io penso che che la grandezza sia sempre accompagnata dalla pena. Mi sentivo così. Ci fa rimanere umani ma non sentiamo Dio. D'altra parte, tutta grandezza e niente pena può trasformare un'individuo in un grande Satana. Penso che la grandezza abbia una compagna chiamata pena. La nostra grandezza non è in grado di darci quel conforto che ci aspettiamo da lei. Comunque rimaniamo umani e continuiamo ad aspettare che il grande Signore ci salvi."
    Avevo intenzione di ascoltare una delle mie canzoni preferite, che avevo acquistato. Erano trascorsi alcuni giorni da quando mi ero connessa col fantasma. Fu energizzante uscire di casa. La vegetazione e l'aria fresca mi fecero sentire parte della vita normale. Al mercato, dove c'erano negozi di musica, grandi poster di star trapassate coprivano ancora le vetrine. La sua morte lo aveva riportato di nuovo tra i vivi. Qualcosa in quei posters mi incuriosì. Tutte le immagini erano di un giovane Michel Jackson. Anche sullo sfondo, al suo memorial, l'immagine era quella di un giovane uomo molto amato. Da nessuna parte riuscii a vedere un'immagine dell'uomo, della faccia che aveva prima di morire. Quello mi sorprese. Non era più passabile? Il suo attuale aspetto e la sua età non erano conosciute da nessuna parte; nemmeno dalla sua famiglia.
    Volevo chiedergli perché è andata così.
    Anche la pubblicità della seria dei suoi concerti "THIS IS IT" raccoglieva immagini giovanili.
    "Non hanno una tua immagine recente da nessuna parte", gli dissi, e " la faccia di quando eri più giovane e l'immagine di quando eri più giovane, occupavano tutti i mezzi di informazione. Anche la tua famiglia ha usato una tua immagine giovane. Il tuo aspetto attuale non era accettabile? Credi che abbiano pensato che il tuo aspetto prima che tu morissi, potesse evocare ricordi di te come uomo ricco e senza scrupoli morali? Temevano che che il tuo viso maturo potesse far pensare la gente alle accuse?"
    "Non ero interessato alla parte commerciale della mia professione. Non mi piacevano tutte quelle cose pubblicitarie. Le ho sempre lasciate a chi le gestiva per me." Rispose in modo spigliato.
    "Comunque non ho mai fatto ricerche sul fatto che un'immagine giovanile sia più vendibile o no. Tuttavia la mia attuale immagine non era quella che la gente associava a Michael Jackson. Era l'immagine raffinata di un uomo adulto e saggio.
    Tuttavia, avrei sempre potuto trasformarmi facilmente da un'immagine all'altra. Non avrei mai potuto avere un aspetto a modo mio , per connettermi col pubblico. Se mi hai visto nelle prove, avrai notato che ero tornato alla mia immagine di pop star.
    La mia immagine mi aiutava a definire il mio lavoro, ed era molto importante per me, non importa quale fosse la mia età o il momento indicativo. I limiti ed i confini non sono mai esistiti per me in vita o in morte.
    Il motivo per cui la mia famiglia o il mio management usarono solo immagini giovanili, o fu un modo per far ricordare alla gente il tempo in cui ero amato, hi ragione in questo. Tuttavia sento che se la gente mi avesse visto esibirmi avrebbero dimenticato le immagini dei 10 o 15 anni, e si sarebbero sintonizzate con me , come ero allora. Ne ero sicuro.
    Per quanto riguarda il fatto che il mio viso maturo avrebbe ricordato alla gente i giorni del mio reato e punizione, non sono d'accordo. Ho sempre creduto che la verità conquista tutto. Ora non avevo paura di affrontare qualcuno. Non ero colpevole. Non avevo nulla da nascondere. Ho sempre dato il benvenuto alla vita e all'amore. Anche quel periodo non fu diverso. Non avevo paura."
    "Eri cosciente che stavi invecchiando? Nel mondo dello spettacolo l'età non è trattata come un numero ma come un'entità onnipotente?"
    "No, non la penso così. Te l'ho detto, il mio talento era il mio vero valore e la mia voce era una benedizione di Dio. Il mio corpo poteva ancora danzare bene, e la mia passione per il mio lavoro era un fuoco che ancora bruciava in me.
    No, non ero preoccupato. Ero un originale e mai un falso. Non ero terrorizzato dai numeri. Ho sempre amato il naturale corso della vita. La maturità degli anni e della mente sono più desiderabili di quanto si pensi. Sono pietre miliari e non ostacoli"

    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
    Top
    .
  2.     Top   -1
     
    .
    Avatar

    Dirty Diana

    Group
    Member
    Posts
    1,067

    Status

    SECONDA PARTE



    "Ambivi alla felicità nella vita. Credevi che felicità e amore rivelati con il cuore fossero una gran fortuna nella vita di una persona".
    "Si, vero" Rispose sorridendo.
    "Se tu avevi tutto ciò, allora perché negavi l'aspetto alterato del tuo viso. Temevi che la gente lo vedesse come un segno della tua soddisfazione interiore?"
    Rise piano. Sebbene stessi cercando di usare parole rassicuranti per porgli questa domande, lui capiva sempre il vero fine dietro l'empatia.
    "Facevo diventare matti i media" Disse con un largo sorriso, "Dicevo sempre, tu sai che io non so di cosa stai parlando. Non ho avuto nulla di fatto. Mi divertivo anche quando mi insultavano. A loro non piaceva essere presi in giro. Le accuse di molestie diventarono il momento per la loro vendetta. Invece di stare in piedi davanti alle loro macchine fotografiche lampeggianti, io decisi di affrontare la gente. Rilasciai poche interviste a persone meritevoli che stavano là. Inoltre, distribuii una video dichiarazione della mia innocenza. Questo non piaceva alla gente dei media. Non volevano essere manovrati.
    Ti dico questo e questo solo una volta", disse alzando un dito, "Non stavo mai male quando scrivevano di me su quegli innominabili giornali e riviste da pescheria. Tuttavia, stavo male per ogni singola persona che mi amava, ammirava e lodava. Non potevo immaginare il modo terribile in cui dovevano sentirsi. Comunque, se avessi potuto, lo avrei voluto. Quella sensazione spaventava la mia anima. Il disappunto che avrebbero sentito. La sensazione di felicità che avevano ascoltando le mie canzoni e vedendomi danzare; avevo portato loro via quella sensazione. Mi sentivo colpevole e triste. Sebbene le accuse non spezzarono mai il mio spirito. Sapevo che dovevo portarle aventi, altrimenti avrei perso coloro a cui apparteneva il mio cuore. Io appartenevo a voi e sarò per sempre vostro."
    Sembrava dolce mentre parlava di quelli che nel mondo lo amarono. C'era una straordinaria connessione tra lui ed i suoi ammiratori. Un'intensa unione di amore ed affetto che è rimasta viva, anche dopo la sua vita. Forse questo era il modo di Dio di ripagarlo per tuta la bontà che aveva dimostrato verso l'umanità. I suoi avversari non potevano sollevare questo amore dal cuore delle persone, anche ritraendolo come uno sporco criminale. Da un lato, i suoi avvocati lo ritrassero come timido, ingenuo e infantile. Una timida persona mediocre, la cui fama e nome non avevano nulla a che fare con la mente ed intelligenza che risiedevano in lui. Poteva essere un santo, poteva essere più di quello.
    Ma, non fui in grado di trovare quell'autentico santo, che fu infantile ovunque, nella sua immaginazione. Guardando le sue fotografe e video, potei solo scoprire un uomo la cui sensibilità riservata, il delicato aspetto ed il contegno gentile potevano facilmente essere sostituiti da un comandante dalla mente acuta, un uomo d'affari bene informato, conscio del suo posto nel mondo.
    Non avevo intenzione di fingere con lui che ero una seguace. Finzione conduce ad illusione e inganno. Non ero lì per ingannarlo.
    "Qualche volta avevi l'aspetto di un tizio intelligente e furbo". Gli dissi, "Forse un uomo non così innocente. Potrebbe essere questa la ragione per cui la corte non decise facilmente in tuo favore? I tuoi aspetti hanno avuto qualche influenza sul procedimento legale?"
    "Cosa osso dire", rise forte "Non ero un pulcino appena nato. Stavo conducendo una dura vita commerciale fin dall'inizio. Incontravo persone ed ero coinvolto nello sviluppo e la vendita di un prodotto, la musica. Così forse ero uno che se la cavava. Tuttavia trasformai quella esperienza di strada in esperienza ed eventualmente rifinitura della mia mente, cuore e vita. Avevo una mente attenta e forte. Potevo sentire, vedere, sentire e capire oltre gli anni della mia età. Sono sempre stato così.
    Ciononostante, la mancanza di acutezza e la negatività di spirito non avrebbero mai potuto far parte di me. Non mi è mai piaciuta la bassa qualità, le farse mentali senza significato. Per sentirmi connesso era necessario che qualunque cosa facessi avesse un serio significato ed un valore associato ad essa. Fui l'allenatore e il tutore di me stesso.
    Mi piacevano classe ed intelletto, buona condotta, creatività e bellezza.
    Tutto ciò per me era importante . Non perché volessi vivere alla grande, ma perché volevo vivere alla grande mentalmente.
    "Quanto erano importanti, per te, mente ed intelligenza?"
    "Lo sviluppo mentale, la crescita , la libertà di pensiero e la realizzazione pratica di tutto questo erano di estrema importanza per me" Rispose nel suo modo sicuro e rassicurante .
    "La mia esistenza dipendeva da pensieri e idee. Le altre cose sembravano irrilevanti e non necessarie. Non so se durante il processo avevo l'aspetto di un criminale o no, ma mi sentivo come un uomo saggio ed esperto, che era in grado di comprendere e gestire le situazione modo dignitoso e adulto. Lui non era più il ragazzo di Thriller, ma un uomo che aveva visto, imparato e capito più di quanto avrebbe dovuto"
    Non sentivo alcun bisogno di contraddirlo. La saggezza è una forza che rimane nascosta fino a che si manifesta nella vita attraverso le nostre azioni, reazioni ed i loro risultati. In più, la sua vita, fu la personificazione della sua mente, con tutto il buono e il cattivo e tutto ciò che era raro ed eccezionale. La sua mente rimase la matrice .
    Tuttavia il mio obiettivo non era di rendere omaggio all'anima. Volevo sapere chi era come persona.
    "Hai uno sguardo birichino nei tuoi occhi" Commentai. Avevo notato che era apparso all'improvviso un luccichio vivace, in quegli occhi che sembravano sorpresi, uno scintillio dispettoso o uno sfarfallio di profonda sicurezza, nascoste dietro all'immagine spigliata.
    "Avevi anche una sfumatura di sarcasmo nella tua voce. Potevo sentirlo nelle tue canzoni e videos. Poi gradualmente quella energia sparì. Sia proprio dalle tue esibizioni, o forse anche dalla tua personalità. Dove andò tutto?"
    "Non ero un bambino monello e sarcastico, e così non sono cresciuto come un giovane sarcastico". Rispose in un modo, come se non fosse sicuro da dove avevo scovato questa informazione su di lui.
    "Ero un po' disubbidiente e facevo scherzi innocui agli amici. Ci ridevamo su, tutto qui. Ci sfogavamo."
    "Oh, mi dispiace . Ho pensato di aver visto in te quello che ho detto, ma potrei essere in errore"
    Mi scusai, sebbene svogliatamente.
    "Lavoravo troppo duramente per essere sarcastico o cattivo", disse con un sorriso "Comunque mi piacevo di più quando ero serio, affettuoso e comprensivo. Tutte quelle caratteristiche avevano più significato per me. Così , io presumo , con la maturità queste caratteristiche divennero più visibili e la giocosa vitalità del bambino scomparve".
    "Sei sempre stato pieno di energia durante la tua carriera. È per quella ragione che no riuscivi a dormire e nutrirti in modo appropriato, era perché la tua mente non riposava mai?"
    "Il sonno ha bisogno di tranquillità mentale ed una sensazione di pace e un po' di silenzio. Quello non l'ho mai avuto, nemmeno quando ero bambino. Avevo energie oltre ogni limite. Sempre in movimento , non stavo mai fermo." Disse in modo animato.
    " Avevo costantemente qualche pensiero che mi frullava in testa, che non si fermavano mai, anche quando dormivo. La mia energia aumentò mentre crescevo, e dal corpo si trasferì alla mia mente. Potevo vedere i fotogrammi delle idee si seguire l'una dopo l'altra. Qualche volta dovevo forzatamente distrarre l'attenzione, così potevo rilassarmi e andare avani. Perciò, i bambini, gli animali, ed i cartoni animati diventarono il mio rifugio.
    Quando vedevo i bambini che ridevano e si divertivano a Neverland. Mi sentivo come se stessi ridendo e divertendo attraverso loro. Era come una purificazione meditativa della mia anima e mente.
    Non c'è niente là fuori nel mondo che da al tuo cuore più conforto e pace, che la risata e l'innocenza di un bambino". Era emozionato e intenso. "Non mi è mai stata data quella possibilità mentre ero bambino. Comunque, non intendevo consentire che ciò accadesse ad altri bambini. Ho fatto quel che ho potuto secondo le mie possibilità."
    "La tua casa era indubbiamente un bellissimo posto per i bambini". Dissi. "Comunque, una cosa che non sono in grado di capire è perché tu hai dovuto affrontare un esame così minuzioso nella tua vita? C'erano altre star famose con strani atteggiamenti e assurdi stili di vita. Madonna, Eric Clapton sono begli esempi di modi di vivere non tradizionali. Tuttavia, perché nessun altro ha affrontato così tante tensioni e lotte con i media come te?"
    "Quello che affrontai a causa della mia condizione di star, e la mia levatura fu fenomenale", disse, "Gli altri non hanno avuto quello che ho avuto io. Il potere di attrarre il pubblico in un certo modo, che faceva sentire loro quello che volevo sentissero. Capire e raccontare cosa stavo cantando, e avere un connubio d'amore con tutti loro nello stesso momento.
    Più grande è il nome, più grande è il giro di interessi. I media seguono cosa fa vendere e seguono di più cosa vende di più, ed io vendevo. Vendevo ad un livello tale che andai oltre le aspettative e diventai un fenomeno. Ero diventato un organismo che aveva il suo proprio potere e non necessitava di energie esterne, eccetto l'energia dell'amore che i miei fans mi donavano in quantità insuperabile. Mi amavano al punto che ero parte della loro vita, amore e sentimenti, ed io lo sapevo.
    Comunque i media mi vendevano per tutto ciò che facevo, o non facevo. Cercavano di creare scandalose storie anche sul perché indossavo un guanto, perché amavo il mio scimpazé, perché ero così timido, perché ero così manipolatore fino a perché io vivevo o no.
    Non è nient'altro che strategia di vendita, ed è per soldi. Perciò subii un esame minuzioso, perché c'era denaro il ballo. Inoltre il mio nome e la mia immagine potevano portare più soldi che altri nomi ed immagini. Così diventai il bersaglio di una malignità non direttamente intenzionale, ma malignità basata e orchestrata per far soldi. Gli altri nomi erano meno utilizzati, perché portavano meno benefici finanziari."
    L'anima sembrava più umana ora. Anche più umana dei molti corpi vivi, che respirano, emotivamente pungenti e mentalmente limitati che uno incontra più di una volta nella vita. Eppure non ero dispiaciuta di non averlo incontrato quando era in vita. Qualche volta le barriere dell'esistenza fisica nascondono agli altri il vero essere , e molte volte anche a noi stessi. Ora non indossava un costume, ora era se stesso.
    "Come ti definiresti come uomo?" Chiesi qualche volta al fantasma durante tutto questo.
    Michael era là, con i suoi pantaloni larghi e sformati, informale e snello. I suoi capelli neri fluttuavano intorno al suo viso magro con la sua caratteristica forza. Sorrise mentre ascoltava la mia domanda.
    "Penso che ero un uomo diverso", disse pensieroso, "Non dico una bugia, non ero veramente più l'uomo che ero dieci o quindici anni fa. Ero più forte, più pratico e temprato, un po' disilluso, più silenzioso, più attento, più estroverso se paragonato agli anni addietro." Guardò in alto " Sento, no, so che non ero bello come prima" Sembrava stressato, gli occhi aperti e tristi sul suo viso ossuto.
    "Non ero proprio lo stesso. Non sono riuscito a rimanere quello che ero. Sebbene io abbia cercato, ho perso, in qualche modo , quel bellissimo giovane uomo ed al suo posto emerse un temprato, più logico, più pratico, che accettava la realtà: colui che era un cantante, un padre, un uomo di famiglia ed un uomo perduto, tutto questo insieme mi dette quel nuovo aspetto. Anche se mi manca quel sognante, gentile, sorridente, timido Michael Jackson. Egli mi sembra un altra persona. Ho accettato la vita" disse alla fine, scuotendo la testa, sembrando stranamente silenzioso e tranquillo, nonostante parlasse eloquentemente di questo.
    "Ho sentito che avevi una stanza piena di specchi". La mia voce sembrò dirompente nel silenzio che lo circondava.
    "Si" Rispose. "Hai ragione, l'avevo".
    "Pensavi in quella stanza, aprendo una porta su un altro mondo, là?"
    "Si, lì meditavo" Rispose con la sua voce melodiosa e gentile.
    "Ti connettevi al paranormale, là?"
    "Se tu chiami il subconscio paranormale, allora si. Mi connettevo a quello".
    "Cosa hai trovato là?".
    "Ho trovato la gloria di Dio".
    "Come sei riuscito a riconoscerla?"
    "Tu riconosci sempre la verità, la purezza e l'amore. Quindi riconobbi Dio."
    "Cosa hai ricevuto da Dio?"
    "Il percorso, la pace dell'anima, la felicità dell'appagamento, e ricompensa per la purezza di cuore"
    "Hai incontrato dei demoni là?"
    Sorrise sembrando triste.
    "Scoprii che non ero puro come pensavo"
    "Cos'altro hai trovato?" Chiesi.
    "Che avevo bisogno di cambiare, di diventare più umano. Che dovevo lasciare la vita di zombie dei risultati superficiali ed imparare a perdonare gli altri":
    "Così in quella stanza degli specchi ti sei trasformato"
    "Si, l'ho fatto. Sono cambiato, siccome gli specchi mi mostrarono che non ero così carino come pensavo"
    "Non ti è piaciuto il tuo riflesso in quegli specchi?"
    "Ho affrontato la realtà" Rispose.
    "E dopo aver scoperto la verità cosa hai fatto'"
    "Ho cercato di migliorare, così da non essere così spaventato di tutti i riflessi della mia verità che vedevo in tutti quegli specchi".
    "Potremmo avere tutti una stanza di quel genere? Una stanza degli specchi dove vincere i nostri demoni?".
    "Puoi creare la stanza dentro al tuo cuore. Anche un singolo specchio e sufficiente a mostrarci la distorta esistenza della nostra mente e del nostro cuore". Disse.
    "L'hai usata fino al giorno della tua morte?"
    "Ora è nel mio cuore. Non ho bisogno bisogno una vera scatola con dei pannelli con vetri riflettenti. Posso sempre vedere la mia vera immagine nel mio cuore".
    "E sei contento di quello che ora vedi?"
    "Non ne ero disgustato, ero migliorato. Si, ero felice"
    Dopo questa risposta salutai l'anima che aveva vissuto una vita in una stanza piena di specchi. Un uomo con molti aspetti, che credeva nella metamorfosi dell'intero suo essere.

    FINE SETTIMO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
    Top
    .
1 replies since 20/2/2014, 18:11   108 views
  Share  
.