Posts written by ArcoIris

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    'aspita quante torte personalizzate! clapping
    Dall'aspetto sembrano molto invitanti.. mi hai fatto venir voglia di andare a comprarmene una..

    Ma do ve le trovi queste stupende gif??? me le salvo.. sono troppo belle!
    :HUG:
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    Grazie Angela! NHML0DC

    avevo dimenticato di ringraziare in modo particolare la nostra Arianna per aver preparato oggi questo colorato e bellissimo angolo ..tutto per me!
    57HlS 3DaZwcS
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    f-tt0651f2872600137b9f
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    Ma che belle torte, tutte colorate!!! La prima è molto originale BHOOO117
    GRAZIE GRAZIE GRAZIE 7o8nrnrs A TUTTE!!!!EmoticonVillage104%20(10)

    Edited by Arcoiris - 3/12/2013, 09:31
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    Una carrellata?

    clicca per ingrandire....

    1976_SOUL_10_MAGGIO 1978_ACTION_9_NOVEMBRE 1978_JET_26_OTTOBRE 1979_BLUES_SOUL_28_AGOSTO

    1979_DISCO_DANCING_ISSUE_N_8 1979_JET_16_AGOSTO 1979_SOUL_20_AGOSTO

    1980_BANANAS_DICEMBRE 1980_BLACK_STARS_APRILE 1980_BLUES_SOUL_6_19_MAGGIO 1980_JET_31_LUGLIO

    1982_RIGHT_ON_SPRING 1983_PEOPLE_17_OTTOBRE 1983_RIGHT_ON_DICEMBRE
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    2300 Jackson Street (Kelvin Lam Edit Version) UPLOAD



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    Katherine Jackson interview A mother's pain on 60 minutes Sept 1st 2013 sub ita

















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    LA VERITA' su MICHAEL JACKSON
    Giovedì il leggendario cantante avrebbe compiuto 55 anni





    Il 29 agosto Michael Jackson avrebbe compiuto cinquantacinque anni, ma un destino tragico e beffardo lo ha portato via il 25 giugno del 2009, a causa di una dose eccessiva di medicinali. Pochi giorni dopo sarebbe partito il tour 'This is it', che avrebbe segnato il suo trionfale ritorno sulle scene all’Arena O2 di Londra per gli ultimi, spettacolari concerti della sua carriera.

    Michael Jackson non è stato solo il Re del Pop, definizione che suona troppo riduttiva soprattutto visto cosa è diventato oggi il pop, ma è stato il numero uno della musica e del ballo, l’unico a eccellere in entrambe le discipline.

    Mentre grandi artisti come Bob Dylan e Bruce Springsteen hanno raccontato con verità e con poesia quello che accadeva nel mondo, Jackson ha fatto qualcosa di più: ha creato un nuovo mondo, nel quale non ci sono più distinzioni tra musica, ballo, video e messaggio, una dimensione parallela in sui si viene catapultati ogni volta che si preme play sul proprio stereo o lettore dvd.

    Michael è stato il primo artista ad abbattere gli steccati di genere, portando la musica nera fuori dalla comunità afroamericana e diffondendola in tutto il mondo, coniugando in modo assolutamente originale funk, soul, r&b, gospel, rock ed elettronica.

    Album come 'Dangerous' e 'Invincible' sono stati così innovativi e avanguardastici nelle sonorità da non sfigurare affatto con le migliori produzioni pop e dance di oggi. Jackson ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare degli ultimi quarant'anni, percorrendo strade artistiche che nessuno aveva mai intrapreso, trasformando i video in veri e propri film, inventando passi di danza che vengono oggi insegnati nelle scuole di ballo, innalzando il pop a vera e propria forma d’arte.

    Mentre tutti conoscono i suoi record di vendite, pochi sanno che l’ex leader dei Jackson Five è stato il maggior filantropo dello show business, con 400 milioni di dollari donati a ospedali e a orfanotrofi, cifra certificata dal Guiness dei primati.

    Il messaggio delle sue canzoni è all’insegna della pace, della speranza, della difesa della natura, della fratellanza tra i popoli. Decine di cantanti si sono ispirati alla sua musica, ma nessuno ne ha mai eguagliato l’originalità, la freschezza e l’intensità emotiva. Eppure da quasi trent’anni sui media si parla di Jackson più per screditarlo con fantasiose ricostruzioni che per metterne in luce le sue straordinarie qualità di artista.

    Il nostro obiettivo è quello di far conoscere ai lettori la verità sull’uomo Micheal, una persona generosa, sensibile, curiosa e colta.

    Due mesi fa un tabloid britannico ha riportato alcuni fantomatici files dell’FBI che mostravano come Jackson abbia pagato 35 milioni di dollari per comprare il silenzio di «due dozzine»di ragazzi, numero più volte contraddetto, vittime di abusi da parte del cantante.

    In realtà alcuni giornalisti, più desiderosi di scoprire la verità che di cavalcare facili scoop, hanno messo in evidenza le numerose incongruenze dell’articolo, prima di tutto che i presunti documenti dell’FBI non appartengano all’intelligence americana, ma sono semplici fotocopie di trascrizioni fatte da un investigatore privato, dal passato poco limpido. Al di là dell’evidente inconsistenza di queste fantasiose accuse, è bene chiarire una volta per tutte la natura dei rapporti tra Michael e i bambini, troppe volte fonte di equivoci e di maldicenze.

    Chi, meglio dello stesso Michael, ha fatto chiarezza su questo punto? «Il prezzo che ho pagato al successo è la mia infanzia: non ho potuto fare quello che si fa da bambini. Non ho giocato, non ho avuto amici, solo gli impegni musicali e i miei fratelli. Molti oggi mi domandano perché mi circondo di bambini: è per l’infanzia che non ho avuto, adesso la trovo nei bambini, a Disneyland, nei cartoni animati e nei videogame».
    Jackson, in un’altra intervista, ha aggiunto: «Con i bambini riesco ad avere quell’amicizia e quell’intesa che non riesco ad avere con gli adulti. In più, i bambini non mi hanno mai ingannato o fatto del male, mentre gli adulti sì».

    Il Re del Pop ha iniziato a lavorare nel mondo della musica a soli cinque anni. Tutti i giorni, dopo la scuola, i Jackson Five provavano le canzoni nel salotto di casa e andavano avanti fino alle ore piccole, con ritmi di lavoro durissimi da sostenere. Quando uno dei fratelli sbagliava, veniva punito a frustate da parte del padre-manager.
    Michael, proprio perché era il talento più limpido dei Jackson Five, è stato il bersaglio principale delle violente attenzioni del padre. Non bisogna essere psicologi per capire come il cantante abbia costantemente cercato di riappropriarsi della sua infanzia e, in quanto vittima di violenze fisiche e psicologiche, abbia fatto della difesa dei bambini la sua ragione di vita.

    Il leggendario Neverland, la sua casa-lunapark, era un luogo di gioia che accoglieva, per un breve periodo, bambini gravemente ammalati di cancro e le loro famiglie.
    Neverland era sempre affollato di persone, tra domestici, addetti alla sicurezza e soprattutto i genitori dei piccoli ospiti.
    Non si capisce, quindi, come il cantante possa aver commesso degli abusi con decine di occhi costantemente puntati su di lui.

    Un’altra accusa che per tanti anni è stata fatta all’artista è stata quella di essersi sbiancato, come se volesse rinnegare le sue radici afroamericane, di cui invece andava fiero e orgoglioso.
    Michael aveva ereditato dal padre la vitiligine, una malattia che provoca estese macchie bianche, tanto più evidenti su una persona di colore.
    Attraverso il trucco e le luci, il cantante cercava di rendere meno evidenti queste differenze di colore, ma non si è mai sottoposto a schiarimenti della pelle, una pratica che, peraltro, non risulta sia ancora possibile realizzare.

    Esemplare di come possa essere distorta la realtà è la leggenda metropolitana che Michael dormisse in una camera iperbarica per mantenersi giovane più a lungo.
    In realtà quella camera iperbarica era una delle tante donazioni che l’artista aveva fatto a un ospedale, il Brotman Medical Center di Culver City, dove lui stesso era stato ricoverato nel 1984 in seguito all’incidente durante le riprese dello spot Pepsi, nel quale riportò ustioni di secondo e di terzo grado sul viso e sul cuoio capelluto.
    Il cantante, da giocherellone quale era, si divertì a provare la camera iperbarica e così quella foto fece il giro del mondo, alimentando la maldicenza.

    In pochi sanno, inoltre, che Jackson era un lettore attento e vorace, con una biblioteca di oltre ventimila volumi. Amava i romanzi di Barrie e di Dickens, le opere di Blake, Emerson e Wordsworth, le biografie di Einstein e di Michelangelo.
    Per quest’ultimo aveva una vera e propria venerazione: «Sono un patito di Michelangelo e amo il modo in cui il suo spirito è rappresentato in tutte le sue opere. Lui era consapevole che, dal giorno in cui sarebbe morto, la sua arte sarebbe vissuta in eterno».

    Forse neanche Michael era consapevole che la sua musica, la sua danza e il suo messaggio, più forti del gossip e dei presunti scoop, sarebbero vissuti in eterno, così come l’affetto e la riconoscenza dei milioni di fan che lo hanno capito e amato.
    Fonte: www.lindro.it/societa/societa-news/...michael-jackson
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    Firmato. ;)
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    CITAZIONE (valerie77 @ 10/7/2013, 19:24) 

    **AGGIORNAMENTO SULLA LETTERA APERTA**



    Domani sarà disponibile il formato pdf.. link che appena pubblicato metterò qui per opportuna conoscenza di tutti.
    Va inviato A CHIUNQUE. Non solo tutti i canali di stampa che conoscete.. MA DAVVERO chiunque.
    Billboard tanto ne parlerà, ma sarà forse anche l'unico.
    Per cui sta a noi , e come ho già detto la comunicazione non deve essere necessariamente fra la stampa e noi.
    ok?

    Ecco il link del formato in PDF.

    https://www.dropbox.com/s/j84hff6js8tp115/...ets%20FINAL.pdf

    che carini i nostri loghi! :clap:
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    Michael Jackson e l'arte di fare del bene


    Michael Jackson era sempre alla ricerca di modi per fare cose meravigliose per le persone. Nei primi anni 80, gli mandai una lettera parlandogli di una famiglia di colore, la cui proprietà avevo messo in vendita proprio vicino al Coliseum.

    Il padre ottantasettenne, affetto da una grave patologia cardiaca, aveva tre giovani ragazzi d’età compresa tra i 16 e i 19 anni, che ancora si sforzavano di terminare gli studi. Questo anziano padre si prendeva cura di loro al meglio che poteva. Li mandava a scuola e preparava loro i pasti. Essi aiutavano nelle faccende domestiche e facevano il loro bucato. (Non c’era una madre nella casa; la madre bianca e avvezza alle droghe si era suicidata alcuni anni prima.)

    Raccontai a Michael Jackson la storia e gli dissi che il nipote cinquantenne era subentrato nella cura dei ragazzi quando il padre era morto al Good Samaritan Hospital. Stavano per perdere la loro casa a causa di un pignoramento; anche se io avevo messo in vendita la proprietà, nessuno la stava acquistando. Mi sentivo in dovere di cercare loro aiuto così che potessero continuare gli studi.
    Michael mi telefonò dopo aver ricevuto la mia lettera. “Bene, voglio aiutare,” disse, “dammi l’indirizzo e i numeri di telefono.” Michael, quindi, mandò qualcuno in visita da loro con dei regali. Parlò con il nipote 50enne che si stava prendendo cura di questi ragazzi dopo che loro padre era morto.
    Michael continuò con i pagamenti della casa così non sarebbe stata confiscata causa pignoramento e poteva rimanere sul mercato finchè non sarebbe stata venduta. La casa andò in successione ad un’asta aperta a potenziali acquirenti, in quanto il vecchio padre non aveva lasciato un testamento oppure un fondo fiduciario per i figli. Michael mandò qualcuno là per mantenere il prezzo. Finalmente la proprietà fu venduta e i ragazzi andarono a vivere con il cugino nel suo appartamento. Michael combinò per loro l’acquisto di un appartamento più grande con tre camere da letto, così che questo gentiluomo poteva prendersi cura di sua nipote e dei due nipoti. Questi tre ragazzi si diplomarono e andarono all’università mentre stavano con loro cugino.

    Dal momento che non c’era neanche un’assicurazione funebre, Michael aiutò anche a pagare le spese per la sepoltura di loro padre, un uomo che non aveva mai conosciuto. E, naturalmente, continuò ad aiutare questi tre ragazzi finchè non si diplomarono e andarono all’università con speciali borse di studio.
    Io spero che questo dia prova di un caritevole , generoso Michael, che portò aiuto a questi bambini. La sua generosità ha toccato il mio cuore.

    Gloria Rhoads Berlin (tratto da "In search of Neverland")
    Traduzione di Cristiana Blasi

    La foto non è relativa al caso descritto da Gloria Rhodes Berlin nel libro

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    La frutta la lascio a voi..il resto lo mangio io!
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    caspita, due giorni fa era ancora a 516 ! 1000 petizioni sono pochine ma meglio di niente è!
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    a447 fiori_stw-85
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    caspiterina!! mi piace molto Keanu e , a parte la storia del suo amico River , la moglie e il bambino..non conoscevo il resto. :(

    Edit
    Ho appena visto gli slip! omioddio... ma che roba è???? cosa devono vedere i miei vecchi e stanchi occhietti!!! :wacko:
25 replies since 14/9/2010
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