"PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS" by F.Z Khan - Cap 5°- ERO BELLISSIMO

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    Dirty Diana

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    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


    5008476pedoph5


    http://www.amazon.it/PAEDOPHILIA-PANTS-MIC...A+IN+GOLD+PANTS



    CAPITOLO 5


    ERO BELLISSIMO


    "Ero bellissimo, ma pensavo che Dio non fosse un artista così grande come lo ero io"



    Mi sentii meglio al mattino. Stare sveglia e scrivere fino a tarda notte per molti giorni mi aveva sfinita, e la sera precedente, tanto per cambiare, ero andata a letto presto. Tuttavia il sole e le mattine splendenti si erano rivelate un efficace antidoto alle mie stanche emozioni.
    Non dovevo decidere cosa era stata, diventata l'anima e cosa aveva confessato. Non potevo permettermi di biasimarmi. Quello sarebbe stato ingiusto per l'anima e anche per me. Mi sentivo molto più vicina, ora, a quello che stavo facendo. Il mio spirito d'adattamento aveva creato una zona confortevole, in cui mi sentivo libera dagli ostacoli creati dai fatti e dalla logica; un mondo naturale senza illusioni e scocciature terrene.
    Sorprendentemente, l'eccitazione del primo momento ora aveva lasciato il posto alla volontà di un lavoro ordinato e alla responsabilità verso le parole scritte. Mi stavo addentrando profondamente nella natura e nel percorso di ciò che stavo facendo, molto più di quanto mi aspettassi .
    Niente mi faceva inorridire più delle parole e dei gesti disonesti e col passare dei giorni, prendevo sempre più coscienza dell'esistenza della verità in quelle conversazioni; sebbene fossi ancora inquieta riguardo a quelle accuse che sembravano pensate su misura per lui. Così chiamai, nel mio cuore, l'apparizione ed il fantasma arrivò, ed aveva un'espressione che mi diceva che aveva avvertito il mio tono e capito a cosa mi riferivo.
    "Come hai potuto permettere che scandali di quel genere fossero tessuti intorno a te e ti avvolgessero in un bozzolo? Come hai potuto star seduto e guardarli sfuggire al controllo?"
    "Ero un artista" , l'apparizione era come un oceano calmo "Ero la musica, non ero un politico e non ero preparato per farlo" , il suo tono calmo era leggermente irritante per me, "I miei addetti stampa mi dissero che tutto si sarebbe calmato. Che era normale, per una star della mia importanza, essere preso di mira. Credetti loro e la mia fiducia nella loro attendibilità mi distrusse. Non fui pienamente in grado di comprendere la complessità della situazione e molte volte fui fuorviato. Forse la natura delle accuse, l'essere proposto pubblicamente come diabolico era troppo, da gestire, per chiunque. Anche penso che quelle questioni non furono trattate con tutta l'importanza che doveva esser loro data."
    "I tuoi consiglieri ti dicevano che i soldi erano la soluzione dei problemi?"
    "Si, lo dissero, e i soldi non furono la soluzione. Avevo bisogno di risanare la mia reputazione e non lo feci. Invece loro mi dissero che la salvezza del mio nome dipendeva dai soldi. Non lo fece mai."
    "Ti dissero di continuare a pagare in contanti tutti i delinquenti?"
    "Dissero che sarebbe finita presto . Anche quando fui preso di mira la volta seguente, alcuni dei miei consiglieri mi dissero pagare qualcuno che avrebbe testimoniato per l'accusa, di comprarli. Rifiutai fermamente." Rispose alzando una mano e muovendo la testa da sinistra a destra, incredulo.
    "Perché rifiutasti?"
    "Perché ora sapevo che i soldi non ti proteggono, come fan vedere i media. Molte volte è la tua innocenza a proteggerti."
    Il mio cuore ascoltava con molta attenzione al glorioso racconto di tradimenti e inganni, e non ero certa di come mi sentivo. Sentirsi così per il fantasma fu come essere afflitti per un'ombra o un pensiero astratto.
    "Bisogna trattare la gentilezza come un patrimonio. Rende forti. Diventiamo più attraenti agli occhi di Dio" e dopo un momento di silenzio, alzando la sua mano guantata e facendo luccicare il suo indice, il fantasma disse " Te lo garantisco"
    Aveva l'aspetto dei suoi trentanni, dalla testa ai piedi era un'icona del pop. Sebbene lo stessi ascoltando attentamente, la mia attenzione si era distratta dal suo dito brillante, alla sua affascinante mano guantata.
    "Perché lo indossi?" Chiesi puntando lo sguardo verso la mano luccicante.
    Guardandola con affetto, rispose "Mi piace"
    "Perché lo indossavi?"
    "Perché il guanto definiva la mia mano, ed era una dichiarazione. Ricorda, mi piaceva fare dichiarazioni, rende più affascinanti" L'anima aveva un aspetto giovane, alla fine dell'adolescenza.
    "Perché era bianco? Il colore aveva un significato?".
    "Il bianco è il simbolo della purezza e la crescita. Le infermiere sono vestite di bianco. Ha un'energia guaritrice ed mi sentivo protetto. Le mie guide spirituali mi dissero che il bianco sarebbe stato un colore salutare per me. Sentii che avevano ragione. E anche", lo aggiunse con un sorriso felice, " Il bianco era un colore complementare alla mia pelle nera. Chiunque avrebbe guardato le mie mani quando queste si fossero mosse. lavorava in entrambi i modi, spiritualmente e commercialmente"
    "Che mi dici dei lustrini?"
    "Ero un artista, i lustrini decoravano e scaldavano la desolatezza di quel colore così forte. Era per il palco, per aggiungere fascino e teatralità."
    "Ma perché lo indossavi solo su una mano, e perché maggiormente sulla mano destra?:
    "La mia mano destra si muoveva più facilmente, era più elastica, potevo facilmente eseguire i movimenti. e secondo, le mie guide spirituali mi dissero che mi avrebbe protetto e portato energia positiva" Replicò, sembrando serio e felice.
    "Funzionò?"
    "Penso di si" Disse con la sua voce bassa e gentile.
    "Quando ti esibisti per la prima volta in Billie Jean, indossavi il guanto o forse anche prima di quell'occasione. Lo hai indossato dall'inizio".
    "Si, le mie guide spirituali mi chiesero di farlo. Lo uso fin da quando ero piccolo. Quando il successo diventa importante, persone con una cattiva aura cercano di circondarti con lo scopo di distruggerti e danneggiarti. Quel genere di persone, con il cuore pieno di gelosia, che non sono in grado di accettare la felicità o il successo di altri, presero di mira anche me. Tuttavia, posso dire di aver capito e posso dire che rimasi al sicuro come il mio cuore rimase pulito da tutto ciò che ci fa smarrire la strada. I miei insegnanti del mondo spirituale furono, per me una buona guida."
    "E stato detto che lo usavi per coprire la vitiligine che inizio a propagarsi dalle mani?"
    "Non ho mai avuto la vitiligine. Perché avrei dovuto nascondere qualcosa che non ho mai avuto?" Chiese con un giocoso sorriso ed alzando le sopracciglia.
    "Hai ragione" Dissi
    "Grazie" Disse inchinando la testa.
    Ovviamente il guanto diceva più di quel che appariva. Era interessante quanto egli aveva detto della sua mano guantata. Michael aveva da mostrare più di quanto ha mostrato nella sua vita, e mi domandai perché nessuno aveva chiesto. Io ascoltavo con cura, e qualche volta quello che diceva sembrava oltre la comprensione razionale. Tuttavia, quella era la sua vita. L'ha vissuta, capito l'architettura, il simbolismo, e la filosofia. Non avevo bisogno di sezionarla.
    Lui era morto. Un'anima per l'eternità fino alla sua rinascita. Dove vive? Pensai dell'uomo con la mano guantata. C'è una terra delle anime? O vagabondano sulla terra come una nave fantasma nell'oceano? Potevo vedermi riflessa in lui; il mio viaggio mi aspettava.
    "Vivi in cielo?" Chiesi un giorno all'entità. Non ero sicura su cosa chiedere, così decisi di iniziare con qualcosa che mi stava cuore fin dall'infanzia, le anime che vivevano nel cielo.
    Egli rise, con la sua risata lieve e amichevole, divertito dalle mie fanciullesche supposizioni.
    "No, non vivo in cielo, potrei cadere. Io vado, proprio come tu svolti un angolo, in un luogo dove le mie visite sino brevi e non frequenti. Siccome sono autorizzato a stare qui per affari ancora da sbrigare." Ed aggiunse un sorriso.
    "Ho visto anime che avevano cose da terminare che non erano pronte ad andar via. Non sono ostinato a non andarmene, ma apparentemente mi è stato concesso perché sono parte del servizio sociale per l'umanità."
    "Servizio sociale!" Esclamai, in quanto mi sembrava un nome molto ufficiale, un progetto governativo.
    "Oh , è lo stesso progetto di cui hai parlato prima?"
    "Io credo che lavorare per l'umanità ti mantenga vivo. Alla fine è ciò che fu per me. " Sembrava che l'anima fosse di uno splendente e piacevole umore quel giorno.
    "Le mie affermazioni sul mondo delle star non mi salvarono , ma le mie buone zioni si. Siccome amavo dare e amavo amare."
    Sembrava pieno di vita, come se la morte non lo avesse toccato. Tuttavia quei momenti erano brevi e distanti tra loro. Dovevo chiedergli se si sentiva ancora vivo o si sentiva morto.
    "Mi sento come ero abituato a sentirmi" Rispose con atteggiamento felice "Forse così è come ci si deve sentire. Questa sensazione di non essere visti e strana. Comunque io sono in pace e non mi sento un fantasma, se è questo quello che vuoi sapere"
    "Dove vivi adesso?" Chiesi curiosa come una bambina.
    "Non a Neverland, te lo assicuro" Rispose gaiamente "C'è un sipario tra questo mondo e il mio mondo. Ho fatto pace con questo."
    "Hai visto una luce invitante dopo che lasciasti il tuo corpo fisico?"
    "No, non l'ho vista. Fu come andare a dormire e svegliarsi"
    "Ora fluttui in giro, invece di camminare?" La mia conoscenza sul sovrannaturale stava morendo dalla voglia di uscire allo scoperto. Egli rise sonoramente nel sentir la mia domanda.
    "Fluttuo in giro?" Dio mio, non sono una piuma. Sono proprio qui dove si suppone io sia. Le distanza non sono più un problema."
    "Stai dicendo la verità?" Chiesi un po' sospettosa. Le sua risposte erano come un dipinto, che sembra molto dettagliato, ma quando lo guardi da vicino, vedi che non ci sono affatto molti dettagli. Solo magistrali pennellate del pittore che danno l'illusione di una grande profondità. Ero frustrata dalle sue risposte. Ero ancora incapace di aprire la cripta dei segreti, dove la natura nasconde i suoi oggetti di valore.
    Lui sorrideva, senza essere preoccupato dalla mia agitazione, e rispose con un tono pacifico e composto.
    "Dico la verità perché non c'è più bisogno di bugie, ora. Dire cose che non sono là, o delle quali non sono stato testimone sarebbe una continua sofferenza. Comunque quando lasciamo il nostro aspetto fisico, lasciamo indietro anche la sofferenza."
    "Non desidereresti essere ancora vivo?" La vita mi sembrò così preziosa mentre ponevo la domanda. Ero grata di poter respirare.
    "Che sensazione meravigliosa" Pensai nella quiete dentro di me. Ignaro dei miei pensieri, il fantasma meditava per conto suo.
    "Non so" Disse lentamente. "Ma, di nuovo, se lasci la tua casa, quella dove hai vissuto a lungo, ti sentirai un po' male. Sebbene non depresso, un po' triste"
    "Non penso fosse il mio caso. Sentii solo che quella vita era un'altra esperienza e questa è completamente una nuova esperienza"
    Dovevo aver raggiunto uno stato meditativo rilassato poiché l'apparizione era molto nitida.
    "Sembri diverso" Gli dissi, il suo viso era pallido e senza trucco.
    "Beh, non sono al massimo del mio splendore" Rispose sorridendo appena.
    "Hai ancora con te i tuoi cosmetici?"
    "No, ma rivivo diverse fasi della mia vita. Forse è come mi sento al momento."
    Sembrava strano ma i miei pensieri rimanevano sguinzagliati.
    "Nessuno è venuto ad accoglierti? Nessuno dei tuoi amici è qui con te? Hai incontrato Elisabeth?" Chiesi, in quanto per me la solitudine non è allettante, neanche nell'aldilà.
    "No, non ancora" Non ho visto Elisabeth. E' morta?" Chiese con tono rilassato.
    "Si, lo è" Gli risposi, temendo che ne fosse profondamente colpito.
    "Bene, non l'ho vista" Rispose con gli occhi chiusi, in silenzio e pallido in volto.
    "Desidereresti incontrarla?"
    "Quando sarà ora, incontrerò Elisabeth" L'anima aveva ancora gli occhi chiusi, e pensai stesse piangendo, ma poteva essere solo la mia immaginazione.
    "Nessuno è venuto ad accoglierti?" Ero triste di sapere che noi iniziamo quel viaggio senza la presenza di alcun viso famigliare. Lui rimase tranquillo, giocando con una nera corta e raffinata bacchetta che aveva in mano, che era placcata in oro alle estremità.
    Non riuscivo a capire il suo silenzio, sebbene rispettassi la sua prudenza, anche se solo fin ad un certo punto, dato che chiesi di nuovo.
    "Non sei entrato in contatto con nessuno della tua famiglia?"
    "Si, li ho avuti. " Rispose, questa volta con un sorriso. "Mia madre mi sente, e anche Janet; come me ha il dono della spiritualità fin dalla nascita".
    Non sapevo cosa dire, ed il silenzio fu la miglior risposta.
    "Pensi che saresti vissuto a lungo?"
    Lo spettro sembrò capire la mia curiosità, sebbene le sue risposte non la gratificassero.
    "Anche se in uno strano modo, io sento che la mia forma terrena è stata completata. Devi sapere, che quando il concerto è finito, non puoi continuare a stare sul palco, devi uscire quando è il momento giusto".
    "Pensi che ciò che è accaduto a te sia giusto? Eri tra i più giovani della tua famiglia e te ne sei andato per primo?"
    Sorrise mentre rispondeva "Sono morto, quella è la verità. Non importa se giovane o vecchio. Ho visto morire persone molto giovani. Seguiamo la stella del nostro destino."
    Mi sentivo esausta, quasi addormentata. Provavo la stessa sensazione tutte le volte che incontravo l'anima.
    "Continuiamo domani mattina?" Dissi allo spettro.
    "Okay" Disse l'anima.
    "Buonanotte" Dissi al fantasma.
    L'anima se ne era andata un attimo dopo. Non avevo fatto una domande intelligenti. Erano domande da bambini, basate si curiosità fanciullesca. Sentivo ancora il disperato bisogno di capire cosa fosse la morte, prima di dover affrontare la mia. Era solitudine, paura, pace, salvezza? Comunque michael aveva dato prova di essere illusorio da morto ,come lo era stato da vivo.
    Ero ad un punto morto. Ero profondamente immersa nel pensare e scrivere dell'anima, come qualcuno assorbito nel contare le pecore che saltano lo steccato, dimenticando tutto il resto. Non avevo sentito Michael durante tutto quel giorno. Forse era impegnato da qualche parte in qualcosa di importante, pensai. Poi lo vidi come su uno schermo; come quando si apre una finestra e la lussureggiante vegetazione nascosta dietro ad essa diventa visibile.
    "Ti guardavo mentre scrivevi" disse con un sorrisetto. "Mi auguro di averti resa felice, quando ero in vita" Non lo ringraziai. Non sentivo alcuna forte e felice emozione in quel momento.
    Vestiva in rosso e nero, sebbene questa volta sembrasse un gallo da combattimento. Era così appariscente, che lo si sarebbe riconosciuto ovunque. Seduto sul suo rosso divano in stile vittoriano, voleva parlare. Non dovevo chiederlo.
    "Noi siamo poveri mortali, ma ci sentiamo esseri potenti mentre siamo in vita; grandiosi e forti. Ma quando moriamo veniamo a sapere che quel potere è una bugia, sono solo prove, che ci vengono assegnate per rendere migliori la nostra vita e quelle degli altri. Fece una pausa , tirando le bretelle con i pollici e poi disse.
    "Ma ora, posso dire la verità. Il vero potere che rimane per sempre è l'amore. L'amore per tutto, per il cielo e la terra, le donne, i bambini, per i poveri e gli anziani. Per coloro che sono indigenti, per coloro che hanno bisogno d'aiuto, per coloro che hanno il cuore spezzato, e per coloro che hanno l'anima afflitta. L'amore è il solo potere che rimane con noi, ci accompagna alla tomba e oltre"
    Le sue labbra rosse e il suo viso pallido sembravano vulnerabili. Potevo capire il suo modo di parlare, era acuto, raffinato e sottile nell'uso delle parole.
    "Dimmi una cosa"
    "Si" Rispose il fantasma.
    "Cos'è questo potere dell'amore?"

    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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    SECONDA PARTE



    "E' l'essenza della nostra esistenza. L'anima di un corpo e la melodia di una canzone. E' il lato spirituale del nostro essere, che ci rende speciali come esseri umani e ci differenzia dagli animali selvaggi. E' la forza che ci consente di perdonare ed avere successo. E' il fenomeno che ci aiuta a collegarci ad altre cose, ci connette con l'universo e gli altri esseri umani con dolcezza e rispetto per loro dentro di noi. L'amore è come la vista per gli occhi. Senza di essa noi possiamo ancora conoscere ma non possiamo testimoniare, e il profumo di un fiore, che ci fa capire quale fiore è, una creatura di Dio. L'amore è la consapevolezza dell'esistenza di Dio e il potere dell'amore è di farci rimanere in contatto con quella consapevolezza attraverso il nostro spirito e la nostra ragione. L'amore è ciò che ci rende umani."
    "Se, come dici, l'amore è consapevolezza del Divino, il profumo di un fiore, la vista per gli occhi, allora perché gli esseri umani si innamorano del corpo e quasi mai dell'anima? Perché desideriamo amare qualcosa dalla bellissima forma e ci innamoriamo di una forma fisica che i nostri occhi vedono come bellissima?"
    "Noi amiamo i nostri vecchi genitori, i nostri problematici fratelli ed i nostri figli violenti. Amiamo i nostri animali dall'aspetto comune, la casa normale che abbiamo costruito dopo anni di lavoro e l'amico dall'aspetto comune che è sempre stato con noi. Amiamo i nostri Paesi con tutta la corruzione, tutte le ingiustizie e tutte le precarietà che dobbiamo affrontare. Amiamo i nostri vecchi nonni, con le mani macchiate dal sole e la pelle rugosa ed i nipoti che vogliono sempre qualcosa da noi. Amiamo noi stessi, il nostro essere è molto prezioso per noi, con tutte le malattie e i difetti, e le cattive abitudini ed il nostro caratteraccio. Ciò che noi amiamo nella nostra vita è per la maggior parte ordinario, o anche al di sotto del comune, senza nessun piacevole aspetto abbinato ad esso."
    "Allora, forse quando cerchiamo un partner per accoppiarci, noi ricerchiamo segnali esterni di bellezza, che ci dicano che il partner su cui abbiamo puntato gli occhi è in salute e fertile. Perché , in base a quello che hai appena detto, quell'amore non si applica nella ricerca del partner, nella razza umana."
    "Vero, quando cerchiamo un compagno per la vita o solo per un'avventura sessuale, tutto quell'amore lascia il campo all'aspetto anatomico e calcolatore associati ad esso. Come hai detto tu, il ciclo riproduttivo. E noi cerchiamo di trovare un partner per cui proviamo attrazione fisica e che sarebbe bravo a letto. Questo spiega perché viviamo relazioni infelici e perdiamo interesse l'uno per l'altro, con il passare del tempo. Dimentichiamo che il desiderio per i figli si ha due o tre volte, mentre il desiderio nella mente e nel cuore continuano finché respiriamo. Un compagno di vita fisicamente attraente sembra un buon affare, ma anche comprare un'automobile o una casa lo è. L'automobile e la casa si possono cambiare e si può fare anche con il partner. Tuttavia, l'angoscia mentale e il dolore emotivo che si provano quando ci si separa da un compagno di vita o d'amore, sono così grandi che si impiega molto tempo, molto tempo, per superarli e sentirsi di nuovo veramente felici. Questo significa che un partner umano è molto più di un buon affare. E ciò che è più di un buon affare è qualcosa di cui ci dovremmo innamorare, nonostante tutto, e tutti."
    "Gli uomini tendono più all'amore fisico. Si dice che amano il sesso più delle donne. Gravitano intorno a donne più giovani a causa del loro aspetto fertile. Tutto questo è psicologicamente provato. Pensi che ci sia anche l'amore? "
    "La psicologia non è una scienza probante. Si basa su osservazioni umane degli schemi comportamentali, durante un prolungato periodo di tempo. Al massimo, la psicologia è la percezione, sviluppata nel tempo, del comportamento umano. Gli uomini ed i loro desideri sessuali, il loro grande consenso per le donne giovani e fertili, è soltanto una percezione che dimostra uno schema ripetitivo. Il profondo e psicologico bisogno di riprodursi è indicato come base di questa preferenza. Tuttavia, se la scienza fosse in grado consentire alle donne di concepire anche a tarda età, e desse la possibilità di procreare anche in età avanzata, allora cosa accadrebbe. O meglio, se avesse luogo un'evoluzione, siccome l'evoluzione è un processo continuativo, e le donne potessero concepire e procreare anche a quaranta, cinquanta anni, cosa direbbe la psicologia. La psicologia si basa su delle variabili, non su fatti immobili e immutabili. E' l'osservazione della percezione, che si cerca di testare attraverso degli esperimenti, ma se le variabili cambiassero , e i comportamenti cambiassero, gli esempi riportati dalla psicologia cambierebbero."
    "Infatti" Disse l'anima alzando l'indice, come un insegnante che voleva spiegare qualcosa di nuovo e importante ai suoi studenti. " La scienza ha già scoperto nuovi metodi per il processo riproduttivo, per accrescerlo, prolungarlo e dare più possibilità alla razza umana. Sono stati presentati molti trattamenti e molti metodi, tuttavia il loro alto costo li rende disponibili per le persone ricche e benestanti. Ci vorrà ancora un po' di tempo per renderli disponibili a tutti, ad un costo accettabile. Tutti questi metodi sono mirati per le donne, per aiutarle a concepire in tarda età se esse fanno questa scelta.
    Questa si chiama evoluzione. Questo cambio mentale e di pensiero cambierà i nostri dati genetici, e le donne saranno in grado di concepire, come avrebbero fatto prima, anche se avanti con gli anni. Sai che questo regalo di anticipata fine del ciclo riproduttivo non è per niente naturale?. L'inquinamento, gli agenti chimici nel cibo e lo stress hanno creato mutazioni nei geni rendendo le donne incapaci di riprodursi prima del tempo. Un secolo fa, le donne davano alla luce figli a quarantanni qualche volta poco prima dei cinquanta. Era il cibo sano ed un ambiente pulito e protetto, inoltre non avevano i consigli dei medici che creava la sindrome del "Signora per lei è finita". La donne non sapevano quando sarebbe arrivata la ' fine' del periodo fertile e continuavano ad avere figli, proprio a causa di quella mancanza di "necessaria conoscenza".
    "Lo credi?" Non ero per niente sicura di tutto ciò che aveva detto.
    "Guardami" Disse l'anima spalancando le braccia "Guardami, credi a quello che ho fatto e ti ho detto?"
    "Si, lo credo" Risposi.
    "Io ero il bambino di colore con il nasone. Ero il bambino di colore ,secco, di media altezza di indole permalosa. Ero il bambino di colore, nato in una famiglia povera, tra molti fratelli e un padre crudele. Ero nero, non bianco, non avevo un naso piccolo, non sono nato danzando, non ero alto, sono nato in mezzo al razzismo e alle barricate. Guardami" disse spalancando le braccia, come un'aquila in procinto di spiccare il volo, "Guardami. Non credevo a quello che dicevano psicologia e medici, a cosa diceva la società e a cosa dicevano i libri di matematica. Non credevo in un cancello chiuso per me: e non permettevo alle porte di rimanere chiuse. Le avrei obbligate ad aprirsi perché avevo una grande fede. Credevo che Dio mi amasse, credevo che Dio mi avrebbe aiutato, credevo che Dio aveva creato questo universo così io potevo prosperare, progredire ed essere ciò che volevo essere. Dio ha creato questo mondo e così io ho potuto capire che avevo un potenziale incredibile. Non credo nella fine, e non credo alle porte chiuse. Questo è ciò in cui non credo"
    "Sembra che tu non creda nemmeno alla scienza" Dissi, avvertendo la grande energia delle sue parole.
    "La scienza è come gli umani, come gli umani che l'anno creata. E' un'impresa capirla, ed è un metodo , in mezzo a molti, per continuare a creare di raggiungere il punto dove si suppone di essere. Non è la parola di Dio, e nemmeno sacra conoscenza. E' un continuo tentativo. E' tutto".
    "Allora cosa dovremmo credere? Crediamo ai medici perché ci è stato detto che sanno tutto del nostro corpo, crediamo nella scienza, perché ci è stato detto che la scienza è la più alta forma dell'intelletto umano. Crediamo nella società, perché la società è onnipotente, e crediamo nelle porte chiuse e la fine, perché quelli che ci credono, ci hanno detto che è così, come si suppone sia. Ci hanno anche detto che non possiamo cambiare nulla, perché questo è il cammino, e loro sanno come sarà perché loro ne hanno conoscenza, noi no"
    "Dovremmo credere che c'è sempre un percorso, sempre. Un cammino che ,se seguito, ci porterà a destinazione. Dovremmo aver fede nel fatto che questo universo fu creato senza muri e confini e che le cose scorrono naturalmente e la natura è infinita, continua. Che noi non viviamo su un piccolo pianeta nello spazio ma il nostro pianeta è la continuazione di quello spazio e di quell'universo. Comunque noi siamo una cosa sola e non terminata. Anche il corpo umano e la vita sono una parte e la continuazione di tutto ciò. Come possiamo essere così limitati e finiti, se siamo una parte di una creazione continua. Gli scienziati e i medici hanno conoscenze limitate. Essi parlano in base a ciò che sanno, e non sanno molto. Possono dirci soltanto che quello che dicono si basa su quello che sanno oggi, in questo momento, e direbbero qualche cosa di diverso, sullo stesso argomento, basandosi sulle conoscenze di ciò che sapranno domani. Così quello che dicono oggi è proprio affidabile come un pannolino per bambini che presto sarà gettato nella spazzatura."
    "Cosa pensi della bellezza?"
    "La collego alla felicità. Se ti senti felice e il tuo cuore ti sorride, allora quello che vedi e chiunque sia con te e ti fa sentire così, è bellissimo. Oltre a questo, non perdere tempo ad inseguire quello che è l' ologramma di quel sentimento. Pensi che sia reale, ma è solo un miraggio. Cerca da qualche altra parte per trovare la bellezza."
    "Tutti dicono che hai amato bellissime donne. Sei sempre stato in compagnia di splendide signore. Ora tu sei qui, facendo una conferenza sulla bellezza interiore della vita. Abbi cuore" Dissi al fantasma, che si guardava intorno, assaporando la tranquilla Domenica.
    "Si, ti sto facendo una conferenza, perché io so cosa è la bellezza e come è fatta. Ho avuto i miei intoppi, ho fatto i miei errori, ho avuto i miei struggimenti e le mie illusioni. Non tutti abbiamo una seconda terza possibilità per una buona vita. Sarebbe saggio fare la prima scelta su quello che si vorrebbe fare per il resto della vita."
    "E se poi la scelta si rivela sbagliata?"
    "Poi sai che non era la tua prima scelta ma un'illusione che insegui. Se non scegliamo i nostri partner con onestà, verso di noi e gli altri, sarà difficile sbagliare. E' solo quando noi inganniamo noi stessi, che l'inganno torna a noi dai nostri partner."
    "Così tutti i cuori spezzati ed i divorzi nel mondo, esistono perché noi abbiamo trattato noi stessi con disonestà?"
    "Si, noi scegliamo ciò dovrebbe essere il meglio per noi, o lo scegliamo perché pensiamo che sia tutto quello c'è, là fuori, per noi, o lo scegliamo perché siamo soli e spaventati, e nella nostra paura facciamo una scelta, o non sappiamo ciò che realmente vogliamo."
    "Allora, per te, la cura per le relazioni infelici è di essere sinceri con noi stessi?"
    "Si, perché è l'unico rimedio e la cura naturale"
    "Come possiamo sapere se siamo stati sinceri nella scelta del nostro compagno?"
    "Stabilendo se noi saremo felici con quella persona o no. Guardando dentro noi stessi, chiedendoci cosa vogliamo dalla vita, come esseri umani. Non possiamo sopravvivere senza felicità, e la felicità arriva soltanto con una persona che ci ama, per come siamo. Se siamo felici con qualcuno e sentiamo di toccare il cielo con un dito, grazie all'amore, il sostegno e la forza che riceviamo dal nostro compagno, allora possiamo soltanto dire di aver fatto la scelta giusta. Se un uomo o una donna ci rendono infelici, indesiderati, e insicuri allora è senza dubbio una scelta sbagliata, sbagliata. Guarda dentro di te e chiedi "Sono felice?" Se non ci sono dubbi, allora puoi veramente essere felice della tua scelta".
    "Hai trovato l'amore?"
    "No, come molti ho avuto un'illusione, perché come la maggior parte sono stato disonesto con me stesso."
    "Sei morto senza un amore?"
    "Sono morto, si, ma non sono rimasto senza amore. Sono stato sincero con me stesso così l'amore è arrivato".
    "Perché hai aspettato così a lungo?"
    "Non ho aspettato. Soltanto che non volevo accettare cosa mi avrebbe fatto felice. Volevo essere il migliore, e volevo l'amore più bello. Avevo dimenticato che l'amore più bello non era quello che pensavo. Ho dimenticato o rifiutato di conoscerlo. Ora che l'ho accettato e conosciuto, mi è stato dato ciò che cercavo."
    "Ora non è troppo tardi per amare?"
    "No, non è mai troppo tardi per essere felici. La razza umana è nata con questo intrinseco desiderio di essere felici. Possiamo essere in 10 o 100, ma desideriamo essere felici. Se ti viene data la possibilità di essere felice, non limitarti ad una vita di privazioni e solitudine. Accetta la benedizione di Dio e sii felice"
    "Non tutti abbiamo questa possibilità" Dissi.
    "No, non tutti, ma a molti capita una seconda occasione per essere felici. Fai un favore all'umanità ed accetta quella felicità. Non allontanarti da quello che l'universo ti offre. Dopo tutto tu ne sei parte"
    "Come vedi te stesso? Ti senti bello?"
    "No. Mi sentivo brutto, basso e per niente bello. Questa sensazione mi ha accompagnato fino a che non sono cresciuto, attraverso la comprensione di Dio, della vita e la religione. Mi sentivo come una bella mente imprigionata in un mediocre, se non brutto, corpo. Mi sentivo bello ma non ho mai avuto quell'aspetto. Da qui gli interventi di chirurgia estetica poiché amavo la perfezione. Sebbene molto più tardi nella via vita, io abbia scoperto che gli esseri umani sono belli dalla nascita e agli occhi di Dio. Noi siamo creature di Dio, e nulla è uguale a noi, niente. Ero perfetto ma non ero in grado di rendermene conto. Tuttavia quando ho alterato la mia perfezione e l'ho persa, ho capito che la bellezza non ha bisogno di soldi o trucchi. Come la vita, è proprio lì e, fortunatamente, tutti noi abbiamo quella bellezza perfetta. Dobbiamo avere occhi per vederla. Non sono stato abbastanza fortunato da avere quegli occhi, a quell'epoca."
    I suoi pensieri erano affascinanti, eccitanti, come se stesse testando se gli altri giungessero a risposte uguali.
    Sapevo di dover esplorare ulteriormente e più profondamente quella mente.
    "Sembri un idealista" Gli dissi.
    "Si, non può esistere una vita felice se uno non ha ideali da provare a trasformare in realtà. Sapevo che ideali sono una condizione esistenziale in cui la vita può essere vista nella sua vera forma. Gli ideali sono le strade di Dio che ci permettono di capire quanto sia bella questa vita, che Egli ha creato per noi. Egli ci da degli ideali, e ci dice , che esistono nel mondo vero. Il tuo lavoro è trovarli e loro diventeranno tuoi. Ti aiuterò lungo la strada. Non preoccuparti, li troverai perché li ho messi là proprio per te. E' importante trovare cosa Dio ha messo per noi nel mondo."
    "Dove andiamo quando lasciamo la vita terrena?". Chiesi. "Tu puoi dirlo ora, perché sei già là"
    "Lo sono?" Chiese.
    "Io non lo so. Perché non racconti."
    "Penso che il mondo fisico e quello spirituale siano collegati. Non sono due isole che ruotano in due orbite separate., siccome le persone che vivono nel mondo spirituale una volta risiedevano nel mondo fisico. Comunque entrambi i mondi sono uno la continuazione dell'altro. Il mondo fisico e il mondo spirituale, come ho potuto sperimentae, sono la continuità delle note in una sinfonia. Non sono separate perché l'energia che una volta viveva in quel livello è in un altro allo stesso livello. La nostra umanità continua, solo la nostra forma cambia. Io so che per un corpo allo stato fisico la morte sembra misteriosa, ma la morte è una parte della vita. Tuttavia la morte ha una nuova dinamica. Ho avuto esperienze, mi sono divertito, ho amato e la maggior parte di quello accadde quando ero con gli amici. Perciò non ho perso ma ho priprio guadagnato. Noi puoi perdere ciò che hai guadagnato."
    Il fantasma sorrise, scomparì lentamente dalla mia vista, mentre chiudevo il mio diario per quel giorno che stava finendo.



    FINE QUINTO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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