"PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS" by F.Z Khan - Cap 6°- IL CERCATORE DI ATTENZIONE

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    Dirty Diana

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    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


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    http://www.amazon.it/PAEDOPHILIA-PANTS-MIC...A+IN+GOLD+PANTS



    SESTO CAPITOLO


    IL CERCATORE D'ATTENZIONE


    "Adoravo l'attenzione di quelli che amavo e dei miei fans. E' vero, Volevo essere il loro pupillo"


    Fu un mese appannato e nebbioso per me, proprio come lo erano il pensiero di parlare con un'anima e scrivere della sua finita vita. Non mi sentivo bene. La mia gola era infiammata e la mia mente era stanca. Parlare con i morti non è facile per il sistema nervoso, e la razionalità , non permette di lavorare in armonia senza qualche dubbio persistente, un briciolo di buonsenso nella mente cosciente. Tuttavia, nel mondo spirituale,non è possibile percepire e testimoniare senza mettere insieme cuore e mente.
    Le mie conversazioni con l'anima erano sempre stancanti e complesse. L'esaurimento della energia dopo la volontaria seduta spiritica portava stanchezza e affaticamento in campo emotivo e fisico. I lungi periodi di concentrazione e ascolto turbavano il mio sonno e la mia pace mentale. Eppure, nonostante la nebbia astratta, le nostre conversazioni stavano diventando chiare e concise con forza e sostanza in esse: più di quello che potevo affermare con le persone ancora vive.
    L'anima non amava concedersi pensieri frivoli e io non ero interessata ad ascoltarne. Comunque, proseguendo in modo composto e grazioso come il ritmo delle parole, I avrei sentito una voce da quella lontana terra delle ombre, avvolta dal bagliore confuso dell'eternità.
    "Sai che" Dissi, un giorno, all'anima, "Hai fatto una grande uscita. Fu spettacolare e teatrale. Sei felice di questo? Hanno detto che la tua morte ha mosso il pubblico mondiale di tutto il globo."
    "La mia fine doveva essere così" Rispose ,come se un'atmosfera calma e serena si irradiasse da lui. "Doveva essere grandiosa e improvvisa nella sua semplicità. Sono nato per essere una star, e sono morto come tale. La mondanità e la mediocrità non hanno mai fatto parte della mia vita. Le mie circostanze e talento erano straordinari. Quindi, una morte che avviene in sordina non poteva essere parte del piano che Dio aveva per me."
    "La gente si riferisce alla tua morte come alla triste fine di una iconica ma inquieta star del pop. Pensi di aver fatto una fine triste?"
    "Non ero una persona che spiegava le cose alla gente" Rispose con la sua voce melodiosa,"Ero troppo impegnato a mettere in pratica ciò che avevo in mente, per annoiare le persone con i dettagli del potenziale della mia mente. Ero il padrone di me stesso", disse col suo tono sicuro e gentile, "Non mi sono mai sentito inquieto mentre si credeva che lo fossi. La mia vita aveva soltanto un grande difetto, che era mio padre. Altrimenti, io sarei sempre stato in grado di affrontare qualsiasi cosa fosse capitato sulla mia strada."
    Divenne silenzioso. La sua immagine, ora, era chiara alla mia vista spirituale. Non rasato, con i capelli sciolti e in pigiama e scalzo. Appariva straordinariamente diverso da quella che noi possiamo chiamare media, anche quando non indossava abiti eleganti.
    "La tristezza è parte della vita umana" Disse con voce leggera, "Suppongo che tutti noi abbiamo avuto una dimostrazione di questo sentimento. Forse la mia tristezza e la mia inquietudine sono state evidenziate a tal punto da sovrastare, nel pubblico, la percezione che esso aveva di me come artista. Ho preso le decisioni più importanti non erano frutto di una mente inquieta ma di cosa sentivo che avrei potuto realizzare."
    Fece una pausa e sorrise, come se stesse pensando agli inquieti tempi andati. come un uomo che riposava dopo una difficile e anche appagante scalata al vertice. Potevo sentire la dolcezza della sua voce.
    "I cambiamenti del mio viso erano rivolti più al mondo degli affari che psicologici. Oltretutto, venne dato molto credito ai traumi subiti durante la mia fanciullezza, per ciò che ho fatto e deciso durante la mia vita adulta. Ero un uomo solitario perché potevo vedere dentro alle persone vicine a me, e sentire le loro vibrazioni negative, così mi abituai a tenermi a distanza da loro. La solitudine è un prezzo che paghi, quando sei in cima, perché,, là non c'è posto per nessun altro. Comunque, non so se ho avuto una fine inquieta", disse, "Sebbene una delle cose che avevo fosse una dettagliata conoscenza e profonda lettura della natura umana. Forse la mia conoscenza mi isolò."
    "Tutti quelli che hanno successo e fortune soffrono come te?" Chiesi al fantasma.
    "Non so se altre persone famose hanno amore vero nelle loro vite o no, ma io non mi sono mai sentito amato da nessuno durante la mia vita. Eccetto da mia madre e da mia sorella Janet. Loro mi amavano, senza dare importanza a ciò che ero. Quello era l'amore che avevo bisogno dai miei amici o partners. Tuttavia quello che ho visto è stato che inganno e avidità sovrastavano ogni altro sentimento. A volte mi sentivo come la macchina dei desideri, sulla quale vi sono dei bottoni che, se spinti, ti danno quello che vuoi."
    "Hai mai pensato che la sensazione di solitudine o isolamento sarebbero potuti essere una parte naturale della tua psiche?"
    "So che molti avrebbero detto che era innaturale sentirsi così solo e tagliato fuori, ma ho dovuto farlo. La natura umana, quando è nuda, non è bella da vedere e il desiderio umano quando è stimolato non ha significato o valore nelle relazioni. Dove ero io, è difficile sentirsi normali perché le persone non restano normali con te. Non ero materialista e così fu difficile, per me, accettare quell'abitudine ed esserne felice. Tuttavia ho fatto ciò che ritenevo il meglio, ed ancora non me ne pento. Vivere la vita, soddisfare le aspettative di quelli che non si curano di te, sarebbe stato più innaturale che fare ciò che ti preme e sentirti forte per questo." Disse concludendo.
    "Cosa potevi vedere nelle persone da cui tenevi le distanze, e essere così senza speranza per la natura umana?"
    "Potevo vedere cosa c'era nel loro cuore, attraverso i loro occhi, e forse quello fu ciò che rese triste la mia vita." Rispose il fantasma, il viso sciatto e spento. "La mia conoscenza divenne la mia sofferenza. Non puoi diventare un'icona senza un terzo occhio. Non è possibile raggiungere la cima se non sai da che parte cominciare. Ho sempre saputo che era parte di me. Non ho avuto altre scelta."
    "Tu sapevi di essere triste e solo anche quando eri bambino. Cosa può rendere triste un bambino? Anche allora avevi capito le tue sensazioni di tristezza?"
    "La solitudine deriva dalla comprensione della vera natura delle cose", rispose, "La mia fanciullezza era basata sulle privazioni, non delle cose materiali ma molto per le risorse emotive. La nostra casa era priva di sentimenti, amore e felicità", disse senza emozione, "Mia madre mi amava molto. Comunque non fu in grado di dalla durezza di cuore di mio padre. I miei fratelli vedevano la vita come difficile e competitiva, basandosi sulla versione della vita di mio padre. Quindi tutti noi abbiamo lottato fin dall'inizio delle nostre vite, per essere in grado di affrontare la spietata, dura vita che ci circondava. Quando diventi duro e competitivo, non puoi amare. L'amore ti rende dolce e gentile. Questi ingredienti , nella nostra casa,erano visti come cose non utili nella lotta per la vita. Quindi questo è ciò che accadde a tutti noi. Combattemmo a lungo e duramente, mettendo da parte il lusso dell'amore e della gentilezza. Nella situazione in cui eravamo, un un periodo così duro, non potevamo permetterceli. Comunque l'amore era parte del mio essere e sono sopravvissuto solo grazie all'amore di mia madre e le mie sorelle. Diversamente, ad essere sincero, sarei morto molto tempo fa. Quella confusione e lotta mi fecero sentire solo anche da ragazzino. La vita, per me, il solito tran tran, duro lavoro, e più rigido comportamento", i suoi occhi erano strani, come se stesse sognando quelle cupe ombre della sua infanzia.
    "Mi sentivo solo e triste. In più isolai me stesso da cosa stava accadendo intorno a me, e mi concentrai sul lavoro. Era l'unico modo in cui potessi andare avanti."
    Si fermò lì, un profondo silenzio risuonava intorno a lui. "Forse il rumore di quel silenzio, tristi memorie, e parole dure e intense emozioni erano parte della nostra casa in quei giorni." ed egli disse a bassa voce, " mio padre lavorò accanitamente su di noi. Forse fu da quello che imparai ad isolarmi e distanziarmi da qualunque cosa mi disgustasse. La solitudine fu un regalo che mi fece mio padre, e da lui imparai soltanto ad isolarmi e allontanarmi, anche da lui."
    "E il tuo allenamento, non fu anch'esso un regalo di tuo padre?"
    "Anche nelle più rigide discipline, uno non dovrebbe mai perdere di vista l'amore e la gentilezza verso il suo pupillo. Mio padre perse di vista tutto quanto. Lavoravo duramente non a causa della sua sorveglianza o fermezza, sono sempre stato così. Sarebbe dovuto rimanere un padre ed un mentore. Invece egli scelse il ruolo di insegnante e guardiano. Anche ora , penso no fosse necessario essere così severo, da parte sua, nella mia formazione. Comunque, non posso dire cosa non sento."
    Fu eloquente quel giorno, parlò senza inibizione del giudizio sul suo valore pubblico.Stava dicendo la verità, ve lo posso dire. Per lui, era ora di essere libero dalle corde che ci legano saldamente alla vita.
    Dopo essermi preparata una meritata tazza di tè fatto come si deve, ed aver dato a Blackie il latte nel suo piattino preferito, che bevve rumorosamente e felicemente, e mettendomi a mio agio sul divano dove scrivevo, chiesi all'apparizione, mentre un delizioso fumo caldo saliva dalla mia tazza di porcellana.
    "Persone che ti conoscevano, usavano parole gentili per te. Persone che non erano dalla tua parte, dissero che era una scusa per giustificare la tua 'miserabile' vita. Cosa diresti di tutto questo?"
    "Si, ero gentile con quelli che lavoravano per me, che erano miei amici e per quelli di cui ero responsabile. Gentile è il termine giusto da usare, perché se hai il controllo e sei responsabile per altri, devi essere indulgente, generoso e imparziale nei tuoi rapporti. Ero così con tutti loro. Alla fine cercai fortemente di essere così con tutti loro. Perché comandavo, ero il loro capo. Non potevo essere crudele, spietato o negligente verso di loro. Si rivolgevano a me per le loro necessità. Meritavano amore e rispetto da me per sentire che mi interessavo a loro. Dimmi in che modo la gentilezza può essere una spiegazione per qualsiasi cosa" disse con uno sguardo di divertita sorpresa sul suo viso.
    "Ero gentile e cortese perché Dio è gentile e misericordioso verso di noi. Essi non avevano bisogno di vedere il mio lato pubblico forte, l'intuito per gli affari.
    Si, penso che gentile sia la parola corretta da usare, per spiegare quanto amore e rispetto provavo per i miei amici, colleghi, e il mio staff. Li amo ancora tutti molto."
    "Eri timido. Ti definiscono ancora come un uomo timido?"
    "Non ero timido", sorrise, "E tuttavia non ero un persona socievole. Tu sai, la vita è una sorta di festa per le persone. Mi piaceva essere poter capire ed ascoltare. Quello aveva bisogno di pace,tranquillità e solitudine ad un certo punto. Forse la mia distanza dai rumori del mondo reale, per poter sedermi fermo a pensare e capire poteva essere il motivo per cui io apparivo come una persona timida. Tuttavia avevo bisogno di creare e per questo, tu devi mantenerti ad una piccola distanza, per osservare, capire e ascoltare. Fortunatamente ero avevo la distanza che mi permise di fare ciò che volevo."
    "E' stato detto che non davi mai confidenza al primo incontro. Ti ci voleva tempo per sentirti a tuo agio con le persone?"
    "Non è saggio mostrare cosa pensi degli altri, senza dare a te stesso il tempo di capire e analizzare. La persone famose e di successo , specialmente, possono subire danni se non fanno attenzione.
    Ero attento, non distaccato, e prendevo il mio tempo per capire gli altri. Tuttavia quando il mio io interiore mi dava l'ok , non ho mai esitato a dimostrare il mio amore e affetto per quello in cui credevo."
    "Ti consideri un cercatore di attenzione? La gente dice che facevi di tutto per essere notato"
    "Certamente amavo l'attenzione" Rispose ridendo di cuore "Mi è sempre piaciuto che la gente mi prestasse attenzione." Disse ne suo stile semplice e gaio. Non possono negarlo. Comunque non ero uno che cercava attenzione. La gente mi diede attenzione fin dall'inizio della mia carriera. Qualche volta così tanta che era fastidiosa. Quell'attenzione non mi ha mai lasciato, ad essere sincero. Sono rimasto come un magnete per l'attenzione, non c'è alcun modo di fermarla".
    "E come ti senti per tutta questa attenzione?"
    "L'attenzione che ricevetti fu puramente basata sulla popolarità professionale. Non mi sono mai sentito speciale, a livello personale, perché io non sono mai stato importante, per essere solo me stesso. Comunque il cantante e il ballerino ottennero molta attenzione. Come bambino e poi uomo il mio profilo personale è sempre stato messo in ombra dal mio status professionale.
    Infatti, era difficile per le persone collegarmi ad alcun altro livello. Sentivo che erano a disagio vicino a me, in qualche modo imbarazzati. Mi conoscevano come cantante e oltre a quello la mia identità era così lontana dalla realtà che nessuno se ne interessava. Perciò, l'attenzione non è mai stata un mio problema. Sebbene fossi interessato alla qualità di quell'attenzione, che era in sostanza, per il mio successo e la mia aura di star."
    "Allora perché indossavi una maschera? A quale scopo serviva apparire in pubblico con mezzo viso coperto da una maschera chirurgica? A me sembra un modo per attirare l'attenzione. Lo facevi perché la gente ti avrebbe guardato e parlato di te, quando non ci sarebbe stata alcuna ragione di farlo?"
    Ascoltò con concentrazione e senza alcun segno di dispiacere.
    "La indossavo per molte ragioni, specialmente quando non volevo essere guardato. La usavo anche per nascondere cosa c'era dietro. La usavo anche per evitare che le persone di fissassero cosa c'era dietro. Era un mio servizio agli uomini e alle donne anche. " Fece un largo sorriso mentre lo diceva.
    "Trovavo che quella semplice maschera chirurgica svolgeva, questa cosa altrimenti impossibile , con efficienza e semplicità . Era un cuscinetto tra me e e ciò che non volevo mostrare.
    Non sarei grato se non dicessi che quel piccolo pezzo di plastica mi servì alla perfezione, e mi diede tutto ciò che speravo mi desse." Alla fine di questa risposta, i suoi occhi brillavano insieme ad un sorriso scherzoso.
    "Perché parlavi con quella voce sussurrata e delicata? E' naturale?" Chiesi con un forte sentimento di scetticismo, che egli avesse sempre parlato in quel modo fatato, "Si suppone che la tua vera voce fosse più profonda e mascolina di quella che utilizzavi? Non era per la soddisfazione di essere desiderato e attirare attenzione?"
    "La mia voce" Divertito dal mio pensiero rispose con gli occhi che ridevano. "La mia voce non era innaturale, anche quando parlavo normalmente. Anche se, si, ho educato la mia voce ad aiutarmi nell'esprimere emozioni ed umore. Lo facevo attraverso di essa. La usavo non solo per parlare, ma anche per rispecchiare cosa esprimevo e sentivo attraverso il suo tono e suono. La mia voce fu sempre un'estensione di me stesso e fu sempre così. Comunque non è mai stata intesa come un inganno, ma per aiutarmi ad esprimermi."
    "Così era tutto naturale?"
    "Naturalmente, non sarebbe potuto essere altrimenti" Rispose con leggerezza e a proprio agio.
    "Molte persone, insieme a Lisa Marie, dicono che eri circondato da persone avide, come se fossi cibo per avvoltoi e sanguisughe. Anche la tua famiglia dice che sei rimasto in compagnia di quelli che non avevano a cuore ciò che era il meglio per te. Non eri prudente con questi?"
    "Ero circondato soltanto da persone. Non so cos'altro dire. Le persone sono così, con le loro necessità, desideri, scopi ed obiettivi. Non ne ho mia incontrate di altro genere nella mia vita. Tutti hanno un piano" Disse cola sua voce dolce "Questo è ciò che ho imparato dalla vita. Nell'insieme ero circondato soltanto da persone; normali e comuni. Non penso che le persone possano essere divise in due gruppi: uno umano e l'altro di sanguisughe e avvoltoi. Le persone sono più o meno uguali ovunque. Dovevo solo essere forte, attento e saggio nel trattare con tutto questo, e cercai di fare del mio meglio."
    "Allora la loro opinione è sbagliata?"
    "No,non sbagliata. Non hanno soltanto capito che non c'erano razze, solo persone".
    "Percepivi i tuoi doni più come pesi da sopportare e le tue onorificenze una ragione per prendere le distanze dal mondo?".
    "Non mi sono mai in alcun modo sentito imprigionato dal mio talento, mai. Devi capire che le mie limitazioni derivavano da fattori esterni. Quelli che mi erano imposti da altri. Infatti, il mio talento, mi dava un senso di libertà che mi teneva in vita, che mi manteneva sano di mente. Ho ricevuto un dono, il mio talento era straordinario, e lo sapevo. Non mi vergogno a dirlo. Ho vissuto per quello e la mia creatività fu la sua linfa vitale. Comunque le pressioni esterne furono per ragioni minori. Un fattore furono i soldi. Affrontai tutto ciò. In qualche modo era sempre per soldi. Era sempre per ossessione e avidità. Limitò il mio modo di esprimermi, come si può vedere in altri modi , in altri.
    Le accuse per molestie furono in parte dovute all'avidità. La mafia nel campo degli affari voleva una dimostrazione. Il mio isolamento fu il risultato di quella insaziabile avidità di cui sono stato testimone. Mi sentivo proprio lontano da tutto quello. La gente voleva sempre qualcosa da me, senza guadagnarselo, senza alcuna dimostrazione di meritarselo; quello era il maggior problema. Sentii di dover prendere le distanze da tutte quelle vibrazioni negative e decisi di circondarmi di energie positive, non inquinate da avidità ed egoismo. Perciò, mi limitai socialmente. Non è difficile da capire, visto che cambiai da un giorno all'altro. Le persone che capiscono sanno che la mia proverbiale solitudine non derivava dai miei doni ma era dovuto a quel tipo di persone che c'erano, dappertutto con i loro sogni di predatori. La mia salvezza, e il mio conforto risiedevano nel mio talento. La mia creatività ed il mio talento mi salvarono. Salvarono me e la mia anima."
    "Dimmi una cosa. La tua morte è finta? Una via di fuga dai debiti impagati alle banche, che ti seguivano ovunque. Sembra ci sia nell'aria una speranza per un tuo ritorno. Sei ancora vivo, e se è così, tornerai?"
    Mi guardò in modo pigro e noncurante.
    "Fare ritorno a cosa?". Mi chiese invece.
    "Ti sto chiedendo, Michael, sei vivo?"
    "Bene, la vita oltre la morte è anch'essa vita. Comunque tu puoi dire che la morte non è una fine. Non è la completa distruzione di ciò che è stato creato. Sento che la vita che ho avuto è stata più tortuosa e penosa che la morte. Forse, buttar via tutto quello è come avere di nuovo una vita."
    "Non ho capito, cosa vuoi dire?"
    "Voglio dire che la morte è anche l'inizio di una vita"
    "Allora che dici riguardo alle voci sulla finta morte ed al ritorno?"
    "Non ho mai finto.Faccio quello che deve essere fatto, e non baro. Penso che ogni vita è una nuovo inizio e mai un ritorno. Non ho nulla per cui tornare. Michael Jackson può nascere di nuovo, ma quello morto se ne è andato per sempre".
    "Cosa vuoi dire?" Dissi esasperata.
    "Voglio dire che tutto dipende dalla volontà di Dio Onnipotente, e io sono suo umile servo."
    "Pensi che potresti rinascere?"
    "Tutto quello che so è che merito un'altra vita siccome quella vita non mi è mai appartenuta. Ho fede, e la fede è l'inizio di tutto ciò che è incredibile per la piccola apertura mentale dell'esistenza umana. Ho fede che Dio sarà misericordioso con me. Se mi sarà consentito di vivere di nuovo, sarà per uno scopo più grande di quello per cui sono esistito prima.Non dovrebbe essere sprecato. La mia nuova vita sarebbe una vita di valore ed un ritorno a ciò che ho lasciato indietro, niente più che il brutto sogno di un cuore spezzato e nient'altro."
    "Cosa pensi di come ti ricordano la tua famiglia e i tuoi amici, ora che sei morto'".
    Sorrise con l'espressione di chi sa .
    "Bene, posso dirti esattamente come mi ricorda la mia famiglia. Mi ricordano come qualcuno che ha avuto così tanto successo che ne ha perso di importanza. Qualcuno che è diventato un grande e poi un essere reietto, prigioniero di ciò che la sua grandezza portò alla tomba. Mi ricordano come un uomo, che conosceva bene il mondo degli affari, e che non gli interesserà più. Un uomo che visse parecchio in quell'affascinante inganno di successo e ricchezza, e che iniziò a cercare qualcos'altro oltre a ciò che tutti desideravano. Mi ricordano come qualcuno che non saranno mai; un uomo che ha abbandonato il trono per vivere."
    "E i tuoi amici, come ti ricordano?"
    "I miei amici mi ricordano come un buon amico, un fratello a cui accadde di essere il Re del Pop"
    "E tu? Come ricordi Michael Jackson?"
    "Oh, come qualcuno che è nato per essere quello che è stato."

    FINE SESTO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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