MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION by F.Z KHAN - Capitolo 1° - CHI E'?

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    Dirty Diana

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    L'accaduto risvegliò in me una strana sensazione. Una sensazione di inspiegabile antipatia mescolata all'eccitazione per una scoperta che catturò la mia immaginazione e travolse i miei pensieri.
    La paura, l'agitazione e la galoppante immaginazione rendevano la mia mente inquieta. L'odioso fantasma non era amichevole e nemmeno minaccioso. Capii che per lo spirito non ero la benvenuta e mi sentii insicura a causa della forte aura che lo circondava.
    " Chi vorrebbe dei problemi dopo la sua morte".Pensai. Questa volta sapevo che non sarei tornata indietro per un'altra visita. L'anima sembrava isolata e solitaria, misteriosa e potente.
    Pensai che le scelta migliore fosse quella di rimanere lontana e non disturbare il riposo dello spirito.
    Tuttavia la mia forte intenzione fu presto spazzata via dal desiderio di sapere di più e la mia energia spirituale mi riportò indietro verso il fantasma anche se la sensazione di isolamento, assenza di vita e la morte come il silenzio dell'aria mi infastidivano.
    " E' questo che accade a tutti noi? Andremo tutti in quel luogo solitario?" Nessuno mi rispose. Lo spettro sembrava felice e contento ma intorno a lui c'era il vuoto come la morte, immersa nella solitudine. Attraverso lo spettro vedevo il mio "Riposa in pace".
    Il giorno successivo fu , caldo, assolato e splendente come tutte le giornate estive. Il sole si levò brillante e glorioso nel cielo blu , splendente di nuova luce e energia. Io non riuscivo a liberarmi dalla sensazione di solitudine che circondava il fantasma. La sensazione spiacevole legata allo shock si era attenuata ed un tranquillo distacco pacificava la mia fluttuante ansia. Non pensai al fantasma e mi lasciai assorbire dalla solita routine. Non avevo letto i giornali o acceso la tv. Non volevo che qualcosa mi ricordasse di nuovo lo spettro.
    A sera mentre stavo prendendo il tè mio fratello accese la tv e Michael Jackson era là sullo schermo. Stavano mostrando delle immagini che andavano dalla sua infanzia fino al giorno in cui un'ambulanza portò il suo corpo senza vita all'ospedale.
    Rimasi senza parole. Non avevo mai pensato che qualcuno potesse avere così tanti volti, da una decade all'altra, in tutta la sua vita. Era incredibile quanto si era trsformato durante gli anni. Da giovane , brillante, affascinante, agile uomo di colore dai grandi occhi e con i tipici capelli afro ed un sorriso attraente divenne un uomo che sembrava triste, dalla pelle di porcellana con gli occhi vuoti , esausto. Un uomo che sembrava senza speranza e disilluso dalla vita con la parrucca e l'andatura incerta, come i suoi sogni.
    Mi stupii di come la vita può cambiare gli individui. La chirurgia plastica può cambiare l'aspetto esterno ma i sentimenti umani non possono essere cambiati a colpi di scalpello. Quello che vidi sul viso di Michael Jackson fu un cambiamento profondo, più profondo di quello che abbiamo visto sul suo viso.
    Il giorno seguente stavo tranquillamente leggendo un romanzo di uno scrittore russo ed ero immersa nella lettura quando ,non so come mai, iniziai a rivolgere il mio pensiero a quell'anima solitaria , ma posso giurare che non era mia intenzione. Non avevo pensato al fantasma per tutto il giorno. Avevo mantenuto la mia mente lontana da ogni tentazione , ma forse volevo ancora conoscere e passeggiare nel mondo che era nel mio subconscio. Più mi addentravo più l'immagine dell'anima diventava chiara e vivida ancora seduta là , silenziosa e profondamente pensierosa .
    Alzò lo sguardo verso di me, già sapeva.
    "Non saresti dovuta tornare" . il suo atteggiamento era freddo ma gentile. "Come ti sentiresti se io ti seguissi ?. Il suo viso era inespressivo e il suo sguardo penetrante .
    Ero scioccata. Quelle parole avevano l'effetto di dardi taglienti scagliati a trafiggerei miei fragili nervi. Essere perseguitata da uno spettro durante la propria vita era una sensazione spaventosa. Stetti in guardia, avvertendo una sensazione strana che non avevo mai provato prima. evitando di distogliere lo sguardo dallo spettro feci un passo indietro poiché non ero pronta a dare al fantasma l'opportunità di impossessarsi di me. Fuggii dal sinico spirito e tornai al sicuro nella mia camera. Mi pentii per essere venuta meno alla mia promessa. Non realizzai , però, che dal mondo dei morti avevo portato con me la paura che la sua presenza e le sue parole. Sconvolta e vulnerabile capii che era arrivato il momento di condividere l'esperienza con qualcuno che ritenevo saggio, mia madre. Non ero pronta a vivere quella cosa da sola. I miei nomadi viaggi sulle vie degli spiriti non erano una novità per lei. Come sempre lei fu insieme allarmata e divertita dai miei vividi racconti. La mia fortuna era che, essendo una scrittrice, possedeva una mente ed una visione delle cose che le consentivano di comprendere la parte astratta e quella reale della vita.
    Le raccontai dettagliatamente l'accaduto, come mi ero imbattuta nel cosiddetto fantasma e di come avevo predisposto la mia fuga. Lei mi ascoltò con l'espressione del " Te lo avevo detto" negli occhi e sentii che avrebbe voluto entrare nel mio subconscio per proteggermi da me stessa; per fortuna non era possibile.
    Ascoltando le mie angosce sorrideva anche se capivo che non era contenta per ciò che mi stava accadendo.
    " Non è prudente seguire ciò che è innaturale e senza controllo te l'ho sempre detto. Le persone famose hanno la tendenza ad essere vanitosi, tesoro, essi sono abituati ad essere osannati dai fans che li seguono. Forse questo fantasma è uno pochino vanitoso, tutto qui".
    Come al solito accettai il suo pensiero come ogni volta in cui mi ero creata dei problemi e cercavo il suo aiuto.
    Resa forte dal buon senso e con rinnovato spirito e sentendomi supportata nella mia impresa, non ero pronta a ripetere la stupidaggine. Essendo nervosa, il mio subconscio era vigile come un sensibile sonar, pronta per localizzare i segnali di un'anima nascosta in un oceano di energia.
    Come sempre il mio subconscio provò la sua lealtà e sentii la sua presenza , sentii la sua tenue eco come passi di danza su un pavimento di granito, e il ritmo mi invitava all'ascolto. C'era qualcuno là, qualcuno stava cercando di parlare con me. La voce proveniva da qualche terra lontana, dentro di me. Appoggiai il libro e iniziai ad ascoltare ancora il delicato, melodico suono. Sapevo senza ombra di dubbio che era Michael.
    "Cosa vuoi?"Questa volta fui io a porre la domanda. Non avvertivo apprensione o ansia, l'avevo previsto. In qualche modo me lo aspettavo. Per quale motivo mi sarei dovuta sentire così? Non sapevo rispondere. Tuttavia ero certa che l'anima volesse dirmi qualcosa.
    " Le porteresti un mio messaggio?" La sua voce era dolce e amichevole. E fu una piacevole sorpresa. Anche la sua energia era scesa di intensità.
    "A chi?" Chiesi in tono sorpreso.
    "A Lisa" , disse lo spirito con lo stesso tono gradevole e gentile.
    "Che è Lisa?" Ero disorientata da tutta quella cortesia.
    "Una volta ero sposato con lei" Disse.
    Cercai di sbirciare ma una foschia copriva tutto.
    Ero stupefatta dal modo calmo con cui parlai con lui.
    Questo era lo stesso fantasma che soltanto ieri mi aveva causato stress e angoscia. In quel momento mi sentivo libera da problemi e timori.
    "Perché non lo porti tu personalmente?" Chiesi. "Non puoi parlare con lei come fai con me?"
    " Scrivi soltanto queste poche righe per lei, aiutami" La sua voce era gentile e supplichevole. Capii che aveva dimestichezza con le parole un modo saggio e navigato.
    "Proverò ma non posso prometterti nulla" Gli dissi , nascondendo l'agitazione nel profondo della mia anima. E oltretutto ero curiosissima di sapere cosa avesse da dire alla sua ex moglie.
    "Dille che mi spiace che il nostro matrimonio sia stato breve. Dille che mi dispiace non averla aiutata quando ha avuto bisogno di me".
    Lo ascoltai anche se non ero in grado di capire il messaggio o il significato. "Deve essere qualcosa di personale" Pensai.
    "Vuoi che io le porti questo messaggio?" Il fantasma era ancora invisibile.
    "Si, lo voglio" Egli affermò.
    "Posso raggiungerla? Perché dovrebbe credermi?". La richiesta dello spettro sembrava strana e oltre la mia comprensione.
    "Non devi preoccuparti di questo" Mi rispose ancora nascosto nella nebbia.
    In tutta onestà, volevo aiutare l'anima e tentai, ma in vano. Da dove mi trovavo, a migliaia di chilometri di distanza, non c'era modo per me di raggiungere Lisa Marie Presley. Scrissi il suo nome su un motore di ricerca e lei era là, in una piccola foto nell'angolo a sinistra del suo blog.
    Era una donna attraente e dallo sguardo affascinante. Nel suo blog aveva scritto del periodo in cui era stata sposata con Michael Jackson, del suo amore, della sua tristezza. Era lontana, troppo lontana. Pensai che questo non sarebbe stato un problema.
    Aspettai a dirgli che non gli potevo fare questo favore. Andava oltre le mie possibilità ed mi rammaricavo per non essere in grado di dare il mio aiuto ad un uomo morto . Sapevo che egli avrebbe voluto sapere , che sarebbe tornato per avere notizie. Mi spiaceva deluderlo ma non avevo nulla da dirgli.
    Lo spettro arrivo nel mio subconscio. L'apparizione non tentò di mandarmi via o di spaventarmi. Potevo percepire le sue sensazioni di attesa e speranza .
    "Dovresti contattata personalmente, sono sicura che sarebbe più felice di ascoltare il messaggio da te piuttosto che da un'estranea" Gli suggerii , ma in modo distaccato poiché non volevo che si creasse false speranze senza ragione. Il fantasma non rispose, non subito almeno . Ora era visibile ,sotto forma di una splendente luce bianca avente sembianze umane . Posso dirvi che era molto pensieroso "Perché non provi ?" Mi chiese , insistente come un bambino agitato.
    " Un messaggio così personale , dovrebbe essere recapitato da te, non da un'estranea " Usai un tono più simpatico questa volta.
    "Okay, forse lo farò " Egli era ancora incerto.
    " Fammi sapere come è andata" Mentalmente lo salutai.
    " Perché dovrebbe condividere con me cosa è accaduto?" Mi domandavo a me stessa sebbene anch'io fossi curiosa di sapere cosa era successo tra lui e la ex moglie.
    Ottenni presto la risposta. L'anima divenne visibile il giorno seguente, aveva l'aspetto di un giovane uomo di colore.
    " Sono andato da lei" Mi disse.
    "Cosa le hai detto?"
    "Niente" Mi rispose senza entusiasmo. Sembrava avesse perso la frenesia di cui ero stata testimone nei quattro giorni precedenti.
    "Perché no?" Gli chiesi. Temevo che egli non avesse piacere di condividere con me dettagli privati; ma io aspettavo ancora una risposta.
    Lo spirito era silenzioso e passivo ora.
    " Lei avrebbe anche potuto sentirmi ,forse" Disse dopo una pausa pensierosa.
    "Spero lo abbia fatto " Risposi con un sorriso per dare coraggio all' avvilita anima della star disillusa.

    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

    Edited by valerie77 - 14/10/2013, 15:49
     
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2 replies since 1/10/2013, 20:51   259 views
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