Posts written by friend sister m.j.

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    MICHAEL JACKSON, l’artista e l’uomo come non è mai stato raccontato



    Uno straordinario viaggio alla scoperta di un’icona della musica e del mistero che circonda la sua scomparsa

    9 giugno 2014


    “Ognuno di voi sta facendo un ottimo lavoro. Continuate così, credeteci e abbiate fede. Datemi il massimo, tutta la vostra resistenza, pazienza e comprensione. Questa è un’avventura, una grande avventura. Non siate nervosi. Loro (il pubblico) vogliono esperienze meravigliose, vogliono evadere. Vogliamo portarli dove non sono mai stati. Vogliamo mostrargli un talento prima d’ora mai visto.
    Quindi date il massimo. Sappiate che AMO TUTTI VOI, SIAMO UNA FAMIGLIA. Si, SIAMO UNA FAMIGLIA. Stiamo riportando l’amore nel mondo per ricordare al mondo che esso è importante. L’AMORE E’ IMPORTANTE. Amarsi l’un l’altro. SIAMO UNA COSA SOLA. Ecco il messaggio. Curarsi del pianeta. Per farlo bene, abbiamo quattro anni di tempo, altrimenti il danno da noi commesso sarà irreversibile. Quindi, abbiamo un messaggio importante da comunicare, capito? FIN QUI, VI RINGRAZIO DELLA COLLABORAZIONE. GRAZIE, GRAZIE MILLE”

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    Con queste parole, pronunciate durante le prove del “This Is It”, che poi sarebbe diventato un film, Michael Jackson ringraziava tutti coloro che avevano lavorato alla realizzazione di quello che sarebbe dovuto essere il “final curtain call”, come lui stesso aveva dichiarato durante la conferenza stampa tenutasi il 5 marzo 2009 all’O2 Arena di Londra, ovvero le sue ultime esibizioni.
    Come sappiamo, la serie di concerti che avrebbe dovuto prendere il via a luglio non si svolse mai: il 25 giugno 2009, mentre era nella sua casa di Holmby Hills (Los Angeles), Michael ebbe un malore, a causa di una somministrazione eccessiva di Propofol (farmaco spesso utilizzato dagli anestesisti come principale agente di induzione dell’anestesia), e nonostante l’intervento dei soccorsi e il successivo trasferimento alla clinica dell’UCLA Medical Center, la clinica ospedaliera dell’Università della California, i tentativi di rianimazione fallirono. Michael venne dichiarato morto alle ore 14.26, fu il fratello Jermaine a leggere il comunicato stampa, preceduto dal sito TMZ che diffuse la notizia con qualche minuto di anticipo.

    Senza ombra di dubbio Michael ha segnato indelebilmente il mondo della musica : con il suo inconfondibile stile, la sua inimitabile voce, i suoi passi di danza e soprattutto attraverso l’incredibile feeling che ha saputo costruire con i fans in decenni di carriera, che oltre all’artista hanno saputo riconoscere “l’uomo e la sua anima”, guardando oltre i riflettori e le falsità raccontate dai tabloid.
    Fin da bambino sognava di diventare un grande intrattenitore, magari il più grande di sempre, e certamente ha saputo riversare tutta la propria genialità nel suo proposito.
    Nel corso della sua carriera ha generosamente donato ingenti somme pluri-milionarie per le cure mediche di bambini e adulti gravemente malati che, senza il suo provvidenziale e caritatevole intervento, probabilmente sarebbero morti nell’indifferenza generale.
    Per tutto questo Michael si è guadagnato un posto da immortale nella storia della musica e soprattutto nel cuore di tante persone.



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    Vedendo le posizioni di vertice occupate dai suoi dischi nelle classifiche di vendita, il consenso planetario che riscuotono gli album postumi come “Michael” e il recentissimo “Xscape”, il trasporto e l’emozione con cui parenti, amici, colleghi e fans parlano di lui, e le iniziative a scopo benefico che nascono sulla scia dei valori che ha comunicato con la sua musica, si ha quasi l’impressione che Michael non se ne sia mai andato.
    Quando durante l’ultima edizione dei “Billboard Music Awards”, uno dei più importanti premi musicali statunitensi, tenutasi il 18 maggio scorso a Las Vegas, presso l’MGM Grand Garden Arena, “The King of Pop” è tornato ad esibirsi sulle note di “Slave to The Rhythm”, anche se tutti sapevano di essere davanti ad un “ologramma”, per molti questo è passato in secondo piano; presentato come “qualcosa di mai visto prima che avrebbe portato l’esperienza di intrattenimento su un altro livello”, questo evento è riuscito, seppur per pochi instanti, ad emozionare e a far credere grazie ad una magistrale illusione, che lui fosse veramente lì, che lui fosse ancora vivo.

    Eppure c’è chi crede che Michael sia realmente vivo ed abbia inscenato la propria morte, un teoria che grazie alla rete ha raggiunto una portata planetaria, riunendo persone da tutto il mondo e portando alla creazione di siti, blog e forum di discussione.
    I “believers”, coloro che hanno abbracciato l’idea della “death hoax” (finta morte), fin dalla circolazione delle prime notizie della sua scomparsa, non hanno mai creduto che Michael fosse morto, e non solo perché non riescono ad accettare la perdita del loro idolo.
    Giorno dopo giorno, in questi lunghi cinque anni, hanno iniziato a notare stranezze di vario genere, che sembrano collegarsi le une alle altre come in un perfetto gioco ad incastro, e risulta assai difficile pensare si tratti esclusivamente di coincidenze o casualità.
    Quello di “non poter morire” d’altronde sembra essere un destino comune a numerose star e i complottisti teorizzano che i vari Kurt Cobain, Marylin Monroe, John Lennon, Elvis Presley, Bruce Lee, Tupac in realtà non siano morti e vivano chissà dove, nell’anonimato.
    Nel caso di Michael sembra però che ci troviamo davanti a qualcosa di completamente diverso, e se oggettivamente prendiamo in esame gli elementi e i “presunti” indizi che vengono portati a sostegno della teoria dell’hoax, diventa quantomeno arduo liquidare il tutto come “un abbaglio frutto della credulità”.



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    Significative sarebbero canzoni quali “Man in The Mirror” , “Leave Me Alone” , “Privacy” , “They Don’t Care About Us” , “Ghosts” , “Tabloid Junkie” , “Xscape” , “Money” , “Morphine” così come la copertina dell’album “Dangerous” (Pericoloso) del 1991, nella quale ricorrendo alle allegorie e simbologie esoteriche, ad opera del disegnatore Mark Ryden, Michael avrebbe segretamente descritto la SUA Storia Esoterica, nonché il “modus operandi” e le porte di accesso al mondo degli Illuminati.
    Anche la copertina di “Blood On The Dance Floor – History in The Mix” (Sangue sulla pista da Ballo – La SUA Storia nel Mix) del 1997, contiene simboli che anni dopo avrebbero comprovato la pianificazione di un attentato contro le Twin Towers dell’11 settembre 2001: l’orario esatto, la matrice esoterica e addirittura la fase della luna in cui sarebbe avvenuto.

    La gestualità utilizzata durante le prove del “This Is It” sembra ricondursi ad mix tra antica simbologia e sacralità orientali e linguaggio dei sordomuti, molte stranezze riguarderebbero il Dott. Conrad Murray (medico assunto dalla Aeg Live, la società promotrice dei concerti londinesi, condannato il 7 novembre 2011 per la morte dell’artista a quattro anni di carcere) e un po’ tutto lo svolgimento del processo.




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    Per lungo tempo c’è stato un acceso dibattito attorno al “middle name” di Michael, riportato come “Joe” sul certificato di nascita, carta d’identità e patente e come “Joseph” sui documenti posteriori alla morte; un altro dibattito ha riguardato un testamento redatto nel 2002, che riporta i nomi errati dei suoi tre figli e che, anche per altre ragioni, i suoi fratelli hanno ritenuto falso.
    Indizi e riferimenti sarebbero presenti in film quali “The Illusionist” , “Alice in Wonderland” , “Rio” “Il potente e magico Oz” , “Megamind” , “V per Vendetta” e anche in un minifilm di Shrek, in cui i personaggi intepretano il video di “Thriller”.

    Altri sarebbero in alcune campagne pubblicitarie, tra le quali spiccano “make.believe” della Sony, uno spot sempre della Sony dedicato ai personaggi dei videogames che rendono omaggio ad un ragazzo di nome “Michael” e quello della bevanda “5 Alive”: in quest’ultimo dalla sabbia di un’isola sbuca un Dodo (animale estinto) che inizia a cantare “I’am Alive” e accenna dei passi di moonwalk, la celebre camminata all’indietro di Michael; curiosamente i suoi familiari lo chiamavano affettuosamente Doo Doo che assomiglia molto a Dodo.

    Soffermandoci per un istante sul termine “believe”, da ricordare è l’omonimo spettacolo di Criss Angel, noto illusionista molto stimato da Michael, che tra l’altro vede la partecipazione della compagnia circense “Cirque du Soleil” : la locandina rappresenta un sipario rosso (qualcuno lo riconduce a quello della conferenza all’O2 Arena), dal quale si affaccia un coniglio bianco che invita ad entrare ed allo stesso tempo, con l’indice posto sulla bocca, a fare silenzio.
    Nella parte superiore del sipario spiccano due occhi in stile “Dangerous”, e da dietro il sipario si scorgono le gambe di un uomo sospeso, che riflette la propria ombra a terra, elemento che molti ritengono complementare al mezzobusto di Michael, rappresentato nella locandina dell’ “Immortal World Tour” del Cirque Du Soleil, portato in scena proprio in suo omaggio. Un’altra locandina di “Believe”, oltre alla presenza del solito coniglio bianco, vede Criss Angel riflesso in una serie di specchi, per i believers un chiaro riferimento al brano “Man in The Mirror”; da sottolineare il fatto che il “coniglio bianco” e il “circo” sono elementi che emergono numerose volte, sotto svariati aspetti, in tutta la vicenda.



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    Esistono molte incongruenze sulla chiamata di emergenza effettuata al 911 così come sul video dell’ambulanza che trasportava Michael, mentre esce in retromarcia dalla villa: trattandosi di un soccorso urgente, e visto l’ampio spazio di manovra all’interno della proprietà, l’ambulanza aveva la possibilità di uscire agevolmente nel senso di marcia, invece è uscita lentamente in retromarcia per allontanarsi altrettanto lentamente con sirena e lampeggianti spenti: comportamento inspiegabile se consideriamo che, stando alle notizie ufficiali, trasportava una persona in pericolo di vita, ma non ancora deceduta.
    Inoltre di questo documento esistono tre versioni realizzate da tre diverse persone da angolazioni differenti e curiosamente nessuna di queste mostra elementi comuni, quasi come se le riprese non fossero state effettuate contemporaneamente.
    Persino le foto che ritraggono un Michael agonizzante e quelle dell’autopsia hanno suscitato molti sospetti di autenticità, a causa di anomalie quali elementi fuori posto e segni di fotoritocco.


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    Molti dubbi sono sorti attorno alla partecipazione di David Rothenberg, alias Dave Dave, al celebre “Larry King Show” il 3 settembre 2009, esattamente nel giorno in cui si svolgevano i funerali in forma privata, un Dave Dave stranamente simile a Michael nella voce e nella gestualità; altrettanto bizzarre sono le dichiarazioni di alcuni amici e colleghi che hanno apertamente fatto intendere di non credere alla morte di Michael e in alcuni casi qualcuno si è dichiarato più o meno esplicitamente “believers”.
    Gli stessi fratelli e sorelle di Michael nelle interviste che hanno rilasciato si sono contraddetti più volte nel raccontare eventi e circostanze, alimentando ulteriormente con mezze frasi, sguardi di intesa e giochi di parole, i dubbi e le perplessità sorte attorno alla morte del fratello.



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    Una morte che era stata persino anticipata dalla rivista scandalistica statunitense “National Enquirer”, che nell’edizione del 12 gennaio 2009 titolava “Michael Jackson – 6 mesi di vita”, un caso veramente eccellente di predizione!.
    Così come è altrettanto insolito il caso del libro “The Mysterious Death of Michael Jackson” del ricercatore e divulgatore del mistero Robert Simone, pubblicato il 24 giugno 2009, cioè il giorno prima della morte, e che tutt’ora risulta introvabile persino in formato elettronico.
    Insolita è stata la conferenza stampa del 5 marzo 2009 all’O2 Arena di Londra, che ha proposto un Michael mai visto prima, disinvolto ed euforico a tal punto da incitare a più riprese i 1500 fans intervenuti, fino ad assumere pose che richiamano al Joker interpretato da Heath Ledger ne “Il Cavaliere Oscuro”.



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    Insolite sono ritenute anche la cerimonia di commemorazione pubblica, tenutasi il 7 luglio 2009 allo Staples Center di Los Angeles, durante la quale risaltava una foto tratta dal video “Liberian Girl”, nella quale Michael esegue delle riprese video da dietro una telecamera, e la cerimonia funebre in forma privata, tenutasi il 3 settembre 2009 al Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles, allestita come un set di un film nella quale ritroviamo nuovamente il tema “Liberian Girl” e dove tutti gli intervenuti apparivano distesi e sorridenti.
    Interessanti sono inoltre i riferimenti di carattere simbolico, numerologico ed esoterico, quali ad esempio il numero 7, la sequenza 777, l’Ankh, la Fenice, l’occhio di Ra, oltre ad una particolare successione cronologica degli avvenimenti, che ritroviamo lungo la carriera di Michael e che, come per altri elementi, si riprensenterebbero a più riprese nell’hoax.
    Secondo questa teoria tutto quello che si è verificato dal momento della “morte”, farebbe parte di un articolato piano, la cui genesi potrebbe risalire addirittura agli anni ’80, nel periodo trascorso tra l’uscita degli album “Thriller” e “Bad” in concomitanza con la circolazione delle prime “attenzioni” che la stampa scandalistica riserverà a Michael ancora fino ad oggi.

    Durissimi attacchi mediatici che in realtà nasconderebbero ben altre motivazioni: secondo quanto esposto da Adam Kadmon durante alcune recenti apparizioni televisive, rifacendosi ad alcune teorie di cospirazionismo, una fazione nordamericana della potente società segreta degli “Illuminati”, attirata dalle enormi potenzialità offerte dall’allora giovanissimo Michael, lo avrebbe attratto all’interno dell’organizzazione, promettendogli di favorirlo con il Loro Potere nel realizzare il suo sogno di migliorare il mondo per tutti. Come? Semplicemente, facendo quello per cui era nato: cantare, ballare, recitare e trasmettere emozioni positive.
    Una volta introdotto ai Loro segreti, Michael avrebbe però scoperto che gli Illuminati avevano intenzione di inserire messaggi subliminali nelle tracce sonore delle sue canzoni, così come già facevano con altri colleghi. Il rifiuto e la ribellione di Michael ai Loro piani, per via del potere conferitogli dalla popolarità a livello mondiale e dal suo patrimonio, lo resero ben presto una spina nel fianco dell’influente organizzazione.
    Mentre Michael mirava a riunire i popoli in nome della pace, investendo centinaia di milioni di dollari, fondando associazioni benefiche e pagando le cure alle persone più svantaggiate, gli Illuminati, miravano all’esatto contrario, ovvero la destabilizzazione internazionale, il controllo totale e la manipolazione delle coscienze con ogni mezzo, compreso il mondo dello spettacolo.



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    Ecco quindi che la “finta morte” sarebbe il modo che Michael avrebbe scelto per tutelare la propria incolumità e quella delle persone a lui care, e allo stesso tempo attuare e orchestrare nel nascondimento un piano volto a stimolare nelle persone lo sviluppo di una coscienza sociale e civile, capace di contrastare e impedire la realizzazione di determinati piani occulti.
    Sempre secondo questa teoria il tutto si starebbe svolgendo sotto la maschera di un meticoloso diversivo e allo stesso tempo di un potentissimo mezzo per diffondere informazioni, la realizzazione di un progetto al quale Michael aveva in mente di dedicarsi, come lui stesso dichiarò nel corso di alcune interviste e come riportano alcuni suoi appunti di lavoro, ovvero un film innovativo e pionieristico per far riflettere media e pubblico.

    Se questo un giorno fosse confermato, non sarebbe inappropriato definirlo “The Greatest Show on Earth”, titolo a lui assai caro, vista la passione per il circo e l’ammirazione per Phineas Taylor Barnum, imprenditore e circense statunitense rappresentato anche nella copertina di “Dangerous”, la cui carriera fu costellata da polemiche e processi che suscitarono ancora più interesse intorno ai suoi spettacoli, che raggiunsero l’apice quando Barnum denunciò se stesso come mistificatore, da molti ritenuto un pioniere dell’hoax.
    A tal proposito è da citare una curiosa coincidenza: la notte fra il 6 e il 7 luglio 2009 una sfilata di elefanti del circo Barnum, che sui paramenti riportavano il nome dello spettacolo “The Greatest Show on Earth”, percorse un tragitto lungo le strage di Los Angeles che aveva come punto di arrivo il parcheggio antistante lo Staples Center, dove il giorno dopo si sarebbe svolto il memorial per la morte di Michael.



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    A molti questa teoria potrà sembrare bizzarra, azzardata, fuori luogo e magari persino irrispettosa della memoria del compianto “Re del Pop”, ma proprio per la quantità e la natura degli elementi che sarebbero a suo sostegno, qui citati in minima parte, non dovrebbe essere negata a priori, piuttosto meriterebbe maggiore attenzione ed un serio approfondimento, se non altro per fare finalmente chiarezza su quello che ad oggi é uno dei misteri più dibattuti nel web.
    Il mainstream dell’informazione, assai portato a trattare il personaggio “Michael Jackson”, nel caso della teoria dell’hoax sembra non essere assolutamente interessato, ignorandola quasi del tutto salvo rare e sporadiche eccezioni.
    A portare questo tema all’attenzione del grande pubblico, almeno per quanto riguarda l’Italia, è stato Adam Kadmon che ha dedicato due interventi televisivi ad analizzare fondatezza e motivazioni di questa teoria.


    Il resto del panorama dell’informazione continua a fare quello che ha fatto per anni: continuare a chiamarlo “Jacko”, dibattere del cambiamento di colore della sua pelle, insinuare che fosse omosessuale o dipendente da droghe, tornare continuamente sulle accuse di pedofilia e sulle vicende giudiziare che a causa di queste dovette affrontare.
    Michael non voleva essere chiamato “Jacko”, termine che fù coniato per fare rima con Wacko (strano, pazzoide), quando iniziò a circolare la voce che volesse acquistare i resti delle ossa di tale “Elephant Man”; Michael smentì pubblicamente questa notizia nel 1993 e in una intervista televisiva sottolineò quanto lo ferisse essere apostrofato in quel modo.


    Michael era fiero di essere nero, non ha mai voluto diventare bianco ne ha mai fatto ricorso a trattamenti per cambiare il colore della propria pelle, semplicemente soffriva di una forma molto aggressiva di vitiligine, che solo per vergogna per anni tentò di nascondere mascherandola con il trucco, fino a quando non fù più possibile.

    Il 27 gennaio 1984, i Jacksons girarono uno spot pubblicitario per la Pepsi Cola, simulando un finto concerto davanti a migliaia di fan. A causa di un guasto pirotecnico i capelli di Michael presero accidentalmente fuoco, e questo gli procurò gravi ustioni di secondo grado al cuoio capelluto.
    Per sanare le complicazioni e nascondere le profonde cicatrici fù costretto a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica ricostruttiva e per alleviare il dolore che lo accompagnerà a lungo e che non menzionerà mai, fù costretto ad assumere massicce dosi di antidolorifici, precisamente Morfina e Demerol, dai quali per sua stessa ammissione divenne dipendente fino al 1993.
    Un altro incidente si verificò il 27 giugno 1999, durante l’esibizione di “Earth Song” allo Stadio Olimpico di Monaco di Baviera per il “Michael Jackson and Friends”, che oltre a grande spavento gli procurò forti dolori alla colonna vertebrale ed escoriazioni di lieve entità.

    Viene dato sempre particolare risalto alle accuse di molestie sessuali su minori che gli furono mosse (ritrattate dopo la morte come nel caso di Jordan Chandler) o che gli vengono tutt’ora mosse, ma non si rendono altrettanto note le testimonianze di coloro che Michael ha aiutato. In riferimento ai processi del quadrienno 2003-2006 non si ricorda che, secondo un’indiscrezione trapelata dal Department Of Children And Family Services di Los Angeles (agenzia governativa che si occupa di servizi ai minori e che collaborò nelle indagini sulla popstar), già nel 2003 Michael fu prosciolto “da ogni accusa in tutte le indagini”.
    Nonostante FBI, il Dipartimento di Polizia e quello dell’Assistenza all’Infanzia, NON avessero trovato nessuna prova, Michael, venne ugualmente arrestato e nel gennaio 2005 il processo ebbe inizio.



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    Quanto accade è uno degli episodi più vergognosi della storia del giornalismo e non solo: i media divulgarono presso l’opinione pubblica notizie manipolate e distorte riguardo a ciò che succedeva in aula, favorendo palesemente l’accusa, addirittura il procuratore distrettuale fabbricò prove false per accusare Michael.
    Dal processo emerse che gli accusatori erano in realtà dei truffatori che avevano l’abitudine di rivolgersi a stelle dello spettacolo per spillare loro ingenti somme di denaro e che spergiuravano sul banco dei testimoni. Il 13 giugno 2005 Michael fù riconosciuto INNOCENTE e dichiarato “NOT GUILTY” (non colpevole), ricevendo la piena assoluzione da tutti i capi d’accusa.

    Michael era solito dire “It’s all for…L.O.V.E.” (tutto è per amore); non si è mai stancato di ripetere quanto sia importante amare il prossimo e fin da giovanissimo ha dedicato tutto se stesso a questo grande e nobile ideale, che ha copiosamente riversato nella sua attività umanitaria e che ha espresso attraverso la sua arte, fino a diventare un punto di riferimento e di ispirazione per chi ha riconosciuto in lui una inspiegale affinità e forza attrattiva, quella che solo le persone buone sanno comunicare. Come purtroppo spesso accade agli uomini buoni e altruisti, è stato accusato di cose di cui lo si sapeva INNOCENTE !

    Ovunque sia o chiunque sia oggi, per tutto quello che ha fatto per migliorare il mondo, certamente Michael merita rispetto e meriterrebbe anche le scuse di coloro che lo hanno ingiustamente perseguitato e che in lui hanno visto solo un mezzo per fare soldi.



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    Il 26 maggio 2014 l’Estate di Michael ha rilasciato un comunicato nel quale sottolinea come il supporto dei fans, in occasione dell’uscita dell’album “Xscape”, abbia riacceso l’attenzione del grande pubblico e dei media su Michael, tornato prepotentemente al centro della scena.
    “Abbiamo appena cominciato … Mantenete l’attenzione sulle prossime novità”, queste le parole conclusive del comunicato.

    Si dice che ogni spettacolo sia una rappresentazione portata in scena da un attore, attentamente e sapientemente preparata dall’autore, il quale descrive per mezzo di segni, simboli e parole ben soppesate, quanto ci vuole comunicare.
    Nessuno può dire con certezza se stiamo assistendo o meno ad uno spettacolo, se come disse Michael cinque anni fà, stiamo vivendo una meravigliosa avventura. Forse solo il tempo potrà svelarcelo e chiarire il mistero che sembra circondare questa vicenda, rivelandoci la verità nascosta.
    Nel frattempo siamo sicuri che Michael continuerà a far parlare di sé e a far sentire in qualche modo la sua magica presenza.
    Believe!
    La Redazione di Seven Network



    www.seven-network.it/2014/06/09/the-magic-journey/


    Thanks Arco (Gold)
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    RINFRESCHIAMOCI UN PO'...



    http://www.pensorosa.com/upload/images/gelato-6UW2.jpghttp://www.ilsitodifirenze.it/sites/default/files/immagini_articoli/gelato-free-5r45_3.jpghttp://www.studionutrizionelamalfa.it/wp-content/uploads/2013/03/Gelato-duro-21.jpghttps://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTBCUSMvfeQ814YJcVypdzralgmvvrpkDD1S5qxRU_lQvhfDHItYghttps://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRn0bTK-XoKSDhn7R-RvxxN_Q70YugNEK6K5RFDY7twigd7pMGL0Ahttps://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSw_ajnCFzYpXelui0mve8M7cW_VWr5AT_Ts8HQftqRuoz3fPHChttps://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQtnks5Kh-3ieaANVtR10ZPqb7ywl4JaRVvqpv2_WpThdekiZao_w
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    The Mirror In The Man: An Article On What Michael Jackson Means To You



    by Syl Mortilla



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    Following the Brits ‘96 performance of Earth Song, fellow humanitarian Sir Bob Geldof introduced Michael Jackson to the stage, so that he could receive the “one-off: like the man himself” award, Artist of a Generation (“…what generation? At least three have been listening to him already”). He used these words:

    “…the most famous person on the planet, God help him… When Michael Jackson sings it is with the voice of angels. And when his feet move, you can see God dancing…”

    The ubiquity and intensity of the embarrassingly obvious efforts of the Estate of Michael Jackson to metamorphose him into a throwaway caricature, was recently again on display in the form of the homogenised digital puppet programmed to perform at this year’s Billboard Awards. To create this, they once more utilised a painfully subpar impersonator (someone rather inappropriately named Earnest Valentino). Thus, they flagrantly continue to evidence an audacious arrogance in possessing not one remote qualm about employing the services of an imposter in an attempt to replicate the God-bestowed talent of a bona fide legend. All – naturally – as part of a cynical and superficial quest to achieve optimal financial gain. Sam Phillips – owner of Elvis’ first record label, Sun Records – famously said, “…if I could find a white boy who could sing like a black man I’d make a million dollars.” This appears to be the prevailing mantra of the Estate of Michael Jackson, who are intending to take the hologram – the ‘face’ of which is remarkably reminiscent of the one used in the Immortal artwork – on tour. Screw truth, ethics, morality and principle.

    In 2006, Access Hollywood conducted Michael’s last televised interview. It was undertaken in Ireland during the nomadic period enforced as a result of the 2005 trial and the destruction of his home, Neverland. During this interview, Michael demonstrates his typical humility, but also remarks on his fastidious attention to detail regarding his music: how he puts each sound under “the microscope.” There is a YouTube montage which demonstrates Michael’s remarkable capacity for beatboxing: how he could effortlessly synthesise breath and pulse into a sublime musical experience. Michael was a genius. He was not a puppet.There is also a point further on in the Access Hollywood segment, in which the interviewer infers that Justin Timberlake is the contemporaneous popular musical artist most responsible for continuing his legacy. Michael quickly retorts that we shouldn’t forget to include the black artist, Usher, on the list. Michael was an activist. He was not a puppet.

    The turbulence and brutality of the world and its media empires that were prejudiced against him, meant Neverland was the place where Michael sought refuge. Though this is not to say that Michael shied away from conflict – he certainly possessed the courage to confront (there is even a version of the song Money in which Michael calls out press emperor Rupert Murdoch). So much so, that due to his being perceived as a threat, they crucified him: something Michael alludes to in the song, Tabloid Junkie. Michael’s dream was to “turn swords into ploughshares” – a concept as old as time, yet perpetually dismissed by greedy and fearful governments across the globe.

    In response to the attempt to have his freedom taken from him, Michael chose the recently Communist countries of Eastern Europe as a prominent theme for the HIStory campaign. He opted to promote freedom through the portrayal of his stark individualism – in countries entrenched in the active homogenisation of its people by their governments. With the inherent irony being Michael’s unique physical appearance as an homogenisation of so many cultural differences. Michael implored us to “harmonise all around the world”. His philosophy for a successful society appeared to be one that is celebratory of each person’s individuality, with the goal of each individual being the potentiation of their fellow human being: the acceptance of the unbridled freedom of each individual as a bedrock for the knitting of a society: that, in the mirror of each individual, society finds its reflection. Michael was a revolutionary. He was not a puppet.

    What do we want Michael’s fame to become? What is our responsibility as fans? As human beings? Is it to mindlessly promote the current Estate’s trend of him as a money-making vacuity? Or is it to enrich his reputation and memory through the promulgation of him as a politically-conscious, peace-loving leader? One whose mission was prematurely terminated by the very same nefarious ideals motivating the people now making millions off his name? Do we want to see him immortalised as a caricature of twentieth century pop culture and capitalism? Or as a talisman for peace, hope and mutual acceptance? In short: do we want him cartoonified or beatified?

    The actions of the Estate of Michael Jackson force the hands of those of us that care for the true legacy of our hero. We must counterbalance with equal might. As much as they cartoonify Michael, our reaction must be to further exalt him: that with their every insistence on insulting, they are merely fortifying his martyrdom. Michael was a totem; a conduit for the divine. He understood sacrifice as aspirational. He willingly sacrificed himself. Not only did he tour the planet a sick man, rescuing his reputation from slanderous smears whilst simultaneously promoting his message of peace; not only did he later die attempting to do the same thing; but throughout his adult life he used the abyss of self left by a pillaged childhood to construct a mirror for humanity.He gave us the opportunity to reflect upon him: he was the mirror in the man.
    Now.Who do you see? I see God dancing.

    http://sylmortilla.com/2014/06/04/the-mirror-in-the-man/


    Traduzione di BILLA70


    The Man In The Mirror: un articolo su quello che Michael Jackson significa per voi




    Mercoledì 4 Giugno 2014
    Pubblicato in Senza Categoria da sylmortilla

    A seguito della performance di Earth Song ai Brits del '96, il collega e umanitario ,Sir Bob Geldof, introdusse Michael Jackson sul ​​palco, in modo che potesse ricevere l'award "Unico Artista nel suo genere", di una generazione (" ... come , una generazione? almeno tre come minimo "). Usò queste parole:

    " ... La persona più famosa del pianeta, Dio lo aiuti ... Quando Michael Jackson canta , lo fa con la voce degli angeli. E quando i suoi piedi si muovono, si può vedere danzare Dio ... "

    L'ubiquità e l'intensità degli imbarazzanti ed evidenti sforzi dell'Estate di Michael Jackson nel trasformarlo in una caricatura usa e getta, si sono mostrate recentemente, ancora una volta ,nella forma di un fantoccio digitale omogeneizzato e programmato , pronto ad esibirsi ai Billboard Awards di quest'anno. Per creare questo, hanno utilizzato , ancora una volta,un sosia tristemente scadente (qualcuno piuttosto impropriamente chiamato, Earnest Valentino). Così, hanno palesemente continuato ad evidenziare un'arroganza audace nel non possedere il ben che minimo remoto scrupolo nell' impiegare i servizi di un impostore, nel tentativo di replicare Dio dotato, in buona fede, di un talento da leggenda. Tutto - naturalmente - come parte di una ricerca ,cinica e superficiale, di riuscire ad ottenere con poca spesa, un ottimo guadagno. Sam Phillips - titolare della prima etichetta di Elvis ', la Sun Records - disse una frase rimasta famosa "... se potessi trovare un ragazzo bianco che sa cantare come un uomo di colore farei un milione di dollari. " Questo sembra essere il mantra prevalente dell' Estate di Michael Jackson, che ha intenzione di utilizzare l'ologramma - la ' faccia', che ricorda notevolmente il materiale illustrativo utilizzato nell'Immortal Tour . Fottere la verità,l'etica, la moralità ed il principio.

    Nel 2006, Access Hollywood condusse l'ultima intervista televisiva di Michael. Fu fatta in Irlanda durante il periodo forzatamente da nomade, in seguito al processo del 2005 e della distruzione della sua casa, Neverland. Durante questa intervista, Michael dimostra la sua tipica umiltà, ma anche osservazioni sulla sua meticolosa attenzione al dettaglio per quanto riguarda la sua musica: come mettesse ogni suono sotto al 'microscopio'. C'è un montaggio ,su YouTube che dimostra, la notevole capacità di Michael di fare il beatboxing: come riusciva a sintetizzare senza sforzo, respiro e impulso( suono) in un'esperienza musicale sublime. Michael era un genio. Non era un burattino. C'è anche un altro momento, nell'intervista di Access Hollywood, in cui l'intervistatore , deduce che Justin Timberlake è l'artista musicale contemporaneo più popolare e responsabile di continuare la sua eredità. Michael ribatte subito che non dobbiamo dimenticare di includere l'artista nero, Usher, sulla lista. Michael era un attivista. Non era un burattino.

    La turbolenza e la brutalità del mondo e dei suoi imperi mediatici , pregiudizievoli nei suo confronti, ha fatto si che Neverland diventasse il luogo dove Michael aveva cercato rifugio,anche se questo non vuol dire che Michael evitasse il conflitto - aveva certamente il coraggio di affrontarlo (c'è anche una versione della canzone Money in cui Michael chiama Rupert Murdoch imperatore della stampa). Tanto che, a causa del suo essere percepito come una minaccia, lo crocifissero: Michael allude a qualcosa su questo argomento nella canzone, Tabloid Junkie. Il sogno di Michael era " trasformare le spade in vomeri " - un concetto vecchio come il tempo, ma perennemente respinto dai governi avidi e spaventevoli del Globo.

    In risposta ,nel tentativo di riprendersi la sua libertà, Michael aveva scelto, come tema principale della sua campagna per l'album HIStory, i paesi comunisti della recente Europa orientale. Scelse di promuovere la libertà attraverso la rappresentazione del suo rigido individualismo - già radicato in quei paesi trinceati nell'essere un tutt'uno come popolo,rispetto ai loro governi, unita all'ironia insita nel suo singolare aspetto fisico, quale omogeinizzazione di tante differenze culturali. Michael ci implorò di " armonizzare in tutto il mondo ". La sua filosofia per una società di successo, sembrava essere la celebrazione dell'individualità personale, allo scopo di rendere ogni individuo il potenziale di ogni suo simile: l'accettazione della libertà individuale, senza freni,come fondamento del tessuto sociale, in modo che la società trovi il suo riflesso nell'individualità di ognuno. Michael era un rivoluzionario. Non era un burattino.

    Cosa vogliamo che diventi la fama di Michael? Qual è la nostra responsabilità come fans? Come esseri umani? E' quella di promuovere, senza riflettere, la marcata tendenza della sua Estate a fare soldi su di lui? O è di arricchire la sua reputazione e la sua memoria attraverso la promulgazione come Leader politico consapevole e pacifista? Uno la cui missione è stata prematuramente interrotta dagli stessi ideali nefasti che motivano quelle persone ,ora, a fare milioni nel suo nome? Vogliamo vederlo immortalato, come una caricatura della cultura pop del XX secolo e del capitalismo? O come un talismano per la pace, la speranza e l'accettazione reciproca? In breve: vogliamo cartonificarlo o beatificarlo?

    Le azioni dell' Estate di Michael Jackson non fanno che forzare la mano, a quelli di noi che si preoccupano per la vera eredità del nostro eroe. Dobbiamo contrastarle con uguale forza. Per quanto cartonifichino Michael, la nostra reazione deve essere quella di esaltarlo ulteriormente: insistendo nell'insultarlo non fanno che fortificare il suo martirio. Michael era un totem; un passaggio per il Divino. Ha compreso il valore del sacrificio come aspirazione. Si è sacrificato volontariamente. Ha percorso il pianeta dell'uomo malato, liberando la sua reputazione da accuse diffamatorie, mentre e allo stesso tempo promuoveva il suo messaggio di pace; e non solo, è morto tentando di fare la stessa cosa; inoltre ,in tutta la sua vita da adulto, ha usato l'abisso lasciato da un'infanzia saccheggiata per costruire uno specchio per l'umanità. Ci ha dato l'opportunità di rifletterci in lui: era The Man in The Mirror.

    Ora. Chi vedi ? Io vedo Dio che balla.


    Thanks Billa
  4. .
    :yeah: :1332597717.gif: :ciao9: ;) :D
  5. .
    JeOXNIw JeOXNIw JeOXNIw


    @ Ari .. ;) :D :kiss:
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    CITAZIONE (valerie77 @ 22/4/2014, 14:04) 
    Femmine femmine!! ;)
    E chi resiste così nel tempo senza perdere ne interesse ne altro su Michael?
    Solo le donne posson farlo.. è garantito .. :)

    :c_quoto.gif: Giusto Vale! ;) :1332597717.gif: Letizia :yeah:
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    HomeDebbie Rowe -- Lymphoma is Scary, But Propofol is Scarier
    DEBBIE ROWE
    LYMPHOMA IS SCARY ... BUT
    PROPOFOL IS SCARIER








    http://ll-media.tmz.com/2014/03/28/0328-debbie-rowe-getty-6.jpg




    Debbie Rowe may have Lymphoma ... at least that's what her doctors are saying. She's going in for a biopsy today ... and she's terrified of one thing ... PROPOFOL.

    Rowe tells TMZ ... various medical tests over the last few months have shown irregularities with her lymph nodes, and doctors are increasingly convinced it's lymphoma, although she believes she doesn't have it.

    Rowe -- Michael Jackson's former wife and mother of Prince and Paris -- says she's at peace with the procedure but is "scared to death" of the anesthesia. She says she has told doctors "Propofol is out of the question."

    Rowe remains confident, saying, "I'm too healthy to have cancer" -- and she remained confident early this morning before the biopsy.




    http://www.tmz.com/2014/03/31/debbie-rowe-...ofol-anesthesa/
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    Michael Jackson NEW ALBUM XSCAPE Fan made trailer


    di KINGMJATVM







    Edited by ligary - 1/4/2014, 08:06
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    Divinity in Devotion



    31
    Monday
    Mar 2014



    ABOUT
    Syl Mortilla





    chateau-default




    Posted by sylmortilla in Uncategorized ≈ 2 Comments
    What kind of man inspires a devotion in which, in the absence of any official Mecca for their martyred hero, fans organise pilgrimages to the impenetrable, ‘mere’ gates of his house?; What kind of man generates a loyalty entirely unfazed, infinite and unwavering, despite daily ad hominem attacks on them and his supporters? (They may take the skin off our fingers, but never our fingerprints.); What kind of man invokes rapture at the slightest sight of his twitching a curtain? What kind of man enkindles vigils?

    It is the kind of man who, when conspired against and confronted with the most expensive attempted character assassination in history, remained dignified before defending himself by utilising his art: an album featuring music that bore his naked soul for all to see; an album that featured rage at oppression, with a short film using aerial footage of Christ the Redeemer overlooking the favelas of Rio de Janeiro, with the words, “Michael, eles nao ligam pra gente” (“Michael, they don’t care about people”) spoken over its introduction; an album that contained specific retaliation at one particularly obsessed oppressor, the Santa Barbara District Attorney (or B.S.D.A as he’s referred to in the song); a slice of art that attempted to elicit action for change, through a sincere fear for the welfare of planet Earth (it was a sad day indeed when Michael Jackson, of all people, sang the words, “I used to dream / I used to glance beyond the stars / Now I don’t know where we are / Although I know / We’ve drifted far”); it was an artistic response that was confessional and explanatory; and finally, it was a reaction of catharsis and solace, in the form of a take on his own personal hero, Charlie Chaplin.

    It is the kind of man who, when sabotaged by his record company, organised a protest atop a double decker bus: an anti-establishment hero, in any given way; it is the kind of man who transformed the curse of a disease into a totem of equality; who, singlehandedly, using his unparalleled level of fame, attempted to undo centuries of minstrel mockery of his race, yet not with a sense of vengeance, but with a motive of human unity; it is the kind of man who made a concerted effort to be Christ-like; who poured his wealth on the poor and emulated the children; it is the kind of man that taught us that perception is merely a reflection of oneself, that love is truth, and that sacrifice is something to aspire to.

    The man, of course, is Michael Jackson.

    There is a divinity in devotion. And by devotion, I don’t mean blind loyalty. On the contrary, to fully appreciate and love someone is to do so unconditionally, in spite of their recognised flaws. Michael was human. He was not perfect. But he believed that nothing was beyond hope if it could be bombarded with love; and it was his insistence on these ideal beliefs, and the use of his great power to promote these beliefs, that was surely divinely inspired.

    With today’s news of the May 13th release of the new album, Xscape, and as exciting as that may or may not be (let’s hope the album doesn’t feature any imposters this time. You know, just to be polite), it is important to remember that we should not let our devotion be taken advantage of, and capitalised upon. It is a testament to Michael’s invincibility that his posthumous albums are promoted with all the hype as if he were still alive – which other artist gets that treatment? – but it is our devotion to his wishes as a humanitarian and the preservation of the iconic art that he signed off himself, that keeps him alive; not the success of a marketing campaign focussed solely on turning a profit for people mismanaging Michael’s accounts.

    Michael’s very soul went into his response to being labelled as a child molester. Yet, the Estate are bewilderingly silent when it comes to defending Michael from more recent accusations. Let us not be distracted by the dollar-generating substandard shiny things the Estate dangle before us. I look forward to hearing Michael’s voice again as much as anyone, but I maintain that we must never forget that it is us who are responsible, through our support of the Estate or lack thereof, for the quality control of Michael’s legacy and his humanitarian reputation.

    It is us that will decide if they are are doing our devotion justice.


    http://sylmortilla.com/2014/03/31/divinity-in-devotion/


    Traduzione di Valerie77


    Una divinità nella devozione
    di Syl Mortilla



    Che tipo di uomo ispira devozione, a cui, in assenza di una qualunque Mecca Istituzionale creata per il proprio eroe martire, i fan organizzano pellegrinaggi alle inaccessibili "semplici" porte della sua casa? Che tipo di uomo genera una fidelizzazione totalitaria, infinita e incrollabile, nonostante i quotidiani attacchi ad hominem( all'uomo) su di lui e i suoi sostenitori? (Possono arrivare a toglierci la pelle dalle dita, senza mai poter avere le nostre impronte digitali) Che tipo di uomo evoca rapimento al barlume di un accenno della sua vista, mentre ansima da dietro una tenda? Che tipo di uomo riaccende questa fiamma ad ogni vigilia?

    E 'il tipo di uomo che, dopo aver subito una cospirazione e il tentativo di diffamazione più costoso della storia, è rimasto dignitoso per poi difendersi utilizzando la sua arte: un album con musica che consegnava la sua nuda anima di fronte agli occhi di tutti, un album caratterizzato dalla rabbia per l'oppressione, unito ad un cortometraggio nel quale sono state utilizzate le immagini del Cristo Redentore che domina le favelas di Rio de Janeiro, insieme alle parole, "Michael, eles nao ligam pra gente" ("Michael, non si preoccupano della gente") nel parlato durante l'intro , un album che conteneva il significato della ritorsione specifica, di un oppressore particolarmente ossessionato, il procuratore distruttuale della contea di Santa Barbara (o B.S.D.A come nominato nella canzone), un pezzo di arte che cerca di suscitare il desiderio all'azione al cambiamento, attraverso una paura sincera per il benessere del pianeta Terra (era un giorno davvero triste quando Michael Jackson, cantò le parole "Ho usato il sogno / l'ho usato per dare uno sguardo oltre le stelle / Ora io non so dove siamo / Anche se So / Siamo alla deriva.. lontano "), una risposta quasi come una confessione esplicativa e, per concludere, una sorta di cartarsi e confrontarsi, interiorizzando nella forma il suo eroe personale, Charlie Chaplin.

    E 'il tipo di uomo che, dopo essere stato sabotato dalla sua stessa casa discografica, ha organizzato una protesta in cima a un autobus a due piani: un eroe anti-istituzioni, in molti modi, è il tipo di uomo che ha trasformato la maledizione di una malattia in un totem delle pari opportunità, che, da solo, con il suo inarrivabile livello di fama, ha tentato di annullare secoli di scherni verso la sua razza, ma non attraverso un sentimento di vendetta, ma con un invito all'unità , è il tipo di uomo che ha concentrato ogni suo sforzo per seguire l'esempio di Cristo, che ha donato la sua ricchezza ai poveri ed ha preso esempio dai bambini, è il tipo di uomo che ci ha insegnato che la percezione è semplicemente un riflesso di noi stessi, che l'amore è la verità, e che il sacrificio è qualcosa a cui ambire.

    L'uomo, naturalmente, è Michael Jackson.

    C'è una divinità nella devozione. E per devozione, non intendo la cieca fedeltà. Al contrario, l'unico modo per apprezzare pienamente e amare qualcuno è di farlo incondizionatamente, nonostante i difetti riconosciuti. Michael era umano. Lui non era perfetto. Ma credeva che non ci fosse nulla senza speranza o che non potesse essere attraverso l' amore, ed era la sua insistenza su queste convinzioni ideali, e l'uso del suo grande potere per promuovere queste credenze, a renderlo divinamente ispirato.

    Data la notizia di oggi, l'uscita del nuovo album, il 13 maggio, Xscape, e emozionati come si può o non può essere (speriamo che nell'album non ci siano impostori questa volta. Giusto per essere cauti), è importante ricordare che non dobbiamo lasciare che la nostra devozione venga sfruttata e capitalizzata. Il fatto che gli album postumi vengano promossi attraverso una campagna pubblicitaria, identica, come se Michael fosse ancora vivo, è una testimonianza della sua invincibilità- quale altro artista viene trattato allo stesso modo? - Ma è la nostra devozione ai suoi desideri come umanitario e la conservazione della sua iconica arte che lo tiene in vita, non il successo di una campagna di marketing focalizzata esclusivamente sull'ottenere un profitto per quegli incapaci di tenere in ordine i conti di Michael.

    L'Anima di Michael si è trovata, ancora una volta ,ad essere etichettata come molestatore di bambini. Eppure, è sconcertante il silenzio dell'Estate quando si tratta di difendere Michael dalle accuse più recenti. Non lasciamoci distrarre dai decantati e luccicanti dollari incassati e progetti generati che l'Estate ci sventola davanti . Non vedo l'ora di sentire la voce di Michael di nuovo come chiunque altro, ma ritengo che non dobbiamo mai dimenticare che siamo noi i responsabili, attraverso il nostro supporto dell'Estate o l'evitare di farlo, per preservare l'eredità di Michael e la sua reputazione umanitaria .

    Sta a noi decidere se stanno perseguendo la giusta causa della nostra devozione.


    Thanks Valerie77 :D

    Edited by friend sister m.j. - 31/3/2014, 23:18
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    Michael Jackson Billie Jean demo




    di KINGMJATVM



    https://i1.ytimg.com/vi/Hag_4vuc5AY/mqdefault.jpg



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    Michael Jackson in Marvel Studio tour meets Stan Lee (Rare footage)





    mqdefault



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    Paris Jackson ricompare in pubblico




    http://www.gossippando.it/wp-content//2014/03/Paris-Jackson-ricompare-con-cugino-e-famiglia-1-500x238.jpg




    Dopo i problemi della scorsa estate, con relativo tentato suicidio e un lungo periodo in cura, sabato è stata riavvistata in giro la deliziosa figlia di Michael Jackson.

    E Paris Jackson (15) era in compagnia del fratellino Blanket, e del cugino TJ e famiglia in uno centro commerciale nei paraggi di Los Angeles, dove sta vivendo con la nonna Katherine Jackson.


    Sembra essere tornata alla normalità la bella figlia del ‘re del pop’ e grazie anche alle cure e affetto della famiglia e la frequentazione di un’altra scuola, privata e nello Utah dal costo di $14,000 al mese per teenagers con problemi di depressione.

    Felici di rivederla in giro e con i suoi begli occhi azzurri e speriamo abbia superato quel periodo nero che l’aveva portata a compiere il gesto insensato, derivante sicuramente dalla morte del padre!


    http://www.gossippando.it/2014/03/26/paris...re-in-pubblico/
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    CITAZIONE
    Albero di Pioppo, l'Incertezza

    Colui che nasce sotto il segno dell’albero del Pioppo è una persona con un alto senso dell’estetica, ma caratterialmente non molto sicura di sé, coraggiosa solo se è davvero necessario. Questa tipologia di persona necessita di un ambiente sicuro per sentirsi a proprio agio. La sua naturale insicurezza ne fa una persona molto selettiva, a volte solitaria. Spiccata indole artistica, brava nell’organizzazione della vita pratica, capace di grandi idee. Il Pioppo indica stabilità, perciò chi nasce all’ombra di questo arbusto è persona fidata in qualunque situazione.

    Beh...l'incertezza ok .... :hmm: capita


    pero' mi definisce anche "persona fidata in qualunque situazione." il che' non e' poco secondo me.
  14. .

    Michael Like You’ve Never Seen Him Before





    michael-bust




    MJWN has spoken to Godaiking Studios out in Southern California. At 39 years old, the very talented designer Godaiking has been an artist all his life, but only in the last few years has he started creating life like sculptures and some of his exceptional work has caught our eye.

    His incredibly detailed creations have ranged from Arnold Schwarzenegger to Bruce Lee and Robocop. However his biggest muse is the King of Pop, Michael Jackson. When we sat down with Godaiking, he told us that’s he’s been a huge fan of Michael since ‘Off The Wall’ in 1979. However it wasn’t until his tragic passing in 2009, that he felt the urge to “revive” him in a lifesize form. The sculptures are near exact duplicate of Michaels head size.


    http://www.mjworld.net/wp-content/uploads/da2-150x150.jpg


    Capturing the look of Michael Jackson certainly isn’t an easy task. Many wax works have been made of him over the years, from the likes of Madame Tussauds and similar museums, though few have made an accurate representation of the man. Godaiking’s representations are of very specific details, and he’s made two main imageries of Michael, one depicting Michael from ‘Thriller’ and the other from ‘Bad’.

    Watch a video of Godaiking’s original ‘Thriller’ sculpture, which at the time was a work in progress:






    http://www.mjworld.net/news/2014/03/19/mic...een-him-before/
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    emoticon-auguri-02 emoticon-auguri-02 emoticon-auguri-02


    champagne-toast




    http://luluscakeblooms.files.wordpress.com/2012/08/rosiebirthdaycake.jpg


    http://dietersdownfall.com/wp-content/uploads/2013/10/1-dd-Birthday-Cake-53.gif





494 replies since 2/4/2010
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