Michael Jackson Truth & Confession by F. Z KHAN - Capitolo 4° JOSEPH e GLI ALTRI

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    Dirty Diana

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    Stava sul divano Vittoriano, il suo esile corpo sdraiato come se fosse un cartoncino sottile e rigido. Entrambe le braccia lungo i fianchi, il peso del corpo sui gomiti piegati e le gambe allungate davanti a se, sembrava un filo inamidato con un viso stanco e cinereo a causa della barba non rasata d due o tre giorni.
    "Non riesco a capire, perché un padre dovrebbe esigere dai figli di essere chiamato per nome ? Con quale scopo?"
    Mi guardò in silenzio, mentre decideva se rispondere. Nei suoi occhi leggevo il dispiacere o forse era solo pena. Si mise a sedere sul sul confortevole divano.
    "Era un uomo strano" disse lo spettro con voce musicale ed elusiva.
    "Stava preparando un gruppo che avrebbe riempito le sue mani di soldi e probabilmente aveva pensato che non ara appropriato che i suoi schiavi lo chiamassero padre. Questa è l'unica spiegazione possible a cui sono arrivato e penso sia la più adatta. Joseph era innaturale nel suo modo di comportarsi anche in famiglia. Era così bizzarro quando ci voleva minacciare e diceva in modo aggressivo che non era padre ma Joseph per noi. Non era padre nei sentimenti , lo era solo fisicamente."
    "Hai mai chiesto perché non permetteva ai suoi bambini di chiamarlo Papà come gli altri padri?"
    "Si, l'ho fatto, ma non quando ero bambino. Chiamarlo Joseph era normale per me, perché tutti i miei fratelli lo facevano. Per me, Joseph era equivalente a Papà. Tuttavia, più tardi quando osservai che nessun altro bambino chiamava i genitori per nome, fui sorpreso che nostro padre volesse così. Da quel momento iniziai a porre la domanda"
    "E cosa ti avrebbe risposto?"
    "Oh , che egli era Joseph ed era così che voleva essere chiamato, è così" Parlava senza alcun sentimento.
    "Tu hai mai cercato di chiamarlo Papà?"
    "Non gli ero poi così affezionato" Aveva sempre parlato in modo chiaro. "Tentai quando ero piccolo ma egli fu troppo aggressivo. Avrebbe iniziato a gridare e urlare. Di conseguenza ebbi un'idea e così, dato che non avevo interesse in lui non lo avrei chiamato in nessun modo."
    "Nessun dubbio?"
    "Forse io ero più vulnerabile o forse ero un duro" Rispose "In entrambi i casi ciò mi creò sensazioni di malcontento, angoscia e ira. Capii che questo è un mondo difficile , dove anche tuo padre può essere un'estraneo per te. Mi chiusi di più in me stesso e presi coscienza dell'andamento delle cose nella mia famiglia. Disperato per essermi tagliato fuori da quello che accadeva in casa a causa di mio padre, iniziai ad interessarmi al lavoro e tutto ciò che era inerente ad esso, in modo da non dover pensare ad altro. Scoprii me stesso e cercai la verità in altri.
    "Perché avresti cercato in altri la verità?"
    "Joseph mi consentì di capire che le persone possono essere ingannevoli, non avrei mai più considerato le persone in base al loro aspetto esteriore."
    "E come le avresti allora considerate?"
    Schiudendo il labbro inferiore guardò in basso " Avrei osservato" Rispose "ed aspettato. Avrei scoperto attraverso la mia esperienza, che era meglio permettere alla gente di uscire dal proprio guscio e vedere chi erano. Il tempo avrebbe dato risposte."
    "Non era strano che un uomo con nove bambini non permettesse loro di chiamarlo Papà?" Ero stupita.
    "Aveva dei bambini ma per una ragione" disse lo spettro " noi eravamo la sua fonte di guadagno. Smise di lavorare ed iniziò a vendere i suoi bambini nel mondo dello spettacolo. Noi avremmo portato a casa i soldi mentre lui li avrebbe contati. Noi avremmo provato e lui sarebbe stato seduto a guardare se facevamo quello che ci aveva richiesto di fare. Noi avremmo cantato e ballato per ore sul palco e lui sarebbe stato seduto dietro le quinte o nelle file a lato a divertirsi. Noi lavoravamo, lui negoziava, noi guadagnavamo, egli contava i soldi e così noi eravamo il padre e in sostanza lui era il bambino . Penso che fosse corretto che noi lo chiamassimo Joseph e non Papà. Lui lo sapeva molto prima che noi ci arrivassimo."
    "Chiamavi per nome anche tua madre?"
    "No, mai" disse scuotendo le mani " sarebbe stato troppo dispregiativo. Noi l'abbiamo sempre chiamata Madre"
    "Permetteresti ai tuoi figli di chiamarti Michael?"
    "Perché i miei figli dovrebbero chiamare il loro padre per nome?" Rispose alzando le sopracciglia." Sono un padre e devo essere indicato come tale. Non sono mai stato uno sciocco"
    "La gente dice che tua madre era interessata ai tuoi soldi visto che voleva che tu supportassi tuo padre ed i tuoi fratelli"
    Ascoltò con attenzione e sembrò concentrarsi di più.
    "Perché dicono così della Signora Jackson?"
    Alzando le spalle, disse " Penso che abbiano ragione nel dirlo. Mamma era molto preoccupata di come i suoi figli avrebbero vissuto le loro vite. Si aspettava sempre che io li salvassi siccome avevo più soldi e non avevo una mia famiglia. Non credo pensasse male nei miei confronti. Dopo un po' il suo comportamento diventò stancante, lo confesso" L'espressione del suo viso era resa più intensa dalle sopracciglia aggrottate.
    "Hai smesso di ascoltarla dopo ?"
    "L'ho fatto" rispose "Ma l'ho sempre amata"
    "Non ho mai detto il contrario" Rassicurai il fantasma. " Ma hai ancora dato loro dei soldi successivamente?"
    "Non tanti quanti loro avrebbero gradito ricevere" sorrise " Immagino di essere sembrato uno spilorcio"
    "C'è anche qualche altra parola simile a spilorcio?"
    "Bene, se non c'è significa che l'hanno coniata per me"
    "Perché tu eri spilorcio?"
    "Davano per scontato che io spartissi con loro i miei guadagni" Rispose gentilmente.
    "E quanto c'era?"
    "Abbastanza per tenerli a galla in un lussuoso oceano"
    "Ho quasi dimenticato. Stavamo parlando di tua madre. Che tipo di donna è, Michael?"
    Il fantasma era silenzioso, stava seduto su una sedia di legno, la schiena dritta lontana dallo schienale un braccio appoggiato sul bracciolo. Sembrava in guardia ed attento.
    "E' una donna buona. Questa è l' opinione che ho su di lei e che mi ha accompagnato per tutta la vita. Katherine Jackson è una donna buona con non molta fortuna dalla sua parte"
    "La gente dice che ama i tuoi soldi. Quando hai iniziato a guadagnarne a palate ne ha spesi molti per se?"
    "No, mai" Agitando una mano egli rifiutò l'accusa " non ha mai seguito eccessivamente la moda, e nemmeno agghindata con oro e diamanti. Non ha mai chiesto auto eccessive, trattamenti di favore o pubblicità come matriarca del clan dei Jackson. Ho sempre pensato che sarei stato fortunato se avessi incontrato una donna che assomigliasse a lei anche solo per metà. Desiderava condividessi la mia ricchezza con la famiglia perché non ha mai dato priorità ai soldi rispetto alla famiglia. Aveva bisogno che io l'aiutassi come figlio coscienzioso e tutti noi lo abbiamo fatto. Era molto buona, con me e dove era interessata. Non vedo nulla di cui lamentarmi"
    "Sei stato un buon figlio per lei?"
    "Cercavo di essere un buon figlio ma in qualche modo diventai per lei una fonte di preoccupazione e angoscia. Qualche volta sentivo che la sua salute ne soffriva perché era sempre preoccupata per me, pregava per me e lo fa ancora. Avrò sempre bisogno di lei , non importa dove sarò"
    "Ti trattava in modo speciale rispetto ai tuoi fratelli?" Rise
    "Mi rivolgeva molte attenzioni, perché io amavo la sua attenzione lo desideravo ardentemente. Quando eravamo a casa, la seguivo in giro come una pecorella e le raccontavo le mie storie di angoscia, tristezza e tradimenti, di come le percepivo" Rise piano mentre ricordava. Volevo monopolizzare la sua attenzione e ai miei fratelli non piaceva. Sebbene io dessi l'impressione che mia madre avesse, per sua iniziativa, un' attenzione speciale per me, I miei fratelli non potevano coalizzarsi contro di lei, ma avrebbero potuto farlo contro di me se avessero mai capito che ero io il colpevole. Ma tu sai " sorrise" Io avevo bisogno la Signora. Avevo bisogno dell'amore di Katherine Jackson come un uomo morente dell'ossigeno. Continuai a monopolizzare la sua attenzione anche all'età che avevo e sembra che lo stia facendo ancora, era lei ,non io. Lei sapeva cosa stavo facendo, ma non rinnegò mai il suo presunto ruolo. Sapeva che era una tattica di sopravvivenza alle cariche dei miei fratelli. La amo molto, molto"
    "Cosa pensavano i tuoi fratelli di te ed il tuo successo?" Adesso mi ponevo spesso domande, su questi ingenui, ignari fratelli.
    Michael era la fonte, il fondatore ed il creatore dell'eredità dei Jacksons. La sua esotica abilità ed il suo straordinario talento brillavano. L'anima rise di cuore alla mia domanda.
    "I miei fratelli non si aspettavano di vedermi ascendere a quel livello di celebrità tutto solo. E' logico, siccome noi eravamo un gruppo. Avremmo dovuto ricevere lo stesso benvenuto, che io ebbi la fortuna di ricevere. Perciò quando io fui indicato come Unico si sentirono abbandonati. Si creò anche qualche attrito. Pensarono chi io fossi troppo preso da me stesso. Per loro io ero il giovane membro della band e il sistema gerarchico delle cose stabiliva che loro sarebbero dovuti stare là con me. Nonostante questo non mi hanno mai preso in giro. Conoscevano il mio talento e il mio duro lavoro. Le mie lunghe ore di prove non erano tra le cose che preferivano. Erano felici di lasciarle a me. Più tardi hanno ammesso che tutto quello che ho creato con grande impegno era al di là delle normali capacità umane.

    ...CONTINUA...




    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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