"MICHAEL 'S HALLUCINATION" by F.Z Khan - Cap 6° L'Amore per il Bahrain

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    Dirty Diana

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    SECONDA PARTE



    Le risposte del fantasma erano schiette e avevano l'effetto di un cazzotto.
    "Allora perché hai preso i soldi dal Principe per pagare i tuoi debiti? Non pensavi che fosse irrispettoso?"
    "Tu vuoi che ti racconti tutti i segreti, vero?" Rispose il fantasma con tono beffardo.
    "Io sto solo facendo alcune semplici domande" Dissi, pensando che il fantasma era intelligente.
    "Il Principe pagò i miei debiti perché voleva prendere lezioni di musica da me."
    "Non dire bugie" Per un momento, pensai soltanto che il fantasma stesse dicendo bugie attraverso il suo candore.
    "Aaaaaa,eeeee oooooo" Il fantasma iniziò ad emettere uno squillante insieme di suoni.
    "Rispondimi per favore" L'avevo quasi gridato, anche se in modo spirituale, così il fantasma sarebbe stato in grado di sentirmi al di sopra del rumore dei gorgheggi."
    "Certo" Disse con un gran sorriso "Certo, gli ho dato lezioni, ho fatto quello che mi aveva chiesto di fare"
    "Gli hai chiesto di pagare i tuoi debiti come remunerazione?"
    "No, il Principe lo propose poiché il mio talento non aveva prezzo" Sorrise all'improvviso lo spettro "Egli avrebbe pagato i miei debiti per il fatto che io ero un patrimonio mondiale, proprio come Nelson Mandela, e io sapevo che era il suo modo per pagare i miei servigi"
    "Come ti suonava la cosa?" Dissi cercando di spingere giù dal mio grembo Blackie che era improvvisamente planato là e si era messo a dormire.
    "Non ne sono sicuro" Replicò l'anima fantasma. "Io ero là come ospite e il Principe era un uomo cortese".
    "Avevi sentimenti contrastanti su quello?".
    "Si, molto contrastanti"
    "Tuttavia hai tenuto i sentimenti contrastanti per te ed hai lasciato che il Principe pagasse?"
    Ridacchiò, "Qualcosa del genere, immagino"
    "Immagini?" Dissi con tono di rimprovero.
    "L'ho fatto, Sire" Il fantasma era mutevole come mai prima.
    "Abbiamo intenzione di parlare come adulti o no?" Chiesi.
    Egli ridacchiò come se avesse l'intenzione di non dare più risposte.
    "Allora a domani?" Chiesi al fantasma ridacchiante.
    "Domani?" Disse alzando le sopracciglia ed un sorriso non molto felice. "Perché non oggi. Voglio dirti tutti i miei segreti" Ora il fantasma era d'umore tormentato.
    "Non dirli se non lo desideri" Suggerii.
    "Ok, dove eravamo?" Chiese ora con atteggiamento tranquillo.
    "Perché hai accettato i soldi del Principe?"
    "Gli stavo dando lezioni" Disse con sguardo acceso.
    "E vivevi nel lusso?" Gli ricordai.
    "Ero ospite di Sua Altezza Reale, il Re del Bahrain. Non era il Principe il mio benefattore, lo era il Re"
    "Il Re voleva che tu dessi lezioni al Principe?"
    "Non ne sono sicuro." Disse. "Non penso che Sua Altezza fosse informato del desiderio del Principe di prendere lezioni di musica da me".
    "Pensi che il Principe traesse vantaggio dalla tua presenza,là?"
    "Puoi dire quello che vuoi. Il Re mi chiese di rimanere là come ospite di Stato e non come un istitutore."
    "Non potevi rifiutare?"
    "Sarebbe stato irragionevole. Il Principe desiderava molto prendere la sue lezioni, e ho capito che non era un rifiuto quello che voleva da me".
    "Era una situazione alquanto spiacevole" Commentai.
    "Non spiacevole, soltanto non corrisposta. Non ero un insegnate di musica e nemmeno nella giusta condizione mentale per diventarlo".
    "Il Principe non sembra una persona ragionevole" Dissi.
    "No, no, no, sono d'accordo, egli disse qualcosa di non adatto alla mia condizione in quel momento. Tuttavia era emozionato ed entusiasta che io fossi lì privatamente. E' un uomo versatile, molto autentico e molto colto. Non fu facile per lui capire il mio stress, siccome era un uomo giovane e pieno di vita. Non ero irritato, ma confuso. Non ero pronto e non avrei potuto dire no perché sarebbe stato irrispettoso"
    "Così hai detto si ed hai preso i suoi soldi?"
    "Si, l'ho fatto perché, lavoro, canto e danzo per soldi, non è vero?"
    "Cosa accadde alle lezioni? Le hai date?"
    "Si, andavamo nei suoi studi di registrazione e spendevamo ore a parlare di musica, suonare e cantare"
    "Perché cantare?"
    "Il Principe è un ottimo cantante. Voleva che li istruissi vocalmente"
    "Hai detto che lo facevi per ore?
    "Si, per ore"
    "Sei sicuro di queste 'ore'?"
    "Si, gli facevo lezione per cinque o sei ore al giorno"
    "Per quanto tempo gli hai dati lezioni?"
    "Quasi quattro o cinque mesi"
    "Su base giornaliera?"
    "Quasi, si. Ti ho detto che il Principe era versatile. Egli doveva rimandare alcune attività di stato. Era presente quasi ogni giorno pre quattro o cinque ore, regolarmente. Trascorrevamo molto tempo insieme, era come se un duo stesse provanto un imminente spettacolo".
    "Diventò bravo alla fine?"
    "Quale fine?" Chiese con un sorriso.
    "Alla fine delle lezioni, naturalmente"
    "Non ero n insegnante di musica e lui non era un mio studente. Abbiamo soltanto discusso insieme di musica. Sono sicuro che ha imparato molto siccome era ed è un giovane brillante. Questa è la mia opinione"
    "Perché le lezioni terminarono?"
    "Avevo degli impegni, il Principe non poteva dedicare tanto tempo come all'inizio e delle persone interferirono."
    "Perché delle persone interferirono?"
    "Pensavano che il Principe stesse perdendo un po' troppo tempo in qualcosa che non richiedeva molto tempo , secondo loro".
    "In cosa eri impegnato?"
    "Volevo intensificare i miei affari in Medio Oriente e nella penisola Arabica. Dovevo fare ricerche."
    "Così ti sei lanciato nel mondo degli affari Arabo?"
    "Si" Il fantasma annuì ma poi rimase in silenzio.
    "Che tipo di affari hai concluso?"
    "Oh, un hotel, qualche catena alimentare e alcune cose riguardanti l'industria musicale."
    "Il Principe era coinvolto nelle tue iniziative imprenditoriali?"
    "Si, lo era" Rispose il fantasma, compiaciuto "In tutti i paesi del Medio Oriente, gli stranieri non possono avviare affari senza il coinvolgimento o la società di un residente. Nemmeno a Dubai."
    "Fu una buona trattativa d'affari?"
    "La migliore decisione imprenditoriale che io abbia mai preso". Sorrise.
    "Come hai trovato le persone? Oneste?"
    Lo spirito rise sonoramente "Le persone si assomigliano in tutto il mondo. La persone oneste sono rare, proprio come la felicità. Non ho mai creduto ciecamente. Non penso che i soldi siano considerati diversamente da luogo a luogo. Il denaro è prezioso, amato e agognato come bene in Bahrain come in America o in qualunque altro posto su questo pianeta."
    "E' strano che i Media Americani ti detestassero collegialmente. Quale potrebbe essere il motivo, secondo te?".
    "Il mio parere è negativo qui." Rispose scuotendo la testa vigorosamente e sembrando confuso. "Io credo che i media non abbiano dato importanza al verdetto do non colpevolezza nel 2005. Sentivo come se ci fosse una cospirazione nazionale contro di me. Cosa ne pensi?"
    "Non penso nulla. Perché ti sentivi così? C'era qualcosa che ti insospettiva?" Mi sedetti pensando dentro di me che forse l'intelligente fantasma era un pochino troppo paranoico proprio come aveva detto la Signora Katherine in un'intervista.
    "Sospetto" Disse il fantasma ridendo fragorosamente "Si, la parola è 'sospetto'. Io sospetto e le cose accadono" Sembrava divertito dal gioco ilare cui in qualche modo avevo dato vita.
    "Allora perché ti hanno lasciato solo ,quando sei partito per il Bahrain?"
    "Io, io dovevo sparire. Era impossibile, per loro, seguirmi là. Il Bahrain è un regno. Le persone non possono entrare senza essere esaminate minuziosamente. Se le autorità del regno non li reputano amichevoli. La maggior parte dei giornalisti non hanno il permesso di entrare in Bahrain. Il Re diede speciali disposizioni affinché i Media occidentali non ottenessero il necessario visto di ingresso in Bahrain e così i media non furono in grado di fare la cortesia di accompagnarmi ." Il suo tono era sarcastico ma sembrava serio. "Le disposizioni sui preparativi per il mio soggiorno furono mantenute private, ed io fui in grado di arrivare là in tutta libertà".
    "Dici che il modo in cui i media ti hanno perseguitato potrebbe essere un caso nazionale?"
    "Naturalmente" Concordò.
    "Dimmi di più".
    "I miei punti di vista non erano considerati salutari per lo Stato" Disse con un largo sorriso.
    "Quale Stato?"
    "Gli Stati Uniti" Rispose con un sorrisetto,
    "Quali erano i tuoi punti di vista?"
    "Io credevo che l'America non fosse chiara e giusta nella sua politica verso le altre nazioni. Qualche volta h o dato voce alle mie preoccupazioni ai raduni. Alcuni ufficiali governativi lo considerarono un'opinione distorta da parte mia. Alcune persone del governo mi fecero visita e mi chiesero di smettere di criticare la politica estera del governo che poteva infettare l'opinione dei miei fan ed ammiratori riguardi alla relazioni con l'estero del governo. Essi avevano bisogno che io evitassi di rendere pubbliche le mie opinioni personali, perché siccome godevo dello status di celebrità, le mie opinioni sarebbero state considerate, da molti, come legittime."
    "Cosa hai detto loro?"
    "Dissi loro che sono un patriota e non mi sarei mai permesso qualsiasi attività contro lo stato"
    "Ed essi cosa dissero?"
    "Dissero che non contestavano il mio patriottismo ma soltanto le mie opinioni sulle politiche di guerra Americane in suolo straniero. Dissi loro che disapprovavo seriamente l'uccisione di bambini e persone anziane nel nome della protezione dell' Alma Mater."
    "Come hanno risposto?"
    "Io non penso che fossero la per rispondere. Vennero per informarmi che il mio comportamento non era responsabile, ai loro occhi ed a quelli dell' amministrazione."
    "Chi era il Presidente al tempo della loro visita?"
    "Vennero da me nel 2001. Dopo l'11/9."
    "Oh, ho pensato che avresti potuto dire che le accuse per molestie del 1993 contribuirono a discreditarti."
    "No, le accuse di molestie furono impostate da persone appartenenti alla famiglia, in società con avversari in affari. Non fu messa in atto dal governo."
    "Così, cosa ti ha fatto il Governo?"
    "Il governo approcciò il problema da una diversa angolazione."
    "Quale angolazione'"
    "Bene, come sai il 2001 fu un periodo pericoloso. Terrorismo o no, la morte di così tanti Americani causò angoscia in tutta la società. C'erano paura, rabbia, confusione e rimorso. Nonostante questo era quasi chiaro dal mio punto di vista, che l'America doveva resistere nei suoi sentimenti e non lanciarsi in una follia omicida nel nome della guerra contro il terrorismo. Stavo anche pensando al lancio di un album su questo problema. Ero cosciente che i miei fans di tutto il mondo avrebbero risposto ed insieme avremmo potuto cambiare il corso della storia. Questo sarebbe potuto essere in punto scatenante per le agenzie che sentivano che il mio tempismo era contro gli interessi dell'America e dell'amministrazione, siccome l'America aveva annunciato di intraprendere una guerra mondiale conto i paesi Musulmani. Potevo vedere nel cuore dell'umanità il risultato di tutto questo, lo spargimento di sangue e l'odio verso l'America."
    "Tutto questo cosa aveva a che fare con te'"
    "Ero stato schietto nella mia opinione circa il ruolo dell'America nelle politiche mondiali, e esplicito riguardo come il governo non sia in grado di gestire la situazione con saggezza e lungimiranza. Dal mio punto di vista inoltre attaccare i paesi Musulmani ed uccidere i loro cittadini, per vendicare due migliaia di Americani non avrebbe fermato il terrorismo, ma avrebbe aiutato ad incrementarlo in paesi guerrafondai, attraverso cuori colmi di desiderio di vendetta e odio verso l'America e gli Americani. L'avevo detto apertamente e il governo Americano pensò che in qualche modo , quello che stavo dicendo , fosse contro gli interessi dell'America."
    "Ti considerarono un anti Americano?"
    "No, soltanto con troppe opinioni, con il potere di influenzare l'opinione pubblica."
    "Pensi che avresti potuto influenzare l'opinione pubblica?"
    "Si, avrei potuto, e questo era quello che volevo fare con i miei progetto futuri. Vedevo quanto fossero entusiasti, gli americani, di sostenere questa guerra contro il terrorismo. Vedevo quanto essi erano soddisfatti che il loro governo stesse uccidendo migliaia di esseri umani in altri paesi, per ottenere vendetta per due migliaia uccisi a casa loro. Li vedevo acclamare i soldati che sarebbero tornati a casa dopo aver commesso un omicidio di massa nei paesi Musulmani, nel nome dello sradicamento del terrorismo. Vedevo l'euforia della nazione Americana quando i canali dei notiziari trasmettevano i filmati dei bombardamenti e dell'eccidio. Ero inorridito, terrificato, e colmo di paura. Sapevo che questo massacro di esseri umani avrebbe trasformato questa grande nazione in un gruppo di Skinhead ed estremisti che avrebbero tratto adrenalina dal sangue umano."
    "Io non sono Americana , ma soltanto ascoltandoti posso capire perché le Agenzie Americane ti hanno contattato."
    "Perché, tu pensi che io non fossi un patriota?" Chiese con occhi gelidi.
    "Non sei sembrato loro un patriota, forse." Suggerii al lugubre spettro.
    "Non mi hanno mai accusato di essere a-patriottico. Io sono fedele alla mia madrepatria e quello che ho detto altro non era che amore e devozione ad essa. Non credo che il patriottismo consista nel sostenere cattive decisioni del governo o politiche sbagliate. L'America è molto di più del suo governo. L'America è il desiderio delle persone che hanno costruito questa nazione basata su un patto di umanità, libertà ed uguaglianza. Io non posso rimanere calmo se vedo che le vengono fatte cose sbagliate in nome di una politica di governo. I Governi cambiano, la linea politica cambia, l'agenda politica cambia. Le cose che non sono state cambiate sono i principi su cui l'America fu costruita. Non starò mai dalla parte della crudeltà, le ingiustizie e gli eccidi. Posso lasciare l'America per sempre, se questa è la punizione che devo sopportare per la mia posizione, ma non accetto ciò con cui la mia anima e il mio cuore non sono fortemente d'accordo. Se io potessi accettare l'omicidio di anche solo un singolo Musulmano, essendo Americano, allora potrei aspettarmi di far ricorso a qualunque crimine, se richiesto"
    "Sembri stare dalla parte dei Musulmani. Forse questo portò le agenzie a interrogarti sulla tua lealtà ?"
    "Ho" Rise fragorosamente "Volevano che che fossi un po' meno patriottico di quello che ero. Non volevano che esternassi le mie opinioni riguardanti il ruolo dell'America nella guerra contro il terrorismo. Volevano che cantassi ninna nanne ai miei fans per farli cadere in un lungo, dolce torpore, ignari di cosa stesse succedendo agli altri esseri umani del pianeta. Volevano che facessi il moonwalk e toccassi il mo inguine, ma che non proferissi una singola parola sul sangue che copriva la terra di terre lontane. Volevano che cantassi l'amore e la beneficenza, gli alberi i bambini ma non di salvare l'umanità dalle grinfie della crudeltà e gli istinti omicidi. Il governo non ha pensato che un processo per molestia fosse una cattiva idea, fino a quando mi ha chiuso la bocca."



    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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