"MICHAEL 'S HALLUCINATION" by F.Z Khan - Cap 1 ° - Rendetemi omaggio , Morto e sepolto

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    Dirty Diana

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    TERZA ED ULTIMA PARTE



    "Cosa hai pensato del tuo ultimo saluto?" Chiesi al brillante fantasma.
    Aveva le sembianze di un giovane energico uomo mentre lo descriveva, ispirato e felice. Stavo sul divano dove abitualmente scrivevo, scarabocchiando sulle pagine giallastre del mio vecchio diario in pelle rossa.
    "L'atmosfere era accogliente" disse "Mi sentivo al sicuro ed amato, là. Era molto bello, lo sai" Divenne visibile alla mia vista spirituale in modo proprio nitido con i capelli raccolti in una coda e qualche ciocca che gli incorniciava il viso.
    "Stavo bene poiché tutta la mia famiglia era presente. I miei vecchi amici, molti dei quali non vedevo da qualche tempo erano là, ed il pubblico" disse con affetto. " C'era qualcosa, non ne ho prova, che sarebbero potuti star seduti là ancora tranquilli per molto tempo" sogghignò.
    "Perché Diana Ross ed Elizabeth Taylor non c'erano?" Pensavo che entrambe ti amassero" Dissi al raffinato spirito.
    "Oh, non lo so" Disse ondeggiando una mano, respingendo la mia obiezione.
    "Non lo sai e non sei preoccupato per questo? Dimmi, perché dovrei crederci?"
    "Esse non sono molto giovani " rispose scuotendo la testa "Forse non erano abbastanza in salute per partecipare. Perché mi infastidisci con questo tipo di domande?"
    Mi lanciò un'occhiataccia e sembrò essere di cattivo umore.
    "Allora, ti ha infastidito questa cosa?" Dissi, provando felicità per essere riuscita a infastidirlo abbastanza da farlo parlare.
    "Guarda, io so che mi amano" Disse fermamente "Tu non devi fare dei test sul nostro amore. Ci amiamo l'un l'altro. Ti ho detto che Ross e Taylor sono buone amiche?"
    "No, non l'hai fatto. Dimmi di più"
    "Penso di averti già detto abbastanza" Il fantasma aveva di nuovo il suo gradevole sorriso.
    "Entrambe non si sentivano bene, insieme, lo stesso giorno?" Indagai.
    "Hai ragione" Il fantasma fu d'accordo con un cenno del capo e un sorriso altezzoso.
    "Come fu la tua giornata?" Domandai, annotando mentalmente di porre ancora la domanda precedente.
    "Fu favolosa. Uno dei più bei giorni della mia vita. Mi sentivo amato" Sembrava soddisfatto.
    "E' una bella sensazione. Non mi sentirò mai più solo" La sua aura era tranquilla ,quieta e in pace.
    "Sei in pace ora?"
    "Sento di aver ricevuto il perdono. Non devo aver paura. Loro mi amano ancora. Sono venuti proprio per dirmi addio. Era un test per capire se si ricordavano di me e avevano perdonato la mia codardia. Avrei dovuto combattere duramente per loro"
    Il suo viso sembrava invecchiato per l'intensità delle emozioni.
    "Essi sono il mio pubblico, i miei ascoltatori, i miei fans. Devono combattere per me e difendermi. Non avrei dovuto creare le circostanze che hanno portato a questo. Avrei dovuto combattere più intensamente per ripulire il mio nome o al limite dare una forte risposta. Forse fui punito per i miei peccati in quella vita. Può darsi, questo è il motivo per cui non provo dolore e paura in questa vita, che io sia stato perdonato." Parlò con la stessa profonda sensibilità tipica del suo carattere, che lo rese così amato dalla gente .
    "Hai visto tua madre?"
    "Si, ero con lei. E' sempre stata protettiva con me. So che mi può sentire. Anche se non lo ha mai detto lei mi sente" Disse con un triste sorriso.
    "Le tue sorelle e i tuoi fratelli ti sentono?"
    Rispose con voce meno intensa.
    "Essi apparivano tutti affascinanti ed eleganti. Sono sicuro che devono aver sentito qualcosa, anche se non me."
    "Non essere sarcastico" Gli dissi." Tu sai che il saggio disse che i clowns e i brontoloni sono persone con oscuri segreti." L'avevo inventato proprio in quel momento.
    "Non sto nascondendo nulla, solo che non ti sto dicendo proprio tutto" L'anima mi fissava con il suo sguardo scanzonato.
    "Io sto solo cercando di capirti, Hai perdonato la tua famiglia, ora che hanno presenziato al tuo funerale?"
    "Sono venuti perché sono stati pagati. Non ho intenzione di dire di più"
    "Se hanno partecipato come gruppo di artisti, perché sembravi così felice? Devo capire che devi aver deciso di lasciar perdere il passato?"
    "Ero felice perché i miei fans erano là. Quello è tutto ciò che era importante per me. Volevo vedere se mi avevano perdonato. Ora so che lo hanno fatto e sono felice."
    "E la tua famiglia?"
    "Non ho dato loro molta attenzione"
    "Sembravi felice con loro. Perché non ammetti questa semplice verità?"
    "Non ero particolarmente felice per loro. Ero proprio felice. Suppongo di aver sentito che averi potuto vivere ancora, là. Questo era proprio come mi sentivo. I Jackson non ne erano la ragione".
    "Compresa tua madre?"
    "No, esclusa mia madre"
    "I tuoi bambini?"
    "Essi saranno al sicuro. Lo avevo promesso a me stesso. Essi saranni al sicuro e in salute"
    "Che dici della loro felicità?"
    "Nessuno muore con chi ama. I miei genitori sono sopravvissuti alla morte dei loro genitori e i miei figli sopravviveranno alla mia"
    "Ti piaceva la tua bara?"
    "Non molto" Rispose con un sorriso sghembo.
    "Perché no? Ho sentito che era placcata in oro"
    "Non lo so" Lo spettro alzò le spalle, "non era il mio modello, suppongo"
    "Allora quale è il tuo modello?"
    "Una bara più grande, credo. Essi devono aver impacchettato il mio corpo la dentro. Non penso che avrei fatto una bella figura, sembrando insaccato come una salsiccia"
    "Che mi dici dei fiori?" Chiesi
    "Hanno messo anche i fiori?" Suonava come se fosse stata per lui una rivelazione.
    "Hai mai guardato la tua bara?"
    "Ti ho detto che non ci ho badato" Il fantasma rispose in modo leggero e semplice.
    "C'erano le rose" Dissi "Ma perché la Bella d'Irlanda? Sai che è associata alla fortuna. La tua famiglia ti augurava buona fortuna? Pensavano che avessi bisogno di fortuna per andare in Paradiso?"
    " Quando qualcuno parto per un lungo viaggio , noi auguriamo buona fortuna. Loro mi hanno augurato buona fortuna. Cosa c'è da discutere in questo?" Chiese con un sorriso sereno.
    "Mi stavo giusto ponendo delle domande. La Bella d'Irlanda è più simile ad un ramo di foglie che ad un fiore. Non lo pensi anche tu? Ed ancora, non è un augurio di buona fortuna per un nuovo inizio?" Dissi mentre stavo ancora pensando al fiore simile ad un guscio.
    "Perché avrebbero scelto un fiore non adatto per l'occasione?" Domandai al fantasma che sembrava ascoltare più attentamente.
    "Mi auguravano fortuna per il mio viaggio" Rispose nella sua azzeccata gentile maniera.
    "Quale viaggio ? La morte è un sonno eterno: riposa in pace fino al giorno del giudizio" Contestai la sua spiegazione.
    "La morte è una porta che si apre ad un altra vita. La morte è una nuova forma di vita ed un altro inizio" Rispose riducendo i miei dubbi.
    "Così sei d'accordo sulla scelta dei fiori?"
    "Si" Confermò annuendo.
    "Cosa hai provato mentre stavi vicino alla tua bara? Avevi i nervi a pezzi? Eri terrorizzato?"
    "No" Rispose l'anima scuotendo la testa nel suo solito modo. "In qualche modo non ero legato ad essa"
    "Se ti sentivi così scollegato dal tuo corpo, perché hai scelto di stargli così vicino?"
    "Non ero vicino alla bara" Disse il fantasma " Stavo dove tutti guardavano. Le persone guardavano me, non un pezzo di freddo metallo. Volevo soltanto essere là, così tutti avrebbero sentito la mia presenza."
    "E l'hanno sentita? Dissi sentendomi profondamente sotto osservazione.
    "Lo spero" Il suo sorriso era smagliante "Io spero e credo che l'amore trova sempre un modo per connettersi "
    "Non eri per nulla preoccupato per il tuo corpo?"
    "No, una porta chiusa è una porta chiusa. Ho lasciato quel corpo, è quello che doveva avvenire"
    "Hai mai accettato di essere morto?"
    "Si, Michael Jackson morì molto tempo fa. La sua morte era questione di tempo. La vita non poteva continuare dentro a qualcosa che era morto tanto tempo fa"
    "Allora chi eri tu, se MJ era già morto?"
    "Ero lo spirito della vita passata e il fantasma della vita presente"
    "Non capisco"
    "Lo so" Sorrise
    "Sei tornato così presto dal tuo funerale. Pensavo stessi là per qualche giorno. Posso sapere perché sei tornato così presto, mentre devi ancora essere seppellito?"
    "Perché sei così seccante?" Rispose per le rime il fantasma"Non dovrai scavare la mia tomba, così smetti di pensarci così tanto " Disse in tono pungente ma non arrabbiato.
    "Lo so. E' una domanda abbastanza semplice. Non voglio obbligarti a mentire." Dissi con gentilezza.
    "Non voglio, parliamo di qualcos'altro" Suggerì il fantasma.
    "Di cosa desideri parlare allora?"
    "Parliamo della celebrazione della mia vita" Sembrava aver riacquistato il suo brio.
    "Certamente, cosa provi per tutto questo?"
    "La mia vita è finita. Francamente non posso crederci io stesso. Sembra irreale" Disse l'anima i modo energico e pieno di vita.
    Era di nuovo un giovane e sano uomo di colore e sembrava in forma, esile e pieno di gioia
    "Cosa dici delle accuse? Ne stavano parlando, anche oggi" Portai lo spettro indietro alla realtà della sua vita passata.
    "Non sono interessato all'argomento al momento. Forse un'altra volta" Rispose senza sorridere, sembrava uno scolaro imbronciato.
    Sorrisi; Si stava esibendo per testimoniare i suoi cambiamenti di umore accompagnati da cambiamenti del viso: dalla maturità alla gioventù e nuovamente all'età adulta, da nero a bianco e poi nero e poi ancora bianco, da depresso ad allegro e ironico. L'anima era complicata, tranquilla e gentile.
    Comunque, non ero un giudice, ero un' ascoltatore e ascoltavo tenendo i miei pensieri più profondi nascosti allo spirito.
    Gli consentivo di fluire nel calore della felicità che sentiva.
    "E' stato un addio adeguato" Disse, era di ottimo umore.
    "Ho proprio sentito le giuste vibrazioni dopo tanti anni. Ho fatto solo un errore"
    Alzò il dito indice, "Quello do non scrivere la mia biografia. Avrei dovuto lavorarci negli anni passati. Le persone avevano bisogno di sapere della mia vita e di ciò che stava accadendo, da me. Mi sto ancora domandando perché ho battuto la fiacca." Con lo sguardo avvilito, scosse la testa " Quella fu una stupidata". Schioccando le dita come un monello iniziò a mormorare con un tono di voce inconsueto, parole che sembravano in un altra lingua.
    Il fantasma era certamente di ottimo umore quando il mondo gli disse addio.

    FINE PRIMO CAPITOLO






    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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