MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION by F.Z KHAN - Capitolo 1° - CHI E'?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   -1
     
    .
    Avatar

    Dirty Diana

    Group
    Member
    Posts
    1,067

    Status

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION by F.Z KHAN



    www.amazon.com/MICHAEL-JACKSON-TRUT..._pr_product_top



    3861446copertinalibro_zps4e8f439d(1)



    Capitolo 1°



    Chi é?



    "Lasciatemi respirare in libertà così potrò vivere"




    'Lasciatemi respirare in libertà, così potrò vivere'
    Michael Jackson è morto. La voce del conduttore del notiziario era composta e garbata, mentre sullo schermo del televisore lampeggiava il logo rosso, con grandi lettere maiuscole delle notizie in evidenza. Io ero in giardino, avevo letto per l'intera mattina, ed ero appena entrato in casa, dove tutti, dopo aver pranzato, stavano guardando il notiziario .
    "Chi è morto? " Chiesi distrattamente a mia sorella.
    "Penso sia Michael Jackson" Mi rispose. " La notizia era anche sui giornali del mattino. Non l'hai letta?".
    "No" Risposi, ora occupato nell'ascolto del notiziario. Il conduttore stava comunicando dettagli sulla morte del Leggendario Re del pop.
    " Oh, che tristezza" Dissi con noncuranza, ma in realtà la notizia mi aveva molto addolorata.
    Fu sorprendente il modo in cui mi sentivo preoccupata e triste. Avvertivo la tristezza catturare il mio cuore ma non sapevo dire perchè ero così addolorata.
    " Che tristezza" Dissi nuovamente.
    " Si, lo è. Una grande perdita" Concordò mia sorella
    " Chi è morto?" Chiese mio fratello appena entrò nella stanza. Era di buon umore.
    "Michael Jackson" Gli dissi.
    " Cosa?" Sembrava scioccato
    "quando?" Chiese
    " Penso sia morto prpio oggi" Non ero sicura se fosse morto oggi o ieri.
    " Oh è molto triste" Mio fratello che non è una appassionato di musica, sembrava sconvolto dalla notizia.
    "Hmm" Scossi la testa.
    I canali televisivi avevano iniziato a mostrare video commemorativi sulla vita ed i successi di Michael Jackson, aggiungendo le immagini di un'ambulanza che usciva dal grande cancello di una casa a Los Angeles, dove, essi dissero, Michael Jackson esalò il suo ultimo respiro. Poi mostrarono scene dai suoi videos e riprodotto piccole parti delle sue canzoni. Il viso di Michael Jackson era di nuovo sugli schermi televisivi dopo molti lunghi anni. Ebbi la stessa impressione che avrei avuto se avessi aperto, dopo tanto tempo, il mio vecchio libro di foto scolastiche, e stessi guardando il bel viso sorridente del miglior studente dell'anno, l'unico, per cui voi avete avuto una cotta segreta.
    Pensai a lui tutti il giorno e mi sentivo depressa. Tuttavia , a tarda sera, ero esausta a forza di sentire le sesse notizie ripetute ancora ed ancora, senza aggiungere una singola informazione, e vedere centinaia di volte la grande ambulanza con le strisce rosse uscire dal cancello.
    Mandarono in onda gli stessi videos in modo inimmaginabile ,frastornante, come se un ago avesse bloccato il videoregistratore.
    Non essendo in grado di sopportare oltre, sintonizzai la tv su un canale di intrattenimento per vedere un buon film.
    " Così Michael Jackson è morto" dissi a me stessa, mentre ero a letto quella notte. La mia mente era libera di pensare in pace, ora, senza le rumorose, frivole, strombazzanti notizie.
    " Mi chiedo cosa avrà sentito quando è morto". Non ero curiosa, solo un po' triste nel pensare come la morte ci strappa via da questa bella vita e ci porta in qualche mondo sconosciuto, lontano da qualunque cosa che abbiamo amato. Mi domandai quanto si stesse sentendo ora il vivace attraente uomo famoso.
    " Deve sentirsi più solo degli altri uomini comuni", pensai, " dopo tutto, la sua vita è stata straordinaria, e anche la sua perdita sarà straordinaria."
    "Mi piacerebbe saperlo" Ero assonnata a quell'ora ma la mia mente era completamente sveglia, " Mi domando , avrà paura? E' possibile che stia piangendo? Sono sicura che sarà confuso. Potrebbe essere spaventato per la solitudine? Forse lo saprò. Vedremo domani"
    Non so quando scivolai nel sonno, ma mi svegliai presto. Non mi sentivo triste come il giorno precedente, ma l'idea che Michael Jackson non abitasse più su questa terra, mi fece sentire come se ci fosse stato un cambiamento durante la notte, e che nessuno ne parlasse. Il mondo sembrava un po' più infelice e un po' meno creativo a causa della morte del grande musicista.
    " E' strano come si senta il mondo come un luogo meno familiare senza Michael Jackson". Pensai tra me e me.
    La tv era accesa e Michael Jackson danzava sullo schermo, emozionando il mondo fino al suo centro. Sembrava l'ologramma di un bel ricordo . Troppo lontano per essere ancora reale.
    " Vorrei sapere cosa è successo" Dissi al mio cuore, " Quantomeno avrei potuto provarci"
    " Chi è?"
    La voce giunse alle mie orecchie fluttuando nell'aria, proveniente da qualche luogo lontano o proprio dal luogo dove mi trovavo, non fui in grado di capire.
    Sbalordita, mi bloccai. Avvertii la sua eco diffusa come il canto dei fantasmi, con una sfumatura di trepidazione e un accenno di fastidio mescolati alla musica. Guardando nella direzione da cui essa arrivava lo vidi per la prima volta.
    Era un giovane uomo di colore di circa venti anni, che mi fissava con una espressione luminosa e spigliata.
    Un'ondata di turbamento ed ansia avvolse il mio corpo , originata dall'allarme che l'improvvisa e non richiesta presenza mi aveva provocato.
    " Nessuno" Risposi
    La mia voce era appena udibile, mentre cercavo di capire cosa stava accadendo. Ero inquieta anche sembrava non avessi nessuna evidente ragione di esserlo. Era vero che il giovane era uno straniero, ma non sembrava minaccioso. A dire il vero sembrava stranamente familiare e in qualche modo gradevole. Ancora, ero sicura di non averlo mai visto prima.La mia mente scioccata, ora, aveva smesso di pensare razionalmente.


    CONTINUA......

    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

    Edited by LoveIsMagical - 11/11/2013, 23:22
     
    Top
    .
  2.     Top   -1
     
    .
    Avatar

    Dirty Diana

    Group
    Member
    Posts
    1,067

    Status

    segue



    A disagio e poco propensa ad avere una qualsiasi conversazione con l'alieno, rimasi in silenzio. Non mi aspettavo qualcuno così presto. Infatti non aspettavo proprio nessuno. Avevo la speranza , più sottile del primo spicchio di luna, di percepire anche solo per un momento brevissimo cosa stesse provando Michael nel momento in cui passava ad una nuova esistenza. Tuttavia ero sicura che non sarebbe accaduto nulla .
    "Non è così semplice ed è troppo presto". Non avevo dubbi a riguardo .
    Accadde all'improvviso. Avevo appena chiusi gli occhi scivolai in un luogo buio , davanti ai miei occhi un vasto e misterioso oceano, e mi ero appena chiesta se ciò fosse mai possibile che sprofondai sempre più nel subliminale. Considerai che fosse troppo presto perché egli si sentisse abbastanza a proprio agio per parlare o comunicare con i vivi, dato che ora era parte del mondo spirituale.
    Credevo che dopo la morte, le persone avessero bisogno di un po' di tempo per abituarsi ad essere parte di una dimensione spirituale; non poteva essere diverso per lui; ne ero convinta. Dopo tutto Michael Jackson era morto il giorno prima.
    Ciò nonostante, rivolsi il mio sguardo a quello straniero , arrivato al posto suo, domandandomi chi fosse. Lo fissai in silenzio. Poteva forse essere uno spirito smarrito che vagava nel mio subconscio a causa di un errore.
    Fu divertente , come all'improvviso diventai consapevole del mio aspetto trasandato, i miei abiti casual e i capelli raccolti in una crocchia disordinata. Il giovane uomo, al contrario, indossava elegante abito in tessuto fantasia nei toni bianco e nero dal taglio perfetto per il suo fisico magro.
    Il bianco dei suoi occhi, sul suo viso da spirito, era brillante e impressionante. Il nero corvino delle ciglia incorniciava i suoi lineamenti delicati e affascinanti e sembrava sicuro di sé ed educato, anche se non potevo vedere le scarpe che indossava.
    " Cosa stai facendo qui?" chiese di nuovo con sguardo fisso e sorriso malizioso.
    "Nulla" Risposi onestamente.
    Il tono della mia voce fu indesiderabilmente fiacco e schivo e l'affioramento di questo mio difetto mi mise in imbarazzo. Tuttavia, cercando di immaginare perché esso mi sembrava familiare, ed ignorando il suo sguardo fisso, mi sembrò di riconoscere il non invitato ospite.
    Alla fine lo riconobbi. Michael aveva deciso di apparire come una entità spirituale splendida e giovane al suo unico spettatore, un piccolo successo per me.
    " Sembra riconoscibile per essere uno spirito" Questa fu la prime cosa che mi venne in mente. L'anima sembrava molto più giovane, ma la cosa più impressionante fu che sembrava molto più felice di quanto fosse stato durante la sua vita emblematica e famosa.
    Con un enorme sforzo cercai di mantenermi la calma per concentrarmi sull'attento fantasma, e desiderai di essere più dinamica nell'approccio. La cosa che mi colpì maggiormente fu l'intensità della sua aura, era come se generasse delle onde di calore che fluttuavano verso di me.
    " Volevo soltanto sapere come stai". Cercai di rispondere con voce composta ed educata, desiderosa di dare una buona impressione per contrastare il danno causato alla mia immagine dalla fiacca risposta data prima.
    " Dovresti tornare indietro". La sua voce era dolce mentre impartiva l'ordine. Non sapevo come rispondere alle sue parole insolenti o come reagire al suo disprezzo. Sconvolta dal comportamento irragionevole dell'apparizione potevo vedere che mi stava guardando divertendosi per il mio disagio. Tuttavia non avvertii alcuna minaccia nelle sue parole taglienti e nei suoi occhi fissi. Il suo volontario atteggiamento sicuro rifletteva un attraente snobismo sul suo viso splendente.
    Essendo sicura che il giovane fantasma non era violento o minaccioso, mi guardai attorno per la prima volta. Eravamo su un pezzetto di terra, libero e sperduto da qualche parte nel tempo e nello spazio. Lo spettro stava seduto su un piccolo tronco appassito che giaceva a terra sul terreno secco. Il terreno arido in alcuni punti era bruciato dal sole e vi erano chiazze di erba secca ovunque. Anche l'atmosfera era pesante , non vi era luce, solo il silenzio la riempiva come se fossimo congelati in una capsula spaziale. Non potevo guardar fuori, era come se tutto iniziasse e finisse lì, era come se fosse il solo luogo abitato dell'universo. L'anima sembrava fuori posto in quel luogo senza vita, sembrava vivo e vegeto e dava l'impressione di qualcuno che non sarebbe dovuto essere là ma vi era.
    L'energia emanata dall'apparizione si intensificava sempre più, diffondendosi intorno a me come la corrente elettrica percorre i cavi. La sua pulsante potenza era fredda, quasi gelida ed era irrefrenabile. Potevo avvertire un innaturale senso di paura.
    Una piccola voce nella mia testa mi consigliava di andar via immediatamente, il fantasma mi fissava in modo sarcastico. Volevo correre via da quella terra di spiriti, volevo allontanarmi da quell'anima, dalla sua spettrale energia e il silenzio che si respirava. Con uno sforzo aprii gli occhi. Il fantasma era andato via. Ero sola nella mia stanza, con il cuore che mi batteva all'impazzata. L'esperienza era stata spiacevole non potrei spiegare come mi sentii nemmeno a me stessa. Ma ero certa di una cosa, non avevo intenzione di tornare indietro e incontrare di nuovo il fantasma. Incerta su ciò che avevo visto, smisi di pensarci. Mi sentivo stanca per lo stress e l'agitazione che il fantasma mi aveva causato.
    Non assomigliava e non agiva come un uomo morto e la sua aura era troppo intensa a mio parere.
    Rimasi sveglia fino a tardi, non osavo andare a dormire, nel timore che il fantasma potesse apparirmi in sogno. Forse stavo diventando paranoica, in quanto l'energia che il fantasma emanava non era sinistra e la mia paura era solo infantile. Tuttavia non fui in grado di placare i miei pensieri.
    Avevo anche il dubbio che l'anima fosse proprio quella di Michaek Jackson. L'artista che conoscevo aveva la pelle chiara , non più così giovane e rovinato dalla vita, diverso dal giovane fresco, spumeggiante ed energico spettro che avevo appena incontrato. Non avevo certezze, il mio cuore dondolava come un pendolo tra il dubbio e il desiderio che fosse tutto vero.
    Nonostante i miei sforzi, le mie palpebre si abbassavano per il sonno. Incapace di combattere contro l'omino del sonno scivolai in in sonno agitato e sognai tutta la notte angeli caduti, che camminavano sulla terra percorrendo strade solitarie nel buio della notte, in cerca della salvezza.
    Il giorno seguente mi svegliai all'alba con la gradevole brezza del mattino avvolta dai tenui raggi del sole e misi da parte le esperienze paranormali del giorno precedente.
    Una tazza di caldo té fumante mi permise di riprendere contatto con la realtà. Sorseggiando la mia tazza, aprii il giornale e da una foto Michael fissava il mondo come per metterlo alla prova, proprio come aveva fatto durante le sua vita . Questo mi ricordò la visita dello spirito ricevuta il giorno precedente. Mi ero svegliata nel solito modo e con i soliti rumori , la famiglia che si stava preparando per iniziare la giornata correndo in giro per casa alla ricerca delle chiavi della macchina o documenti spariti . Le domestiche chiacchierone stavano discutendo in cucina su qualche problema che si era creato e il mio gatto Blackie si strofinava sulle mie gambe facendo le fusa perché voleva la colazione . Ciò che era accaduto ieri era un sogno da dimenticare. Sembrava difficilmente credibile che io avessi mai incontrato la giovane anima di Michael Jackson. Non avevo condiviso con nessuno il mio incontro, nemmeno con la persona che custodisce tutti i miei segreti, mia madre. Mi sedetti , ed in silenzio guardai il suo profilo e realizzai quanto suonasse assurdo e irrilevante. Non volevo più prestargli alcuna attenzione.
    Era tardo pomeriggio e stavo leggendo le mie e-mails. "Nulla di importante qui". Mi stavo annoiando e clikkai per ritornare sulla mia home page piena di immagini del cantante. La notizia della sua morte era pane per i denti dei media. Nonostante questo , fui felice di trovare una sola immagine e, ringraziando Dio per questo , chiusi il pc.
    "Mi sento triste per la sua morte". Disse mia sorella. Mi aveva vista far scorrere in alto e in basso la pagina del sito, " E' una grande perdita". "Si, lo è". Ero d'accordo con lei.
    "Hai cercato di scoprire cosa gli è successo?". La guardai "No, non ancora". Mi sentii in imbarazzo per non essere stata onesta.
    "Dovresti farlo". Mi consigliò poiché sapeva che, dopo, avevo sempre qualche aneddoto da raccontare.
    "Okay, lo farò" Le dissi.
    Ero rilassata e in pace. L'anima mi sembrava più simile ad un film muto piuttosto che un reality. In qualche modo cercai di rassicurare me stessa dicendomi che era la mente che mi faceva scherzi e mettendo da parte ogni riserva che avessi mai avuto abbandonai la promessa di non far visita di nuovo al fantasma. Perciò , bussai alla porta del mio subconscio e richiesi ai miei consiglieri spirituali il loro gentile aiuto, ed in un istante fui di nuovo alla presenza dello spirito, come se una magia mi avesse portata là. Non fu nel modo che avevo previsto e desiderato malgrado la mia natura investigativa. Ricordai che la curiosità uccise il gatto. Ero turbata e la mia mente sensibile diventò come infiammata. Il giovane Michael Jackson , ancora il quel posto desolato, elegante e vigile.
    "Ancora tu?". Il tono della sua voce era indifferente, "Perché sei tornata?". Sorpresa e infastidita dalla non amichevole accoglienza lo fissai anch'io in modo non amichevole, rimanendo in silenzio.
    "Perché mi segui?" Mi chiese spocchioso.
    "Questo fantasma non conosce le buone maniere". Pensai. Il comportamento indisponente dell'anima ostinata era preoccupante.
    "Non ti sto seguendo affatto". Replicai indignata alla sua accusa ridicola. Pensavo che il fantasma fosse più indulgente.
    "Me ne sto andando". Gli dissi. " Volevo solo sapere come stavi, solo questo". E così dicendo aprii gli occhi e tornai nel mio mondo.
    La verità è che mi è piaciuto molto come cantante, ma non lo ascoltavo da tanto tempo. Il ricco e vasto patrimonio musicale del mio paese, le etnie religiose come le tradizioni culturali rendevano impossibile coltivare l'isteria dei fans che lo seguivano. Per me Michael Jackson era un famoso cantante americano, non un semidio da venerare. Il fantasma si comportava come se io fossi una minaccia e io non ero pronta per accettare questo ruolo. Ma l'impressione che ebbi fu che nonostante il suo comportamento guardingo e non amichevole egli non era scortese e sgarbato di proposito. Sembrava un anticonformista : qualcuno che vorrebbe dire cosa gli pare, senza curarsi delle convenzioni. Anche con il suo comportamento asociale e lo sguardo truce dava un senso di sicurezza. Non ero agitata anche se stanca. Ero calma , il mio nervosismo era irrilevante. Pensai che fosse una cosa che dovevo aspettarmi durante l'incontro con un uomo morto.
    Mi stupiva quanto egli sembrasse normale diverso dalla bizzarra immagine data dai media, con une energia che era forte a turbolenta, come le potenti onde nelle acque tumultuose. Non era simile a nulla di ciò che avevo provato nelle mie precedenti ricerche.
    "Questo mi infastidisce" Realizzai per la prima volta," questo intenso potere che circonda la sua anima, come una forza incontrollabile". La cosa risvegliò in me una strana sensazione.


    CONTINUA...

    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

    Edited by valerie77 - 14/10/2013, 15:49
     
    Top
    .
  3.     Top   -1
     
    .
    Avatar

    Dirty Diana

    Group
    Member
    Posts
    1,067

    Status
    L'accaduto risvegliò in me una strana sensazione. Una sensazione di inspiegabile antipatia mescolata all'eccitazione per una scoperta che catturò la mia immaginazione e travolse i miei pensieri.
    La paura, l'agitazione e la galoppante immaginazione rendevano la mia mente inquieta. L'odioso fantasma non era amichevole e nemmeno minaccioso. Capii che per lo spirito non ero la benvenuta e mi sentii insicura a causa della forte aura che lo circondava.
    " Chi vorrebbe dei problemi dopo la sua morte".Pensai. Questa volta sapevo che non sarei tornata indietro per un'altra visita. L'anima sembrava isolata e solitaria, misteriosa e potente.
    Pensai che le scelta migliore fosse quella di rimanere lontana e non disturbare il riposo dello spirito.
    Tuttavia la mia forte intenzione fu presto spazzata via dal desiderio di sapere di più e la mia energia spirituale mi riportò indietro verso il fantasma anche se la sensazione di isolamento, assenza di vita e la morte come il silenzio dell'aria mi infastidivano.
    " E' questo che accade a tutti noi? Andremo tutti in quel luogo solitario?" Nessuno mi rispose. Lo spettro sembrava felice e contento ma intorno a lui c'era il vuoto come la morte, immersa nella solitudine. Attraverso lo spettro vedevo il mio "Riposa in pace".
    Il giorno successivo fu , caldo, assolato e splendente come tutte le giornate estive. Il sole si levò brillante e glorioso nel cielo blu , splendente di nuova luce e energia. Io non riuscivo a liberarmi dalla sensazione di solitudine che circondava il fantasma. La sensazione spiacevole legata allo shock si era attenuata ed un tranquillo distacco pacificava la mia fluttuante ansia. Non pensai al fantasma e mi lasciai assorbire dalla solita routine. Non avevo letto i giornali o acceso la tv. Non volevo che qualcosa mi ricordasse di nuovo lo spettro.
    A sera mentre stavo prendendo il tè mio fratello accese la tv e Michael Jackson era là sullo schermo. Stavano mostrando delle immagini che andavano dalla sua infanzia fino al giorno in cui un'ambulanza portò il suo corpo senza vita all'ospedale.
    Rimasi senza parole. Non avevo mai pensato che qualcuno potesse avere così tanti volti, da una decade all'altra, in tutta la sua vita. Era incredibile quanto si era trsformato durante gli anni. Da giovane , brillante, affascinante, agile uomo di colore dai grandi occhi e con i tipici capelli afro ed un sorriso attraente divenne un uomo che sembrava triste, dalla pelle di porcellana con gli occhi vuoti , esausto. Un uomo che sembrava senza speranza e disilluso dalla vita con la parrucca e l'andatura incerta, come i suoi sogni.
    Mi stupii di come la vita può cambiare gli individui. La chirurgia plastica può cambiare l'aspetto esterno ma i sentimenti umani non possono essere cambiati a colpi di scalpello. Quello che vidi sul viso di Michael Jackson fu un cambiamento profondo, più profondo di quello che abbiamo visto sul suo viso.
    Il giorno seguente stavo tranquillamente leggendo un romanzo di uno scrittore russo ed ero immersa nella lettura quando ,non so come mai, iniziai a rivolgere il mio pensiero a quell'anima solitaria , ma posso giurare che non era mia intenzione. Non avevo pensato al fantasma per tutto il giorno. Avevo mantenuto la mia mente lontana da ogni tentazione , ma forse volevo ancora conoscere e passeggiare nel mondo che era nel mio subconscio. Più mi addentravo più l'immagine dell'anima diventava chiara e vivida ancora seduta là , silenziosa e profondamente pensierosa .
    Alzò lo sguardo verso di me, già sapeva.
    "Non saresti dovuta tornare" . il suo atteggiamento era freddo ma gentile. "Come ti sentiresti se io ti seguissi ?. Il suo viso era inespressivo e il suo sguardo penetrante .
    Ero scioccata. Quelle parole avevano l'effetto di dardi taglienti scagliati a trafiggerei miei fragili nervi. Essere perseguitata da uno spettro durante la propria vita era una sensazione spaventosa. Stetti in guardia, avvertendo una sensazione strana che non avevo mai provato prima. evitando di distogliere lo sguardo dallo spettro feci un passo indietro poiché non ero pronta a dare al fantasma l'opportunità di impossessarsi di me. Fuggii dal sinico spirito e tornai al sicuro nella mia camera. Mi pentii per essere venuta meno alla mia promessa. Non realizzai , però, che dal mondo dei morti avevo portato con me la paura che la sua presenza e le sue parole. Sconvolta e vulnerabile capii che era arrivato il momento di condividere l'esperienza con qualcuno che ritenevo saggio, mia madre. Non ero pronta a vivere quella cosa da sola. I miei nomadi viaggi sulle vie degli spiriti non erano una novità per lei. Come sempre lei fu insieme allarmata e divertita dai miei vividi racconti. La mia fortuna era che, essendo una scrittrice, possedeva una mente ed una visione delle cose che le consentivano di comprendere la parte astratta e quella reale della vita.
    Le raccontai dettagliatamente l'accaduto, come mi ero imbattuta nel cosiddetto fantasma e di come avevo predisposto la mia fuga. Lei mi ascoltò con l'espressione del " Te lo avevo detto" negli occhi e sentii che avrebbe voluto entrare nel mio subconscio per proteggermi da me stessa; per fortuna non era possibile.
    Ascoltando le mie angosce sorrideva anche se capivo che non era contenta per ciò che mi stava accadendo.
    " Non è prudente seguire ciò che è innaturale e senza controllo te l'ho sempre detto. Le persone famose hanno la tendenza ad essere vanitosi, tesoro, essi sono abituati ad essere osannati dai fans che li seguono. Forse questo fantasma è uno pochino vanitoso, tutto qui".
    Come al solito accettai il suo pensiero come ogni volta in cui mi ero creata dei problemi e cercavo il suo aiuto.
    Resa forte dal buon senso e con rinnovato spirito e sentendomi supportata nella mia impresa, non ero pronta a ripetere la stupidaggine. Essendo nervosa, il mio subconscio era vigile come un sensibile sonar, pronta per localizzare i segnali di un'anima nascosta in un oceano di energia.
    Come sempre il mio subconscio provò la sua lealtà e sentii la sua presenza , sentii la sua tenue eco come passi di danza su un pavimento di granito, e il ritmo mi invitava all'ascolto. C'era qualcuno là, qualcuno stava cercando di parlare con me. La voce proveniva da qualche terra lontana, dentro di me. Appoggiai il libro e iniziai ad ascoltare ancora il delicato, melodico suono. Sapevo senza ombra di dubbio che era Michael.
    "Cosa vuoi?"Questa volta fui io a porre la domanda. Non avvertivo apprensione o ansia, l'avevo previsto. In qualche modo me lo aspettavo. Per quale motivo mi sarei dovuta sentire così? Non sapevo rispondere. Tuttavia ero certa che l'anima volesse dirmi qualcosa.
    " Le porteresti un mio messaggio?" La sua voce era dolce e amichevole. E fu una piacevole sorpresa. Anche la sua energia era scesa di intensità.
    "A chi?" Chiesi in tono sorpreso.
    "A Lisa" , disse lo spirito con lo stesso tono gradevole e gentile.
    "Che è Lisa?" Ero disorientata da tutta quella cortesia.
    "Una volta ero sposato con lei" Disse.
    Cercai di sbirciare ma una foschia copriva tutto.
    Ero stupefatta dal modo calmo con cui parlai con lui.
    Questo era lo stesso fantasma che soltanto ieri mi aveva causato stress e angoscia. In quel momento mi sentivo libera da problemi e timori.
    "Perché non lo porti tu personalmente?" Chiesi. "Non puoi parlare con lei come fai con me?"
    " Scrivi soltanto queste poche righe per lei, aiutami" La sua voce era gentile e supplichevole. Capii che aveva dimestichezza con le parole un modo saggio e navigato.
    "Proverò ma non posso prometterti nulla" Gli dissi , nascondendo l'agitazione nel profondo della mia anima. E oltretutto ero curiosissima di sapere cosa avesse da dire alla sua ex moglie.
    "Dille che mi spiace che il nostro matrimonio sia stato breve. Dille che mi dispiace non averla aiutata quando ha avuto bisogno di me".
    Lo ascoltai anche se non ero in grado di capire il messaggio o il significato. "Deve essere qualcosa di personale" Pensai.
    "Vuoi che io le porti questo messaggio?" Il fantasma era ancora invisibile.
    "Si, lo voglio" Egli affermò.
    "Posso raggiungerla? Perché dovrebbe credermi?". La richiesta dello spettro sembrava strana e oltre la mia comprensione.
    "Non devi preoccuparti di questo" Mi rispose ancora nascosto nella nebbia.
    In tutta onestà, volevo aiutare l'anima e tentai, ma in vano. Da dove mi trovavo, a migliaia di chilometri di distanza, non c'era modo per me di raggiungere Lisa Marie Presley. Scrissi il suo nome su un motore di ricerca e lei era là, in una piccola foto nell'angolo a sinistra del suo blog.
    Era una donna attraente e dallo sguardo affascinante. Nel suo blog aveva scritto del periodo in cui era stata sposata con Michael Jackson, del suo amore, della sua tristezza. Era lontana, troppo lontana. Pensai che questo non sarebbe stato un problema.
    Aspettai a dirgli che non gli potevo fare questo favore. Andava oltre le mie possibilità ed mi rammaricavo per non essere in grado di dare il mio aiuto ad un uomo morto . Sapevo che egli avrebbe voluto sapere , che sarebbe tornato per avere notizie. Mi spiaceva deluderlo ma non avevo nulla da dirgli.
    Lo spettro arrivo nel mio subconscio. L'apparizione non tentò di mandarmi via o di spaventarmi. Potevo percepire le sue sensazioni di attesa e speranza .
    "Dovresti contattata personalmente, sono sicura che sarebbe più felice di ascoltare il messaggio da te piuttosto che da un'estranea" Gli suggerii , ma in modo distaccato poiché non volevo che si creasse false speranze senza ragione. Il fantasma non rispose, non subito almeno . Ora era visibile ,sotto forma di una splendente luce bianca avente sembianze umane . Posso dirvi che era molto pensieroso "Perché non provi ?" Mi chiese , insistente come un bambino agitato.
    " Un messaggio così personale , dovrebbe essere recapitato da te, non da un'estranea " Usai un tono più simpatico questa volta.
    "Okay, forse lo farò " Egli era ancora incerto.
    " Fammi sapere come è andata" Mentalmente lo salutai.
    " Perché dovrebbe condividere con me cosa è accaduto?" Mi domandavo a me stessa sebbene anch'io fossi curiosa di sapere cosa era successo tra lui e la ex moglie.
    Ottenni presto la risposta. L'anima divenne visibile il giorno seguente, aveva l'aspetto di un giovane uomo di colore.
    " Sono andato da lei" Mi disse.
    "Cosa le hai detto?"
    "Niente" Mi rispose senza entusiasmo. Sembrava avesse perso la frenesia di cui ero stata testimone nei quattro giorni precedenti.
    "Perché no?" Gli chiesi. Temevo che egli non avesse piacere di condividere con me dettagli privati; ma io aspettavo ancora una risposta.
    Lo spirito era silenzioso e passivo ora.
    " Lei avrebbe anche potuto sentirmi ,forse" Disse dopo una pausa pensierosa.
    "Spero lo abbia fatto " Risposi con un sorriso per dare coraggio all' avvilita anima della star disillusa.

    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

    Edited by valerie77 - 14/10/2013, 15:49
     
    Top
    .
2 replies since 1/10/2013, 20:51   259 views
  Share  
.