Posts written by LoveIsMagical

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    :) Happy Birthday :)

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    SECONDA PARTE



    "Ambivi alla felicità nella vita. Credevi che felicità e amore rivelati con il cuore fossero una gran fortuna nella vita di una persona".
    "Si, vero" Rispose sorridendo.
    "Se tu avevi tutto ciò, allora perché negavi l'aspetto alterato del tuo viso. Temevi che la gente lo vedesse come un segno della tua soddisfazione interiore?"
    Rise piano. Sebbene stessi cercando di usare parole rassicuranti per porgli questa domande, lui capiva sempre il vero fine dietro l'empatia.
    "Facevo diventare matti i media" Disse con un largo sorriso, "Dicevo sempre, tu sai che io non so di cosa stai parlando. Non ho avuto nulla di fatto. Mi divertivo anche quando mi insultavano. A loro non piaceva essere presi in giro. Le accuse di molestie diventarono il momento per la loro vendetta. Invece di stare in piedi davanti alle loro macchine fotografiche lampeggianti, io decisi di affrontare la gente. Rilasciai poche interviste a persone meritevoli che stavano là. Inoltre, distribuii una video dichiarazione della mia innocenza. Questo non piaceva alla gente dei media. Non volevano essere manovrati.
    Ti dico questo e questo solo una volta", disse alzando un dito, "Non stavo mai male quando scrivevano di me su quegli innominabili giornali e riviste da pescheria. Tuttavia, stavo male per ogni singola persona che mi amava, ammirava e lodava. Non potevo immaginare il modo terribile in cui dovevano sentirsi. Comunque, se avessi potuto, lo avrei voluto. Quella sensazione spaventava la mia anima. Il disappunto che avrebbero sentito. La sensazione di felicità che avevano ascoltando le mie canzoni e vedendomi danzare; avevo portato loro via quella sensazione. Mi sentivo colpevole e triste. Sebbene le accuse non spezzarono mai il mio spirito. Sapevo che dovevo portarle aventi, altrimenti avrei perso coloro a cui apparteneva il mio cuore. Io appartenevo a voi e sarò per sempre vostro."
    Sembrava dolce mentre parlava di quelli che nel mondo lo amarono. C'era una straordinaria connessione tra lui ed i suoi ammiratori. Un'intensa unione di amore ed affetto che è rimasta viva, anche dopo la sua vita. Forse questo era il modo di Dio di ripagarlo per tuta la bontà che aveva dimostrato verso l'umanità. I suoi avversari non potevano sollevare questo amore dal cuore delle persone, anche ritraendolo come uno sporco criminale. Da un lato, i suoi avvocati lo ritrassero come timido, ingenuo e infantile. Una timida persona mediocre, la cui fama e nome non avevano nulla a che fare con la mente ed intelligenza che risiedevano in lui. Poteva essere un santo, poteva essere più di quello.
    Ma, non fui in grado di trovare quell'autentico santo, che fu infantile ovunque, nella sua immaginazione. Guardando le sue fotografe e video, potei solo scoprire un uomo la cui sensibilità riservata, il delicato aspetto ed il contegno gentile potevano facilmente essere sostituiti da un comandante dalla mente acuta, un uomo d'affari bene informato, conscio del suo posto nel mondo.
    Non avevo intenzione di fingere con lui che ero una seguace. Finzione conduce ad illusione e inganno. Non ero lì per ingannarlo.
    "Qualche volta avevi l'aspetto di un tizio intelligente e furbo". Gli dissi, "Forse un uomo non così innocente. Potrebbe essere questa la ragione per cui la corte non decise facilmente in tuo favore? I tuoi aspetti hanno avuto qualche influenza sul procedimento legale?"
    "Cosa osso dire", rise forte "Non ero un pulcino appena nato. Stavo conducendo una dura vita commerciale fin dall'inizio. Incontravo persone ed ero coinvolto nello sviluppo e la vendita di un prodotto, la musica. Così forse ero uno che se la cavava. Tuttavia trasformai quella esperienza di strada in esperienza ed eventualmente rifinitura della mia mente, cuore e vita. Avevo una mente attenta e forte. Potevo sentire, vedere, sentire e capire oltre gli anni della mia età. Sono sempre stato così.
    Ciononostante, la mancanza di acutezza e la negatività di spirito non avrebbero mai potuto far parte di me. Non mi è mai piaciuta la bassa qualità, le farse mentali senza significato. Per sentirmi connesso era necessario che qualunque cosa facessi avesse un serio significato ed un valore associato ad essa. Fui l'allenatore e il tutore di me stesso.
    Mi piacevano classe ed intelletto, buona condotta, creatività e bellezza.
    Tutto ciò per me era importante . Non perché volessi vivere alla grande, ma perché volevo vivere alla grande mentalmente.
    "Quanto erano importanti, per te, mente ed intelligenza?"
    "Lo sviluppo mentale, la crescita , la libertà di pensiero e la realizzazione pratica di tutto questo erano di estrema importanza per me" Rispose nel suo modo sicuro e rassicurante .
    "La mia esistenza dipendeva da pensieri e idee. Le altre cose sembravano irrilevanti e non necessarie. Non so se durante il processo avevo l'aspetto di un criminale o no, ma mi sentivo come un uomo saggio ed esperto, che era in grado di comprendere e gestire le situazione modo dignitoso e adulto. Lui non era più il ragazzo di Thriller, ma un uomo che aveva visto, imparato e capito più di quanto avrebbe dovuto"
    Non sentivo alcun bisogno di contraddirlo. La saggezza è una forza che rimane nascosta fino a che si manifesta nella vita attraverso le nostre azioni, reazioni ed i loro risultati. In più, la sua vita, fu la personificazione della sua mente, con tutto il buono e il cattivo e tutto ciò che era raro ed eccezionale. La sua mente rimase la matrice .
    Tuttavia il mio obiettivo non era di rendere omaggio all'anima. Volevo sapere chi era come persona.
    "Hai uno sguardo birichino nei tuoi occhi" Commentai. Avevo notato che era apparso all'improvviso un luccichio vivace, in quegli occhi che sembravano sorpresi, uno scintillio dispettoso o uno sfarfallio di profonda sicurezza, nascoste dietro all'immagine spigliata.
    "Avevi anche una sfumatura di sarcasmo nella tua voce. Potevo sentirlo nelle tue canzoni e videos. Poi gradualmente quella energia sparì. Sia proprio dalle tue esibizioni, o forse anche dalla tua personalità. Dove andò tutto?"
    "Non ero un bambino monello e sarcastico, e così non sono cresciuto come un giovane sarcastico". Rispose in un modo, come se non fosse sicuro da dove avevo scovato questa informazione su di lui.
    "Ero un po' disubbidiente e facevo scherzi innocui agli amici. Ci ridevamo su, tutto qui. Ci sfogavamo."
    "Oh, mi dispiace . Ho pensato di aver visto in te quello che ho detto, ma potrei essere in errore"
    Mi scusai, sebbene svogliatamente.
    "Lavoravo troppo duramente per essere sarcastico o cattivo", disse con un sorriso "Comunque mi piacevo di più quando ero serio, affettuoso e comprensivo. Tutte quelle caratteristiche avevano più significato per me. Così , io presumo , con la maturità queste caratteristiche divennero più visibili e la giocosa vitalità del bambino scomparve".
    "Sei sempre stato pieno di energia durante la tua carriera. È per quella ragione che no riuscivi a dormire e nutrirti in modo appropriato, era perché la tua mente non riposava mai?"
    "Il sonno ha bisogno di tranquillità mentale ed una sensazione di pace e un po' di silenzio. Quello non l'ho mai avuto, nemmeno quando ero bambino. Avevo energie oltre ogni limite. Sempre in movimento , non stavo mai fermo." Disse in modo animato.
    " Avevo costantemente qualche pensiero che mi frullava in testa, che non si fermavano mai, anche quando dormivo. La mia energia aumentò mentre crescevo, e dal corpo si trasferì alla mia mente. Potevo vedere i fotogrammi delle idee si seguire l'una dopo l'altra. Qualche volta dovevo forzatamente distrarre l'attenzione, così potevo rilassarmi e andare avani. Perciò, i bambini, gli animali, ed i cartoni animati diventarono il mio rifugio.
    Quando vedevo i bambini che ridevano e si divertivano a Neverland. Mi sentivo come se stessi ridendo e divertendo attraverso loro. Era come una purificazione meditativa della mia anima e mente.
    Non c'è niente là fuori nel mondo che da al tuo cuore più conforto e pace, che la risata e l'innocenza di un bambino". Era emozionato e intenso. "Non mi è mai stata data quella possibilità mentre ero bambino. Comunque, non intendevo consentire che ciò accadesse ad altri bambini. Ho fatto quel che ho potuto secondo le mie possibilità."
    "La tua casa era indubbiamente un bellissimo posto per i bambini". Dissi. "Comunque, una cosa che non sono in grado di capire è perché tu hai dovuto affrontare un esame così minuzioso nella tua vita? C'erano altre star famose con strani atteggiamenti e assurdi stili di vita. Madonna, Eric Clapton sono begli esempi di modi di vivere non tradizionali. Tuttavia, perché nessun altro ha affrontato così tante tensioni e lotte con i media come te?"
    "Quello che affrontai a causa della mia condizione di star, e la mia levatura fu fenomenale", disse, "Gli altri non hanno avuto quello che ho avuto io. Il potere di attrarre il pubblico in un certo modo, che faceva sentire loro quello che volevo sentissero. Capire e raccontare cosa stavo cantando, e avere un connubio d'amore con tutti loro nello stesso momento.
    Più grande è il nome, più grande è il giro di interessi. I media seguono cosa fa vendere e seguono di più cosa vende di più, ed io vendevo. Vendevo ad un livello tale che andai oltre le aspettative e diventai un fenomeno. Ero diventato un organismo che aveva il suo proprio potere e non necessitava di energie esterne, eccetto l'energia dell'amore che i miei fans mi donavano in quantità insuperabile. Mi amavano al punto che ero parte della loro vita, amore e sentimenti, ed io lo sapevo.
    Comunque i media mi vendevano per tutto ciò che facevo, o non facevo. Cercavano di creare scandalose storie anche sul perché indossavo un guanto, perché amavo il mio scimpazé, perché ero così timido, perché ero così manipolatore fino a perché io vivevo o no.
    Non è nient'altro che strategia di vendita, ed è per soldi. Perciò subii un esame minuzioso, perché c'era denaro il ballo. Inoltre il mio nome e la mia immagine potevano portare più soldi che altri nomi ed immagini. Così diventai il bersaglio di una malignità non direttamente intenzionale, ma malignità basata e orchestrata per far soldi. Gli altri nomi erano meno utilizzati, perché portavano meno benefici finanziari."
    L'anima sembrava più umana ora. Anche più umana dei molti corpi vivi, che respirano, emotivamente pungenti e mentalmente limitati che uno incontra più di una volta nella vita. Eppure non ero dispiaciuta di non averlo incontrato quando era in vita. Qualche volta le barriere dell'esistenza fisica nascondono agli altri il vero essere , e molte volte anche a noi stessi. Ora non indossava un costume, ora era se stesso.
    "Come ti definiresti come uomo?" Chiesi qualche volta al fantasma durante tutto questo.
    Michael era là, con i suoi pantaloni larghi e sformati, informale e snello. I suoi capelli neri fluttuavano intorno al suo viso magro con la sua caratteristica forza. Sorrise mentre ascoltava la mia domanda.
    "Penso che ero un uomo diverso", disse pensieroso, "Non dico una bugia, non ero veramente più l'uomo che ero dieci o quindici anni fa. Ero più forte, più pratico e temprato, un po' disilluso, più silenzioso, più attento, più estroverso se paragonato agli anni addietro." Guardò in alto " Sento, no, so che non ero bello come prima" Sembrava stressato, gli occhi aperti e tristi sul suo viso ossuto.
    "Non ero proprio lo stesso. Non sono riuscito a rimanere quello che ero. Sebbene io abbia cercato, ho perso, in qualche modo , quel bellissimo giovane uomo ed al suo posto emerse un temprato, più logico, più pratico, che accettava la realtà: colui che era un cantante, un padre, un uomo di famiglia ed un uomo perduto, tutto questo insieme mi dette quel nuovo aspetto. Anche se mi manca quel sognante, gentile, sorridente, timido Michael Jackson. Egli mi sembra un altra persona. Ho accettato la vita" disse alla fine, scuotendo la testa, sembrando stranamente silenzioso e tranquillo, nonostante parlasse eloquentemente di questo.
    "Ho sentito che avevi una stanza piena di specchi". La mia voce sembrò dirompente nel silenzio che lo circondava.
    "Si" Rispose. "Hai ragione, l'avevo".
    "Pensavi in quella stanza, aprendo una porta su un altro mondo, là?"
    "Si, lì meditavo" Rispose con la sua voce melodiosa e gentile.
    "Ti connettevi al paranormale, là?"
    "Se tu chiami il subconscio paranormale, allora si. Mi connettevo a quello".
    "Cosa hai trovato là?".
    "Ho trovato la gloria di Dio".
    "Come sei riuscito a riconoscerla?"
    "Tu riconosci sempre la verità, la purezza e l'amore. Quindi riconobbi Dio."
    "Cosa hai ricevuto da Dio?"
    "Il percorso, la pace dell'anima, la felicità dell'appagamento, e ricompensa per la purezza di cuore"
    "Hai incontrato dei demoni là?"
    Sorrise sembrando triste.
    "Scoprii che non ero puro come pensavo"
    "Cos'altro hai trovato?" Chiesi.
    "Che avevo bisogno di cambiare, di diventare più umano. Che dovevo lasciare la vita di zombie dei risultati superficiali ed imparare a perdonare gli altri":
    "Così in quella stanza degli specchi ti sei trasformato"
    "Si, l'ho fatto. Sono cambiato, siccome gli specchi mi mostrarono che non ero così carino come pensavo"
    "Non ti è piaciuto il tuo riflesso in quegli specchi?"
    "Ho affrontato la realtà" Rispose.
    "E dopo aver scoperto la verità cosa hai fatto'"
    "Ho cercato di migliorare, così da non essere così spaventato di tutti i riflessi della mia verità che vedevo in tutti quegli specchi".
    "Potremmo avere tutti una stanza di quel genere? Una stanza degli specchi dove vincere i nostri demoni?".
    "Puoi creare la stanza dentro al tuo cuore. Anche un singolo specchio e sufficiente a mostrarci la distorta esistenza della nostra mente e del nostro cuore". Disse.
    "L'hai usata fino al giorno della tua morte?"
    "Ora è nel mio cuore. Non ho bisogno bisogno una vera scatola con dei pannelli con vetri riflettenti. Posso sempre vedere la mia vera immagine nel mio cuore".
    "E sei contento di quello che ora vedi?"
    "Non ne ero disgustato, ero migliorato. Si, ero felice"
    Dopo questa risposta salutai l'anima che aveva vissuto una vita in una stanza piena di specchi. Un uomo con molti aspetti, che credeva nella metamorfosi dell'intero suo essere.

    FINE SETTIMO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

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    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


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    SETTIMO CAPITOLO



    LA STANZA DEGLI SPECCHI


    "Riflettevo, non per capire cosa giovasse a me, ma per capire come io potessi giovare agli altri"



    Quello che lo conobbero ed osservarono dissero che egli aveva una personalità indimenticabile con una profonda influenza sugli altri, per mezzo di un'aura insolitamente intensa. Avrebbero ammesso che Michael cambiò le loro menti ed il cuore e che si sentivano cambiati dopo aver trascorso del tempo con lui: migliorati e arricchiti mentalmente, emotivamente e spiritualmente. Avrebbero cercato di spiegare come l'uomo li avesse colpiti e cambiati, quando Michael era parte della loro vita. Tuttavia anche Michael cambiò con il trascorrere del tempo. Gli ultimi anni della sua vita lo mostrarono come un uomo nuovo, che guardava il mondo con nuova mentalità. Questo è ciò che sentivo quando guardavo le sue immagini sia da giovane che da adulto. Quel nuovo Michael Jackson nascondeva le sue espressioni ed un aspetto maturo dominava sull'immagine della pop star. Il sorriso sincero dei giorni andati ora nascosto dietro l'ossuto, vissuto viso di un uomo che aveva un aspetto calmo e controllato nel ruolo di un comandante. Stava in piedi a testa alta e sicuro di sé, come se stesse dicendo che era al comando del battaglione e non era più quel dolce, allegro giovanotto che era solito fare giochi da bambini e riceveva ordini dal direttore di sala di Hoolywood. Completando questa trasformazione dal suo interno, egli era il suo stesso capo e or un uomo di mondo.
    Tuttavia, la sua straordinaria immaginazione e raro talento restarono parte di lui, e lasciarono la terra con lui. Inoltre, un sorriso svelava quel candido entusiasmo attraverso quell'affascinante viso maturo, in qualunque momento egli sceglieva di mostrare il Michael degli anni passati, nascosto da qualche parte in lui.
    Quello che stava dicendo era una riflessione della sua mente. Le sue parole e pensieri fluivano come poetici versi, che qualche volte creavano in me una certa angoscia, per essere testimone della bellezza di una mente che ha trovato la libertà solo con la morte.
    Forse l'entusiasmante vita che aveva condotto, soffocò anche il suo buon senso. La sua scanzonata immagine di pop star non poteva sopportare il peso dei pensieri sobri, nutriti con verità e realtà. Un oggetto d'arte reso attraente e pubblicizzato e la mente di un pensatore non possono essere vendute insieme in un mercato.
    Sentendomi malinconica, ero triste per l'anima e triste per me stessa. Attraverso la sua vita e morte, la consapevolezza della passeggera esistenza umana e l'immortalità della mente umana destarono in me questa comprensione, come se ancora una volta, noi esseri umani fossimo dei miracoli, le più apprezzate, creazioni divine, e anche le più effimere. Noi moriamo, ci trasformiamo in polvere, ma l'energia dei nostri scopi e pensieri rimane anche dopo di noi. Questo comunicato spirituale mi mostrò che la vita era incerta, e la felicità era più incerta della vita. Entrambe preziose però fuori dalla comprensione della persistente ossessione per le nostre volontà egoistiche. Comunque ciò che rimane, anche se la felicità e la vita non sono leali, è l'energia dei nostri intenti che diventa parte dell'ininterrotto ciclo della vita attraverso i pensieri eterni.
    "Mi dici cosa ti faceva arrabbiare quando eri in vita?" Chiesi al vagabondante fantasma. Potevo sentire, forse vedere, il fantasma che curiosava, attraverso un vasto prato rigoglioso ricoperto di soffice erba fresca, impeccabilmente tagliata. Indossava una camicia azzurro polvere e pantaloni neri, sembrava serio e tranquillo.
    "Ero arrabbiato con mio padre, ero arrabbiato per come ci trattava e come trattava mia madre. Sapeva che non mi piaceva il suo comportamento con mia madre ed era solito comportarsi deliberatamente così di fronte a me, nei suoi occhi e dalle sue parole era evidente la tristezza. Perciò l'ira crebbe, in me. Sentivo rabbia in come apparivo, all'atteggiamento degli altri e molte altre cose. Ma non era solo ira" Aveva un sorriso acuto ed uno sguardo quasi compiaciuto sul viso. "Sapevo anche che avevo la mia strada da percorrere. Controllarmi non era un compito facile. Mi piacevano gli scherzi e questo di solito scioccava le persone. Specialmente quelli che non mi conoscevano bene.
    Non ero un depresso anche se ero un bambino. La depressione e qualcosa che, da un certo punto di vista, richiede tempo, ed io ero troppo impegnato. Impegnato a cantare, incidere, fare tours, esibirmi in concerti, e programmi tv. Ciononostante la mia ira divenne canalizzata e mai fuori controllo." Sorrise soddisfatto.
    Sentivo un'aura di energia pulsante intorno a lui, e lo spettro sembrava piano di vita e vigore.
    "Ho avuto un successo che andava oltre a quello che mi sarei mai aspettato." Disse con voce felice. "Qualche volta sembrava schiacciante. Iniziai a sentirne la responsabilità. Sentii che non potevo più essere quel ragazzino arrabbiato. Dovevo cambiare. la gente si aspettava molto da me e dovevo dal loro qualcosa. Mi amavano e dovevo amarli anch'io. Così contraccambiai e l'ira cominciò a svanire , dentro di me. Divenni tranquillo. Un amante non è mai aggressivo. Nemmeno io potevo esserlo."
    "Allora quell'amore dentro di te ti cambiò?"
    "Si, l'amore dei miei fans, ed i miei video mi aiutarono a canalizzare la mia ira in qualcosa che avesse significato."
    "La tua personalità aveva molti lati, come un camaleonte o uno sciamano, stimolava la mente umana. Hai lasciato una traccia durevole in tutti" Mi complimentai con l'anima e lui sorrise come se dicesse che era d'accordo.
    "Tutte le cose brutte erano andate via" Disse, "la fame, la guerra, le ingiustizia, tutti i tradimenti, paure e avidità. Comunque, scelsi di essere l'unico a interpretare tutte quelle espressioni, così quelle persone, che mi ascoltavano o guardavano sarebbero state in grado di scegliere da sole la loro vera emozione. Le mostrai tutte e le cantai tutte. Divenni l'uomo nello specchio. Iniziai da me stesso."
    "Parliamo dei momenti felici della tua vita, quando il sole splendeva e nel tuo cuore vi erano speranza e felicità. Ricordi qualcosa di quei tempi?" Chiesi allo spettro, che mi ascoltava nel suo solito modo rilassato e disinteressato.
    Rispose con voce gentile e tranquilla.
    "Quelli tra i 35 e 37 anni sono stati i più bei anni che io abbia mai vissuto. Sebbene, per fare solo un paragone, la mia necessità di isolamento e contenimento abbia iniziato ad aumentare in quegli anni."
    "Quali sono quei ricordi felici?"
    "Bene, Ero fuori dall'ombra di mio padre, e facevo ciò che meglio mi riusciva. Cantavo, creavo melodie, scrivevo bellissimi versi e danzavo. Tutto quello che amavo. Mi sentivo in qualche modo pieno, completo. Mi sono anche sposato in quegli anni, con una donna che ammiravo ed amavo tantissimo. Perciò quelli sono stati ottimi anni:"
    "Cosa accadde quando il tempo trascorse?"
    La mia domanda ebbe uno strano effetto su di lui. Il suo sguardo e la sua espressione cambiarono. Si trasformò in un uomo sfinito e di mezza età davanti ai miei occhi. Ma, nonostante l'aura di disperazione, che ora, lo circondava, aveva un aspetto elegante con le larghe ciocche che facevano sembrare il suo viso magro ed allungato. Ritornato in quella solitaria stanza debolmente illuminata, stava in piedi vicino vicino alla finestra, triste ed in silenzio. La sue braccia erano incrociate ed il tono della sua voce era leggero ma distaccato e fermo.
    "Le cose cambiarono", disse, " Il mio matrimonio era finito. Affrontai le accuse per molestie. Diventai un recluso. La gente provava repulsione per il solo fatto che io fossi in questo mondo. Mi senti stanco, esausto, infuriato, ma dico anche che molte persone mi amavano ancora. Quelle persone erano lontane da me e non avevano voce. Mi amavano e io le ricambiavo. Mi diede coraggio e i miei bambini mi diedero coraggio. Comunque il periodo tra i 40 e 46/47 anni fu molto gravoso ,per me". Divenne di nuovo silenzioso.
    Sentii che l'unico rifugio che l'anima scoraggiata ebbe, dalla sua irrequieta vita interiore, che correva parallela al suo successo vestito di una corazza affascinante, fu la sua mente eccezionale. La sua mente gli fornì un santuario che lo salvò in qualunque momento i demoni attaccassero. Sentii che era circondato da un potere satanico con il cuore ardente di furiosa gelosia, che voleva rubare tutto ciò che aveva. Quindi un gioco, messo in scena per questo nemico demoniaco, per accoltellare la sua anima con la lama seghettata degli intenti maligni , immersa nel veleno del disonore, con l'obiettivo che la disgrazia del personaggio principale fosse ricordata per un crimine immaginario.
    In che modo fu in grado di affrontare i suoi colleghi e omologhi, dopo quello? Come trattò il mondo di Hollywood il suo prezioso stallone nelle ore della sua debolezza? Perciò, un giorno, glielo chiesi.
    "Non hai mai parlato di come ti trattò Hollywood, quando sei stato ricoperto di quel fango. Fu clemente?"
    "Con sospetto", rispose, "E con cuore e sentimenti accusatori. Era difficile per me comprendere perché si sentivano così nei miei confronti. A quel tempo, ero abbastanza ingenuo da pensare che i miei colleghi e omologhi avrebbero avuto fiducia nella mia innocenza. Fui un assodato sciocco.
    Ci fu una graduale presa di coscienza, da parte mia, che non tutti mi credevano. La mia vita da eremita era abbastanza per far credere maggiormente che io fossi capace di farlo. Sebbene, con il passare degli anni e la conoscenza del mio accaduto, il mio mondo mi accettò di nuovo e tornarono a rispettarmi. Tuttavia, ci volle loro un po' di tempo per riconsiderare il mio personaggio. Sono grato a loro, che hanno impegnato il loro tempo per capire il mio dolore, le mie inquietudini, e considerato di nuovo loro amico."
    "Li hai considerati di nuovo amici?" Chiesi al fantasma che sorrideva, e disse "Io non ho molti amici"
    "Dopo il dolore e l'angoscia, e dopo essere stato dichiarato non colpevole, come hai reagito alla vita?"
    "Ho solo capito quanto bizzarro può essere la vita, anche più di un circo. Per di più, come gli altri possono cambiare così tanto la tua vita. Mi venne in mente dopo, quanto sia mutevole la vita. Sono stato accusato e poi assolto proprio per un sentito dire, su tutte le accuse.
    Fui preso di mira a causa del mio successo. Quello rese facile agli accusatori, accusarmi. Perché ero famoso, e perciò la mia fama ed il mio successo potevano essere i segnali di una sicura corruzione.
    La vita non sembrava bella, quando fui assolto da tutto quello. La vita rimase contorta e bizzarra. Fu quello il momento in cui persi tutto l'interesse nell'esibirmi. Così decisi, non canterò o danzerò più. Sebbene io ammassi queste due cose più della vita.
    Tuttavia, allora, avevo abbastanza amaro in bocca. Come quando mastichi il tabacco e l'amaro penetra dentro di te, in ogni cellula del tuo corpo. Non mi interessava più."
    "Capisco", dissi, sebbene per me sia il suo successo che la sua tragedia fossero oltre la mia comprensione. La sua vita sembrava e suonava surreale, come un film in technicolor o il racconto di un altro mondo di un'altro tempo.
    Tuttavia, stavo cercando di capire il suo mondo. Dentro di me, ormai , sapevo che non sarebbe potuto piacermi quel genere di posto, dove sogni artificiali creati sulla dura plastica della celluloide, ti costringono a perdere l'autenticità della vita.
    "Quando sei tornato dovevi avere una qualche idea per iniziare la tua vita, anche una mera bozza, nei tuoi pensieri"
    Gli chiesi mentre era in piedi di fronte al vetro di quella appannata finestra, che era la sola fragile presenza in quella stanza di pietra in quel castello altrimenti privo di vita.
    "Tornai perché dovevo lavorare" Disse con voce soffocata.
    "Dovevo lavorare per pagare i miei debiti. Quei debiti creati da pessimi consulenti finanziari, ed i loro errori dovevano essere pagati attraverso me e da me. Ho proprio pensato che fosse ingiuito" Stava ancora guardando fuori dalla finestra, nella nebbia, che rendeva il vetro ancora più macchiato, mentre disse con la sua voce leggera " Inoltre, non ero pronto a vendere i miei beni ai criminali che mi avevano fatto tutto quello" Disse mentre si girava verso di me.
    "Decisi di lavorare contro il mio desiderio, per il motivo della mia reputazione e gli impegni finanziari verso altri. Dopo quello non avrei più cercato di lavorare ulteriormente"
    "Allora non pensavi ad alcuna altra cosa oltre che al lavoro, quando sei tornato?"
    "Quello non mi era chiaro" Disse scuotendo la testa, "Dovevo lavorare due anni in più e volevo fare dei films, qualche volta recitare anche, in questi films. Tuttavia il periodo lavorativo, ad un serto punto assorbì tutte le mie energie. Così non ero certo su quando il mio programma successivo si sarebbe materializzato."
    "Abbandonare il tuo talento proprio così non deve essere stato facile. Dimostra che il tuo cambiamento interiore era più grande di ciò che si vedeva in superficie." Conclusi su quello che egli disse.
    "Si, quello fu ciò che sentii. Non ero più pronto ad esibirmi. Proprio come se fossi stato tagliato fuori da quella vita, in un modo tale da non essere mai più in grado di riconnettermi ad essa. Quello era cosa sentivo, come se dovessi ricominciare di nuovo. Forse la mia creatività mi stava conducendo in un'altra direzione. Tuttavia, il canto era nel mio sangue. Avrei potuto continuare a farlo in altro modo, invece di noiosi tours e rumoreggianti concerti. No, non avrei smesso di cantare. Sarebbe stato come tagliarmi i polsi e sanguinare fino alla morte. Comunque, i tour e i viaggi erano per me definitivamente chiusi. Volevo fare cose ad un livello più profondo, con un significato e messaggio, utile per l'umanità piuttosto che solo il divertimento."
    "Pensi che ciò che sentivi e che ti separò dalla tua vita famigliare, fosse in essenza spirituale, e non una risposta emotiva a un periodo sventurato. Forse eri destinato a cambiare il cammino , nel viaggio della tua vita. Forse fu il tuo risveglio spirituale?"
    "Lo fu", sorrise, sedendosi dietro ad una scrivania ricoperta di incartamenti.
    "Fu certamente più spirituale di quanto io abbia mai ammesso. Mi cambiò completamente come persona. La vita non fu mai più la stessa per me. Sentivo il legame con Dio, che prima non faceva parte della mia vita. Sentivo che Dio si occupava di me, mi proteggeva e nutriva con la sua Divina presenza. Lo stile, il successo, e i guadagni persero il loro fascino per me il un modo che mi avrebbero fatto strisciare dietro al palco. Mi sentivo restaurato, come un oggetto d'arte; protetto ed al sicuro. Mi sentii in pace per la prima volta nella mia vita, quando lasciai il mondo dello spettacolo. Mi sentivo più umano, più rispettato e più vivo emotivamente. Si, tu hai ragione. Fu una esperienza emotiva ed un'illuminazione spirituale. Comunque, non l'ho mai detto a nessuno. Nessun mi avrebbe capito. Accuse per molestie sui minori che conducevano ad un risveglio spirituale. Sarebbe stato considerato come un enorme scherzo. Perciò, tenni i miei sentimento solo per me, per proteggere la loro santità"
    "La sofferenza è una parte dell'essere grandiosi?" Appartengono l'una all'altra?" Chiesi al fantasma dato che aveva famigliarità con la sofferenza come se fosse una vecchia amica.
    "Io penso che che la grandezza sia sempre accompagnata dalla pena. Mi sentivo così. Ci fa rimanere umani ma non sentiamo Dio. D'altra parte, tutta grandezza e niente pena può trasformare un'individuo in un grande Satana. Penso che la grandezza abbia una compagna chiamata pena. La nostra grandezza non è in grado di darci quel conforto che ci aspettiamo da lei. Comunque rimaniamo umani e continuiamo ad aspettare che il grande Signore ci salvi."
    Avevo intenzione di ascoltare una delle mie canzoni preferite, che avevo acquistato. Erano trascorsi alcuni giorni da quando mi ero connessa col fantasma. Fu energizzante uscire di casa. La vegetazione e l'aria fresca mi fecero sentire parte della vita normale. Al mercato, dove c'erano negozi di musica, grandi poster di star trapassate coprivano ancora le vetrine. La sua morte lo aveva riportato di nuovo tra i vivi. Qualcosa in quei posters mi incuriosì. Tutte le immagini erano di un giovane Michel Jackson. Anche sullo sfondo, al suo memorial, l'immagine era quella di un giovane uomo molto amato. Da nessuna parte riuscii a vedere un'immagine dell'uomo, della faccia che aveva prima di morire. Quello mi sorprese. Non era più passabile? Il suo attuale aspetto e la sua età non erano conosciute da nessuna parte; nemmeno dalla sua famiglia.
    Volevo chiedergli perché è andata così.
    Anche la pubblicità della seria dei suoi concerti "THIS IS IT" raccoglieva immagini giovanili.
    "Non hanno una tua immagine recente da nessuna parte", gli dissi, e " la faccia di quando eri più giovane e l'immagine di quando eri più giovane, occupavano tutti i mezzi di informazione. Anche la tua famiglia ha usato una tua immagine giovane. Il tuo aspetto attuale non era accettabile? Credi che abbiano pensato che il tuo aspetto prima che tu morissi, potesse evocare ricordi di te come uomo ricco e senza scrupoli morali? Temevano che che il tuo viso maturo potesse far pensare la gente alle accuse?"
    "Non ero interessato alla parte commerciale della mia professione. Non mi piacevano tutte quelle cose pubblicitarie. Le ho sempre lasciate a chi le gestiva per me." Rispose in modo spigliato.
    "Comunque non ho mai fatto ricerche sul fatto che un'immagine giovanile sia più vendibile o no. Tuttavia la mia attuale immagine non era quella che la gente associava a Michael Jackson. Era l'immagine raffinata di un uomo adulto e saggio.
    Tuttavia, avrei sempre potuto trasformarmi facilmente da un'immagine all'altra. Non avrei mai potuto avere un aspetto a modo mio , per connettermi col pubblico. Se mi hai visto nelle prove, avrai notato che ero tornato alla mia immagine di pop star.
    La mia immagine mi aiutava a definire il mio lavoro, ed era molto importante per me, non importa quale fosse la mia età o il momento indicativo. I limiti ed i confini non sono mai esistiti per me in vita o in morte.
    Il motivo per cui la mia famiglia o il mio management usarono solo immagini giovanili, o fu un modo per far ricordare alla gente il tempo in cui ero amato, hi ragione in questo. Tuttavia sento che se la gente mi avesse visto esibirmi avrebbero dimenticato le immagini dei 10 o 15 anni, e si sarebbero sintonizzate con me , come ero allora. Ne ero sicuro.
    Per quanto riguarda il fatto che il mio viso maturo avrebbe ricordato alla gente i giorni del mio reato e punizione, non sono d'accordo. Ho sempre creduto che la verità conquista tutto. Ora non avevo paura di affrontare qualcuno. Non ero colpevole. Non avevo nulla da nascondere. Ho sempre dato il benvenuto alla vita e all'amore. Anche quel periodo non fu diverso. Non avevo paura."
    "Eri cosciente che stavi invecchiando? Nel mondo dello spettacolo l'età non è trattata come un numero ma come un'entità onnipotente?"
    "No, non la penso così. Te l'ho detto, il mio talento era il mio vero valore e la mia voce era una benedizione di Dio. Il mio corpo poteva ancora danzare bene, e la mia passione per il mio lavoro era un fuoco che ancora bruciava in me.
    No, non ero preoccupato. Ero un originale e mai un falso. Non ero terrorizzato dai numeri. Ho sempre amato il naturale corso della vita. La maturità degli anni e della mente sono più desiderabili di quanto si pensi. Sono pietre miliari e non ostacoli"

    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  4. .

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


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    SESTO CAPITOLO


    IL CERCATORE D'ATTENZIONE


    "Adoravo l'attenzione di quelli che amavo e dei miei fans. E' vero, Volevo essere il loro pupillo"


    Fu un mese appannato e nebbioso per me, proprio come lo erano il pensiero di parlare con un'anima e scrivere della sua finita vita. Non mi sentivo bene. La mia gola era infiammata e la mia mente era stanca. Parlare con i morti non è facile per il sistema nervoso, e la razionalità , non permette di lavorare in armonia senza qualche dubbio persistente, un briciolo di buonsenso nella mente cosciente. Tuttavia, nel mondo spirituale,non è possibile percepire e testimoniare senza mettere insieme cuore e mente.
    Le mie conversazioni con l'anima erano sempre stancanti e complesse. L'esaurimento della energia dopo la volontaria seduta spiritica portava stanchezza e affaticamento in campo emotivo e fisico. I lungi periodi di concentrazione e ascolto turbavano il mio sonno e la mia pace mentale. Eppure, nonostante la nebbia astratta, le nostre conversazioni stavano diventando chiare e concise con forza e sostanza in esse: più di quello che potevo affermare con le persone ancora vive.
    L'anima non amava concedersi pensieri frivoli e io non ero interessata ad ascoltarne. Comunque, proseguendo in modo composto e grazioso come il ritmo delle parole, I avrei sentito una voce da quella lontana terra delle ombre, avvolta dal bagliore confuso dell'eternità.
    "Sai che" Dissi, un giorno, all'anima, "Hai fatto una grande uscita. Fu spettacolare e teatrale. Sei felice di questo? Hanno detto che la tua morte ha mosso il pubblico mondiale di tutto il globo."
    "La mia fine doveva essere così" Rispose ,come se un'atmosfera calma e serena si irradiasse da lui. "Doveva essere grandiosa e improvvisa nella sua semplicità. Sono nato per essere una star, e sono morto come tale. La mondanità e la mediocrità non hanno mai fatto parte della mia vita. Le mie circostanze e talento erano straordinari. Quindi, una morte che avviene in sordina non poteva essere parte del piano che Dio aveva per me."
    "La gente si riferisce alla tua morte come alla triste fine di una iconica ma inquieta star del pop. Pensi di aver fatto una fine triste?"
    "Non ero una persona che spiegava le cose alla gente" Rispose con la sua voce melodiosa,"Ero troppo impegnato a mettere in pratica ciò che avevo in mente, per annoiare le persone con i dettagli del potenziale della mia mente. Ero il padrone di me stesso", disse col suo tono sicuro e gentile, "Non mi sono mai sentito inquieto mentre si credeva che lo fossi. La mia vita aveva soltanto un grande difetto, che era mio padre. Altrimenti, io sarei sempre stato in grado di affrontare qualsiasi cosa fosse capitato sulla mia strada."
    Divenne silenzioso. La sua immagine, ora, era chiara alla mia vista spirituale. Non rasato, con i capelli sciolti e in pigiama e scalzo. Appariva straordinariamente diverso da quella che noi possiamo chiamare media, anche quando non indossava abiti eleganti.
    "La tristezza è parte della vita umana" Disse con voce leggera, "Suppongo che tutti noi abbiamo avuto una dimostrazione di questo sentimento. Forse la mia tristezza e la mia inquietudine sono state evidenziate a tal punto da sovrastare, nel pubblico, la percezione che esso aveva di me come artista. Ho preso le decisioni più importanti non erano frutto di una mente inquieta ma di cosa sentivo che avrei potuto realizzare."
    Fece una pausa e sorrise, come se stesse pensando agli inquieti tempi andati. come un uomo che riposava dopo una difficile e anche appagante scalata al vertice. Potevo sentire la dolcezza della sua voce.
    "I cambiamenti del mio viso erano rivolti più al mondo degli affari che psicologici. Oltretutto, venne dato molto credito ai traumi subiti durante la mia fanciullezza, per ciò che ho fatto e deciso durante la mia vita adulta. Ero un uomo solitario perché potevo vedere dentro alle persone vicine a me, e sentire le loro vibrazioni negative, così mi abituai a tenermi a distanza da loro. La solitudine è un prezzo che paghi, quando sei in cima, perché,, là non c'è posto per nessun altro. Comunque, non so se ho avuto una fine inquieta", disse, "Sebbene una delle cose che avevo fosse una dettagliata conoscenza e profonda lettura della natura umana. Forse la mia conoscenza mi isolò."
    "Tutti quelli che hanno successo e fortune soffrono come te?" Chiesi al fantasma.
    "Non so se altre persone famose hanno amore vero nelle loro vite o no, ma io non mi sono mai sentito amato da nessuno durante la mia vita. Eccetto da mia madre e da mia sorella Janet. Loro mi amavano, senza dare importanza a ciò che ero. Quello era l'amore che avevo bisogno dai miei amici o partners. Tuttavia quello che ho visto è stato che inganno e avidità sovrastavano ogni altro sentimento. A volte mi sentivo come la macchina dei desideri, sulla quale vi sono dei bottoni che, se spinti, ti danno quello che vuoi."
    "Hai mai pensato che la sensazione di solitudine o isolamento sarebbero potuti essere una parte naturale della tua psiche?"
    "So che molti avrebbero detto che era innaturale sentirsi così solo e tagliato fuori, ma ho dovuto farlo. La natura umana, quando è nuda, non è bella da vedere e il desiderio umano quando è stimolato non ha significato o valore nelle relazioni. Dove ero io, è difficile sentirsi normali perché le persone non restano normali con te. Non ero materialista e così fu difficile, per me, accettare quell'abitudine ed esserne felice. Tuttavia ho fatto ciò che ritenevo il meglio, ed ancora non me ne pento. Vivere la vita, soddisfare le aspettative di quelli che non si curano di te, sarebbe stato più innaturale che fare ciò che ti preme e sentirti forte per questo." Disse concludendo.
    "Cosa potevi vedere nelle persone da cui tenevi le distanze, e essere così senza speranza per la natura umana?"
    "Potevo vedere cosa c'era nel loro cuore, attraverso i loro occhi, e forse quello fu ciò che rese triste la mia vita." Rispose il fantasma, il viso sciatto e spento. "La mia conoscenza divenne la mia sofferenza. Non puoi diventare un'icona senza un terzo occhio. Non è possibile raggiungere la cima se non sai da che parte cominciare. Ho sempre saputo che era parte di me. Non ho avuto altre scelta."
    "Tu sapevi di essere triste e solo anche quando eri bambino. Cosa può rendere triste un bambino? Anche allora avevi capito le tue sensazioni di tristezza?"
    "La solitudine deriva dalla comprensione della vera natura delle cose", rispose, "La mia fanciullezza era basata sulle privazioni, non delle cose materiali ma molto per le risorse emotive. La nostra casa era priva di sentimenti, amore e felicità", disse senza emozione, "Mia madre mi amava molto. Comunque non fu in grado di dalla durezza di cuore di mio padre. I miei fratelli vedevano la vita come difficile e competitiva, basandosi sulla versione della vita di mio padre. Quindi tutti noi abbiamo lottato fin dall'inizio delle nostre vite, per essere in grado di affrontare la spietata, dura vita che ci circondava. Quando diventi duro e competitivo, non puoi amare. L'amore ti rende dolce e gentile. Questi ingredienti , nella nostra casa,erano visti come cose non utili nella lotta per la vita. Quindi questo è ciò che accadde a tutti noi. Combattemmo a lungo e duramente, mettendo da parte il lusso dell'amore e della gentilezza. Nella situazione in cui eravamo, un un periodo così duro, non potevamo permetterceli. Comunque l'amore era parte del mio essere e sono sopravvissuto solo grazie all'amore di mia madre e le mie sorelle. Diversamente, ad essere sincero, sarei morto molto tempo fa. Quella confusione e lotta mi fecero sentire solo anche da ragazzino. La vita, per me, il solito tran tran, duro lavoro, e più rigido comportamento", i suoi occhi erano strani, come se stesse sognando quelle cupe ombre della sua infanzia.
    "Mi sentivo solo e triste. In più isolai me stesso da cosa stava accadendo intorno a me, e mi concentrai sul lavoro. Era l'unico modo in cui potessi andare avanti."
    Si fermò lì, un profondo silenzio risuonava intorno a lui. "Forse il rumore di quel silenzio, tristi memorie, e parole dure e intense emozioni erano parte della nostra casa in quei giorni." ed egli disse a bassa voce, " mio padre lavorò accanitamente su di noi. Forse fu da quello che imparai ad isolarmi e distanziarmi da qualunque cosa mi disgustasse. La solitudine fu un regalo che mi fece mio padre, e da lui imparai soltanto ad isolarmi e allontanarmi, anche da lui."
    "E il tuo allenamento, non fu anch'esso un regalo di tuo padre?"
    "Anche nelle più rigide discipline, uno non dovrebbe mai perdere di vista l'amore e la gentilezza verso il suo pupillo. Mio padre perse di vista tutto quanto. Lavoravo duramente non a causa della sua sorveglianza o fermezza, sono sempre stato così. Sarebbe dovuto rimanere un padre ed un mentore. Invece egli scelse il ruolo di insegnante e guardiano. Anche ora , penso no fosse necessario essere così severo, da parte sua, nella mia formazione. Comunque, non posso dire cosa non sento."
    Fu eloquente quel giorno, parlò senza inibizione del giudizio sul suo valore pubblico.Stava dicendo la verità, ve lo posso dire. Per lui, era ora di essere libero dalle corde che ci legano saldamente alla vita.
    Dopo essermi preparata una meritata tazza di tè fatto come si deve, ed aver dato a Blackie il latte nel suo piattino preferito, che bevve rumorosamente e felicemente, e mettendomi a mio agio sul divano dove scrivevo, chiesi all'apparizione, mentre un delizioso fumo caldo saliva dalla mia tazza di porcellana.
    "Persone che ti conoscevano, usavano parole gentili per te. Persone che non erano dalla tua parte, dissero che era una scusa per giustificare la tua 'miserabile' vita. Cosa diresti di tutto questo?"
    "Si, ero gentile con quelli che lavoravano per me, che erano miei amici e per quelli di cui ero responsabile. Gentile è il termine giusto da usare, perché se hai il controllo e sei responsabile per altri, devi essere indulgente, generoso e imparziale nei tuoi rapporti. Ero così con tutti loro. Alla fine cercai fortemente di essere così con tutti loro. Perché comandavo, ero il loro capo. Non potevo essere crudele, spietato o negligente verso di loro. Si rivolgevano a me per le loro necessità. Meritavano amore e rispetto da me per sentire che mi interessavo a loro. Dimmi in che modo la gentilezza può essere una spiegazione per qualsiasi cosa" disse con uno sguardo di divertita sorpresa sul suo viso.
    "Ero gentile e cortese perché Dio è gentile e misericordioso verso di noi. Essi non avevano bisogno di vedere il mio lato pubblico forte, l'intuito per gli affari.
    Si, penso che gentile sia la parola corretta da usare, per spiegare quanto amore e rispetto provavo per i miei amici, colleghi, e il mio staff. Li amo ancora tutti molto."
    "Eri timido. Ti definiscono ancora come un uomo timido?"
    "Non ero timido", sorrise, "E tuttavia non ero un persona socievole. Tu sai, la vita è una sorta di festa per le persone. Mi piaceva essere poter capire ed ascoltare. Quello aveva bisogno di pace,tranquillità e solitudine ad un certo punto. Forse la mia distanza dai rumori del mondo reale, per poter sedermi fermo a pensare e capire poteva essere il motivo per cui io apparivo come una persona timida. Tuttavia avevo bisogno di creare e per questo, tu devi mantenerti ad una piccola distanza, per osservare, capire e ascoltare. Fortunatamente ero avevo la distanza che mi permise di fare ciò che volevo."
    "E' stato detto che non davi mai confidenza al primo incontro. Ti ci voleva tempo per sentirti a tuo agio con le persone?"
    "Non è saggio mostrare cosa pensi degli altri, senza dare a te stesso il tempo di capire e analizzare. La persone famose e di successo , specialmente, possono subire danni se non fanno attenzione.
    Ero attento, non distaccato, e prendevo il mio tempo per capire gli altri. Tuttavia quando il mio io interiore mi dava l'ok , non ho mai esitato a dimostrare il mio amore e affetto per quello in cui credevo."
    "Ti consideri un cercatore di attenzione? La gente dice che facevi di tutto per essere notato"
    "Certamente amavo l'attenzione" Rispose ridendo di cuore "Mi è sempre piaciuto che la gente mi prestasse attenzione." Disse ne suo stile semplice e gaio. Non possono negarlo. Comunque non ero uno che cercava attenzione. La gente mi diede attenzione fin dall'inizio della mia carriera. Qualche volta così tanta che era fastidiosa. Quell'attenzione non mi ha mai lasciato, ad essere sincero. Sono rimasto come un magnete per l'attenzione, non c'è alcun modo di fermarla".
    "E come ti senti per tutta questa attenzione?"
    "L'attenzione che ricevetti fu puramente basata sulla popolarità professionale. Non mi sono mai sentito speciale, a livello personale, perché io non sono mai stato importante, per essere solo me stesso. Comunque il cantante e il ballerino ottennero molta attenzione. Come bambino e poi uomo il mio profilo personale è sempre stato messo in ombra dal mio status professionale.
    Infatti, era difficile per le persone collegarmi ad alcun altro livello. Sentivo che erano a disagio vicino a me, in qualche modo imbarazzati. Mi conoscevano come cantante e oltre a quello la mia identità era così lontana dalla realtà che nessuno se ne interessava. Perciò, l'attenzione non è mai stata un mio problema. Sebbene fossi interessato alla qualità di quell'attenzione, che era in sostanza, per il mio successo e la mia aura di star."
    "Allora perché indossavi una maschera? A quale scopo serviva apparire in pubblico con mezzo viso coperto da una maschera chirurgica? A me sembra un modo per attirare l'attenzione. Lo facevi perché la gente ti avrebbe guardato e parlato di te, quando non ci sarebbe stata alcuna ragione di farlo?"
    Ascoltò con concentrazione e senza alcun segno di dispiacere.
    "La indossavo per molte ragioni, specialmente quando non volevo essere guardato. La usavo anche per nascondere cosa c'era dietro. La usavo anche per evitare che le persone di fissassero cosa c'era dietro. Era un mio servizio agli uomini e alle donne anche. " Fece un largo sorriso mentre lo diceva.
    "Trovavo che quella semplice maschera chirurgica svolgeva, questa cosa altrimenti impossibile , con efficienza e semplicità . Era un cuscinetto tra me e e ciò che non volevo mostrare.
    Non sarei grato se non dicessi che quel piccolo pezzo di plastica mi servì alla perfezione, e mi diede tutto ciò che speravo mi desse." Alla fine di questa risposta, i suoi occhi brillavano insieme ad un sorriso scherzoso.
    "Perché parlavi con quella voce sussurrata e delicata? E' naturale?" Chiesi con un forte sentimento di scetticismo, che egli avesse sempre parlato in quel modo fatato, "Si suppone che la tua vera voce fosse più profonda e mascolina di quella che utilizzavi? Non era per la soddisfazione di essere desiderato e attirare attenzione?"
    "La mia voce" Divertito dal mio pensiero rispose con gli occhi che ridevano. "La mia voce non era innaturale, anche quando parlavo normalmente. Anche se, si, ho educato la mia voce ad aiutarmi nell'esprimere emozioni ed umore. Lo facevo attraverso di essa. La usavo non solo per parlare, ma anche per rispecchiare cosa esprimevo e sentivo attraverso il suo tono e suono. La mia voce fu sempre un'estensione di me stesso e fu sempre così. Comunque non è mai stata intesa come un inganno, ma per aiutarmi ad esprimermi."
    "Così era tutto naturale?"
    "Naturalmente, non sarebbe potuto essere altrimenti" Rispose con leggerezza e a proprio agio.
    "Molte persone, insieme a Lisa Marie, dicono che eri circondato da persone avide, come se fossi cibo per avvoltoi e sanguisughe. Anche la tua famiglia dice che sei rimasto in compagnia di quelli che non avevano a cuore ciò che era il meglio per te. Non eri prudente con questi?"
    "Ero circondato soltanto da persone. Non so cos'altro dire. Le persone sono così, con le loro necessità, desideri, scopi ed obiettivi. Non ne ho mia incontrate di altro genere nella mia vita. Tutti hanno un piano" Disse cola sua voce dolce "Questo è ciò che ho imparato dalla vita. Nell'insieme ero circondato soltanto da persone; normali e comuni. Non penso che le persone possano essere divise in due gruppi: uno umano e l'altro di sanguisughe e avvoltoi. Le persone sono più o meno uguali ovunque. Dovevo solo essere forte, attento e saggio nel trattare con tutto questo, e cercai di fare del mio meglio."
    "Allora la loro opinione è sbagliata?"
    "No,non sbagliata. Non hanno soltanto capito che non c'erano razze, solo persone".
    "Percepivi i tuoi doni più come pesi da sopportare e le tue onorificenze una ragione per prendere le distanze dal mondo?".
    "Non mi sono mai in alcun modo sentito imprigionato dal mio talento, mai. Devi capire che le mie limitazioni derivavano da fattori esterni. Quelli che mi erano imposti da altri. Infatti, il mio talento, mi dava un senso di libertà che mi teneva in vita, che mi manteneva sano di mente. Ho ricevuto un dono, il mio talento era straordinario, e lo sapevo. Non mi vergogno a dirlo. Ho vissuto per quello e la mia creatività fu la sua linfa vitale. Comunque le pressioni esterne furono per ragioni minori. Un fattore furono i soldi. Affrontai tutto ciò. In qualche modo era sempre per soldi. Era sempre per ossessione e avidità. Limitò il mio modo di esprimermi, come si può vedere in altri modi , in altri.
    Le accuse per molestie furono in parte dovute all'avidità. La mafia nel campo degli affari voleva una dimostrazione. Il mio isolamento fu il risultato di quella insaziabile avidità di cui sono stato testimone. Mi sentivo proprio lontano da tutto quello. La gente voleva sempre qualcosa da me, senza guadagnarselo, senza alcuna dimostrazione di meritarselo; quello era il maggior problema. Sentii di dover prendere le distanze da tutte quelle vibrazioni negative e decisi di circondarmi di energie positive, non inquinate da avidità ed egoismo. Perciò, mi limitai socialmente. Non è difficile da capire, visto che cambiai da un giorno all'altro. Le persone che capiscono sanno che la mia proverbiale solitudine non derivava dai miei doni ma era dovuto a quel tipo di persone che c'erano, dappertutto con i loro sogni di predatori. La mia salvezza, e il mio conforto risiedevano nel mio talento. La mia creatività ed il mio talento mi salvarono. Salvarono me e la mia anima."
    "Dimmi una cosa. La tua morte è finta? Una via di fuga dai debiti impagati alle banche, che ti seguivano ovunque. Sembra ci sia nell'aria una speranza per un tuo ritorno. Sei ancora vivo, e se è così, tornerai?"
    Mi guardò in modo pigro e noncurante.
    "Fare ritorno a cosa?". Mi chiese invece.
    "Ti sto chiedendo, Michael, sei vivo?"
    "Bene, la vita oltre la morte è anch'essa vita. Comunque tu puoi dire che la morte non è una fine. Non è la completa distruzione di ciò che è stato creato. Sento che la vita che ho avuto è stata più tortuosa e penosa che la morte. Forse, buttar via tutto quello è come avere di nuovo una vita."
    "Non ho capito, cosa vuoi dire?"
    "Voglio dire che la morte è anche l'inizio di una vita"
    "Allora che dici riguardo alle voci sulla finta morte ed al ritorno?"
    "Non ho mai finto.Faccio quello che deve essere fatto, e non baro. Penso che ogni vita è una nuovo inizio e mai un ritorno. Non ho nulla per cui tornare. Michael Jackson può nascere di nuovo, ma quello morto se ne è andato per sempre".
    "Cosa vuoi dire?" Dissi esasperata.
    "Voglio dire che tutto dipende dalla volontà di Dio Onnipotente, e io sono suo umile servo."
    "Pensi che potresti rinascere?"
    "Tutto quello che so è che merito un'altra vita siccome quella vita non mi è mai appartenuta. Ho fede, e la fede è l'inizio di tutto ciò che è incredibile per la piccola apertura mentale dell'esistenza umana. Ho fede che Dio sarà misericordioso con me. Se mi sarà consentito di vivere di nuovo, sarà per uno scopo più grande di quello per cui sono esistito prima.Non dovrebbe essere sprecato. La mia nuova vita sarebbe una vita di valore ed un ritorno a ciò che ho lasciato indietro, niente più che il brutto sogno di un cuore spezzato e nient'altro."
    "Cosa pensi di come ti ricordano la tua famiglia e i tuoi amici, ora che sei morto'".
    Sorrise con l'espressione di chi sa .
    "Bene, posso dirti esattamente come mi ricorda la mia famiglia. Mi ricordano come qualcuno che ha avuto così tanto successo che ne ha perso di importanza. Qualcuno che è diventato un grande e poi un essere reietto, prigioniero di ciò che la sua grandezza portò alla tomba. Mi ricordano come un uomo, che conosceva bene il mondo degli affari, e che non gli interesserà più. Un uomo che visse parecchio in quell'affascinante inganno di successo e ricchezza, e che iniziò a cercare qualcos'altro oltre a ciò che tutti desideravano. Mi ricordano come qualcuno che non saranno mai; un uomo che ha abbandonato il trono per vivere."
    "E i tuoi amici, come ti ricordano?"
    "I miei amici mi ricordano come un buon amico, un fratello a cui accadde di essere il Re del Pop"
    "E tu? Come ricordi Michael Jackson?"
    "Oh, come qualcuno che è nato per essere quello che è stato."

    FINE SESTO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  5. .

    SECONDA PARTE



    "E' l'essenza della nostra esistenza. L'anima di un corpo e la melodia di una canzone. E' il lato spirituale del nostro essere, che ci rende speciali come esseri umani e ci differenzia dagli animali selvaggi. E' la forza che ci consente di perdonare ed avere successo. E' il fenomeno che ci aiuta a collegarci ad altre cose, ci connette con l'universo e gli altri esseri umani con dolcezza e rispetto per loro dentro di noi. L'amore è come la vista per gli occhi. Senza di essa noi possiamo ancora conoscere ma non possiamo testimoniare, e il profumo di un fiore, che ci fa capire quale fiore è, una creatura di Dio. L'amore è la consapevolezza dell'esistenza di Dio e il potere dell'amore è di farci rimanere in contatto con quella consapevolezza attraverso il nostro spirito e la nostra ragione. L'amore è ciò che ci rende umani."
    "Se, come dici, l'amore è consapevolezza del Divino, il profumo di un fiore, la vista per gli occhi, allora perché gli esseri umani si innamorano del corpo e quasi mai dell'anima? Perché desideriamo amare qualcosa dalla bellissima forma e ci innamoriamo di una forma fisica che i nostri occhi vedono come bellissima?"
    "Noi amiamo i nostri vecchi genitori, i nostri problematici fratelli ed i nostri figli violenti. Amiamo i nostri animali dall'aspetto comune, la casa normale che abbiamo costruito dopo anni di lavoro e l'amico dall'aspetto comune che è sempre stato con noi. Amiamo i nostri Paesi con tutta la corruzione, tutte le ingiustizie e tutte le precarietà che dobbiamo affrontare. Amiamo i nostri vecchi nonni, con le mani macchiate dal sole e la pelle rugosa ed i nipoti che vogliono sempre qualcosa da noi. Amiamo noi stessi, il nostro essere è molto prezioso per noi, con tutte le malattie e i difetti, e le cattive abitudini ed il nostro caratteraccio. Ciò che noi amiamo nella nostra vita è per la maggior parte ordinario, o anche al di sotto del comune, senza nessun piacevole aspetto abbinato ad esso."
    "Allora, forse quando cerchiamo un partner per accoppiarci, noi ricerchiamo segnali esterni di bellezza, che ci dicano che il partner su cui abbiamo puntato gli occhi è in salute e fertile. Perché , in base a quello che hai appena detto, quell'amore non si applica nella ricerca del partner, nella razza umana."
    "Vero, quando cerchiamo un compagno per la vita o solo per un'avventura sessuale, tutto quell'amore lascia il campo all'aspetto anatomico e calcolatore associati ad esso. Come hai detto tu, il ciclo riproduttivo. E noi cerchiamo di trovare un partner per cui proviamo attrazione fisica e che sarebbe bravo a letto. Questo spiega perché viviamo relazioni infelici e perdiamo interesse l'uno per l'altro, con il passare del tempo. Dimentichiamo che il desiderio per i figli si ha due o tre volte, mentre il desiderio nella mente e nel cuore continuano finché respiriamo. Un compagno di vita fisicamente attraente sembra un buon affare, ma anche comprare un'automobile o una casa lo è. L'automobile e la casa si possono cambiare e si può fare anche con il partner. Tuttavia, l'angoscia mentale e il dolore emotivo che si provano quando ci si separa da un compagno di vita o d'amore, sono così grandi che si impiega molto tempo, molto tempo, per superarli e sentirsi di nuovo veramente felici. Questo significa che un partner umano è molto più di un buon affare. E ciò che è più di un buon affare è qualcosa di cui ci dovremmo innamorare, nonostante tutto, e tutti."
    "Gli uomini tendono più all'amore fisico. Si dice che amano il sesso più delle donne. Gravitano intorno a donne più giovani a causa del loro aspetto fertile. Tutto questo è psicologicamente provato. Pensi che ci sia anche l'amore? "
    "La psicologia non è una scienza probante. Si basa su osservazioni umane degli schemi comportamentali, durante un prolungato periodo di tempo. Al massimo, la psicologia è la percezione, sviluppata nel tempo, del comportamento umano. Gli uomini ed i loro desideri sessuali, il loro grande consenso per le donne giovani e fertili, è soltanto una percezione che dimostra uno schema ripetitivo. Il profondo e psicologico bisogno di riprodursi è indicato come base di questa preferenza. Tuttavia, se la scienza fosse in grado consentire alle donne di concepire anche a tarda età, e desse la possibilità di procreare anche in età avanzata, allora cosa accadrebbe. O meglio, se avesse luogo un'evoluzione, siccome l'evoluzione è un processo continuativo, e le donne potessero concepire e procreare anche a quaranta, cinquanta anni, cosa direbbe la psicologia. La psicologia si basa su delle variabili, non su fatti immobili e immutabili. E' l'osservazione della percezione, che si cerca di testare attraverso degli esperimenti, ma se le variabili cambiassero , e i comportamenti cambiassero, gli esempi riportati dalla psicologia cambierebbero."
    "Infatti" Disse l'anima alzando l'indice, come un insegnante che voleva spiegare qualcosa di nuovo e importante ai suoi studenti. " La scienza ha già scoperto nuovi metodi per il processo riproduttivo, per accrescerlo, prolungarlo e dare più possibilità alla razza umana. Sono stati presentati molti trattamenti e molti metodi, tuttavia il loro alto costo li rende disponibili per le persone ricche e benestanti. Ci vorrà ancora un po' di tempo per renderli disponibili a tutti, ad un costo accettabile. Tutti questi metodi sono mirati per le donne, per aiutarle a concepire in tarda età se esse fanno questa scelta.
    Questa si chiama evoluzione. Questo cambio mentale e di pensiero cambierà i nostri dati genetici, e le donne saranno in grado di concepire, come avrebbero fatto prima, anche se avanti con gli anni. Sai che questo regalo di anticipata fine del ciclo riproduttivo non è per niente naturale?. L'inquinamento, gli agenti chimici nel cibo e lo stress hanno creato mutazioni nei geni rendendo le donne incapaci di riprodursi prima del tempo. Un secolo fa, le donne davano alla luce figli a quarantanni qualche volta poco prima dei cinquanta. Era il cibo sano ed un ambiente pulito e protetto, inoltre non avevano i consigli dei medici che creava la sindrome del "Signora per lei è finita". La donne non sapevano quando sarebbe arrivata la ' fine' del periodo fertile e continuavano ad avere figli, proprio a causa di quella mancanza di "necessaria conoscenza".
    "Lo credi?" Non ero per niente sicura di tutto ciò che aveva detto.
    "Guardami" Disse l'anima spalancando le braccia "Guardami, credi a quello che ho fatto e ti ho detto?"
    "Si, lo credo" Risposi.
    "Io ero il bambino di colore con il nasone. Ero il bambino di colore ,secco, di media altezza di indole permalosa. Ero il bambino di colore, nato in una famiglia povera, tra molti fratelli e un padre crudele. Ero nero, non bianco, non avevo un naso piccolo, non sono nato danzando, non ero alto, sono nato in mezzo al razzismo e alle barricate. Guardami" disse spalancando le braccia, come un'aquila in procinto di spiccare il volo, "Guardami. Non credevo a quello che dicevano psicologia e medici, a cosa diceva la società e a cosa dicevano i libri di matematica. Non credevo in un cancello chiuso per me: e non permettevo alle porte di rimanere chiuse. Le avrei obbligate ad aprirsi perché avevo una grande fede. Credevo che Dio mi amasse, credevo che Dio mi avrebbe aiutato, credevo che Dio aveva creato questo universo così io potevo prosperare, progredire ed essere ciò che volevo essere. Dio ha creato questo mondo e così io ho potuto capire che avevo un potenziale incredibile. Non credo nella fine, e non credo alle porte chiuse. Questo è ciò in cui non credo"
    "Sembra che tu non creda nemmeno alla scienza" Dissi, avvertendo la grande energia delle sue parole.
    "La scienza è come gli umani, come gli umani che l'anno creata. E' un'impresa capirla, ed è un metodo , in mezzo a molti, per continuare a creare di raggiungere il punto dove si suppone di essere. Non è la parola di Dio, e nemmeno sacra conoscenza. E' un continuo tentativo. E' tutto".
    "Allora cosa dovremmo credere? Crediamo ai medici perché ci è stato detto che sanno tutto del nostro corpo, crediamo nella scienza, perché ci è stato detto che la scienza è la più alta forma dell'intelletto umano. Crediamo nella società, perché la società è onnipotente, e crediamo nelle porte chiuse e la fine, perché quelli che ci credono, ci hanno detto che è così, come si suppone sia. Ci hanno anche detto che non possiamo cambiare nulla, perché questo è il cammino, e loro sanno come sarà perché loro ne hanno conoscenza, noi no"
    "Dovremmo credere che c'è sempre un percorso, sempre. Un cammino che ,se seguito, ci porterà a destinazione. Dovremmo aver fede nel fatto che questo universo fu creato senza muri e confini e che le cose scorrono naturalmente e la natura è infinita, continua. Che noi non viviamo su un piccolo pianeta nello spazio ma il nostro pianeta è la continuazione di quello spazio e di quell'universo. Comunque noi siamo una cosa sola e non terminata. Anche il corpo umano e la vita sono una parte e la continuazione di tutto ciò. Come possiamo essere così limitati e finiti, se siamo una parte di una creazione continua. Gli scienziati e i medici hanno conoscenze limitate. Essi parlano in base a ciò che sanno, e non sanno molto. Possono dirci soltanto che quello che dicono si basa su quello che sanno oggi, in questo momento, e direbbero qualche cosa di diverso, sullo stesso argomento, basandosi sulle conoscenze di ciò che sapranno domani. Così quello che dicono oggi è proprio affidabile come un pannolino per bambini che presto sarà gettato nella spazzatura."
    "Cosa pensi della bellezza?"
    "La collego alla felicità. Se ti senti felice e il tuo cuore ti sorride, allora quello che vedi e chiunque sia con te e ti fa sentire così, è bellissimo. Oltre a questo, non perdere tempo ad inseguire quello che è l' ologramma di quel sentimento. Pensi che sia reale, ma è solo un miraggio. Cerca da qualche altra parte per trovare la bellezza."
    "Tutti dicono che hai amato bellissime donne. Sei sempre stato in compagnia di splendide signore. Ora tu sei qui, facendo una conferenza sulla bellezza interiore della vita. Abbi cuore" Dissi al fantasma, che si guardava intorno, assaporando la tranquilla Domenica.
    "Si, ti sto facendo una conferenza, perché io so cosa è la bellezza e come è fatta. Ho avuto i miei intoppi, ho fatto i miei errori, ho avuto i miei struggimenti e le mie illusioni. Non tutti abbiamo una seconda terza possibilità per una buona vita. Sarebbe saggio fare la prima scelta su quello che si vorrebbe fare per il resto della vita."
    "E se poi la scelta si rivela sbagliata?"
    "Poi sai che non era la tua prima scelta ma un'illusione che insegui. Se non scegliamo i nostri partner con onestà, verso di noi e gli altri, sarà difficile sbagliare. E' solo quando noi inganniamo noi stessi, che l'inganno torna a noi dai nostri partner."
    "Così tutti i cuori spezzati ed i divorzi nel mondo, esistono perché noi abbiamo trattato noi stessi con disonestà?"
    "Si, noi scegliamo ciò dovrebbe essere il meglio per noi, o lo scegliamo perché pensiamo che sia tutto quello c'è, là fuori, per noi, o lo scegliamo perché siamo soli e spaventati, e nella nostra paura facciamo una scelta, o non sappiamo ciò che realmente vogliamo."
    "Allora, per te, la cura per le relazioni infelici è di essere sinceri con noi stessi?"
    "Si, perché è l'unico rimedio e la cura naturale"
    "Come possiamo sapere se siamo stati sinceri nella scelta del nostro compagno?"
    "Stabilendo se noi saremo felici con quella persona o no. Guardando dentro noi stessi, chiedendoci cosa vogliamo dalla vita, come esseri umani. Non possiamo sopravvivere senza felicità, e la felicità arriva soltanto con una persona che ci ama, per come siamo. Se siamo felici con qualcuno e sentiamo di toccare il cielo con un dito, grazie all'amore, il sostegno e la forza che riceviamo dal nostro compagno, allora possiamo soltanto dire di aver fatto la scelta giusta. Se un uomo o una donna ci rendono infelici, indesiderati, e insicuri allora è senza dubbio una scelta sbagliata, sbagliata. Guarda dentro di te e chiedi "Sono felice?" Se non ci sono dubbi, allora puoi veramente essere felice della tua scelta".
    "Hai trovato l'amore?"
    "No, come molti ho avuto un'illusione, perché come la maggior parte sono stato disonesto con me stesso."
    "Sei morto senza un amore?"
    "Sono morto, si, ma non sono rimasto senza amore. Sono stato sincero con me stesso così l'amore è arrivato".
    "Perché hai aspettato così a lungo?"
    "Non ho aspettato. Soltanto che non volevo accettare cosa mi avrebbe fatto felice. Volevo essere il migliore, e volevo l'amore più bello. Avevo dimenticato che l'amore più bello non era quello che pensavo. Ho dimenticato o rifiutato di conoscerlo. Ora che l'ho accettato e conosciuto, mi è stato dato ciò che cercavo."
    "Ora non è troppo tardi per amare?"
    "No, non è mai troppo tardi per essere felici. La razza umana è nata con questo intrinseco desiderio di essere felici. Possiamo essere in 10 o 100, ma desideriamo essere felici. Se ti viene data la possibilità di essere felice, non limitarti ad una vita di privazioni e solitudine. Accetta la benedizione di Dio e sii felice"
    "Non tutti abbiamo questa possibilità" Dissi.
    "No, non tutti, ma a molti capita una seconda occasione per essere felici. Fai un favore all'umanità ed accetta quella felicità. Non allontanarti da quello che l'universo ti offre. Dopo tutto tu ne sei parte"
    "Come vedi te stesso? Ti senti bello?"
    "No. Mi sentivo brutto, basso e per niente bello. Questa sensazione mi ha accompagnato fino a che non sono cresciuto, attraverso la comprensione di Dio, della vita e la religione. Mi sentivo come una bella mente imprigionata in un mediocre, se non brutto, corpo. Mi sentivo bello ma non ho mai avuto quell'aspetto. Da qui gli interventi di chirurgia estetica poiché amavo la perfezione. Sebbene molto più tardi nella via vita, io abbia scoperto che gli esseri umani sono belli dalla nascita e agli occhi di Dio. Noi siamo creature di Dio, e nulla è uguale a noi, niente. Ero perfetto ma non ero in grado di rendermene conto. Tuttavia quando ho alterato la mia perfezione e l'ho persa, ho capito che la bellezza non ha bisogno di soldi o trucchi. Come la vita, è proprio lì e, fortunatamente, tutti noi abbiamo quella bellezza perfetta. Dobbiamo avere occhi per vederla. Non sono stato abbastanza fortunato da avere quegli occhi, a quell'epoca."
    I suoi pensieri erano affascinanti, eccitanti, come se stesse testando se gli altri giungessero a risposte uguali.
    Sapevo di dover esplorare ulteriormente e più profondamente quella mente.
    "Sembri un idealista" Gli dissi.
    "Si, non può esistere una vita felice se uno non ha ideali da provare a trasformare in realtà. Sapevo che ideali sono una condizione esistenziale in cui la vita può essere vista nella sua vera forma. Gli ideali sono le strade di Dio che ci permettono di capire quanto sia bella questa vita, che Egli ha creato per noi. Egli ci da degli ideali, e ci dice , che esistono nel mondo vero. Il tuo lavoro è trovarli e loro diventeranno tuoi. Ti aiuterò lungo la strada. Non preoccuparti, li troverai perché li ho messi là proprio per te. E' importante trovare cosa Dio ha messo per noi nel mondo."
    "Dove andiamo quando lasciamo la vita terrena?". Chiesi. "Tu puoi dirlo ora, perché sei già là"
    "Lo sono?" Chiese.
    "Io non lo so. Perché non racconti."
    "Penso che il mondo fisico e quello spirituale siano collegati. Non sono due isole che ruotano in due orbite separate., siccome le persone che vivono nel mondo spirituale una volta risiedevano nel mondo fisico. Comunque entrambi i mondi sono uno la continuazione dell'altro. Il mondo fisico e il mondo spirituale, come ho potuto sperimentae, sono la continuità delle note in una sinfonia. Non sono separate perché l'energia che una volta viveva in quel livello è in un altro allo stesso livello. La nostra umanità continua, solo la nostra forma cambia. Io so che per un corpo allo stato fisico la morte sembra misteriosa, ma la morte è una parte della vita. Tuttavia la morte ha una nuova dinamica. Ho avuto esperienze, mi sono divertito, ho amato e la maggior parte di quello accadde quando ero con gli amici. Perciò non ho perso ma ho priprio guadagnato. Noi puoi perdere ciò che hai guadagnato."
    Il fantasma sorrise, scomparì lentamente dalla mia vista, mentre chiudevo il mio diario per quel giorno che stava finendo.



    FINE QUINTO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  6. .

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


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    CAPITOLO 5


    ERO BELLISSIMO


    "Ero bellissimo, ma pensavo che Dio non fosse un artista così grande come lo ero io"



    Mi sentii meglio al mattino. Stare sveglia e scrivere fino a tarda notte per molti giorni mi aveva sfinita, e la sera precedente, tanto per cambiare, ero andata a letto presto. Tuttavia il sole e le mattine splendenti si erano rivelate un efficace antidoto alle mie stanche emozioni.
    Non dovevo decidere cosa era stata, diventata l'anima e cosa aveva confessato. Non potevo permettermi di biasimarmi. Quello sarebbe stato ingiusto per l'anima e anche per me. Mi sentivo molto più vicina, ora, a quello che stavo facendo. Il mio spirito d'adattamento aveva creato una zona confortevole, in cui mi sentivo libera dagli ostacoli creati dai fatti e dalla logica; un mondo naturale senza illusioni e scocciature terrene.
    Sorprendentemente, l'eccitazione del primo momento ora aveva lasciato il posto alla volontà di un lavoro ordinato e alla responsabilità verso le parole scritte. Mi stavo addentrando profondamente nella natura e nel percorso di ciò che stavo facendo, molto più di quanto mi aspettassi .
    Niente mi faceva inorridire più delle parole e dei gesti disonesti e col passare dei giorni, prendevo sempre più coscienza dell'esistenza della verità in quelle conversazioni; sebbene fossi ancora inquieta riguardo a quelle accuse che sembravano pensate su misura per lui. Così chiamai, nel mio cuore, l'apparizione ed il fantasma arrivò, ed aveva un'espressione che mi diceva che aveva avvertito il mio tono e capito a cosa mi riferivo.
    "Come hai potuto permettere che scandali di quel genere fossero tessuti intorno a te e ti avvolgessero in un bozzolo? Come hai potuto star seduto e guardarli sfuggire al controllo?"
    "Ero un artista" , l'apparizione era come un oceano calmo "Ero la musica, non ero un politico e non ero preparato per farlo" , il suo tono calmo era leggermente irritante per me, "I miei addetti stampa mi dissero che tutto si sarebbe calmato. Che era normale, per una star della mia importanza, essere preso di mira. Credetti loro e la mia fiducia nella loro attendibilità mi distrusse. Non fui pienamente in grado di comprendere la complessità della situazione e molte volte fui fuorviato. Forse la natura delle accuse, l'essere proposto pubblicamente come diabolico era troppo, da gestire, per chiunque. Anche penso che quelle questioni non furono trattate con tutta l'importanza che doveva esser loro data."
    "I tuoi consiglieri ti dicevano che i soldi erano la soluzione dei problemi?"
    "Si, lo dissero, e i soldi non furono la soluzione. Avevo bisogno di risanare la mia reputazione e non lo feci. Invece loro mi dissero che la salvezza del mio nome dipendeva dai soldi. Non lo fece mai."
    "Ti dissero di continuare a pagare in contanti tutti i delinquenti?"
    "Dissero che sarebbe finita presto . Anche quando fui preso di mira la volta seguente, alcuni dei miei consiglieri mi dissero pagare qualcuno che avrebbe testimoniato per l'accusa, di comprarli. Rifiutai fermamente." Rispose alzando una mano e muovendo la testa da sinistra a destra, incredulo.
    "Perché rifiutasti?"
    "Perché ora sapevo che i soldi non ti proteggono, come fan vedere i media. Molte volte è la tua innocenza a proteggerti."
    Il mio cuore ascoltava con molta attenzione al glorioso racconto di tradimenti e inganni, e non ero certa di come mi sentivo. Sentirsi così per il fantasma fu come essere afflitti per un'ombra o un pensiero astratto.
    "Bisogna trattare la gentilezza come un patrimonio. Rende forti. Diventiamo più attraenti agli occhi di Dio" e dopo un momento di silenzio, alzando la sua mano guantata e facendo luccicare il suo indice, il fantasma disse " Te lo garantisco"
    Aveva l'aspetto dei suoi trentanni, dalla testa ai piedi era un'icona del pop. Sebbene lo stessi ascoltando attentamente, la mia attenzione si era distratta dal suo dito brillante, alla sua affascinante mano guantata.
    "Perché lo indossi?" Chiesi puntando lo sguardo verso la mano luccicante.
    Guardandola con affetto, rispose "Mi piace"
    "Perché lo indossavi?"
    "Perché il guanto definiva la mia mano, ed era una dichiarazione. Ricorda, mi piaceva fare dichiarazioni, rende più affascinanti" L'anima aveva un aspetto giovane, alla fine dell'adolescenza.
    "Perché era bianco? Il colore aveva un significato?".
    "Il bianco è il simbolo della purezza e la crescita. Le infermiere sono vestite di bianco. Ha un'energia guaritrice ed mi sentivo protetto. Le mie guide spirituali mi dissero che il bianco sarebbe stato un colore salutare per me. Sentii che avevano ragione. E anche", lo aggiunse con un sorriso felice, " Il bianco era un colore complementare alla mia pelle nera. Chiunque avrebbe guardato le mie mani quando queste si fossero mosse. lavorava in entrambi i modi, spiritualmente e commercialmente"
    "Che mi dici dei lustrini?"
    "Ero un artista, i lustrini decoravano e scaldavano la desolatezza di quel colore così forte. Era per il palco, per aggiungere fascino e teatralità."
    "Ma perché lo indossavi solo su una mano, e perché maggiormente sulla mano destra?:
    "La mia mano destra si muoveva più facilmente, era più elastica, potevo facilmente eseguire i movimenti. e secondo, le mie guide spirituali mi dissero che mi avrebbe protetto e portato energia positiva" Replicò, sembrando serio e felice.
    "Funzionò?"
    "Penso di si" Disse con la sua voce bassa e gentile.
    "Quando ti esibisti per la prima volta in Billie Jean, indossavi il guanto o forse anche prima di quell'occasione. Lo hai indossato dall'inizio".
    "Si, le mie guide spirituali mi chiesero di farlo. Lo uso fin da quando ero piccolo. Quando il successo diventa importante, persone con una cattiva aura cercano di circondarti con lo scopo di distruggerti e danneggiarti. Quel genere di persone, con il cuore pieno di gelosia, che non sono in grado di accettare la felicità o il successo di altri, presero di mira anche me. Tuttavia, posso dire di aver capito e posso dire che rimasi al sicuro come il mio cuore rimase pulito da tutto ciò che ci fa smarrire la strada. I miei insegnanti del mondo spirituale furono, per me una buona guida."
    "E stato detto che lo usavi per coprire la vitiligine che inizio a propagarsi dalle mani?"
    "Non ho mai avuto la vitiligine. Perché avrei dovuto nascondere qualcosa che non ho mai avuto?" Chiese con un giocoso sorriso ed alzando le sopracciglia.
    "Hai ragione" Dissi
    "Grazie" Disse inchinando la testa.
    Ovviamente il guanto diceva più di quel che appariva. Era interessante quanto egli aveva detto della sua mano guantata. Michael aveva da mostrare più di quanto ha mostrato nella sua vita, e mi domandai perché nessuno aveva chiesto. Io ascoltavo con cura, e qualche volta quello che diceva sembrava oltre la comprensione razionale. Tuttavia, quella era la sua vita. L'ha vissuta, capito l'architettura, il simbolismo, e la filosofia. Non avevo bisogno di sezionarla.
    Lui era morto. Un'anima per l'eternità fino alla sua rinascita. Dove vive? Pensai dell'uomo con la mano guantata. C'è una terra delle anime? O vagabondano sulla terra come una nave fantasma nell'oceano? Potevo vedermi riflessa in lui; il mio viaggio mi aspettava.
    "Vivi in cielo?" Chiesi un giorno all'entità. Non ero sicura su cosa chiedere, così decisi di iniziare con qualcosa che mi stava cuore fin dall'infanzia, le anime che vivevano nel cielo.
    Egli rise, con la sua risata lieve e amichevole, divertito dalle mie fanciullesche supposizioni.
    "No, non vivo in cielo, potrei cadere. Io vado, proprio come tu svolti un angolo, in un luogo dove le mie visite sino brevi e non frequenti. Siccome sono autorizzato a stare qui per affari ancora da sbrigare." Ed aggiunse un sorriso.
    "Ho visto anime che avevano cose da terminare che non erano pronte ad andar via. Non sono ostinato a non andarmene, ma apparentemente mi è stato concesso perché sono parte del servizio sociale per l'umanità."
    "Servizio sociale!" Esclamai, in quanto mi sembrava un nome molto ufficiale, un progetto governativo.
    "Oh , è lo stesso progetto di cui hai parlato prima?"
    "Io credo che lavorare per l'umanità ti mantenga vivo. Alla fine è ciò che fu per me. " Sembrava che l'anima fosse di uno splendente e piacevole umore quel giorno.
    "Le mie affermazioni sul mondo delle star non mi salvarono , ma le mie buone zioni si. Siccome amavo dare e amavo amare."
    Sembrava pieno di vita, come se la morte non lo avesse toccato. Tuttavia quei momenti erano brevi e distanti tra loro. Dovevo chiedergli se si sentiva ancora vivo o si sentiva morto.
    "Mi sento come ero abituato a sentirmi" Rispose con atteggiamento felice "Forse così è come ci si deve sentire. Questa sensazione di non essere visti e strana. Comunque io sono in pace e non mi sento un fantasma, se è questo quello che vuoi sapere"
    "Dove vivi adesso?" Chiesi curiosa come una bambina.
    "Non a Neverland, te lo assicuro" Rispose gaiamente "C'è un sipario tra questo mondo e il mio mondo. Ho fatto pace con questo."
    "Hai visto una luce invitante dopo che lasciasti il tuo corpo fisico?"
    "No, non l'ho vista. Fu come andare a dormire e svegliarsi"
    "Ora fluttui in giro, invece di camminare?" La mia conoscenza sul sovrannaturale stava morendo dalla voglia di uscire allo scoperto. Egli rise sonoramente nel sentir la mia domanda.
    "Fluttuo in giro?" Dio mio, non sono una piuma. Sono proprio qui dove si suppone io sia. Le distanza non sono più un problema."
    "Stai dicendo la verità?" Chiesi un po' sospettosa. Le sua risposte erano come un dipinto, che sembra molto dettagliato, ma quando lo guardi da vicino, vedi che non ci sono affatto molti dettagli. Solo magistrali pennellate del pittore che danno l'illusione di una grande profondità. Ero frustrata dalle sue risposte. Ero ancora incapace di aprire la cripta dei segreti, dove la natura nasconde i suoi oggetti di valore.
    Lui sorrideva, senza essere preoccupato dalla mia agitazione, e rispose con un tono pacifico e composto.
    "Dico la verità perché non c'è più bisogno di bugie, ora. Dire cose che non sono là, o delle quali non sono stato testimone sarebbe una continua sofferenza. Comunque quando lasciamo il nostro aspetto fisico, lasciamo indietro anche la sofferenza."
    "Non desidereresti essere ancora vivo?" La vita mi sembrò così preziosa mentre ponevo la domanda. Ero grata di poter respirare.
    "Che sensazione meravigliosa" Pensai nella quiete dentro di me. Ignaro dei miei pensieri, il fantasma meditava per conto suo.
    "Non so" Disse lentamente. "Ma, di nuovo, se lasci la tua casa, quella dove hai vissuto a lungo, ti sentirai un po' male. Sebbene non depresso, un po' triste"
    "Non penso fosse il mio caso. Sentii solo che quella vita era un'altra esperienza e questa è completamente una nuova esperienza"
    Dovevo aver raggiunto uno stato meditativo rilassato poiché l'apparizione era molto nitida.
    "Sembri diverso" Gli dissi, il suo viso era pallido e senza trucco.
    "Beh, non sono al massimo del mio splendore" Rispose sorridendo appena.
    "Hai ancora con te i tuoi cosmetici?"
    "No, ma rivivo diverse fasi della mia vita. Forse è come mi sento al momento."
    Sembrava strano ma i miei pensieri rimanevano sguinzagliati.
    "Nessuno è venuto ad accoglierti? Nessuno dei tuoi amici è qui con te? Hai incontrato Elisabeth?" Chiesi, in quanto per me la solitudine non è allettante, neanche nell'aldilà.
    "No, non ancora" Non ho visto Elisabeth. E' morta?" Chiese con tono rilassato.
    "Si, lo è" Gli risposi, temendo che ne fosse profondamente colpito.
    "Bene, non l'ho vista" Rispose con gli occhi chiusi, in silenzio e pallido in volto.
    "Desidereresti incontrarla?"
    "Quando sarà ora, incontrerò Elisabeth" L'anima aveva ancora gli occhi chiusi, e pensai stesse piangendo, ma poteva essere solo la mia immaginazione.
    "Nessuno è venuto ad accoglierti?" Ero triste di sapere che noi iniziamo quel viaggio senza la presenza di alcun viso famigliare. Lui rimase tranquillo, giocando con una nera corta e raffinata bacchetta che aveva in mano, che era placcata in oro alle estremità.
    Non riuscivo a capire il suo silenzio, sebbene rispettassi la sua prudenza, anche se solo fin ad un certo punto, dato che chiesi di nuovo.
    "Non sei entrato in contatto con nessuno della tua famiglia?"
    "Si, li ho avuti. " Rispose, questa volta con un sorriso. "Mia madre mi sente, e anche Janet; come me ha il dono della spiritualità fin dalla nascita".
    Non sapevo cosa dire, ed il silenzio fu la miglior risposta.
    "Pensi che saresti vissuto a lungo?"
    Lo spettro sembrò capire la mia curiosità, sebbene le sue risposte non la gratificassero.
    "Anche se in uno strano modo, io sento che la mia forma terrena è stata completata. Devi sapere, che quando il concerto è finito, non puoi continuare a stare sul palco, devi uscire quando è il momento giusto".
    "Pensi che ciò che è accaduto a te sia giusto? Eri tra i più giovani della tua famiglia e te ne sei andato per primo?"
    Sorrise mentre rispondeva "Sono morto, quella è la verità. Non importa se giovane o vecchio. Ho visto morire persone molto giovani. Seguiamo la stella del nostro destino."
    Mi sentivo esausta, quasi addormentata. Provavo la stessa sensazione tutte le volte che incontravo l'anima.
    "Continuiamo domani mattina?" Dissi allo spettro.
    "Okay" Disse l'anima.
    "Buonanotte" Dissi al fantasma.
    L'anima se ne era andata un attimo dopo. Non avevo fatto una domande intelligenti. Erano domande da bambini, basate si curiosità fanciullesca. Sentivo ancora il disperato bisogno di capire cosa fosse la morte, prima di dover affrontare la mia. Era solitudine, paura, pace, salvezza? Comunque michael aveva dato prova di essere illusorio da morto ,come lo era stato da vivo.
    Ero ad un punto morto. Ero profondamente immersa nel pensare e scrivere dell'anima, come qualcuno assorbito nel contare le pecore che saltano lo steccato, dimenticando tutto il resto. Non avevo sentito Michael durante tutto quel giorno. Forse era impegnato da qualche parte in qualcosa di importante, pensai. Poi lo vidi come su uno schermo; come quando si apre una finestra e la lussureggiante vegetazione nascosta dietro ad essa diventa visibile.
    "Ti guardavo mentre scrivevi" disse con un sorrisetto. "Mi auguro di averti resa felice, quando ero in vita" Non lo ringraziai. Non sentivo alcuna forte e felice emozione in quel momento.
    Vestiva in rosso e nero, sebbene questa volta sembrasse un gallo da combattimento. Era così appariscente, che lo si sarebbe riconosciuto ovunque. Seduto sul suo rosso divano in stile vittoriano, voleva parlare. Non dovevo chiederlo.
    "Noi siamo poveri mortali, ma ci sentiamo esseri potenti mentre siamo in vita; grandiosi e forti. Ma quando moriamo veniamo a sapere che quel potere è una bugia, sono solo prove, che ci vengono assegnate per rendere migliori la nostra vita e quelle degli altri. Fece una pausa , tirando le bretelle con i pollici e poi disse.
    "Ma ora, posso dire la verità. Il vero potere che rimane per sempre è l'amore. L'amore per tutto, per il cielo e la terra, le donne, i bambini, per i poveri e gli anziani. Per coloro che sono indigenti, per coloro che hanno bisogno d'aiuto, per coloro che hanno il cuore spezzato, e per coloro che hanno l'anima afflitta. L'amore è il solo potere che rimane con noi, ci accompagna alla tomba e oltre"
    Le sue labbra rosse e il suo viso pallido sembravano vulnerabili. Potevo capire il suo modo di parlare, era acuto, raffinato e sottile nell'uso delle parole.
    "Dimmi una cosa"
    "Si" Rispose il fantasma.
    "Cos'è questo potere dell'amore?"

    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

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    AUGURI TWEETY!!!!! :kiss:

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    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


    1694745pedoph4


    http://www.amazon.it/PAEDOPHILIA-PANTS-MIC...A+IN+GOLD+PANTS



    CAPITOLO 4


    L'UOMO CON LE LABBRA ROSSE


    "Saltai sul tetto della mia auto, gridai guardate cosa mi hanno fatto, guardate e tutti applaudirono e sorrisero"


    Stavo guardando una sua fotografia su un giornale, la didascalia diceva " Jacko assolto nel processo" , scattata il giorno dell'assoluzione nel 2005. Il viso aveva un aspetto rugoso e non rasato sotto ad un visibile strato di trucco. Le labbra erano dipinte di rosso, e il colore scendeva un po' dagli angoli della bocca, come a rappresentare l'angoscia mentale e il dispiacere che provava per le circostanze che lo avevano coinvolto. Il linguaggio del suo corpo mostrava un energia potente nascosta e i suoi occhi ed il viso erano privi di espressione, con soltanto un debole barlume di emozione. Le sua labbra rosse spiccavano sul viso stanco ed affaticato; un aspetto ancora adornato e strano abbigliamento maschile che diceva : "IO SONO MICHAEL JACKSON."
    Gli avevo già chiesto del colore delle sue labbra, ed egli aveva cercato di spiegarmi il loro significato. Nonostante quello Io vorrei tornare su una foto della giovinezza del cantante, non aiuterà ma mi domando come un ragazzo dal viso giovane e fresco possa anche essere quest'uomo con le labbra dipinte di rosso, coperto di fondotinta e gli occhi sottolineati dal khol.
    Lui mi ha detto che qualunque cosa che faceva aveva un significato e che la loro presenza o l'assenza non avveniva senza motivo.
    "Quando decidi di truccarti, che ispirazione c'è dietro alla tua decisione?" Chiesi al fantasma, che stava seduto sotto ad un grande albero, sull'erba con le gambe incrociate come in una posizione yoga , indossando dei larghi pantaloni ed una anch'essa ampia ed elegante camicia, sembrando giovane, splendente e sereno. Sembrava fosse giorno anche là dove stava lui, poiché il sole splendeva luminoso e silenzio e pace lo circondavano.
    "Tutto ciò che facevo aveva un qualche scopo." Rispose nel suo solito modo calmo e distaccato. "Non ho mai avuto tendenza al travestitismo. Ero un uomo e pianamente cosciente di esserlo. All'inizio il mio trucco fu come quello degli altri artisti. Tutti gli artisti maschi sono truccati dato che è una necessità. Poi capii quanto mi cambiava, abbastanza per permettermi di esprimere le emozioni, l'umore e di creare una maschera che si miscelava bene la mia musica."
    "Allora perché nei primi anni non era parte di te?" Chiesi colma di curiosità.
    "Mi faceva sembrare diverso" Rispose con un sorriso, "Mi aiutava e creare il personaggio. I miei capelli, il mio viso e i miei abiti rappresentavano gli umori e le impressioni che volevo.
    Per me le labbra rosse, come ti ho detto, rappresentavano la passione, la vitalità e l'amore: come colori di guerra.Non volevo migliorare il mio aspetto. Lo utilizzavo per creare umori, emozioni ed espressioni. Il mio aspetto rimase sempre maschile. Ho sempre dichiarato la mia mascolinità."
    Cercai di sentire più chiaramente la presenza. L'apparizione era là, da qualche parte, ma ora avvertivo scure ombre che coprivano i suoi occhi. I suoi zigomi erano evidenti, stranamente aumentavano la magrezza del suo corpo. Le sue labbra erano al naturale e pallide sul suo viso. Poi la visione divenne annebbiata, come se lo spettro non volesse farsi vedere, anche se desiderava essere udito.
    "Ci sono molte cose strane su di te. La tua camera iperbarica, l famoso scimpazé, la tua ambizione di comprare le ossa dell'uomo elefante , e anche il tuo naso. Poi c'era il tuo piacere infantile nel divertirsi sulle giostre, ed il tuo desiderio di rimanere un eterno bambino. Noi non possiamo dire che comunque non eri da biasimare."
    "Per me la vita non è mai stata noiosa, monotona o trascurata. Ho fatto quello che volevo e non me ne pento. La camera iperbarica fu una cosa irripetibile e non ne preoccupai più. Il mio naso fu l'errore madornale causato da incompetenza e incapacità. Non sono un chirurgo e non mi posso biasimare. Bubbles è ancora nel mio cuore come un amico che mi ha voluto bene ed che mi è rimasto fedele e leale. Le ossa dell'Uomo Elefante furono un puro pettegolezzo, siccome non sono mai stato un collezionista di ossa; non mi è mai interessato. Tuttavia mi piacevano le giostre e le altalene anche con l'età che avevo. Comunque non mi sono mai sentito un ritardato mentale dopo essermi seduto su di esse. Non era il salire e scendere da una giostra che mi avrebbe fatto perdere l'intelligenza o il buon senso per gli affari.
    Restavo Michael Jackson, sia su una divertente giostra per bambini che sulla mia limousine. La mia mente, il mio intelletto non ne hanno mai sofferto. Ti ho detto che avevo una profonda conoscenza delle cose. Per me concludere un accordo d'affari che mi avrebbe portato profitti era semplice come andare sul'altalena. Erano la stessa cosa e nessuna delle due mi preoccupava. Comunque, si, posso capire che i media fossero preoccupati da entrambe: il mio successo e la mia gioia. Forse i media erano patologicamente colpiti da ogni mia mossa. Sono sicuro di non poter essere ritenuto responsabile per quello."
    "Vero, tu sembravi ancora un bambino, quantomeno verosimile. Uno può essere sia uomo che bambino?"
    "Tu puoi essere qualsiasi cosa scegli di essere" Rispose con il suo tono calmo ed equilibrato, "Io scelsi da solo i miei ruoli. Volevo essere il meglio che potevo nella mia carriera, e volevo anche l'innocenza e la felicità di un bambino nella mia vita. Popolarità e fantasia erano entrambe mie".
    "Allora perché non hai scelto l'immagine di un macho? I media e la società ti avrebbero accettato. Saresti stato capito più facilmente?" Dissi.
    Egli rise, le mie domande in qualche modo lo divertivano.
    "Se macho significa brusco, grezzo e forte, allora non lo ero per niente. Però, se macho significa rispettato, al comando, indipendente, concentrato sulle conquiste e in un ruolo di leader, allora ero tutto questo.
    Per capire il vero valore delle cose e delle persone devi guardare oltre; oltre la facciata di superficie dell'aspetto e dei comportamenti. Non potevo governare senza essere uomo. Tuttavia non ho mai avvertito in alcun modo che stavo compromettendo la mia mascolinità. La mia professione non era un luogo per un uomo con i muscoli legati ed arti anchilosati. La musica era una parte della mia personalità , e per eccellere e comandare, ho fatto quello che dovevo fare. Un tipico macho non può sopravvivere sul palco, solo un creativo può. Ero là per esibirmi, divertire ed ciò che ho fatto."
    "Eri conscio del tuo posizione di icona? Sembravi così dolce, per essere consapevole del tuo vero valore ,agli occhi del mondo. E' dura essere sempre il migliore?"
    "Non era stato stabilito che fossi qualcos'altro." Disse mentre sentivo la forza del campo energetico che lo circondava. " Per ma il duro lavoro era una ricompensa esso stesso. Ti consente di esplorare il tuo lato creativo e geniale, che tu non sei cosciente di avere. Essere all'apice è sempre equivale a tutto il duro lavoro." Disse con il suo caramelloso dolce sorriso.
    "Me eri conscio della tua immagine agli occhi degli altri?"
    "Certo che lo ero, naturalmente." Disse rilassato "Sapevo di piacere alla gente e che mi amavano".
    "Quanto ne eri coinvolto?"
    "Io lavoravo proprio duramente, e sentivo la responsabilità verso il mio lavoro e i miei fans. Te lo avrò detto centinaia di volte" Disse ridendo , divertito dall'idea della mia misera memoria.
    "Oh , lo ricordo bene" Non ero per niente divertita.
    "Allora non fare come il pappagallo" Disse il fantasma compiaciuto .Ero offesa per la osservazione ottimista,e non riuscivo a fare un'altra domanda allo spettro. Così trovai un pretesto e andai da prepararmi una tazza di tè, facendo una pausa. Dopo una buona ora chiesi all'apparizione.
    "Hai mai avuto paura?"
    "Di che?" Chiese.
    "Di essere rimpiazzato da qualcuno?"
    "No, aver paura del naturale procedere delle cose è una sciocchezza del pensiero umano." Disse, mentre la mia visione si schiariva da sola. Stava seduto sul suo divano di velluto rosso in stile vittoriano ed aveva in mano un libro.
    "Non ci ho mai pensato. Nemmeno quando ero in difficoltà. Non ho mai pensato se sarei diventato famoso o no. Avevo fiducia nel mio talento. Il mio talento non mi ha mai abbandonato" Sorrise. "E quando diventai famoso e conosciuto, non mi sono mai preoccupato di poter essere soppiantato da qualche persona sconosciuta e senza nome che avrebbe potuto agguantare la mia buona sorte. Ero fiducioso, avevo un dono che nessuno mi poteva portar via. In più, non ho mai immaginato di essere sempre seduto sul trono della mia carriera. Quello mi avrebbe reso schiavo del mio lavoro. Stavo lavorando per amore senza pentimenti, desideri e richieste. Amavo la mia arte, la mia esistenza e respiravo attraverso di esse. Non era una proprietà in affitto che, un giorno, avrei dovuto restituire. Così non c'era competizione perché non ho mai gareggiato, solo amato.
    "Eri un uomo che manteneva le sue promesse, onorava le sue parole, e ottemperava i suoi giuramenti".
    Fece un largo sorriso. Il viso incorniciato da ciocche, nere setose e lucenti.
    "Ho provato" Risposte dolcemente "Qualche volta la vita ti insegna ad essere più rispettoso verso gli altri. Mantenere ed ottemperare le promesse fatte alle persone è segno di rispetto verso di loro e te stesso. Prova che onori te stesso e onori gli altri. Ho cercato di essere fedele alla mia parola. Di fare come avevo promesso e non ingannare e non portare gli altri su una cattiva strada. La gente credeva nella mia reputazione, il mio nome e il mio prestigio. Così avevo molte più responsabilità di altri, ecco come mi sentivo."
    "Questo è senza dubbio nobile" Mi sentivo un po' ferita, forse inconsciamente, ancora acida per il suo derisorio commento. "Allora perché così tante persone si sono rivolte al tribunale, dopo la tua morte? Molti di loro sono del tuo staff, e quelli che fornivano servizi a Neverland. Essi protestavano perché non li avevi pagati. Non suona appropriato, specialmente quando si tratta del coinvolgimento di un nome importante come il tuo."
    "Pagare lo staff, e quelli che facevano altri lavori con me non era mia preoccupazione. Naturalmente , quelle persone lavorarono per me, ma i pagamenti erano concordati con lo staff dei miei amministratori.
    Erano là per trattare con quei problemi, e pagavo attraverso loro, così non sarei stato disturbato o infastidito. Firmavo gli assegni, che mi portavano o mandavano, e non avevo informazioni extra riguardo loro o i loro pagamenti.
    Così se non venivano pagati, non ne ho idea, e non ne conoscevo il motivo.
    Non ero una persona che manteneva uno staff senza poterselo permettere. Non sono mai stato uno che se la tirava. Comunque se non è loro stata data la loro retribuzione, l'avranno. Michael Jackson non era disonesto."
    Il fantasma non era scomposto, e osservava il mio umore con debole interesse.
    "Questo significa che la cattiva pubblicità continua, per te, anche dopo la tua morte. Qualcuno deve essere responsabile per questo. La tua vita è stata circondata da molti scandali. Era opera tua? Insolita stravagante pubblicità come fu definita dalla stampa?
    "I miei addetti stampa erano persone con reputazione ed esperienza. Non novellini che non erano in grado di capire l'impatto delle informazioni rilasciate. Essi conoscevano e controllavano qualunque parte delle informazioni rilasciate su di me. Il pessimo o imbarazzante nome non è stato opera loro. Comunque, sono d'accordo, non furono in grado di essere efficaci nel controbattere le news spazzatura che erano state inventate. Sarebbero dovuti essere risoluti nelle loro strategie. Penso fu una debole pubblicità e una debole strategia piuttosto che un pessimo lavoro. Così, in quei giorni, ero uso licenziare ed assumere , nel tentativo di essere in grado di trovare delle persone , che sarebbero state migliori nel controbattere e trattare con quei pericolosi scandali e accuse che stavo affrontando."
    "Non hai pensato qualche volta che tutta quella inefficacia fosse la per un motivo?"
    "Ci pensai, ma anche cambiando un team dopo l'altro, il risultato fu identico. Incompetenza e mancanza di interesse nel guadagnarsi da vivere in un modo corretto, creò delle carenze nei loro tentativi."
    "Hai cercato di trovare delle persone che capissero meglio te e la tua situazione?"
    "Avrei dovuto trovare il miglior team fin dall'inizio, invece di far confusi e tardi tentativi, che condussero a condizioni che portarono danni maggiori che non si sarebbero potuti riparare facilmente. Da parte mia ci fu molta disattenzione. Tuttavia, a quel tempo, non avevo idea di cosa mi aspettava. Non ero mai stato coinvolto in alcuna misfatto. Ero concentrato soltanto sul mio lavoro, cercando di dare un senso alla vita che mi era stata donata. Perciò le persone che assunsi erano abbastanza brave per trattare con la normale pubblicità ma non sufficientemente preparate per trattare con i piani criminali che affrontai. Quindi nessuno ebbe colpa. Fui proprio preso di mira da ricchi criminali che che volevano andar lontano, prendendo i miei beni ed il mio buon nome."
    "Quando iniziarono a chiamarti " Whacko Jacko", perché non hai fatto qualcosa per far finire quell'assurdità? Sono quasi sicura che tu lo odiassi."
    Sorrise, ascoltandomi, "E' come quando i bambini danno un nome a qualcosa che a loro sembra diverso o nuovo, che è meglio di quello che loro potrebbero essere. Cercare di fermarli nel dirlo avrebbe significato solo inimicarseli e portare ad un continuo vociare su quel nome.
    Non ero un pesce piccolo, ma una balena del mondo musicale, ed il misero nome datomi da un gruppo di cattivi , ostinati e stupidi giornalisti non avrebbe mai rovinato in alcun modo la mia immagine. Lo sapevo e così non mi preoccupai. Potevano chiamarmi con il nome che a loro piaceva, quanto a lungo volevano se quello li avesse aiutati a mantenere il loro lavoro . So che guadagnare di che vivere non è facile."
    "Proprio vero" Dissi tra me e me "La vita non è facile, ma nemmeno vendere l'anima di qualcuno è facile".
    "Io non capisco", dissi, " tutti quei nomi, gli scandali, le accuse e il caos. Comunque, tu sembri diverso, quasi come se quella vita non ti appartenesse. Sembra che il mondo e tu siate dei poli opposti , in base alla percezione della tua esistenza, e non ci siano punti in comune"
    "No, per niente", rispose "Il mondo mi percepiva sotto una luce , che è sempre stata presente nella mia vita, migliore di quello che mi aspettavo. Ero noto per i miei risultati e contributi alla musica, e il mondo non fu avaro in questo. Penso che questo derivasse dal rispetto e gli encomi, e non fui privato del mio nome o successo. I miei fans mi amavano, i miei colleghi mi apprezzavano, i più anziani mi incoraggiavano , i più giovani mi seguivano. Penso di aver avuto, nella vita professionale, una esistenza perfetta, un miracolo anche per me. Tuttavia lo scontro di immagini si verificava sui giornali e gli spettacoli leggeri e comici trasmessi a tarda notte, che si basavano su raggiri ed emozioni a buon mercato. Diversamente il mondo ed io eravamo meravigliosamente sincronizzati."
    "Il modo in cui ti presentavi ",Dissi un po' riluttante "Il tuo aspetto, il tuo atteggiamento..."
    "Si," disse con tono incoraggiante.
    "Era un'idea di qualcun altro? Quella di creare un immagine sia affascinante che bizzarra."
    Mi donò un grande sorriso smagliante "Vuoi sapere perché avevo quell'aspetto?" Chiese gentilmente.
    "Naturalmente" Dissi.
    "E' semplice. Ero un artista e non uno scienziato e secondo, il mio aspetto non era dovuto a coincidenze casuali. Ero gestito e guidato. Comunque nei primi anni, ho ricevuto consigli e ragguagli su come sarei dovuto apparire.
    Così, durante gli anni, ci lavorai individualmente, e li resi migliori, lo sai, non in modo così clownesco e bizzarro.
    L'ho fatto in modo raffinato, più piacevole esteticamente, e tu devi sapere" Disse puntando un dito verso di me "L'aspetto di una pop star e la sua immagine vendono. Possono portare milioni alla pop star e chi l'ha creata. Per questo , l'immagine deve essere attentamente costruita. Per essere sicuri che venda."
    "E la tua immagine vendeva?"
    "Mmph , si, vendeva" Disse sorridendo.
    "Per milioni?"
    "Molto di più" Aveva ancora un gran sorriso.
    "Comunque, non eri tu, ma un'immagine" Dissi concludendo.
    "Ero io, ma come pop star. Non puoi essere tutta apparenza. L'aspetto dovrebbe attrarre, dovrebbe scioccare, ma non dovrebbe essere finto. Altrimenti non saresti in grado di andar lontano "
    "Ti chiamarono eccentrico. Si suppone che tutte la persone creative lo siano, fino ad un certo punto, a causa della loro mente ingegnosa e creativa. Eri un eccentrico?"
    "Non ero un eccentrico, ma creativo. Forse potevo sembrare così , perché non mi sono mai preoccupato di spiegare . Inoltre non ero fanatico delle cose anormali. Ti portano lontano dalla vita. Io, d'altro canto, amavo molto la vita. Amavo il senso della vita, essere testimone di questo meraviglioso mondo creato da Dio. Quindi la follia non è mai diventata parte della mia personalità."
    "Felice di saperlo" Dissi.
    "Si, è splendido essere normale". Rispose con un brillante sorriso.
    Pensai per un momento alla sua fama, che aveva un'esistenza propria, un demone che respirava fuoco come animale da compagnia.
    "Tu ami la tue mani , vero?" Dissi.
    Lui le stava guardando di nuovo.
    "Perché dici così?" Chiese con un sorriso smagliante.
    "Sembrava sempre che tu ne fossi consapevole"
    "Allora tu devi avere guardato anche il mio viso" Disse.
    "Si,l'ho fatto" Dissi guardando il suo famoso volto.
    "Poi tu dovresti sapere che il mio viso era piuttosto assente, tu puoi anche definirlo privo di espressione"
    "Oh, non lo so" Dissi esitante, "non c'è bisogno di essere così onesta" dissi a me stessa.
    "Bene, lo era" Disse rassicurante, "Esprimere me stesso era difficile per me, e le mie mani mi aiutavano in quello, esprimere me stesso. Mi aiutarono a fare cosa non sarei altrimenti riuscito a fare."
    "Okay, ma perché il tuo viso era privo d'espressione?" Chiesi al fantasma.
    "Mi sono allenato a non mostrare le emozioni" Rispose.
    "Perché lo avresti fatto?"
    "Perché al di sotto di una maschera i tuoi sentimenti non sono vulnerabili. Non erano in bella mostra affinché gli altri le cogliessero e scegliessero di approfittarne. Il mio viso mi proteggeva da ciò che non desideravo, proteggendo le mie espressioni e i miei sentimenti come una sentinella. E fece bene il suo lavoro."
    "Ma vivere così? E' normale?"
    "La mia vita non era normale" Disse, " Grazie a Dio ora sono libero. La mia vita era diventata un peso per me. Mi obbligava a continuare a fare ciò che volevo smettere di fare. Mi sentivo come un prigioniero in una profonda cella sotterranea; nessuno era pronto a tirarmi fuori di là. Era troppo rischioso."
    "Una prigione finanziaria? Domandai ed egli rivolse un'occhiata indagatrice nella mia direzione.
    "Prigione finanziaria, può essere". Rispose nel suo modo privo di emozione."Spiritualmente spenta, emotivamente limitante, infatti. Abbandonai quella vita tempo fa. Persi interesse"
    "Cosa significa?"
    "Significa che volevo libertà, con o senza un corpo. Volevo andarmene, essere lasciato solo, essere libero come l'aria e il sole, o forse un uragano, ma libero. Non più catene ad una fama senza vita e fortuna ingannevole. Io non appartenevo più a quel mondo. Sono stato fortunato ad essere sollevato da quell'insopportabile peso"
    "Peso di fama e fortuna?"
    "Peso di condurre una vita irreale e pretenziosa, piena di intrighi, piani e interessi propri di quarte parti".
    "Ora tu puoi dire tutto ciò che è stato detto o fatto".
    "No,", il suo sorriso era stanco. "Ci si trova in una posizione posizione detestabile. Tu diventi un prigioniero. Tu diventi uno schiavo. E' la vita di una scimmia ammaestrata, e non di un essere umano pensante. Ho lasciato per sempre. Sono felice di averlo fatto."
    "Allora sono felice per te" Dissi.
    "Fama e fortuna sono due serpenti sibilanti. Sono pericolosi, ma hanno un aspetto grandioso ed intrigante. Il mondo dello spettacolo è un mondo di inganni e tu vivi quegli inganni tutti i giorni della tua vita. E' stancante e stremante.
    Vivi come se il mondo fosse nel palmo della tua mano, ma la verità è che non stai vivendo per niente. Interpreti costantemente un ruolo, con te stesso, la tua famiglia, i tuoi colleghi e i tuoi fans. Non è per niente una vita. E' tutto piuttosto triste se lo guardi dall'interno. E' quietamente triste."
    "Comunque, tu, ora sei libero" Gli dissi.
    "Si, lo sono" Annuì.
    "Libero alla fine" Dissi.
    "Non sarò più un prigioniero" Sorrise calorosamente.

    FINE QUARTO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  9. .

    QUARTA PARTE



    "Avresti dovuto pensarci" Dissi.
    "Si, dovevo dominare, avrei dovuto" Rispose, con un piccolo sorriso ed occhi tristi.
    "A lei potrebbe non piacere questa definizione"
    "Ti stavo solo dicendo cosa accadde. Dovevo dirlo qualche volta. E non c'è momento migliore di questo"
    "Stai cercando di offenderla?"
    "Sto dicendo la verità" Rispose nel suo modo composto.
    "E' questa la sola ragione per cui tu non ti presentasti in Tribunale la prima volta, anche dopo la fine del matrimonio?"
    "Dopo le accuse e la fine del mio matrimonio non avevo molta voglia di vivere. Diventai un recluso, la mia musica divenne il mio rifugio e i miei fans, mia madre ed i miei bambini il mio ossigeno. Non avevo abbastanza forza per combattere una battaglia legale. Quelle accuse disgustarono il profondo del mio essere. Quando raccolsi abbastanza forza per contrattaccare, mi intrappolarono ancora una volta ma questa volta mi battei perché ne avevo la forza."
    "Cosa ti disse la tua famiglia dopo la fine del tuo matrimonio con Lisa?"
    "Te lo avevamo detto" Disse con un sorriso.
    "E circa il contrattacco?"
    "Sapevano che non sarei stato in grado di affrontare quell'ardua sfida. Rimasero calmi, aspettando che io raccogliessi le forze per contrattaccare."
    "I tuoi amici di lasciarono dopo le accuse?"
    "Si, quelli occasionali si. E il disordine fu messo in ordine. Solo quelli che nel loro cuore avevano amore vero e amicizia per me, rimasero."
    "C'è un modo per giudicare la tua verità?"
    "Le speculazioni non sono la via corretta per giungere alla verità" Appariva sia serio che solenne. "Cerca, analizza e giudica. La verità non è mai un segreto nascosto. La troverai alla fine della tua ricerca. La mia verità era la mia arte, la passione per ciò che facevo.Qualunque altra cosa non era un vero problema."
    "E' un atteggiamento egoistico" Gli dissi, considerando che era un uomo assorbito da se stesso.
    "Egoista?" Esclamò stupito il fantasma "Noooo!" Esclamò, Il suo viso ossuto incorniciato dai capelli sciolti e ondulati.
    "Non c'è nulla di egoistico nel creare dal nulla qualcosa di bello." Disse nella sua semplice ed elegante maniera "La creatività non può mai essere egoistica. Creavo dal nulla e mi ci voleva tempo. Dio mi ha creato per questo e come posso essere egoista nell'obbedire al desiderio di Dio? La perfezione richiede amore e l'amore consuma tutte le tue energie. Ti domina, fa di te uno schiavo. Ero innamorato del creare bellissima musica, e la mia beneamata fu scelta per me dalle forze spirituali anche prima che io nascessi. Seguii il mio destino. Così era stato stabilito."
    "Capisco, " Dissi, "Ma io credo ancora che la tua immagine abbia avuto un importate ruolo nel far di te un facile bersaglio da infangare. Hanno detto che la tua immagine è passata da celebrità a curiosità raccapricciante. Poteva essere un motivo che ha contribuito al modo in ci i media si comportavano nei tuoi confronti?"
    "Non so se sia esistito un Michael Jackson raccapricciante" Disse con voce ferita. "Io non l'ho mai incontrato. I media iniziarono tutto questo prendendo di mira il mio aspetto e finirono col prendere di mira la mia condotta. Non si sono mai preoccupati di capire, di andare oltre ciò che sembrava essere la superficie della realtà."
    "Quale era la realtà di Michael Jackson?"
    "La mia immagine raccapricciante fu più un'invenzione dei media piuttosto che il mio stile di vita e fui preso di mira in molti modi. Perché avevo le giostre e gli animali? Perché avevo fatto interventi di chirurgia plastica? Perché invitavo i bambini? Perché vivevo privatamente? Perché indossavo ciò che indossavo? Perché non mangiavo? Perché andai in Bahrain? Perché sposai Lisa Marie Presley? Perché sposai un'infermiera? Perché ero così magro? Perché non avevo una ragazza?
    Era una continua frenesia e la parola 'perché' era di gran moda.
    Non potevo rispondere a tutto, anche se cercai di rispondere alla maggior parte dei 'perché' in occasioni adatte. Comunque non avevo intenzione di prendere parte alla loro insignificante discussione senza sosta e starnazzare giorno e notte. Ho sempre detto le cose nelle occasioni adatte e senza ripeterle. E' una perdita di tempo. Loro mi hanno trasformato in uno uomo del circo per profitto, e traevano profitto da me, posso dirtelo."
    "Il Federal Bureau of Investigation ha svolto un indagine su di te dal 1993 al 2005. Hanno pubblicato la metà dei files nel 2009 sotto il US Freedom of Information Act. Perché dovresti essere ancora considerato colpevole quando loro ti hanno incriminato di tutte le accuse dopo una estenuante ricerca di tredici anni? E perché hanno divulgato quei documenti nel 2009 dopo la tua morte? Non potevano farlo mentre eri in vita?"
    Il fantasma sospirò guardando lontano. Sembrava non mi ascoltasse, preso da qualcos'altro o forse pensando a quello.
    "L'FBI è un'altro ente sponsorizzato dal Governo. Non hanno mai voluto far diventare di dominio pubbliche che ero innocente. Nonostante le prove che io non non mi ero mai abbandonato ad alcun crimine sessuale contro i bambini, essi tennero la cosa nascosta. L'FBI non ha mai rilasciato una dichiarazione pubblica che non ero stato trovato colpevole e che non c'erano prove che mostrassero che lo ero stato."
    "Se ti volevano accusare, avrebbero potuto farlo. L'FBI avrebbe potuto creare le prove."
    "Si, avrebbero potuto" Concordò "Ma non lo fecero "Non perché erano equi ma perché avevo i più potenti avvocati."
    "I tuoi avvocati avrebbero potuto fallire, se l'FBI avesse prodotto anche solo alcune prove fasulle"
    "No davvero. I miei avvocati avevano raccolto così tanti dati e testimoni a mio favore da contrastare ogni evenienza. Non ero un uomo sconosciuto. Non ero indifeso e loro lo sapevano. Lo sapevo fin dalla prima volta, dovevo essere preparato o avrei vissuto una lenta vita a Guantanamo Bay."
    "non sei un terrorista. Perché avrebbero dovuto metterti là?"
    "Chi lo sa dove mi avrebbero messo. Tuttavia ero stato avvisato già nel 1998 che avrebbero cercato di nuovo di addossarmi nuone accuse , così mi preparai al meglio."
    "Chi ti avvisò?"
    "Un caro amico"
    "Se tu fossi rimasto in America dopo l 2005 saresti ancora stato preso di mira con lo stesso crimine?"
    "Quasi certamente, senza un briciolo di dubbio. Pensavano che era una rete che lavorava sempre per catturarmi. Una formula provata e testata. E a dire il vero la terza volta non sarei stato così fortunato."
    "Saresti stato dichiarato colpevole?"
    "Senza dubbio"
    "Così non volevano solo diffamarti ma metterti in prigione?"
    "Si, volevano essere sicuri che non avrei più creato problemi"
    "Che tipo di problemi eri per una agenzia federale?"
    "Ero un famoso uomo di colore, con il gusto per i diritti umani. Avevo opinioni ostinate, tutti i miei pensieri erano per la libertà di parola e di vita, e tutte le mie aspirazioni erano migliorare la vita e la mente dei giovani esseri umani. Li preoccupavo più di quanto avrebbero gradito".
    Quello che hai dichiarato è per il bene dell'umanità. Perché essi avrebbero dovuto considerarti una minaccia per qualcuno, nella terra di Dio?"
    "Essi considerano tutti quelli che sfidano una situazione pre-esistente come una minaccia ai loro programmi . Che sorta di mondo sarebbe,dove i bambini fossero al sicuro e le risorse per tutti? L'immagine dispregiativa, allarmante di quel tipo di mondo turbava l'equilibrio di tutto quello che avevano creato. Un mondo in pace era ciò che avrebbero combattuto per tenerlo a bada per l'eternità "
    "Ero una così grande minaccia per la classe dirigente?"
    "Ero un grande cantante, un'icona, con un massiccio seguito di fans. Devi aver notato che, dopo di me, è rimasto un grande vuoto tra gli artisti della mia elevatura. Ci sono grandi nomi, a molti viene dedicata un riga, nessuno con un'intera colonna dedicata al suo nome"
    "In che modo ti trattò l'FBI?"
    "Meglio della polizia della contea. Mi trattarono con rispetto e protocollo professionale."
    "Per quel motivo non hai covato nessun rancore verso di loro ?"
    "No, hanno cercato di incolparmi, ma li hanno fatto con professionalità"
    "Cercare di accusarti di un crimine che non avevi commesso può essere definito come professionale ?"
    "Essi rappresentano un agenzia federale. È una descrizione sufficiente per capire il loro sistema di lavoro."
    "Hai perdonato Tom Sneddon?"
    "Tom Sneddon è un uomo corrotto. Penso che non lo perdonerò mai."
    "Sembra che lo consideri un nemico personale. Era un'altro impiegato del governo, un procuratore distrettuale della contea di Santa Barbara. Perché la consideri una cosa personale verso di te?"
    "Diventò personale . Egli era interessato a me in un modo che andava oltre l'invidia personale. È un uomo con una cattiva condotta nel suo passato. Non rimarrà nascosta per molto tempo, ora. Io garantisco che la sua carriera finirà nella toilette del suo ufficio e rimarrà là tra le cose schifose che chiama risultati"
    "Questa è un'affermazione"
    "Si, lo è " Confermò il fantasma alzando ed abbassando la testa con appassionata approvazione.
    "Perché dici che era interessato a te come vendetta personale? Era soltanto un dipendente del governo"
    "Voleva soldi da me, una lauta mazzetta e una quota dei cataloghi . Mi stava minacciando con serie conseguenze se avessi rifiutato. Aveva grandi piani per il suo futuro e presumeva sarei stato il suo sponsor".
    "E quando rifiutasti ti diede una lezione, come aveva promesso?"
    "Bramava di distruggermi. È anche razzista. Era colmo di odio per un uomo di colore benestante e famoso. Sarebbe potuto essere uno skinhead o appartenere ad un gruppo razzista. Non ho mai visto un uomo come lui, sboccato,con le persone di colore. Mi avrebbe chiamato per tutto il tempo sporco negro, anche in mia presenza . Era così pieno di odio, così pieno di avidità e cattiveria che sarebbe potuto essere presentato come un esemplare con tutte le caratteristiche negli studi di psicologia umana. Sono stato maltrattato e picchiato dalla polizia di contea, a causa sua. Ha fatto irruzione nella mia casa ed ha portato là riviste sconce, film pornografici e giochi erotici nella mia stanza e non potei far nulla. Irruppe mentre io non ero là e comprò molti impiegati del posto, con mazzette e ricatti."
    "Quale fu il suo ruolo, la prima volta che sei stato accusato di aver molestato un bambino?"
    "Mi chiese di cacciare il grano ed essere libero. Disse che non gli importava cosa avessi fatto, ma che se non avessi soddisfatto le sue richieste, mi avrebbe fatto passare l'inferno".
    "Perché non lo hai pagato? Non avrebbe avuto senso pagare un uomo che avrebbe potuto nuocerti, e lo ha fatto?"
    "Per quanto tempo e con quali costi. Chiedeva una parte dei cataloghi. Insisteva affinché assecondassi la sua richiesta. Non pensava di cambiare le sue condizioni perché pensava e lo cito " tu sei un topo nero intrappolato nella mia trappola per topi" Pensi che avrei potuto trattare con lui, quando ravvisava nessun bisogno di negoziare?"
    Rispose lo spettro muovendo le mani con i palmi rivolti verso il basso, orizzontalmente come se stesse tagliando l'aria, le sopracciglia aggrottate e un espressione tormentata sul viso.
    "La seconda volta Sneddon ti perseguì di nuovo. Fece irruzione a Neverland con più di 70 investigatori. Tu non c'eri e avrebbero dovuto saperlo. Quale era lo scopo di quella baraonda?"
    "Era per distruggere Neverland, dandole la peggior reputazione possibile e farla sembrare un ricettacolo di attività fini alle molestie. La autorità sapevano che io non ero là. Quello è il primo motivo per cui fecero irruzione senza alcun rispetto di decenza o senso di dignità".
    "Se tu fossi stato là, sarebbe stato diverso? Presumo che avrebbero provato piacere nel trascinarti fuori di là"
    "Non lo penso" Disse la star scuotendo la testa." Se lo avessi saputo sarei rimasto e preso una ferma decisione, avrei fatto qualcosa, qualunque cosa ma non li avrei lasciati entrare. Trassero vantaggio dalla mia assenza"
    "Hanno confiscato cataste di riviste e film porno. Erano tutti tuoi?"
    "Te l'ho detto prima, li aveva introdotti la polizia. Non ho mai tenuto cose pornografiche in casa poiché ospitavo dei bambini. Ho guardato i porno, lo confesso ma a casa di amici o da altre parti non a Neverland."
    "Quale tipo di porno ti piaceva?"
    "Non relativo ai bambini" Rispose il fantasma in modo serio.
    "Hai detto alla polizia che il materiale non ti apparteneva?"
    "Si, li dissi"
    "Allora perché questo sospetto venne discusso in aula?"
    "La polizia dichiarò che li avevano trovato nella residenza di Neverland. Lo produssero in corte come prova del mio profilo di pedofilo"
    "I tuoi avvocati impugnarono questa dichiarazione?"
    "Si"
    "Danneggiarono Neverland durante le ricerche?"
    "No, cercarono ma non fecero danni"
    "Dopo questo ti sei consegnato".
    "Si, i miei avvocati mi consigliarono di farlo"
    "E mentre ti portavano all'auto della polizia , ti filmarono"
    "Si, ti ho detto che era una trappola ben pianificata"
    "Perché fischiettavi nell'auto della polizia?"
    "Perché no" Rispose il fantasma con un sorriso gradevole.
    "Faceva caldo in macchina? La registrazione dello sceriffo ha fornito l'audio mentre dicevi di accendere l'aria condizionata" Lo spettro fece un dolce sorriso.
    "Ti hanno ammanettato"
    "Si, erano piccole, stretta e scomode?"
    "Perché ti hanno ammanettato?"
    "Per dirmi che era il capo"
    "Chi era il capo?"
    "Naturalmente non loro"
    "La gente dice che fu per dare l'impressione che tu fossi colpevole"
    "Anche quello, ma lo scopo era farmi sentire disperato"
    "E tu eri disperato?"
    "Sapevo che avevo davanti a me una grande battaglia"
    "Eri terrorizzato?"
    "No, accettai la realtà e che avrei dovuto affrontarla"
    "I tuoi avvocati hanno detto che hai pianto, molto".
    "Ha-ha " Il fantasma fece una sonora risata.
    "Non ho mai pianto, Chiedilo alla mia famiglia. Nonostante io possa far piangere gli altri"
    "E' una cosa di cui essere orgogliosi" Chiesi intuendo che avrei sentito qualcosa di spiacevole.
    "Era una caratteristica della mia vita"
    "Così eri un duro"
    "Si, lo sono"
    "Vuoi di lo eri"
    "Va bene" Disse il fantasma con tono malleabile.
    "Protestato per essere stato maltrattato dalla polizia della contea. Le accuse furono rigettate dalla corte. Sei stato maltrattato?"
    "Cosa pensi tu?" Chiese il fantasma fissandomi con interesse " Non fu piacevole, mentre mi richiudevano in un bagno poco igienico, pieno di germi.
    "Ti hanno ferito fisicamente?"
    "No, non fisicamente"
    "Ti chiusero in un bagno sporco?"
    "Certo, per più di un ora"
    "Come sei sopravvissuto"
    "Oh, cantando lodo al Signore"
    "Cantando a voce alta?"
    "Cantando nel mio cuore" Rispose l'anima con un sorriso.
    "Perché ti chiusero là?"
    "Per mostrarmi il mio posto. Ero un negro, no?" Disse educatamente.
    "Chi voleva mostrarti il tuo posto, la polizia della contea o il procuratore distrettuale?"
    "Nessuno dei due, erano quelli che portavano avanti lo spettacolo"
    "Chi erano?"
    "Quelli che decidevano chi sarà chi e cosa sarà cosa"
    "Ma lo decide Dio".
    "Si, Dio decide, ma poi ci sono quelli che stravolgono e distruggono. Essi cercano anche di riassegnare i posti."
    "Queste riassegnazioni funzionano meglio?"
    "No, ma loro non vogliono che funzionino. Vogliono che non funzionino. Questo non funzionamento li manterrà disponibili".
    "Perché volevano metterti fuori combattimento?"
    "Volevano farmi stare zitto o spegnermi. Ero difettoso ai loro occhi. Ero la loro piccola perduta pecora nera, che aveva dimenticato il suo vero valore, che era il valore di un negro che sembrava bianco, ma che, in realtà, non lo era."
    "Hanno permesso che quel "negro" diventasse il più amato uomo del mondo. Cosa andò storto?"
    "Volevano che io li aiutassi nel loro scopo. Ero il primo di una specie. Una sorta di primo essere di una fila di mutanti. Ero l'unico della mia razza. Ero il loro orgoglio, ma fino a che rimasi sotto il loro controllo."
    "Hai cantato inni, nel tuo cuore, per tutta quell'ora?"
    "Si, pensavo a Dio e non a tutti quegli sporchi germi attorno a me":
    "Come ti trattò Tom Sneddon questa volta?"
    "Era preoccupato, non sicuro di sé come quando lo incontrai nel 1993. Non interagì molto con me e si tenne a distanza."
    "Ti accusò di esserti sottoposto a chirurgia plastica all'estero, con lo scopo di eliminare le prove che Gavin aveva fornito contro di te."
    "Si, mi accusò di molte cose. Che peccato, mi scelse come nemico".
    "Perché, cosa c'era di sbagliato nel sceglierti come nemico?".
    Il fantasma ridacchiò "Sono bravo in quello che faccio" Brillava mentre lo diceva.
    "Ti sei sottoposto a chirurgia plastica in quel periodo?".
    "Per niente" Disse scuotendo la testa ed alzando le mani. "No. Sarebbe stata vista come un reato criminale e la mia causa sarebbe precipitata. Le cose che uscivano dalla sua bocca erano intrinseche nei suoi geni."
    "Le tue conversazioni con i tuoi legali furono registrate mentre viaggiavi su un aereo privato da Las Vegas verso la California. L'informazione fu venduta a terze parti. Quando hai fatto causa alla compagnia , questa fallì. Non riesco a capire bene cosa significa. Vorresti spiegarlo?"
    "Si, registrarono le mie conversazioni e i consigli legali che mi stavano dando i miei avvocati. La compagnia non era coinvolta, ma lo erano alcune persone che vi lavoravano. Comunque, quando i proprietari della compagnia vennero a conoscenza della registrazione delle nostre conversazioni, invece di restituire a me le conversazioni e consegnare i dipendenti alla polizia, decisero di venderle all'asta a delle stazioni televisive. Tutti rifiutarono perché avrebbe significato acquistare cose rubate e diventare complici di un crimine. Ciononostante le diffusero e io li citai in giudizio, ed è tutto."
    "Perché una compagnia aerea ha voluto partecipare a questa cosa?"
    "L'ha solo fatto. Non posso dirti perché".
    "Pensi che fosse parte della trama ordita per intrappolarti?"
    "Si, ma l'associazione della compagnia con l'argomento non era chiara"
    "Una delle maggiori reti televisive a cui furono mostrate le registrazioni disse che eri calmo e tranquillo"
    "Si, lo ero. Ero coerente con cosa stavo affrontando. Nulla di nuovo."
    "Non era una falsa apparenza?"
    "Ha" Il fantasma sembrava vivo " No, dovevo affrontare la cosa. Non c'era più posto per la paura."
    "Non hai detto nulla di Gavin"
    "Supponi debba farlo?" Domandò il fantasma sembrando interessato all'argomento."
    "Sembrerebbe appropriato, penso"
    "Gavin era un bambino ammalato nato in una famiglia da genitori con menti criminali. Il suo destino era già scolpito dai misfatti dei suoi demoniaci genitori. Provo dispiacere per lui."
    "Sei dispiaciuto per lui?"
    "Si, profondamente".
    "Perché sei profondamente dispiaciuto per lui?"
    "Perché ha avuto la possibilità di avere una vita. Eppure, i suoi avidi, miseri genitori, gliela portarono via. Probabilmente erano gelosi di lui, sennò non ci sarebbe stato alcun motivo per farlo."
    "Staranno vivendo una bella vita ora, come Jordie Chandler, non credi?"
    "No, non penso." Rispose il fantasma alzando e unendo le sopracciglia.
    "Perché no? Non pensi che abbiano accettato soldi per accusarti?".
    "Forse ma non abbastanza per diventare ricchi. Per diventare ricco devi avere anche una buona dose di cervello. Posso dire che i suoi genitori non ne hanno, ma hanno un abbastanza assodato un desiderio di avere soldi"
    "Così non sei arrabbiato con Gavin Arvizo come lo sei con Jordie Chandler?"
    "Non ho interesse in alcuno di loro. Li ho lasciati perdere quando mi hanno accusato cospirando con i loro genitori. Ho solo descritto il loro tipo di esistenza, come dalla valutazione, che ho fatto molto tempo fa e niente più."
    "Parliamo dell'aula di giustizia" Dissi allo spettro.
    "Le aule di giustizia sono semplicemente quello, aule di giustizia. Cosa ci può essere di interessante?"
    "Le persone presenti?"
    "Forse" Sorrise.
    "Com'era il giudice?":
    "Non aveva un bell'aspetto" Disse col suo dolcissimo sorriso.
    "E la giuria?"
    "Nemmeno quella aveva un bell'aspetto. Non rientrava nei miei canoni estetici"
    "Bene, a parte il loro scialbo aspetto, come si comportarono con te?".
    "Mi trattarono bene" Rispose scuotendo la testa nel suo tipico modo " aspettarono di scoprire cosa avrebbero mostrato le prove. I loro figli o figlie, nipoti mi chiedevano costantemente autografi" Rispose il fantasma della star con un sorrisetto sfacciato.
    "Allora ti sei divertito al tuo processo?"
    "No, gli avvocati erano come insetti carnivori che mi circondavano costantemente"
    "Perché ha cambiato il tuo team di legali?"
    "Non ero soddisfatto della loro prestazione."
    "Hai pensato fossero in combutta con il nemico?"
    "Non molto. Ho soltanto pensato che stavano facendo un lavoro scarso nella presentazione del mio caso. Sarebbe potuto essere intenzionale o un semplice caso di inadeguata insufficiente e bassa prestazione."
    "Eri soddisfatto del nuovo team di legali?"
    "Ottennero il verdetto di non colpevolezza", Sorrise
    "Quale fu il motivo che consentì loro di essere in grado di provare la tua innocenza?".
    "Io credo che fu perché essi credevano nella mia innocenza".
    "Ho letto che furono molto costosi"
    "Erano i migliori".
    "Giustifichi quanto ti hanno chiesto?"
    "Si, mi hanno richiesto ciò che avrebbero dovuto avere. Si sono fatti un c***o così per me, perdonami l'espressione."
    "Non hai ancora parlato di una cosa"
    "Cos'è?" Chiese con tono gentile ed amichevole.
    "Il tuo dolore, non ne hai parlato"
    "Lo farò un'altra volta"
    "Pensi che anche Martin Bashir abbia tratto profitto da tutto questo?.
    "Tu conosci il suo nome, tu che non sei Americana, conosci il nome di un giornalista da quattro soldi. Non pensi che ci abbia tratto profitto?".
    "Hai qualche messaggio per lui?".
    "Si, ce l'ho." Annuì il fantasma, ed è questo " Marcirai all'inferno, insieme all'uomo dagli occhi azzurri. Avrai una vita miserabile e un sacco di malattie" Il fantasma sorrideva come se non volesse dire sul serio quello che aveva appena detto.

    ...FINE TERZO CAPITOLO...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  10. .

    TERZA PARTE



    "Perché l'hai invitato da te quel genere di criminali? Io penso che avresti almeno dovuto prendere qualche informazione sul loro passato. Cosa ti ha fatto decidere di lasciarli entrare nella tua casa a vivere con te?"
    "Lo sapevo" Rispose lo spettro, "Sapevo che erano persone infelici, in primo luogo li invitai per questo motivo"
    "Persone infelici non è la categoria appropriata per loro, temo " Dissi al fantasma "Piccola famiglia di imbroglioni era la vera definizione"
    "Tu non capisci. Sapevo che il loro padre era un criminale da quattro soldi, sapevo che la loro madre era pappamolle e sapevo che i bambini avevano bisogno di aiuto. Mi ricordavano me stesso e la mia famiglia. Mi ricordavano i Jackson."
    "Oh è quale è la spiegazione del parallelismo che hai trovato?"
    "Il loro disgustoso limitato padre mi ricordava il mio, la loro debole madre mi ricordava che le donne non possono essere sempre forti e i bambini mi ricordavano quanto ingiusto e sleale può essere questo mondo. Sapevo che il destino dei bambini era già stato stabilito da quel mascalzone del padre e che essi non avevano altra possibilità che accettarlo. Volevo che essi avessero una possibilità, volevo che almeno avessero una possibilità. A me non era stata data una possibilità. Nessuno mi aiutò, nessuno era là per me, ma io potevo essere la per loro e lo fui."
    "Hanno detto che si sono divertiti molto a Neverland. Li hai portati in giro per il mondo. Hai comprato loro ciò che non avrebbero mai potuto avere. Pensi che tutto ciò stesse dando loro una possibilità o che si stessero abituando ad una vita che non era per loro?"
    "Io vivevo in quel modo, e loro erano con me, vivevano anche loro nello stesso modo. Attenzione, io non ero così tanto preoccupato per loro da pensare alla loro psiche. Pensavo che con buona educazione ed un'ambiente dignitoso, i bambini avrebbero voluto diventare qualcosa in più che ladruncoli. Ahimè, ho sbagliato e ammetto di aver utilizzato una cura difettosa che mi danneggiò più ogni altro."
    "Perché programmasti un viaggio in Brasile?"
    "Volevo andar via e pianificare in che modo trattare la situazione, con i miei consiglieri"
    "Perché,poi, si trasformò in un rapito, ingabbiato, fosco fallimento ?"
    "Era stato concepito per tenere la famiglia lontano dai media. E' vero che volevo evitare che i giornalisti li raggiungessero, come avevano consigliato i miei avvocati, Comunque era stato concepito con il loro consenso"
    "Dopo la tua prima deleteria esperienza, come hai potuto ripetere l'errore? Non eri cosciente del fatto che avresti potuto scottarti di nuovo?".
    "Lo ero, ma sono testardo. La mia testardaggine mi rese vulnerabile. Volevo aiutare ma volevo anche far vedere che non mi importava. Il fatto è che mi importava, mi importava molto, solo che non volevo darlo a vedere, ed ero molto preoccupato per la mia immagine, maggiormente ora che la gente aveva iniziato a dimenticare il precedente incidente e stavo tornando in pista.Volevo che tutti sapessero che non avevo nulla da nascondere e nulla da temere. Comunque, ero pieno di apprensione, pieno di timori e non avevo nessuno con cui condividerli. Non avevo nessuno a cui dire quanto ero incerto, triste e spaventato. Ho semplicemente continuato a fare ciò che pensavo fosse la cosa migliore per gestire la situazione."
    "Perché volevi che i bambini dormissero nella tua camera da letto?"
    "La consideravo la mia camera, non la mia camera da letto. Trascorrevo la maggior parte del tempo nella mia stanza quando ero a casa. Era il mio rifugio sicuro, e l'area più protetta di tutta la casa. Ero riluttante a permettere ai bambini di dormire in camere separate perché erano sotto la mia responsabilità e temevo che se non fossero stati sotto la mia tutela personale sarebbe potuto accadere qualche spiacevole inconveniente. Li proteggevo tenendoli sotto i miei occhi.
    "Hai detto che non eri tu nel filmato con il ragazzo Arvizo, nel documentario di Martin Bashir"
    "Vero. Non sono io." Rispose il fantasma in modo controllato e garbato.
    "Chi è allora?"
    "E' uno dei miei sosia"
    "Cosa fa là?"
    Il fantasma fece una risatine imbarazzata, "partecipava alla storia" Rispose continuando a sorridere.
    "Non mi hai risposto" Dissi.
    "Consentii l'uso di sosia nel documentario di Martin Bashir. Pensai fosse una buona idea"
    "Hai pensato che fosse una buona idea? Cosa c'era di buono in quell'idea?"
    "Il fatto che non avrei avuto la seccatura di avere intorno un uomo che mi seguiva. Lui non mi piaceva, e volevo stesse lontano da me."
    "Lui ha detto che ha filmato il documentario in un periodo di otto mesi."
    "Forse ma io gli ho dedicato poche ore soltanto. Te l'ho già detto" Disse il fantasma puntando un dito verso di me e sedendosi dritto sul sofà. Potevo vedere che indossava un pigiama di seta rossa, proprio come quando Martin Bashir lo intervistò.
    "Hai consesso una lunga intervista. Quante ore hai impiegato?"
    "Bene, era un documentario di due ore e praticamente era tutto lì quello che ho detto. Volevo che filmasse la vita a Neverland non cosa pensavo di altre cose."
    "Non temevi che il tuo sosia avrebbe potuto tradirti?"
    "Per niente, Lo avevo istruito io"
    "Hai dato il permesso per la scena sulle scale?"
    "Ne ero informato, si"
    "Non l'hai guardata?"
    "No, lo fece il mio team di pubblicitari e anche il mio team di consiglieri legali."
    "Ed essi non trovarono nulla su cui obiettare in quella piccola scena?"
    "Non mi informarono, anche se avrebbero dovuto farlo".
    "Perché non ti avrebbero informato?"
    "Non lo so. Mi dissero che avevano visionato l'intero documentario, tutto l'editato e le parti tagliate. Mi dissero che erano soddisfatti del lavoro."
    "Proprio pochi giorni fa hai detto che non sapevi chi era. Ora dici che era un tuo sosia e che lo hai autorizzato tu stesso."
    "lo dissi", il fantasma strizzò gli occhi, "L'ho detto perché non ero io. Chi era è irrilevante"
    "Perché irrilevante'"
    "Perché non ero io. Chiunque fosse è irrilevante"
    "Ed hai lasciato ce il tuo team decidesse se il documentario fosse quello che volevi?"
    "Si".
    "C'era un motivo?".
    "Si, c'è" Rispose con tono desolato e apatico.
    "Mi diresti qual'é?"
    "Okay", annuì, "Non ero più sicuro che il documentario mi avrebbe aiutato a riabilitare il mio buon nome. Avevo iniziato con entusiasmo e speranza ma, mentre il tempo scorreva, ho iniziato a perdere interesse. Avevo sentore che non valesse la pena di spenderci tempo."
    "Hai pensato che non avrebbe avuto impatto sul pubblico?"
    "Ho pensato che era stato un errore far entrare quell'uomo. Capii che non era bavo nel suo lavoro, non era ben informato, non aveva nozioni della maggior parte di ciò che gli ho mostrato o detto, e soprattutto che la scelta di quella persone era sbagliata"
    "Quale è stata la tua percezione su ciò che è arrivato al pubblico?"
    "Pensai che si sarebbe divertito, ma non valeva la pena di lasciar entrare quel losco individuo nel mio mondo."
    "Hai mai sospettato che avrebbe potuto danneggiarti?".
    "No"
    "Perché il tuo team era presente?"
    "Si, è quello che pensai" Dopo che il documentario andò in onda , hai chiesto al tuo team cosa era accaduto?"
    "Li licenziai"
    "Non li hai denunciati alla polizia per pratica fraudolenta?"
    "Non potevo" Rispose il fantasma sembrando sia rammaricato che triste ."Ero quello che credeva che lavorassero solo per me"
    "Con chi lavoravano oltre che con te?"
    "Fu una grande trappola e tutto iniziò con la Sony"
    "Cosa vuoi dire?"
    "Per intrappolarmi usarono un uomo importante. Pensai fosse lui, ma egli fu un semplice gancio in un grande piano. Dovevo essere ucciso, come celebrità e come formatore di opinioni. Dovevano darmi l'aspetto di un lupo mannaro."
    "L'hai chiamato uomo demoniaco. Lo hai anche chiamato colui che mirava ai tuoi cataloghi."
    "Si, perché lo è. Gli erano stati promessi i miei cataloghi e furono promessi anche alla Sony se tutto fosse andato secondo i piano. Era molto coinvolto ma solo per soldi."
    "Il padre del ragazzo che fu usato contro di te nel 1993, si è suicidato. Si è sparato alla testa. L'ho letto sul giornale"
    "Deve aver avuto qualche motivo per farlo. Viveva nelle tenebre. Le tenebre lo hanno fagocitato."
    "Pensi che ciò che gli è accaduto sia per causa tua?"
    "Penso che gli sia accaduto perché quando abbracci il male, il male ti abbraccia a sua volta e diventi parte della sua oscurità."
    Sentivo i brividi scendermi lungo la schiena mentre ascoltavo il fantasma.
    "Pensi che Jordie si sia pentito per quello che ti ha fatto?"
    "Jordie non si è pentito, lo so per certo"
    Il fantasma rispose ed aveva uno sguardo insolitamente severo e fisso.
    "Non lo hai mai visto dopo l'accaduto. Come puoi essere sicuro di cosa provava e come si sentiva?"
    "Lo so", rispose con voce profonda, quasi un ringhio, "Io so che quel gelido piccolo uomo è freddo e crudele. Han fatto credere che suo padre fosse la belva, non lo era. Lui era stato creato per farlo. Evan Chandler doveva farlo. Per lui era l'unica via d'uscita. Ma suo figlio non ha coscienza, moralità o timore di Dio. È un uomo che ha in se oscurità e silenzio. Mi spiace che suo padre sia stato distrutto perché non era un uomo cattivo nonostante i suoi molti difetti."
    "Sembri compassionevole e comprensivo nei confronti di Evan Chandler. Quando sei diventato così nei suoi confronti?"
    "Sapevo che Evan era stato usato contro di me. Così lo perdonai "
    "Ma non Jordie?"
    "No, Jordie no"
    "Chi usò il padre contro di te?"
    "Era un'insignificante tizio ambizioso. Gli piaceva far le cose in grande, arrivare alle cerchie importanti, e vivere bene, lo sai", sembrava che al fantasma piacesse questo suo racconto.
    "Era un uomo che mirava in alto e voleva arrivarci nel più breve tempo possibile. Gli piacevano i soldi facili, e suo figlio era nelle mie vicinanze, fu facile stabilire chi poteva essere usato contro di me."
    "Come hai incontrato Jordie Chandler?"
    "Penso che Jordie sia stato inserito per il vero scopo che portò a termine più tardi. Mi fu presentato da un amico di famiglia e diventammo amici in pochissimo tempo. Le storie, raccontate dalla stampa , che dicevano che io l'avrei incontrato per caso sono fesserie. Nessun bambino che era stato con me a Neverland era là per caso. Tutti mi venivano presentati da soggetti che consideravo credibili e fidati. Anche la famiglia Arvizo mi fu presentata con la preghiera di salvare non solo il bambino morente ma anche i suoi fratelli. La persona che ci presentò lavorava per me, interagiva con me è mi chiese di aiutarli"
    "Quando la storia venne a galla, quella di come casualmente li avevi incontrati, mentre avevi forato una gomma o a causa di qualche malattia grave, tu non hai mai smentito nulla su di loro. Non hai mai nominato le persone che te li hanno presentati. Non hai mai detto, hey, io non incontro i bambini per strada. Loro vengono da me accompagnati da me dai loro fratelli più grandi o dai loro tutori"
    "L'ho fatto" Disse guardandomi come se fossi una piccola matta per non sapere questa cosa. "Incontrai Jordan Chandler per mezzo di suo padre. Il dentista mi fu presentato da un comune conoscente."
    "Ho letto qualcosa di diverso. I giornali hanno detto hai avuto qualche problema con la macchina e così hai incontrato la famiglia".
    "No, era un incontro già organizzato. Non ho mai guidato da solo, fuori. Non perché ero famoso, ma anche perché era noioso. Perché sarei dovuto andare in giro da solo? Non ho mai desiderato di essere rapito" Il fantasma rise. "Volevo divertirmi e mi divertivo con delle persone. Quelli che mi conoscevano sanno che ero sempre circondato dalla gente. Era un animato trambusto, io sono famoso come solitario ma era più uno stato mentale. Mi è sempre piaciuto aver gente intorno."
    "Perché non hai smentito quelle storie?"
    "Perché non fu necessario"
    "Ma perché non dire come realmente avevi incontrato il ragazzo? Queste storie hanno creato sospetti su di te".
    "Davvero?" Sorrise, "Non volevo fare i nomi di chi me li ha presentati. Io so che non erano coinvolti in tutto ciò. Persone che erano contro di me hanno selezionato quei ragazzi e tessuto la rete intorno a me. Era inutile coinvolgere le persone di buone intenzioni che me li presentarono."
    "Non hai mai pensato di renderli noti? Io so che nel 2005 hai combattuto la causa in corte, avrai considerato, anche se solo come possibilità, di portare queste due famiglie di fronte al pubblico con il loro crimine scritto in fronte."
    "Si, l'ho fatto. L'ho sempre sognato"
    "Ma non hai mai cercato di far si che il tuo sogno si avverasse?"
    "Si, ero una bambola rotta. Non avevo l'energia per farlo. Ero solo. Non avevo sostegno, ne famiglia di cui potermi fidare, Non potevo proprio fidarmi di nessuno di quelli che erano la con me."
    "Se dietro di te avessi avuto una famiglia avresti considerato di fare i nomi degli accusatori?"
    "Assolutamente. Tuttavia, sfortunatamente non avevo quell'appoggio."
    "Devi esserti sentito impaurito e molto solo durante quel periodo"
    "Mi sentivo come un bambino che non riusciva a trovare la sua mamma. Mi sentivo come un essere umano che non aveva posto dove andare e nessuno con cui parlare. Fu un periodo terribile."
    "Come ti sei sentito per la natura del crimine di cui sei stato accusato?"
    "Come ti senti tu nei confronti del lerciume, o quando vedi il corpo di un lebbroso, mi sentivo riguardo a quelle accuse."
    "Quali sono i tuoi veri sentimenti verso i bambini? Per te, emotivamente, i bambini rappresentano una forma angelica della specie umana o ti senti più leggero con loro?"
    "Entrambe le cose" Rispose alzando un dito. "Penso che essi siano una forma umana superiore e anche spiritualmente più in armonia con l'universo. I bambini hanno in loro un'immensa saggezza ed è questo che spiega il perché essi rappresentino il Divino. "
    "Quanto dura questa condizione, in base al tempo?"
    "Prima della pubertà. Quando inizia la pubertà la connessione con l'universo ed il suo spirito comincia ad indebolirsi, e diventiamo più sensibili verso la forma di vita terrena e nel giro di poco tempo, così noi non siamo più in grado di essere testimoni del divino ciclo subliminale di cui tutti facciamo parte."
    "Ma da bambini lo siamo tutti?"
    "Si, da bambini siamo parte del divino ciclo universale."
    "Cosa è esattamente il divino ciclo universale?"
    "E' la naturale forma delle cose, senza la copertura della la polvere della logica e della percezione. Permettimi di farti un esempio." Il fantasma iniziò a pensare, toccandosi con la punta della lingua il lato sinistro del labbro superiore. " Quando lavoravo con loro, commentavano sempre le mie canzoni ed i miei video. Ma commentavano specialmente l'aspetto e gli abiti che indossavo. E sapevano esattamente perché e come avevo scelto quegli abiti e costumi. Sapevano quale messaggio volevo dare attraverso ciò che indossavo sul viso o sul corpo."
    "Sarebbe belli facessi un esempio" Consigliai.
    "In Smooth Criminal, durante le riprese del video, i bambini con cui stavo lavorando mi avrebbero detto che avevo scelto un abito bianco perché il bianco mi faceva sembrare un del ragazzo e che spiccavo molto sullo sfondo scuro con il mio abito bianco. Ero stupefatto perché era il motivo esatto per cui avevo scelto quel colore per l'abito. Dopo l'uscita di Thriller, il bambino di un parente mi disse che sembravo più 'cattivo' perché indossavo una giacca rossa. Era sua opinione che la giacca rendesse il mio look spaventoso. Erano solo bambini ma conoscevano istintivamente le cose. Ti dicono cose che ti sorprendono come se gli angeli fossero seduti sulla loro testa raccontando l'esatta natura delle cose."
    "Forse sei stato ferito dalla tua immagine. Le tue labbra rosse, i tuoi occhi truccati con il kajal ed il tuo fresco, dolce sorriso. Non hai mai pensato che la gente non sarebbe stata in grado di capirti?"
    "Ho dipinto il mio viso, le mie labbra" Disse indicandole " Ma non era un mio disperato tentativo di essere una donna, come venne interpretato. Una donna rimane una donna con o senza trucco. Coprivo il mio viso come fanno coi colori di guerra, e come una geisha ambivo alla perfezione, eccellenza e bellezza di ciò che facevo.
    Ero un guerriero ed ero schiavo dell'amore. Quello era tutto per coloro che mi amavano e io li amavo. Sono un musicista e c'era simbolismo in tutto ciò che facevo o no. Nulla era privo di significato. Devi solo osservare a fondo."
    "Relazioni amorose, serie e durature relazioni amorose erano assenti dalla tua vita, vero? Penso che la loro inesistenza abbia aiutato i media ad insinuare attacchi, prendere di mira la tua immagine e far sembrare che tu avresti potuto commettere il crimine."
    "Non ho mai avuto dal azioni nella mia vita, a parte quelle false durante la mia spettacolare vita d'affari" Parlò nel suo solito irremovibile ,chiaro modo. "Non prendermi in i aroma. Analizza la storia della mia vita. Non ho mai avuto relazioni impegnative. Ero troppo occupato. Il mio mestiere esigeva perfezione ed una continua ed infinita lealtà . Perciò rimasi fedele alla mia passino per la musica,a cui niente altro potrebbe essere paragonato. Ero come una candela che bruciava da entrambi i lati. Bevevo, mangiavo e dormivo con la musica. Parlavo poco perché c'erano sempre delle liriche, dei componimenti, alcuni passi di danza, alcuni video che occupavano la mia mente, sempre . Non dormivo di notte perché ero sopraffatto. Sentivo molta energia per quello. Non ho mai avuto una relazione adulta perché non avrei potuto permettermi di una scorta di tempo. Ho sempre sentito il tempo scorrere veloce e ci sono molte cose da fare. Non esisteva altri per me. Il mio unico legame con il mondo normale erano i bambini. Secondo me , aiutava loro ad aiutarmi."
    Michael mi sembrava più il Pifferaio Magico che Peter Pan. Avrebbe suonato le note incantate del suo flauto conducendo sia bambini che adulti nella terra della sua fantasia. Non ero ancora in grado di vedere in lui un Peter Pan, ma il Pifferaio Magico era là in tutto il suo splendore. Comunque non ero là per giudicare, ma soltanto per ascoltare e intrecciare un campionario di pensieri con il filo colorato ed aggrovigliato della sua storia.
    "Perché i bambini erano l'unica tua consolazione e connessione al mondo? Cosa ti offrivano di così attraente?"
    Lo spettro ascoltò in silenzio, sembrando sorprendentemente forte e robusto nonostante la sua figura delicata.
    "I bambini non sono impegnativi" Rispose con la sua voce armoniosa e musicale. "Non hanno un movente nascosto, non vogliono comandare ne te ne il tuo tempo. Il tempo era la mia cosa più preziosa. Perdere tempo sarebbe stato come succhiare il mio stesso sangue."
    "Allora, per te, le storia d'amore erano un peso?"
    "non ho mai sentito il bisogno di quel tipo di relazioni. La mia famiglia e i miei amici erano abbastanza per me. Le donne richiedono molto più tempo da te. Vogliono attenzione assoluta. Non ero pronto per quello. Tutta la mia energia veniva spesa per il mio mestiere. Dopo avevo bisogno di pace e relax. Avevo bisogno di risate e interazioni scanzonate. Questo non è possibile in una storia d'amore. Devi dare molto. Non mi rimaneva molto da offrire. Perciò ho scelto ciò che più si addiceva e ciò che amavo doveva essere coccolato anche in quelle poche ore di sonno che avevo."
    "Perché non hai deciso di perseguire quelle accuse in corte di giustizia, quando per primo avevi capito che sistemare le cosa al di fuori della legge era un approccio seriamente incauto?"
    "Mhmmm" Il fantasma contrasse le labbra sena dir nulla.
    "Hai anche una risposta?" Chiesi.
    "Si, ce l'ho" Replicò.
    "Okay, qual'é?"
    "Non volevo farlo"
    "Cosa significa?"
    Scuotendo la testa come se fosse in difficoltà lo spettro rispose.
    "Avevo paura okay. Temevo che si sarebbe trasformato nel risveglio di qualche demone."
    "Non eri certo che la tua innocenza potesse essere provata in corte?"
    Iniziò ad avere un aspetto disperato, come se fosse ancora seduto in aula.
    "Non saresti in grado di comprendere." Rispose piano.
    "Lo sarò" Dissi.
    Appariva triste e angosciato come un viandante che aveva smarrito la strada.
    "Sarebbe stato mentalmente gravoso per me, lo sapevo " Disse con gentilezza "Non avevo la forza per affrontarlo. Non avevo la forza fisica, spirituale o mentale per quello. Ero stanco anche di respirare. Ero come uno zombie irrequieto, facendo qualsiasi cosa ma senza alcun segno di vita. Fu pietoso. Qualche volta avrei anche riso della situazione come se fosse così disperata da diventare divertente e naturalmente i giornali godettero nel vedermi morire poco alla volta."
    "Come artista?"
    "No, proprio come essere umano che non aveva speranza o desiderio per la vita che ancora era in lui. Se non fossi andato in Bahrain ed avessi ricominciato a respirare sarei morto molti anni fa. Il Bahrain mi salvò con il suo amore ed energia pura."
    "Volevo sapere perché non sei andato in tribunale, quando ti hanno accusato la prima volta?"
    "Perché i miei consiglieri e la mia moglie di allora era convinta che le accuse sarebbero svanite, ma non svanirono" Sorrise, "Erano là; ed io avevo gli occhi bendati. La mia famiglia, per tutto il giorno, mi urlava e gridava di contrattaccare, ma io ero intorpidito dalla ninnananna d'amore e riabilitazione che non ero in grado di udirli. E' triste quanto scioccamente e stupidamente mi comportai. Ora dopo che molta acqua è passata sotto i ponti, quella storia ripugnante non finirebbe così"
    "Perché dai la colpa ad una ex di tutto questo?"
    "Perché ascoltai lei più di tutti, anche dei miei consiglieri. I miei consiglieri inoltre avrebbero agito in un altro modo al fine di trovare una buona soluzione, ma io ero ero un divo idolatrato a quel tempo.2
    "Sai quello che stai dicendo?"
    "Si, lo so. Avrei dovuto capire meglio me stesso. Volavo far una cortesia a Lisa ed un udienza in corte avrebbe significato mesi e mesi di quello soltanto e sapevo che a Lisa Maria Presley non sarebbe piaciuto. Mi aveva sposato per salvarmi e non per sedere su una sedia in un aula di tribunale per mesi. Allo scopo di darle una possibilità per completare la sua missione decisi di prendere la via più facile. Così mi sembrò."
    "Suoni amareggiato. E' differente sentirti biasimare l'unica che hai amato molto."
    "Non sono amareggiato. Questo è ciò che ho fatto. Volevo salvare un matrimonio che in primo luogo non sarebbe dovuto esserci. Lei non era felice con me, e stavo optando per un modo artificiale e pericoloso per tenerla con me. Era in bilico anche prima che dicessimo, Si. Non sto biasimando Lisa. Sono responsabile per ciò che accadde. Biasimo me stesso, soltanto me stesso."

    ...CONTINUA...



    [CENTER]La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.[CENTER]
  11. .

    SECONDA PARTE



    "Siccome così grandi speranze erano associate ad un giornalista, non avresti dovuto dedicargli più di poche ore per conoscerti?"
    "No, non l'ho fatto. Volevo una una visibile presentazione della mia vita, non un interrogatorio da parte di un tozzo rimbambito, che, di me, non poteva capire altro che le cose basilari come cosa mangiavo, cosa bevevo e il sesso. Sono stato sfortunato ad averlo là, un uomo sbagliato nel posto sbagliato."
    "Ti era piaciuto a causa dell'intervista con la Principessa, vero?"
    "E allora?" Rispose l'anima con tono divertito "Tutti noi pensiamo che le persone che intervistano importanti personalità dovrebbero essere le più adatte a capire ed esprimersi di quelle che non lo fanno. Ho sbagliato, come la mia filosofia era sbagliata. Se non avessi creduto alla visibilità che dà il giornalismo , non avrei sofferto in quel modo."
    "Così Il Sig.Bashir sfruttò i tuoi momenti di difficoltà?".
    "No, non i miei momenti, egli sfruttò la mia fiducia nella sua correttezza. Era solo un reporter a libro paga.Avrei dovuto capire che non è il colore della pelle che ci lega, il cuore lo fa".
    "Perché gli hai riposto così tanta fiducia in lui? Soltanto perché aveva intervistato la Principessa Diana? Secondo me, anche là non fece un buon lavoro. La Principessa appariva arrabbiata e ostile in quell'intervista, e penso che quel tizio aveva qualcosa a che fare in quello."
    "È possibile La fissava intontito come se stesse guardando un agnello sacrificale. La sua vita andò a rotoli dopo che rilasciò l'intervista a quel piccolo e scuro uomo demoniaco. Io pensai che sarebbe stato proprio adatto perché aveva molte raccomandazioni ed era considerato l'uomo giusto a cui rilasciare un'intervista "
    "Hai detto che non riconosci molte parti del documentario di Bashir? Cosa stai insinuando?"
    "Insinuo quello che ho detto. Io non riconosco molte parti di quel documentario abbandonato da Dio. Io non riconosco anche chi c'è al mio posto in molte parti del documentario."
    "Ti ha filmato senza che ne fossi a conoscenza? Perché non hai detto niente a riguardo?"
    "No, egli non mi filmò senza che ne fossi a conoscenza. Filmò qualcuno che mi assomigliava".
    "Era un tuo sosia?"
    "Forse" Scosse la testa come se fosse ancora incredulo "Ma non ero io"
    "In quali parti ?"
    Egli rise "le parti più significative"
    "Non vuoi parlarne?"
    "Si, te lo dirò" Il fantasma annuì alzando e abbassando vigorosamente la testa. "Certo, te lo dirò" Dicendo questo scoppiò a ridere mentre cercava di trattenere le lacrime.
    "La parte dove stavo seduto e avevo un bambino tra le braccia" Iniziò a ridere di nuovo "La parte in cui stavo seduto e abbracciavo un caldo bambino" Ridacchiò sonoramente, e non potei fare a meno di ridere io stessa. Suonava proprio molto misterioso e molto divertente.
    "È questa tua abitudine che ti ha creato quel tipo di problemi". Dissi al fantasma puntando un dito verso di lui.
    "Si, il mio indecente senso dell'umorismo".
    "Era proprio un gioco?" Chiesi allo sprezzante fantasma.
    "Si, quella è una domanda preoccupante. Era un gioco?" Ora egli parlava con la testa ciondolante, come se fosse ubriaco e squilibrato.
    "Si, è quello che ho chiesto" Dissi con severità, capendo che, dopo tutto, non era il caso di ridere."
    "Uff" Fu lo strano suono che mise il fantasma, ma restò tranquillo. Stavo proprio aspettando che il fantasma parlasse di nuovo.
    "Fu un gioco ". Rispose con voce lieve ma in uno strano modo, piuttosto inquietante ed intimidatorio. "Posso raccontarti qualcosa di me e tu capirai di che pasta sono fatto"
    "Dimmi" Dissi e continuai ad aspettare una sua risposta . Roteò gli occhi, sembrando un uomo in procinto morire proprio prima di esalare l'ultimo respiro.
    "Sapevo che se avessi invitato dei bambini a Neverland sarei stato nuovamente preso di mira. Ma non avevo nulla da nascondere e non avevo intenzione di cambiare ciò in cui credevo proprio perché ero stato crudelmente accusato di un atroce crimine inventato. Rimasi sui miei passi. Sapevo che stavo rischiando molto ma non ero pronto per girarmi e correre come un piccolo topo scuro spaventato".
    "Ma fermo, tu sei rimasto tranquillo come un topo, quando hai visto documentario e sapevi che Bashir non era stato leale con te."
    "Avevo firmato un documento che dichiarava che il documentario era stato mandato in onda dietro mio consenso, e non avevo obiezioni su alcuna parte trasmessa. Il resto è storia."
    "Perché lo hai firmato?"
    "Bene, era parte dell'accordo".
    "Lo hai firmato prima di aver tu stesso visto il documentario?"
    "Si, andavo di fretta perché dovevo migliorare la mia immagine ". Il fantasma sorrise gioioso.
    "Deve percepire l'ironia del caso " dissi a me stessa.
    "Avresti potuto far qualcosa anche dopo. Far causa al canale, al limite."
    "Come avrei potuto", replicò il fantasma e muovendo la mano come se stesse rigirando un uovo all'occhio di bue nella padella per friggerlo. "Avevo firmato la mia condanna a morte ".
    "Hai parlato con Bashir dopo che il documentario è stato trasmesso?"
    "No, aveva già fatto il danno. Avevo capito che quello era il piano , fin dall'inizio. Non c'era bisogno di contattarlo o parlargli".
    "Ne parlasti ai tuoi avvocati?"
    "Certo , immediatamente"
    "Quali furono i loro consigli?"
    "Dissero che avevo firmato un documento che attestava che il documentario veniva trasmesso con la mia approvazione io non avrei potuto intraprendere un'azione legale . Tuttavia, avrei potuto divulgare i video segreti del l'intervista che avevo registrato io stesso e mandarli in onda come prova della sua frode."
    "Bashir provava qualche risentimento personale contro di te ?"
    "No, era semplicemente uno strumento, inviato per essere usato contro di me. Non mi conosceva ne prima ne dopo . Era solo un uomo senza faccia o nome".
    "Era parte di un canale tv. Il canale aveva qualche secondo fine che ti riguardava?"
    "No i canali sono tutti controllati dal governo, sia quelli pubblici che quelli privati. Tutti i media del mondo sono sponsorizzati e i loro sponsor sono persone che controllano e fanno parte dei governi."
    "Allora chi ti ha fatto quello?"
    "Penso Satana"
    "Satana? Una delle sue fonti deve essere coinvolta. Perché non dici i nomi così è più facile capire ?"
    "Non è di facile comprensione" Rispose sorridendo , "Le forze Sataniche non devono essere capite ma identificate ed eliminate"
    "Non credo sia facile questa tua teoria sull'eliminazione"
    "Lo è, tu distruggerei loro o loro distruggeranno te. Penso che questo renda la teoria estremamente facile da capire".
    "Non hai mai portato Bashir in Tribunale"
    "Perché avrei dovuto farlo" Mi domandò lo spettro, con le sopracciglia sollevate e gli occhi che di guardavano il naso "Egli era solo un fantoccio"
    "Chi ti ha dato la caccia dopo?"
    "Quello che ha dovuto lasciare il suo trono"
    "Tu l'hai fatto"
    "No, non l'ho fatto"
    "Allora di chi stai parlando?"
    "Di quello che ha dovuto lasciare il suo trono"
    "Se ho capito, lo spero, ti riferisci a colui che si è dimesso
    all'inizio di Gennaio 2003, prima della storia di Martin Bashir".
    "Non sto parlando di lui"
    "Allora chi è?"
    "Un uomo dagli occhi azzurri "
    "Cosa fa?"
    "Di solito dà ordini "
    "E come gli avete dato la caccia?"
    "Gli abbiamo portato via i fans"
    "E come risultato cosa gli accadde?"
    "Perse la corona "
    "Perché ti perseguitava?"
    "Gli fu dato l'incarico"
    "E chi ti disse che era tuo nemico ?"
    "Me lo disse lui stesso"
    "Fu così sfacciato ?"
    "Aveva un immenso sostegno"
    "E chi sostenne te?"
    "Quelli che non erano orgogliosi di lui"
    "Chi lo ha sostituito?"
    "Un uomo con le orecchie a punta"
    "Quest'uomo con le orecchie a punta era tuo amico ?"
    "No, non era ne amico ne nemico. Era là soltanto per riempire uno
    spazio ."
    "Non gli hai dato credito?"
    "Come potevo? Quel credito non gli apparteneva "
    "Cosa accadde all'uomo dagli occhi azzurri ?"
    "Dovette lasciare la corona e il palazzo"
    "Forse non sei stato tu. Forse, doveva accadere "
    "Se doveva accadere, allora io fui la fonte di quell'accadimento"
    "Lo sapeva?"
    "Certo, come lo sapevo io "
    "E ora dov'è?"
    "Nel dimenticatoio; quasi come fossi morto ma non del tutto"
    "Come si chiama quello stato?"
    "Viene chiamato infamia"
    "Sei tu l'uomo con gli occhi azzurri?"
    "No, non lo sono "
    "Chi sei allora?"
    "Sono il drago dormiente che hanno risvegliato "
    "E cosa ha fatto loro il drago ?"
    "Ha portato via ciò che per loro aveva un grande valore"
    "Cosa aveva un grande valore per loro?"
    "La corona".
    "Come han fatto loro con la tua?"
    "Si, esattamente come loro han fatto con la mia"
    "Io ancora non comprendo chi era l'uomo dagli occhi azzurri"
    "Quell'uomo si è riconosciuto. È abbastanza "
    "Chi ha mandato dopo te?"
    "Gli avvoltoi che presero posto sui rami di un ulivo"
    "Sono noti a tutti ?"
    "Si, sono noti ma non visibili "
    "In che modo si alimentano quegli avvoltoi?"
    "Con i cadaveri dell'umanità e la fede"
    "Dove trovano i cadaveri ?"
    "Mandano i loro schiavi nani, che si travestono e agiscono da umani"
    "Dove trovano gli schiavi?"
    "Nei cuori che amano questa vita"
    "Anche tu amavi la vita"
    "Si"
    "Volevi vivere per sempre"
    "Si, per sempre ".
    "Lo volevi anche con quel marchio?"
    "Si, io vivrò per sempre"
    "Cosa c'è di così affascinante, per te, in questa vita che non lasceresti mai? Non vuoi vedere cosa ha da offrirti l'aldilà?"
    "Ero solo. Forse è questo il motivo per cui non volevo andarmene"
    "Tutti noi ce ne andiamo soli, coma da soli arriviamo"
    "Avevo paura della solitudine, e più cresceva la paura più essa mi circondava. Ero terrificato dalla possibilità di portare quella solitudine con me nell'aldilà"
    "E ora?"
    "Non mi sentirò mai più solo. Non sono solo in questo aldilà"
    "Sai che Martin Bashir si ammalò gravemente?"
    "Oh, beh, mi dispiace"
    "Non sei felice?"
    "Di cosa?"
    "Che egli è stato punito per i suoi peccati?"
    "Non considero come un suo peccato ciò che mi ha fatto. Era un piccolo uomo con un grande compito. Ha semplicemente obbedito."
    "Perché il ragazzo lo ha fatto?
    "Quale ragazzo?"
    "Quello che ha detto che lo hai trattato in modo sbagliato. Ho sentito che hai speso un sacco di soldi per lui, mentre veniva curato per una qualche forma di cancro. Tu hai letteralmente salvato la sua vita."
    "Quel ragazzo era un bambino. Disse soltanto ciò che gli venne chiesto di dire. Non ero suo padre, e suo padre non lo amava così tanto. So che posso dire che avrebbero potuto rifiutare, ma un rifiuto non avrebbe aiutato molto. Ho ottenuto le cure per il ragazzo, ma non avevo intenzione di farli diventare ricchi. Quelli che promisero loro ricchezza vinsero. E' una semplice equazione economica." L'anima appariva triste e solitaria.
    "Hai parlato con il ragazzo successivamente?"
    "No," Sorrise "Quando lascio, lascio per sempre. Non torno indietro"
    "Ma tu hai detto che era un bambino, quindi non responsabile di ciò che accadde"
    "Il mio stomaco non avrebbe tollerato la sua vista. La sua faccia mi avrebbe ricordato suo padre."
    "Non hai mai chiesto a Gavin perché ti accusò di reato dopo la messa in onda del documentario, raccontando alla polizia che tu lo molestasti tra il 20 Febbraio e il 12 Marzo del 2003. Il documentario, nel tuo paese, andò in onda il 3 Febbraio del 2003. I tuoi avvocati lo dichiararono anche in Tribunale e io lo cito,
    "Il documentario di Bashir andò in onda negli Stati Uniti il 6 Febbraio del 2003; Il lasso di tempo dato da Gavin Arvizo per le presunte molestie fu 20 Febbraio - 12 Marzo 2003. La famiglia conosceva Michael Jackson da quasi 2 anni, ma la presunta vittima dichiarò di essere stata molestata dopo le riprese ed in un periodo in cui "tutto il mondo stava già guardando"
    "No, non pensai mai di chiederglielo. Perché avrei dovuto?" Disse con sguardo interrogativo.
    "A chi hai domandato allora'"
    "A nessuno, i miei legali domandarono per me" Rispose sorridendo.
    "Perché, non penso sia cosa facile, per una famiglia da quattro soldi , determinare la tua posizione. Non penso che avrebbero avuto la forza di farlo, come sembra, alla luce del giorno."
    "Bene, tutti i grandi crimini vengono commessi mettendo persone di poco conto in prima linea. I Presidenti sono stati assassinati da persone sconosciute ed insignificanti. Non significa che lo hanno fatto di loro iniziativa. Significa proprio che lo hanno fatto per qualcuno molto potente." Il fantasma fece una pausa.
    "Posso chiedere una cosa?"
    "Vai avanti" Disse il fantasma con tono amichevole.



    ...CONTINUA...




    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  12. .

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


    vxva


    www.amazon.it/PAEDOPHILIA-PANTS-MIC...A+IN+GOLD+PANTS


    CAPITOLO 3



    PERSONA NON IDENTIFICATA



    "Fu nudo, brutale e crudele. Strapparono il mio amore e fissarono i miei genitali"



    Inizierò con il racconto di un bellissimo pomeriggio. Era mezzogiorno e l'orologio aveva appena battuto il primo rintocco con le sue mani lucenti e dorate, scampanellando lontano in quella pace. Come al solito stavo scrivendo, all'ombra di un grande albero nel giardino sul retro della casa, fissando di tanto in tanto il cielo assolato, che sbirciava tra le foglie delicate, apparendo blu come il blu del cielo senza alcuna nuvola bianca fluttuante in alcuna parte di esso. Sebbene all'orizzonte dove luccicava, il cielo aveva un color pastello tenue rispetto all'azzurro intenso che aveva in altre parti.
    L'albero era antico, e sembrava lì da sempre, dall'inizio dei tempi, i suoi rami erano estesi e ricoprivano la metà del cielo in qualunque momento guardassi. Guardai in alto. Era proprio vicino al muro di cinta, il suo grande tronco occupava tutto l'angolo del giardino. Le sue foglie di color giallo freddo e verdognolo cadevano con una melodia elegante, come la note piene di sentimento che il Khim ( Nota del traduttore: strumento musicale http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._Instrument.jpg) diffondeva nell'aria, ricoprendo l'erba e il sentiero rialzato di mattoni di terracotta che diventavano di un rosso brillante quando la pioggia li bagnava.
    Mentre stavo seduta all'ombra di quel bell'albero, coperto di leggere foglioline nuove, la luce del sole trasformava tutto in un bellissimo luogo magico. I raggi del sole passando attraverso le foglie, le facevano sembrare trasparenti e il loro colore verde brillava fresco e bellissimo. La brezza pomeridiana giocava con i scintillanti e brillanti raggi del sole che si nascondevano dietro le foglie e gli arbusti e inseguivano le piante, sbirciando tra di esse, come se una polvere di fata brillasse sulla vegetazione, e la brezza seguisse ovunque i brillanti creatori di birichinate, che, dopo essere stati trovati i raggi sarebbero scappati via saltellando e ridendo, balzando di ramo in ramo e da foglia a foglia come una striscia di brillante felicità che prendeva in giro gli amici.
    Distogliendo i miei occhi sognanti dal cielo ed i raggi del sole, mi concentrati di nuovo sul mio lavoro, il mio bellissimo piccolo diario rosso. La mia matita color giallo malato, si era accorciata velocemente ed ero lieta di buttarla via dopo tanto tempo. Blackie stava camminando sul muro di cinta, rilassato e felice. Cercai di attirare la sua attenzione emettendo un dolce suono senza significato ma il viziato felino decisamente ignorò e si stese beato sul muretto a godersi il sole. Il tempo era tranquillo e perfetto mentre stavo serenamente seduta a pensare di cosa avrei parlato con il fantasma.
    Michael apparve nei suoi riconoscibili e famosi colori, quasi come se portasse con se uno stilista, ma con l'umanità della sua forte aura. Era una persona di buon cuore e raffinata. Lo vedevo sempre scalzo, come vi ho già detto. I suoi piedi spiccavano da sotto i pantaloni scuri.Forse perché erano così pallidi o forse perché i suoi pantaloni erano quasi sempre neri, quel forte contrasto li rendeva così evidenti alla mia vista.
    "Perché ti vedo quasi sempre scalzo?" Chiesi allo spettro anch'egli seduto sotto un albero in qualche lontano luogo, come un Buddha in contemplazione.
    "Perché i miei piedi hanno bisogno di riposare. Hanno fatto tanto per me. Hanno danzato, saltato e portato il mio peso.Hanno fatto qualunque cosa io ho detto loro di fare. Stai ascoltando?" Mi chiese all'improvviso.
    "No" Risposi mentre ero distratta da una coinvolgente coppia di gai cuculi color lavagna e con il petto rosso, che stavano sulla corda che sosteneva un folto arbusto verde scuro con grappoli di fiori rossi che crescevano su di esso come dozzine di minuscole campanelle rosse e vellutate.
    "I miei piedi hanno bisogno di riposo per quello che ho loro fatto fare" Continuò il fantasma incurante della mia mente vagante. "Ho bisogno che siano liberi, che respirino e si rilassino. Stare scalzo li aiuta."
    "Si, i tuoi piedi hanno fatto tanto per te. Indossavi le pantofole in casa?"
    "Non nella mia camera da letto. Non indossavo ne pantofole ne calzini. Li lasciavo respirare e rinvigorire." Disse il fantasma con un sorriso.
    "Indossavi le scarpe fuori dalla tua camera da letto?"
    "Si, altrimenti sarebbe stato poco igienico e adatto per la mia salute. Mi piace questa regola in uso nei paesi orientali. Loro non portano in casa l'inquinamento e la contaminazione che vi è fuori. Lasciando le scarpe fuori dall'area dove vivono, lasciano fuori dalla porta le energie negative, tenendole lontane dai loro amati ambienti famigliari." Rispose citando i dettagli per cercare di spiegare la sua filosofia dietro ai piedi scalzi.
    "C'è questa filosofia dietro al lasciare le scarpe nell'atrio?"
    "Si, l'igiene dell'ambiente fisico ed emotivo. Non puoi aspettarti che civiltà così antiche seguano un uso che non ha un'aspetto spirituale in esso." Rispose tranquillo.
    "Hai avuto la possibilità di vivere tu stesso in un ambiente del genere?"
    "Ho visitato il Giappone molte volte." Disse con felicità."Stavo sempre a casa di un amico giapponese tutte le volte che ero là.Egli viveva con la sua famiglia in una piccola città del Giappone con una foresta nelle vicinanze. Facevamo insieme lunghe passeggiate e chiacchieravamo. La sua casa era un paradiso. Ho cercato di imparare il giapponese, con il suo aiuto, ma finivo sempre col confondere le parole. Lui si era laureato ad Harvard e parlava un inglese fluente. Ho conosciuto molto della cultura giapponese grazie a lui"
    "Hai incontrato il tuo amico giapponese prima di morire?"
    "No, non lo vedo da parecchi anni. Infatti dal 2003 ho smesso di incontrare molti dei miei buoni amici. Mi vergognavo troppo e avevo il cuore spezzato. Ho fatto in modo di sparire da molte vite dopo il 2003."
    "Perché ti vergognavi così tanto quando sapevi di essere innocente? Perché ti sei alienato dai tuoi amici quando tutti loro ti avrebbero aiutato. Molti hanno rilasciato dichiarazioni a tuo favore in tribunale, durante il tuo processo, come riportato dalle notizie."
    "Si, lo hanno fatto" Annuì. "Ma io ero in uno stato di incredulità. Ero inorridito dal fatto che potesse accadere ancora e di nuovo e che le persone ora avrebbero certamente accettato che Michael Jackson era di certo un pedofilo."
    "Avevi così tanta paura da isolarti sempre di più?"
    "Si, avevo paura ed era troppo , per me, gestire anche quello. Dovevo conservare la mia sanità mentale,e, in quel momento fu cosa buona allontanarmi da tutto e tutti le cose famigliari."
    "Ok, stavamo parlando del duro lavoro svolto dai tuoi piedi"Dissi, mentre sembrava che il fantasma stesse diventando un po' irritato attraverso il pensiero di una vita dimenticata.
    "Si, i piedi mi sono stati fedeli". Il fantasma sembrava stanco, ora, seduto e tranquillo.
    "Ti sei sforzato. La gente scrive che vivevi come un colibrì e il risultato fu una vita breve. Le tue fatiche ti hanno ucciso?"
    "Per me la vita non era una cosa da perdere su cose irrilevanti e senza importanza . Sapevo da lungo tempo che avrei avuto una vita più corta del normale. Così, programmai di predisporre tutto quel tempo in modo di farne il miglior uso . Anche un colibrì lo sa, così forse chiunque disse che mi conosceva meglio degli altri" Sorrise.
    "Tu sapevi che avresti avuto una vita breve? È un pensiero da considerare atipico". Commentai avvertendo la stranezza delle sue parole.
    "Perché dici cosi?" Chiesi, pensando che al fantasma piacesse creare eccitazione.
    "Ho fatto solo una valutazione" Disse con la sua voce gentile, "Il mio viaggio fu in un mare agitato. Era legato ad una fine prematura."
    "La tua opinione è che essere una star famosa è come essere in un mare agitato?"
    "Si, certo" Disse annuendo come stesse approvando con entusiasmo la sua dichiarazione. "Io credo che essere una rinomata star di Hollywood significhi condurre una vita di lotte e complotti. È una condizione difficoltosa, quasi come camminare su di una fune sottile senza la rete al di sotto. Io sono caduto, molti no, ma non cadere significa aver pagato il prezzo e che ora non sei più un essere umano , umano ma una celebrità con un nome e ricchezza.
    "E dove andrebbe a finire la loro umanità ?"
    "Nei bassifondi dei loro interessi personali e della mafia di Hollywood". Disse lo spettro con un sorriso calmo e lo sguardo severo. " Hollywood non è il luogo di talento e duro lavoro che descrivono, ma un covo di predatori carnivori e mangiatori di moralità. Hollywood è governata da persone che prosperano nel male e diffondono il male attraverso il loro controllo sulla città scintillante. Non c'è nulla di scintillante in quella città delle tenebre, se vuoi saperlo."
    "Così hai presagito la tua morte molto tempo prima che avvenisse?"
    "Presagii i problemi che mi avrebbero portato ad essa, e ciò che sembrava essere il naturale corso delle cose ; il corso del destino. Anche così, le mie previsioni, per realizzarsi, ebbero bisogno di molti anni in più di quelli che avevo pensato." Il suo sguardo era vivace.
    "Vedo che anche adesso sei scalzo." Gli dissi riferendomi ai suoi piedi pallidi.
    "Si. le abitudini non non muoiono, anche se il corpo lo fa. Io non sono più, ma quello che amo rimane con me."
    "E cosa ami?"
    "Vivere libero. Penso che sia un tesoro per cui vale la pena di dare la vita"
    L'altra notte , quando sei andato a dormire, eri l'uomo sol e infelice che tutti pensano tu sia stato? Eri un uomo triste?" Siccome lo era, il suo viso pallido sembrò straordinariamente felice.
    "No, gli ultimi giorni della mia vita furono lontani dall'essere tristi. Stavo facendo ciò per cui ero nato, cantare e danzare. Ero tornato con i miei vecchi amici. Ero fisicamente in forma. No, ero un uomo felice ma esausto. Sembrava che tutto fosse al suo posto. L'universo mi stava aiutando; era in sincronia con me. Ero un uomo soddisfatto della sua vita e a ciò che le era associato, nel presente e anche nel passato"
    "Ti manca non esserti esibito nei concerti che stavi preparando con così tanto entusiasmo?"
    "No, naturalmente no, non stavo facendo niente di nuovo. Erano vecchi passi impacchettati con nuova energia. Tuttavia, sarebbero stati una serie di shows degni di essere guardati. Non sareste rimasti delusi."
    Ero d'accordo con lui, a nessuno avrebbe potuto perdere un lavoro come quello. Pensai che fare cinquanta show per una star del suo calibro sembrasse indecoroso, e al di sotto delle sue possibilità, ma quello era solo un mio pensiero.
    Guardai l'anima ottimista. Congedato dalle sue spoglie mortali, aveva completato la sua transizione. Egli diceva sempre che era più un pensiero che un corpo. Ora era quello che aspirava essere; un pensiero senza la barriere di un'esistenza fisica.
    "Pensi che valga la pena di vivere?" Chiesi mentre lui si guardava intorno nel suo modo spensierato.
    "Si. La vita è un dono che ci è concesso per poco tempo, è comunque affascinante anche se noi la viviamo con tristezza o ci sentiamo felici. La vita va vissuta. Lo dico senza alcun dubbio."
    "Eri un uomo riconoscente? Hai mai contato le tue fortune?"
    "No, non lo sono stato." La sua voce era controllata "Sono stato ogni cosa ma non quello, e quello fu la mia rovina. Mi sentivo gentile e giusto. Credevo nell'amicizia e l'amore. Credevo nella fede e nella lealtà. Facevo beneficenza. Credevo nella condivisione, ma non ero riconoscente. Ero una persone per la quale c'era sempre qualcosa in più, qualcosa di nuovo o che valeva la pena di avere. Di conseguenza, in tutta quella intraprendenza, dimenticai di essere riconoscente per ciò che avevo."
    "Per che cosa hai dimenticato di essere riconoscente?"
    "Quasi tutto" Rispose allegramente.
    "Non ho avuto l'amore di una donna, ma ho avuto l'amore di una mamma. Ero isolato , ma avevo amicizie.
    Ho subito scandali, umiliazioni e sono stato mal giudicato , ma ma sono anche stato glorificato, amato e onorato da molti.
    Non ero un uomo triste: ho fatto di me un uomo triste.
    Avevo sorelle, fratelli, nipoti.
    Se ricevevo insulti avevo chi mo dava conforto.
    Se ero odiato, ero anche amato
    Non ero senza figli, non ero senza casa, e non ero sfortunato.
    Non ho mai avuto un grande corpo massiccio, ma avevo una bella mente.
    Ero benestante ed sono stato in grado di far del bene.
    Avevo una voce che poteva canticchiare come un usignolo
    In più il mio corpo fragile poteva danzare come le onde dell'oceano sollevate dal vento.
    Tuttavia quello che vedevo era quello che non possedevo.
    Una donna che mi amasse.
    Le persone che non mi amavano.
    La saluta che non ebbi mai.
    Gli amici che baravano e i colleghi che tradivano.
    Il successo che fu sporcato dalle false accuse.
    Una vita che non ho mai avuto.
    Se non potevo andare in luighi pubblici, ero ricompensato col visitare meravigliosi luoghi che ad altri non erano permessi.
    Non potevo correre ma potevo camminare.
    Ero amato ma noi fui in grado di capirlo.
    L'amore di mia madre ed i bambini era sempre con me, ma io " Rimase un attimo in silenzio prima di dire, con voce leggera e triste " Desideravo solo quello che non avevo.
    "I media ti stanno rendendo omaggio. Piangono la tua morte insieme al resto del mondo"
    "Non m'importa" Disse intenzionalmente "Potrebbero anche descrivermi come l'artista peggiore del secolo, non mi importerebbe .
    I media non mi hanno mai trattato bene. Non mi hanno mai dato una possibilità. Mi hanno offerto solo disprezzo . Comunque, dico, non mi importa nulla , per niente"
    "Ho notato", gli dissi, "Che la stampa Americana ti è ostile, senza dubbio. Invece di apprezzare il tuo lavoro, hanno impiegato il loro tempo per renderti ridicolo."
    "I media Americani, in particolare i giornali scandalistici, prosperano con le controversie ed i conflitti . Ho dato loro entrambi. Non ero una macchina, un robot danzante e una bambola che canta, funzionante con un programma installato in essa. Ero un artista".
    Mentre parlava i suoi occhi sfolgoravano. "Ero un musicista, un cantante, un compositore, ed un creatore. Non conoscevo limiti e non era mia occupazione lanciare idee e tendenze. Non avevo interesse nell'apparire acuto e collezionarle come un conduttore tv. Ero interessato a intrattenere il pubblico tutto il mondo, dando il miglior prodotto della creatività e lo stupore attraverso qualcosa di inaspettato.
    La cultura Americana, nonostante la fenomenale prospettiva, ha suddiviso le immagini di cosa è normale e cosa non lo è . Ovviamente io non ero normale, e non era facile da accettarmi o ignorarmi.
    I media del mondo, più dei media Americani, avrebbero potuto darmi più margine come creativo e trascurare la mia lontananza dagli schemi. Mi hanno anche perdonato per un peccato che non ho mai commesso.
    Invece, forse , per i canali di informazione Americani, è più difficile perdonare. Esso hanno la tendenza a punirti molto prima che dia emessa la sentenza e ti tengono in punizione anche dopo molto tempo che la sentenza è stata letta."
    "Forse avresti dovuto farli entrare un pochino nella tua vita . Questo forse li avrebbe convinti a comportarsi un po' più gentilmente nei tuoi confronti " Dissi, parlando allo spirito del mio punto di vista.
    "Ti sei mai rammaricato per non averlo fatto ?".
    "No, mai" Replicò con fare impassibile e forzato. "Infatti rimpiango la decisione di averli fatti entrare."
    "Ti stai riferendo a Martin Bashir?" Chiesi.
    "Non compresi mai quell'uomo ," Disse con disperazione.
    "Secondo me, era l'uomo che avrebbe potuto mostrare al mondo che uomo ero. Invece, mi mostrò al mondo come ero stato descritto: un uomo con problemi sessuali. La mia faccia era la finestra attraverso la quale potevano vedere la mia anima e il mio cuore e non era quella che avrebbero dovuto ritrarre.
    La sua intervista ha mostrato uno uomo con l'aspetto di un pazzo; che era assurdo, incoerente e instabile. Onestamente non mi riconoscevo in quell'intervista. Infatti, non ho ricordi o registrazioni di molte parti di quell'intervista con Bashir. La sua dichiarazione di aver speso settimane, mesi o il tempo che ha stimato, è pura invenzione di una verità . Tutto quel che ricordo è che forse gli ho dedicato qualche ora."
    "Dici che speravi che ti avrebbe presentato come l'uomo che sei e non come venivi descritto?"
    "Si, era quello che speravo" Concordò.

    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.



    Edited by ligary - 8/2/2014, 22:59
  13. .

    SECONDA PARTE



    "Sembravi vulnerabile nei giorni del tuo processo, come un bambino perduto. Era difficile dare un giudizio alla tua realtà interiore , attraverso la tua fragile apparenza ."
    "Il mio aspetto e salute sono sono sempre stati fragili. Lo stress mentale è pesato sulla mia salute. Tuttavia non fu un atto per guadagnare affetto basato su una bugia , che è effimera come il sorriso di un avaro.
    Non avevo intenzione di nascondere le mie emozioni a quelli che mi amavano, qualunque cosa fosse accaduta , e quelli erano i miei fans", I suoi occhi erano sinceri e profondamente neri sul suo viso.
    "Perciò condivisi con loro i miei stati d'animo" Disse " mostrai loro quanto fossi ferito, e anche la mia convinzione che sarei apparso coraggioso. Era loro diritto sapere. Così mostrai al mondo la mia ansia e la mia agitazione , e quello mi rese forte. Sapevo di essere sulla strada giusta."
    Guardai l'anima. Non vedevo alcun segno di pentimento o risentimento sul suo viso. Non vi era alcuna emozione , era come se stesse narrando la storia di un'altra persona. La sua forza mentale non gli permetteva di essere debole. Comunque le mie ipotesi erano prive di significato a meno che l'anima stessa non le appoggiasse.
    "La gente dice che il dolore ti ha ucciso. È vero?"
    "La cosa che mi danneggiò di più fu la mancanza di un'azione corretta da parte mia, non l'offensiva che dovetti affrontare. Non ero un uomo afflitto . Quando sei triste credi che fallirai. Non l'ho mai creduto, nemmeno una volta."
    "Sai che c'era che c'era qualcosa di strano nei tuoi occhi di giovane uomo? L'hai mai notato?"
    "I miei occhi?" Chiese lo spirito molto incuriosito.
    "Appartenevano ad un uomo vecchio: triste, pensieroso e silenzioso con lo sguardo consapevole . I tuoi occhi apparivano strani di quel viso giovane, era come se l'uomo vecchio fissasse il mondo attraverso di essi."
    "Si" Rise il fantasma "bene, ero un uomo vecchio" Disse in un modo sorprendentemente allegro. "Ero affetto da quella malattia a causa della quale un bambino nasce vecchio, sai. Il suo corpo e i suoi sensi sono quelli del corpo di un sessantenne o settantenne. Ero così ma solo dentro di me, così nessuno sapeva che stavo soffrendo per una malattia grave. Guardavo il mondo e tutto sembrava così consumato , ripetitivo , alquanto insignificante ". Aveva lo sguardo di chi sta riflettendo e la sua allegria ora si era placata.
    "Avrei voluto sedermi sentendomi esausto a proprio dolorosamente triste . Era come se nel mondo non ci fosse più nulla da lasciare ai posteri. I giorni si trascinavano, nel mio mondo, e così, per me, la sola cosa che mi faceva andare avanti e mi dava forza era il mio lavoro.
    Cantare, comporre, scrivere e creare mi facevano sentire vivo.
    Diversamente mi sarei sentito intorpidito, quasi morto per il dolore; come un malato di cancro che aspetta di morire anche io aspettavo la mia morte.
    Di conseguenza, forse i miei occhi mostravano quelle vecchie,rugose,malate esperienze che avevo vissuto durante la mia vita, e credo che quelle forse li hanno fatti invecchiare."
    "Allora perché sono diventati così vuoti e privi d'espressione negli ultimi anni della tua vita?" Ho osservato questo nelle tue fotografie. Diversamente dall'inizio, i tuoi occhi non erano ne pensierosi e profondi e nemmeno vi erano la speranza, luce e vivacità che c'era stata anche in quella tristezza. Cosa accadde ai tuoi occhi?"
    "Erano vuoti perché sbavi smesso di vivere. Respiravo, ma non vivevo. Quelle accuse hanno preso la mia vita e lasciato il contenitore, e i miei occhi lo dimostravano", disse con lo sguardo rassegnato, e molto sofferente nei suoi occhi spalancati. Il dolore che egli sprigionava riempiva l'ambiente con la sua presenza pulsante.
    "La vita tornò ?"
    "I miei occhi", sorrise, "I miei occhi rimasero gli stessi fino alla fine. Li allenai ad essere così. La vita tornò nei miei occhi quando andai a vivere il Bahrain ma loro protessero il mio segreto con gelosia , in modo che gli sciacalli e i malviventi non lo conoscessero mai".
    "Cosa immagini avrebbero fatto se avessero guardato nei tuoi occhi, è capito che eri di nuovo tornato a vivere?"
    "Non lo so. Non ne sono sicuro. Comunque avrebbero capito che sono ancora vivo, e quello li avrebbe aiutati a trovare nuove strategie. Non volevo ne avessero il tempo, o dei segni che facessero loro capire e preparare".
    "Mantenere gli occhi così vuoti ti aiutò?"
    "Si, essi hanno continuato a pensare che fossi morto fino al momento in cui ho dimostrato loro che sono vivo".
    "Quando è stato il momento?"
    "Quando erano sicuri che ero morto"
    "La tua famiglia rimase quieta durante quel subbuglio, oppure questo è ciò che si capiva. Si può dire che erano presenti ma zitti. Perché non si attivarono per te come i tuoi fans?"
    "Non ne sono sicuro. Erano distaccati perché credevano alle accuse.
    Non erano a mio favore, e non erano dell'idea che io vivessi là da solo, con tutto quello spazio , senza di loro. Così questo poteva solo significare che io non stessi facendo niente di buono".
    "Sai come hanno reagito a tutto ciò? Non ti hanno dato il loro appoggio?"
    "No, non lo hanno fatto. Erano praticamente sicuri che io lo avevo fatto, e che non sarei stato imprigionato grazie ai miei soldi."
    "Questo deve essere stato la prima volta. Cosa mi dici di quando hai dovuto affrontare di nuovo la stessa situazione, lungo la tua strada?"
    "Furono più premurosi" Rispose il fantasma con un pigro sorriso.
    "Avevano visto che la mia caduta si era riflessa su di loro, e questo li spaventava. Erano preoccupati perché ai fans, l'altra volta, non era piaciuto i loro comportamento. Erano molto attenti e si assicuravano della loro presenza mediatica."
    "Eri felice del loro comportamento?"
    "La loro presenza non aveva peso. Ciò che dicevano i testimoni lo aveva. Era solo una trovata pubblicitaria che non portava alcun vantaggio."
    "Che mi dici della Signora Jackson?".
    "Mia madre non ci credette mai, nemmeno per un secondo". Lo disse con tono quasi vittorioso.
    "E il tuo intuito , mettendo da parte fatti e personaggi , quando affrontasti la Corte ed il mondo, ti fece capire che avresti avuto giustizia?"
    "Il mio intuito mi diceva che mi avrebbero lasciato libero".
    "È stato così . Perché ti sentivi così certo ?"
    "Primo" rispose il fantasma alzando il dito indice e contando. "Ero innocente, secondo " alzò il dito successivo, "Avevo un ottimo team di avvocati, i migliori che i soldi potevano ottenere, e terzo", alzò l'anulare "Ero determinato ad liberarmi di quello una volta per tutte".
    "Sei d'accordo con quello che ti sto chiedendo?" Chiesi, temendo che il fantasma avrebbe potuto offendersi per il mio lungo elenco di domande, e smettere di parlare del tutto.
    "Si, lo sono ". Rispose.
    "Allora ho ancora una cosa da chiederti". Dissi .
    "Come poteva il tredicenne riconoscere dei segni sul tuo corpo, se non ti aveva mai visto?". Glielo chiese con molta difficoltà .
    Sorprendentemente l'anima non ne fu turbata e sembrò pronto e desideroso di rispondere, come se una sorgente di energia fosse subentrata nel suo sottile aspetto .
    "I segni che riconobbe non erano attorno alle mie parti intime, ma in altre parti del mio corpo. A quel tempo pensavo che i bambini fossero angeli, lo penso ancora e per me non hanno legami con l'anatomia umana.
    Tuttavia era un ragazzino con una malattia e nella mia grande volontà di donargli amore e felicità nel suo dolore . Dimenticai che aveva dei genitori che potevano essere animati da avidità e bramosia.
    "Comprati e venduti ?"
    "Si, precisamente " Concordò lo spettro .
    "Il risultato fu che nacquero congiure , furono diffusi pettegolezzi e furono formulate false accuse. Il mio stile di vita era differente. Non ero un affarista ma un musicista, trassero vantaggio da questo. Il miei cambi d'aspetto, i miei interventi di chirurgia estetica, il mio amore per i bambini, il mio stile di vita da eremita, tutto questo fu messo insieme per far uscire diffamazioni e ridicolaggini. I media afferrarono quelle follie e le utilizzarono per far soldi, e tutto accelerò e si trasformò in una palla di fuoco contro di me."
    "Dov'era la tua gente quando tutto questo iniziò? In cosa erano impegnati? Dov'eri tu?" Dissi un poco irritata per la criminale negligenza di coloro che dipendevano da lui per lavorare.
    "I miei consiglieri non furono in grado di gestire la situazione. Diventò di proporzioni monumentali. Alcuni presero mazzette per lavorare contro di me. Comunque fecero cosa dovevano fare. In quei momenti, solo una manciata di amici rimasero con me, sostenendomi, incoraggiandomi ad affrontare quella enorme prova. Mia madre fu la mia forza e la mia consolazione in tutto ciò che accadde. Così no, i segni sul mio corpo non erano l'individuazione della mia condotta perché non andai mai in giro nudo di fronte ai bambini. Non mi spogliai mai. Conoscevo i limiti della decenza e della moralità. Essere amico dei bambini era una cosa. Girare nudo davanti a loro sarebbe stata un'altra cosa. Tuttavia la cospirazione era stata concepita su vasta scala e messa in atto con esperti dettagli e cautele."
    "Cosa hai fatto quando la tua famiglia ha reagito, qualche volta in un modo che non avresti desiderato?"
    "L'ho spiegato nel miglior modo che ho potuto. Mia madre non credette mai ad alcuna di quelle sozzerie ed il resto della famiglia non era molto preoccupato per me, ed io non ero poi così in contatto con loro. Ero preoccupato."
    "Cosa mi dici del Sig. Joseph Jackson? Come reagì?"
    "Egli disse che dovevo averlo fatto. Era allegro, e sarebbe andato in giro dicendo che forse avrei avuto il tempo di commettere quel crimine. Si chiedeva come mai era accaduto a me quando vi erano molte altre persone di colore che erano famose e benestanti."
    "Cosa provavi?"
    "Non l'ho mai frequentato, dopo quello, mai più".
    "Stai parlando del 1993 o del 2003?"
    "La prima volta" Rispose il fantasma con lo sguardo di chi voleva andarsene nei suoi occhi che erano sempre stati amichevoli e gentili.
    "Ci ha mai pensato?".
    "A cosa?" Chiese.
    "A come sarebbe stata la tua vita se fosse rimasta pulica e incontaminata da tutte quelle malignità". Chiesi, pensando dentro di me,a come sarebbe potuta essere la sua vita, dopo.
    "Non lo so", disse, "La rete dello scandalo mi avvolse così stretto che dimenticai che avevo una vita, e più tardi che avevo una carriera. Non sono sicuro di come sarebbero state le cose se io non fossi stato diffamato dai quegli scandali e preso di mira da quei truffatori. Sono sicuro che la mia vita individuale sarebbe stata molto meglio.
    Forse la mia carriera avrebbe ancora avuto i suoi alti e bassi, ma comunque avrei potuto condurre una vita migliore, come uomo e persona.
    "Io penso che quelle accuse avessero uno scopo." Disse con sentimento " Come un repentino stop a tutto quello che avevo. Come l'interruzione su di una strada, che non puoi attraversare, ma il suo destino è quello di essere lì e tu non hai modo di attraversarla, e stai lì, sapendo che sei alla fine del tuo viaggio . Mi sentii come se fossi alla fine del mio viaggio.
    Comunque, in tutta onestà, ho fatto un lungo viaggio e a quarantanni ero stanco.
    Lavorare per tutte quelle lunghe ore attraverso gli anni non è così magico come viene descritto. Si, ho avuto successo e fortuna ma il prezzo che pagai fu alla lunga troppo alto.
    Molte persone mi vedevano come un borsellino pieno di soldi, e non era piacevole. Sentivo che ero confinato in un angolo e tenuto là contro la mia volontà, così potevo soltanto stare là senza dare alcun problema a nessuno. Visibile ma non ascoltato." Sorrise.
    I suoi lunghi capelli neri cadevano sulle sue spalle, indossava una giacca militare decorata di colore blu medio; sembrava un Barone.
    "Non so come sarebbe potuta essere, siccome non ho mai avuto l'occasione di testarla" Disse con voce lieve.
    "Tu sai cosa hanno fatto" Dissi
    "Cosa" Chiese senza entusiasmo.
    "Sono stati in grado di dichiarare che eri un criminale, senza alcun crimine. Tu eri un criminale senza aver commesso alcun crimine."
    "Non m'importa" Rispose
    "Tu eri un uomo morto che camminava, Michael"
    "Che cos'è?" Chiese con interesse.
    "Bene, ho letto che prima del 1940 e negli anni 70 nel sud, la frase 'uomo morto che cammina' era usata dagli agenti penitenziari per far spostare da un lato quelli che stavano nei corridoi, per consentire il passaggio dei condannati a morte. Penso quando li spostavano per l'esecuzione." Egli ascoltò in silenzio.
    "Sai perché lo chiamavano uomo morto che cammina?" Chiesi allo spettro.
    "Perché non me lo dici?" Un ombra di tristezza avvolse il suo bianco viso austero.
    "Perché per gli agenti era una conclusione scontata, oltre ogni dubbio. Per loro era già morto. Come tu lo eri per quelli che ti hanno incastrato. Per chi ti voleva fuori dagli occhi del pubblico. Essi avevano già dichiarato la tua fine, oltre ogni dubbio".
    "Si, lo hanno fatto" Concordò sembrando vulnerabile.
    "Tu eri 'l'uomo morto che cammina' per loro"
    "Immagino che lo ero" Sorrise, con un sorriso triste, come se il buoi lo avesse inghiottito, e lo spirito lentamente sparì dai miei occhi per tornare nella buia notte.

    FINE SECONDO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  14. .

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


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    CAPITOLO 2


    IL VERDETTO FINALE



    "Indossai degli abiti nell'aula del tribunale. La giuria rimase a bocca aperta, e dissero che profumavo di buono."


    "Quali furono le tue emozioni appena prima che fosse letto il verdetto finale?"
    "Avevo perso la speranza" Disse "Sebbene le testimonianze presentate contro di me fossero così deboli, e che fosse ovvio per tutti ,che erano menzogne. Malgrado ciò, ero esausto e per me era ' Mettetemi in prigione se lo volete'" Disse salutando con la mano "Impiccatemi se lo volete" Questo è come mi sentivo. Volevo soltanto che finisse. La vita mi sembrava inutile a quel punto. Era come se dopo un lungo lavoro non fossi arrivato da nessuna parte. Il sentimento di disgusto e disperazione era così pesante, che ero quasi insensibile ad esso. Senza speranza diventi resistente, come la pelle spessa di un rinoceronte. Il mio cuore era ghiacciato. Ero molto disgustato dall'intero procedimento".
    Quando fu letto il verdetto, in quel momento, cos'hai provato?"
    "Soltanto sorpresa, tutto lì. Soltanto un senso di sorpresa." Disse con lo sguardo profondamente pensieroso "Confidavo fosse in mio favore, ma fui sorpreso che i miei nemici avessero fallito"
    "Eri sorpreso e niente più?"
    "No, ero troppo esausto mentalmente e fisicamente per gioire. Fu come se essi avessero detto, non ti puniamo con il carcere, ma ti puniremo rimandandoti nel mondo esterno, che tipo di verdetto. Se mi avessero dato una sentenza di morte mi sarei sentito molto più in pace."
    "Come reagì la gente al verdetto?"
    "Non lo so. Allora ero deluso dalla vita. Ero troppo assorbito da me stesso, forse. Non stavo leggendo o guardando nulla. I miei nervi avevano bisogno di un po' di tempo per placarsi e ricominciare a sentire la vita."
    "Mi spiace sentirti dire questo"
    "No, non dispiacerti" Sorrise.
    "Sono riemerso dalle ceneri, molto più forte. Fu una seconda vita per me. Avevo seppellito Michael Jackson molto tempo prima che lo facesse la gente. Non fu per trarne vantaggio, ma non volevo essere trasformato in un ex me stesso stravolto e distorto. Perciò abbandonai quell'essere ingiuriato, e ritornai con una nuova vita. Non avrei mai potuto arrendermi all'amore per cui non mi arresi a me stesso."
    "Forse hai iniziato a credere di più in Dio dopo ciò che ti è accaduto?" Suggerii all'anima.
    "Si, Dio divenne per me una realtà e non solo un evento religioso. Dio divenne per me come una...una madre,sai?" Disse dopo aver pensato "Come una presenza così forte che qualunque cosa o persona che io ero abituato a considerare forte e importante, diventò irrilevante e insignificante. Come se fosse un gingillo di plastica senza valore o significato, e la cui esistenza era priva di importanza. Questo quando mi resi conto della completa magnificenza di Dio. Posso dire con sicurezza che diventai veramente libero ed indipendente soltanto dopo essere diventato servo di Dio Onnipotente. Una libertà che avevo sempre cercato ma mai ottenuto prima."
    "Cosa provavi per i bambini dopo quello, con il tuo nuovo io?"
    Egli rise "E' difficile cambiare la propria strada. Non ero stato trasformato in un non credente da avidi veterani. Avevo deciso che non avrei mai smesso di amare e abbandonato Dio. Io credo che Dio viva nel cuore di un bambino e nel peto di une madre. Guardavo entrambi con amore e venerazione."
    Ascoltando, ricordai una sua immagine. Quella di un uomo che passeggiava nei prati della sua bellissima casa, Neverland, con un'orda di bambini che chiacchieravano, e ridevano , raggianti di felicità mentre lo seguivano aggrappati alle sue braccia, e lui che indugiava come un papà gallo con i suoi giocosi pulcini. Era un sentimento vero, proprio come lui aveva detto.
    Smise di piovere e le nuvole scure, dopo il temporale, divennero chiare e leggere. Il sole uscì da dietro le tende tirate e l'acqua che ricopriva il terreno scintillava come migliaia di diamanti , sotto i raggi luminosi. Mi sentivo piena di energia, come se quei brillanti raggi di luce arrivassero dentro al mio cuore.
    Oltretutto, quell'immagine di lui con i bambini mi rendeva felice, mentre parlavo con l'anima.
    "Ti dedicavi ai bambini ammalati, infermi, sfortunati. Pensavi di poter trovare un collegamento tra la tua sofferenza e quella che loro dovevano affrontare?.
    "E' simile, Io vivevo solo sul palco, che non è per niente vivere. così ho vissuto attraverso i bambini. I bambini sono una benedizione di Dio, e i bambini malati o sfortunati meritano l'amore di ognuno di noi. E' come se un piccolo angelo stesse soffrendo. Tu aiuteresti un angelo che sta soffrendo,vero?"
    Egli stava giudicando l'espressione del mio viso mentre diceva " Provavo la stessa cosa. Sentivo che facendo, per loro, ciò che potevo fare secondo le mie possibilità, avrei aiutato il cielo. Così ho fatto quel che ho potuto e alla fine sono stato salvato. Quei bambini mi hanno salvato"
    "E' un'esperienza che arricchisce." Dissi "come i bambini sono il sorriso dell'umanità. Tuttavia questo virtuoso pensiero ti portò, scandali, dolore e disprezzo. Non ti sei mai pentito per questo?"
    "No, mai! Come ci si può pentire per aver dato amore e amicizia?" Rispose con un'espressione incredula e disapprovazione, sul viso.
    "Quello che ho fatto per i miei piccoli amici, è quello che loro hanno fatto per me. Gli scandali erano parte di una cospirazione. Se non fosse stato così sarebbe stata un'altra storia.
    Tuttavia dire che ciò che ho fatto era sbagliato è come dire che è sbagliato diventare padre. Non ci si dispiace per una benedizione. Io ho avuto la benedizione di Dio di avere un cuore che si prendeva cura dei bambini, e la benedizione di aver avuto le risorse per fare qualcosa per loro."
    "Tu sai" Dissi, "Il tuo amore fu descritto come una condotta malata. Essi hanno trasformato la tua forza in una debolezza indegna. Come hai affrontato l'impressione che tu eri un malfattore?"
    "Non ho mai pensato a quello come un riflesso del mio personaggio" Disse con calma." Per quanto mi riguarda , si riferiva ad un uomo che era un pedofilo di giorno e viveva come un travestito di notte. La sua moralità più torbida di un acquitrino, e quello non ero io. Non mi si addiceva.
    Comunque, come potevo far capire a tutti che non lo ero? Quindi, diventai indifferente, e diventai forte. Presi le distanze da tutte quelle dichiarazioni, che non avrebbero mai potuto pesare sulla mia coscienza. Ecco come l'affrontai"
    L'anima mi guardò, pacifica e silente, come stesse studiando me, invece della mia percezione dell'entità.
    La situazione che dovette affrontare fu oltre quella di uno sventurato dubbio. Era famoso e amato, più di ogni altra faccia di Hollywood, e poi apparì sui mezzi di comunicazione come un nuovo pedofilo sul patibolo. Dovette lottare duramente, con ogni atomo del suo corpo, per strappare quella brutta maschera dalla sua faccia, per sbarazzarsi da quella puzza offensiva cui non fu mai in grado di accettare di essere associato.
    "Come affrontasti la gente, dopo? Quella massa di fans adoranti e sconvolti?"
    Qualche volta mi domandavo cosa pensasse del modo in cui il mondo lo guardava, quando doveva affrontarlo, tutte le volte che lasciava il rassicurante rifugio di Neverland, attraversando i suoi cancelli.
    "Li affrontai con la verità nel cuore, ed uno spirito combattivo nella mia anima. Non ho mai provato vergogna, terrore o imbarazzo. Un mucchi di brutte bugie non mi avrebbe portato a nascondermi e scappare via. Essi hanno sottovalutato la mia forza di volontà. Non avrebbero mai potuto spezzare la mia forza di volontà. Per loro era una missione impossibile."
    Sembrava estremamente forte, un'aura di forte energia vibrava intorno a lui.
    "Una volta, durante una intervista alla radio, hai detto che notabili neri hanno vissuto la stessa cosa, come quella che hai affrontato tu, che inoltre si è ripetuta nella tua vita. Pensi di essere stato preso di mira a causa della tua razza?"
    "Tu sai", Disse con un chiaro tono della voce, "I Neri devono ancora lavorare molto più duramente, a causa dell'immagine associata ad essi. Non sto dicendo che sia tutto sbagliato, ma quelli che sono arrivati 'in alto' nella vita devono costantemente lavorare duramente per provare che sono i migliori"
    "Pensi che la tua razza fu la causa della tua persecuzione?" Chiesi.
    "Io penso che l'essere nero potrebbe essere una ragione, perché nessuna star di razza bianca fu sotto continua pressione come me. Poi penso che che potrebbe non essere la sensazione giusta. Denaro e potere generano più nemici e cospirazioni che il colore o la razza. Avevo denaro, ne avevo molto. Così quello poteva essere la fonte del vile tango degli scandali.
    "Allora era originato più dagli affari che dalla razza?"
    "Sembrava più dagli affari" Replicò" E far nomi non risolve molto, considerando che io non sarò mai più tra i vivi. Tuttavia le persone che appartengono al mondo degli affari in campo musicale, sanno che le vendette musicali oltrepassano i confini della razza, lingua e religione. Io fui preso di mira dalla mafia del campo musicale. Avevo collezionato un numero di tesori nel campo degli affari musicali e loro volevano anche che io rinunciassi, o li condividessi con loro. Comunque la razza era una base, ma non perché io ero ricco e famoso ma perché ero popolare. Potavo formare l'opinione pubblica, cambiare l'impressione sulle persone e le cose e potevo influenzare le menti dei giovani. Ti dirò più tardi come gli schiavi sono mantenuti in schiavitù, e i padroni rimangono padroni."
    "Perché tu usi anche l'espressione schiavo e padrone? Sembra che le tua parole dimostrino accettazione in qualche modo."
    "Si, hai ragione. Questo genere di robaccia è meglio evitarla. Tuttavia la storia necessita di una spiegazione, e che richieda la divagazione di essere menzionata."

    ...CONTINUA...



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

  15. .

    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    "PAEDOPHILIA IN GOLD PANTS"


    PART 3


    by F.Z Khan


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    DEDICHE


    A mia Madre, con amore e gratitudine.
    La tua guida è per me di valore incalcolabile
    E
    a Michael Jackson, con tutto il mio rispetto e preghiere, sono benedetta.
    Questo non sarebbe stato possibile se essi mi avessero presa per mano.
    Ringrazio Dio Onnipotente per aver permesso che questo diventasse realtà.
    F.Z Khan
    14 Gennaio 2014


    CAPITOLO 1


    IL MORTO CHE CAMMINA


    IL MORTO CHE CAMMINA

    "Camminavo sulla terra e l'incubo prese vita"


    "Ero solo e così fui ucciso e i predatori presero il mio sangue e lo fecero gocciolare sulle loro tombe".

    Pioveva forte fin dalla mattina presto. Le forti raffiche di vento che rumoreggiavano attraverso le cime degli alberi colpivano i muri solidi con forza selvaggia. Era un tempo insolito, come l'esperienza spirituale che stavo vivendo. Il vento, tagliente e freddo, si intrufolava nelle stanze attraverso le crepe e nicchie come se cercasse calore esso stesso. Il tempo grigio scuro applaudiva i venti tempestosi , mentre gli schizzi delle taglienti, fredde gocce di pioggia cadevano sulla terra come una forza d'attacco; come se un battaglione di soldati attaccasse una maestosa fortezza, con tenacia e determinazione.
    Mi sedetti nella mia camera guardando fuori dalla finestra, la fitta tenda di pioggia che avvolgeva tutto con il suo abbraccio, domandandomi se le piogge di Noè fossero cadute con lo stesso quantitativo d'acqua e vento.
    Il mondo sembrava zitto e immobile contro il profondo rimbombare delle nuvole adirate, mentre venti ruffiani danzavano al ritmo dei tamburi delle impetuose gocce di pioggia.
    Ero tutta presa dall'ascolto di questa marcia di guerra degli elementi ribelli, la mia mente era in stato meditativo , percepivo le gioiose grida dei giocosi dei della natura. La delicatezza dell'aria umida e pesante mi rendeva assonnata e rassicurata come un cucciolo di canguro nel marsupio della sua mamma. Blackie stava schiacciando un sonnellino sul mio letto, senza alcuna preoccupazione. Mi stavo appisolando anch'io quando vidi Michael attraverso la stessa finestra; scalzo e con le braccia conserte.
    Lo guardai attraverso il sonnolento silenzio della mia coscienza: la sua morte aveva un significato personale per me. Avendo perso da poco mio padre, avevo di recente avuto a che fare con il fenomeno della morte, che ora aveva un aspetto molto più famigliare, con i suoi lineamenti impressi nel mio subconscio. L'anima di Michael mi aiutò a dare un senso a ciò che provai. Per mezzo di lui provai a capire il segreto della vita nell'aldilà.
    Lo spettro non stava guardando me ma qualche punto invisibile, forse della vita che aveva vissuto.
    "Ciao"
    Sentii la voce, la sua dolce melodia vibrava nell'aria. lo guardai, l'aria fredda mi fece rabbrividire un pò.
    "Ciao Michael" Dissi piano. C'erano delle voci insolite con lui. Le potevo percepire, o forse udire, non so, ma erano gioiose, suonavano come spiriti liberi, come bambini che ridevano e correvano giocosi, come un sottofondo.
    "Pensi che se ti fosse data un'altra vita la condurresti diversamente?" Chiesi, ascoltando quelle invisibili voci felici.
    "La mia vita non fu un qualcosa che io avevo abbozzato" Rispose nel suo lieve bisbiglio."Accadde soltanto. Lavorai duramente e lavorai impiegando il mio più grande impegno, ma non avevo piani per me."
    Si voltò dalla finestra,e ora mi stava davanti sembrando straordinariamente bianco.
    "Così se mi fosse data un'altra possibilità, e un'altra vita non so come potrebbe essere. Comunque so una cosa" Disse con voce piacevole "Ci metterei il mio migliore impegno e lavorerei duramente a qualunque cosa farei. Questa è una cosa, l'unica cosa che farei, posso garantirtelo."
    Sembrava triste, come se una ombra scura fosse sospesa sulla sua anima.
    "Sai che Martin Bashir, subito dopo la tua morte , ha dichiarato che non ha mai visto, da parte tua, segni di comportamenti sbagliati nei confronti dei bambini. Ha detto che tra i grandi dello spettacolo, e che era rattristato dalla tua morte. Quell'uomo ti ha dato molti dolori quando eri in vita, vero?"
    "Bah!" L'anima si strofinò la fronte con le dita.
    "Chi è? Mi dispiace ma sembra che io non possa ricordare il suo nome" Cambiò improvvisamente, parlando con tono più dolce e accompagnato da una vivace espressione.
    "Lo invitasti a Neverland, a casa tua, ricordi quel tale giornalista?"
    "No, mi spiace, non lo ricordo, mi scuso" Disse cortesemente.
    "Okay, forse non ricordi" Ero d'accordo, è meglio dimenticare gli incubi.
    Tuttavia non potevo smettere di pensare a lui, a Martin Bashir, che usò la sua telecamere e la sua lingua per far credere che Michael era un criminale e che Neverland era il covo del predatore.
    "Non hai mai molestato i bambini, vero?" Chiesi con voce speranzosa.
    "Un bambino è un dono sacro all'umanità, Non ho mai commesso abusi." Disse semplicemente.
    "Dei bambini dormivano nel tuo letto, perché l'avresti fatto?" Implorai.
    "Perché" Una intenzionale espressione apparì sul suo volto sorridente " Ero un pervertito, un molestatore di bambini. Dovresti aver letto o sentito di questo." La sua voce era piena di sarcasmo e amarezza.
    "Per favore, ho bisogno di sapere" Provai ad insistere. Egli esitò, ma alla fine, si decise e disse "Bene, ero adulto e potevo fare quello che che mi fu proibito di fare nella mia infanzia. Potevo divertirmi come un bambino e l'ho fatto. Quel bambino privato dell'infanzia viveva ancora in me. Non se ne era ancora andato. Ero più che allenato. Non avevo più bisogno di quello stile di vita inflessibile.
    Tuttavia non mi fu concesso di essere un bambino. Non mi fu concesso di vivere il normale ciclo della vita. I miei fratelli non subirono una routine così dura e pesante come me ed ero uno dei bambini più piccoli. Stavo facendo soldi. Dall'età di cinque anni contribuivo ai guadagni della famiglia. Comunque venivo trattato come come un uomo, con poco sentimento e molti giudizi. Apparentemente era mia la responsabilità verso la mia famiglia. Perciò il mio dovere era quello di comportarmi con il senso del dovere nel mio cuore e una mente matura. Tutto ciò che era giocare, soltanto correre a briglia sciolta in casa, avere amici in casa per una festa di compleanno o andare ad un pigiama party, no non mi fu concesso. Quello mi avrebbe stancato, sciupato la mia voce, diminuito la mia concentrazione e avrebbe rovinato tutto il disciplinato addestramento che stavo avendo, che si sarebbe sciupato.
    Ero un uomo nel piccolo corpo di un bambino. Una fonte di entrate con responsabilità che iniziarono ad un'età inferiore ai cinque anni, quando gli altri bambini erano impegnati a comprare palloncini, mangiare coni di gelato e festeggiare i compleanni. A trent'anni ero così stanco che mi sembrava di lavorare da prima della mia nascita. Fin dall'inizio la vita fu per me solo responsabilità. Tutto quello che ho fatto nella mia vita è stato lavorare" Sembrava abbattuto, quasi addolorato.
    "Mio padre era un buon addestratore di animali. Diventai famoso ed un buon fornitore di soldi. Tuttavia quel uomo-bambino aveva dentro di se quel ragazzino, che rifiutò di andarsene. Quell'uomo adulto non ebbe il coraggio di uccidere quel ragazzino che desiderava tutte quelle cose e divertimenti.
    Non ho mai avuto amici" Disse, sembrava distrutto, " Gli amici erano per i bambini normali. Io non lo ero. Indossavo coloratissime tute con stelle e lustrini, danzando e ballando su di un palco. Non ho mai avuto tempo. Il tempo in cui non ero sul palco veniva impiegato nell'allenamento. Doveva essere fatto. I tempi erano duri e mio padre era duro. Non avevo un posto dove nascondermi. " Sorrise con il sorriso di un uomo morente.
    "Quel bambino continuò a vivere" Disse " La mia rabbia era imprigionate dentro di me. Le mie frustrazioni crebbero e divennero più forti. Ero un uomo arrabbiato con un piccolo bambino dentro di se, che voleva andare in bicicletta e voleva i pigiama party con una dozzina o più dei suoi amici. Non ho fatto niente di sbagliato , niente. Dio mi è testimone." Sembrava sconvolto da quei penosi , oscuri ricordi, la sua anima soffriva profondamente.
    "Dio è il mio testimone per le ingiustizie che mi sono state fatte. Mio padre non mi ha mai dato una possibilità, e quei giornalisti usarono il loro potere per dare a quel bambino una penosa morte. Nel giorno del giudizio vorrei chiedere a Dio di raccontare la mia verità e sarà fatto davanti a tutti quelli che mi hanno pugnalato il mio cuore e torturato la mia anima. Non ho dimenticato. Bisogna combattere questa causa nella più alta corte e solo allora sarà emesso il verdetto finale."
    "Il giorno del giudizio è molto lontano, forse ci vorranno secoli" Dissi gentilmente. "No, il tempo è irrilevante" Sembrava severo e determinato,, "Vedrai che il l tempo non significa niente. Il tempo non si ferma mai , va avanti. Non è così lontano come pensi ".
    "Hai invitato il Signor Bashir a casa tua per mostrargli il mondo che stavi creando per i bambini. Quali erano i tuoi veri propositi e desideri per loro. Poi sei stato filmato seduto sulle scale, mentre abbracciavi un bambino che poco dopo ti portò una pila di accuse per molestie. Le persone pensarono che fu una tua testardaggine non accorgerti quai implicazioni avrebbe potuto portare.
    Martin Bashir approfittò del tempo concessogli , stravolgendo i tuoi gesti e le tue parole in un qualche orribile, spettrale racconto di manipolazione e peccato. Hai realizzato che te lo sei tirato addosso sa solo? Avresti dovuto impedire tutto ciò, dovevi essere un po' più discreto. " Avevo quasi fatto una ramanzina al fantasma infelice.
    "Ma ho fatto quello che volevo fare" Disse con sicurezza e convinzione, "Ho portato le telecamere all'interno di Neverland per far vedere alla gente come vivevo e cosa facevo nella mia casa. Volevo che la gente vedesse come mi comportavo con i bambini invitati là. Nasconderlo sarebbe stato un inganno ed imbroglio per il pubblico al quale io avevo affermato che avrebbe saputo chi sono veramente attraverso quel documentario. Io non volevo nascondermi. Non stavo facendo nulla di sbagliato. Non stavo molestando alcun bambino e non ero coinvolto in alcun comportamento inappropriato coi bambini. Non avevo nulla da nascondere. Guardavo i bambini proprio come bambini e niente più. Il mio desiderio sessuale aveva bisogno di una donna, non di un bambino, e per quel motivo io credevo nell'istituzione del matrimonio. Il peccato non era parte della mia natura, e le cose innaturali, nella mia sfera personale, non sono da me mai state incentivate. No, non doveva portare a quel risultato su di me, ma è stato fatto e ottenuto attraverso un ingegnoso lavoro della telecamera e molto inganno da parte dei canali interessato"
    "Sembravi a disagio con lui durante il documentario. Cosa ti disturbava?"
    "Il suo modo di fare" Rispose con sguardo triste.
    "Si comportava in modo piuttosto spinoso per i miei gusti. I suoi commenti derisori e il suo sguardo compiaciuto mi dicevano che quell'uomo tramava qualcosa. Parlava in modo ironico e i suoi commenti erano spiacevoli. Mi interrogò come se fossi in qualche processo mediatico e avrebbe cercato di stravolgere ciò che avrei detto, in qualcosa di infantile o folle proprio là, davanti alla telecamera. Il suo modo di fare tagliente e il comportamento di chi trama mi dissero che avevo commesso l'errore di credere in lui."
    "Come ti sei sentito in seguito?"
    "Come un uomo che era stato tradito e pugnalato alle spalle"
    "Hai detto che non ti ricordavi di lui. Sembra che tu lo ricordi, dopo tutto."
    "No, non l'uomo, ma l'inganno e la cicatrice lasciate. L'avidità e il luridume che le ricoprivano. Quello lo ricordo, ma non l'uomo. Non so di chi stai parlando, ma i fini malvagi con il loro odore pungente sono ancora in agguato nell'aria."
    "Lo hai perdonato?"
    "Ho perdonato me stesso"
    "Cosa vuoi dire?"
    "Mi sono separato dal passato ed ho lasciato per sempre tutto ciò che vi era associato. Così puoi dire perché io ho perdonato me stesso, così io ho perdonato chiunque mi ha fatto del male."
    "Forse tu ti eri attaccato ad una nostalgia infantile che poteva essere diventato un disturbo psicologico? Hai preso ,questo, in considerazione? Un dottore che ti ha analizzato, ha detto che in te c'era un ragazzino di dieci anni, non un molestatore di bambini. Te lo ricordi?"
    "Ti stai riferendo alla dettagliata analisi psicologica del mio essere un pedofilo o no, vero?" Indagò con educato distacco.
    "Si" Replicai.
    "Forse mi comportai più irrazionalmente di quello che avrei dovuto, al quel tempo" La voce era severa e sembrava anche più serio, il viso scarno e rugoso.
    "Se non non fossi stato così fermo con la mia idea di infanzia rubata, la gente sarebbe stata in grado di incontrare un lato migliore di me. Tuttavia, io ora biasimo me stesso per non aver permesso a tutti coloro che mi amavano, là fuori, di avere la possibilità di capire che la mia mente era più della mente di un adulto per lasciare andare i miei rancori.
    "Ero fermo sui miei rancori, non sulla mia infanzia. Ero un uomo, ma quest'uomo diventò troppo concentrato sugli avvenimenti passati e sulle vendette, tutto ciò era inutile. Il mio migliore giudizio diventò nebbioso e poco chiaro a causa della mia rabbia per cosa avevo subito quando ero bambino.
    Molti bambini vanno avanti senza avere un'infanzia felice. Sarei dovuto essere stato in grado di capirlo. Tuttavia, a quel tempo sentivo che era giusto e insistei stupidamente. Tutto diventò Michael Jackson contro il Mondo"
    Lo ascoltai, e l'immagine di lui che baciava Lisa lampeggiò davanti ai miei occhi, quando egli disse al mondo, con un sorriso dolce "Ed essi credettero che non sarebbe stato l'ultimo." La sua volontà e la sua tenacia furono esemplari.
    "Cosa hai fatto?"
    "L'accantonai" Disse con sorriso garbato. " I miei campi di gioco, il mio zoo, i miei picnics ed i miei piccoli amici, adoro ancora quei meravigliosi momenti. Sebbene, ora, senza rancore, e alcuna rabbia e dolore.
    "Hai cercato di spiegarlo per tutta la tua vita, lo so" Dissi, "Ma poi perchè hanno continuato a puntare il dito contro di te? L'antipatia e la replsione che dimostrarono i media è ancora visibile"
    "Si, so che lo fanno" Concordò.
    "Forse avresti dovuto cercare di spiegare di più perché avevi optato per quella scelta?"
    "Tu sai che il letto di un uomo adulto non presuppone di avere in esso bambini estranei. Tuttavia, a me, sembrava naturale. Proprio come per una donna far shopping. E' una parte del tuo essere." Questo esempio mi divertì.
    "Non ero interessato a dare un'occhiata a parti del loro corpo" Disse "Avevo il mio" Un po' presa alla sprovvista da questa sua descrizione esplicita, notai che era sicuro, mentre percorreva quella buia strada della memoria. "Non ero un molestatore. Quei bambini erano là con il ragazzino che viveva nel corpo e nella mente di quell'uomo adulto. Non erano con me, ma con quel ragazzino, che ora aveva il permesso di giocare, chiamare i suoi amici, e anche avere i pigiama party, Soltanto le cose che fanno i bambini"
    "Perché la sala dei giochi era collegata alla tua camera da letto, e perché era l'unico modo per accedervi?"
    Gli chiesi ciò che i media andavano diffondendo di nuovo ,dopo la sua morte. L'anima ora aveva uno sguardo visibilmente determinato nei suoi occhi spalancati.
    "Quella non era una struttura, dentro alla mia camera da letto, dove avrei potuto molestare i bambini, ma una parte della mia camera da letto. Un luogo dove potevo sedermi solo con i miei amici e guardare con loro dei films o parlare in privato, lontano dalle orecchie e dall'essere raggiunti dal personale in sevizio. Quando invitavo i bambini, li facevo dormire nella mia camera dove sapevo sarebbero stati al sicuro. Erano là per incontrarmi. Ero loro amico, un papà ed un guardiano, tutto in uno. Avremmo fatto spuntini nel letto " Sorrise " Avremmo riso, scherzato e giocato. Ero felice. Non venivo giudicato, non venivo soppesato, non venivo manovrato . I bambini erano lo sfogo dell'espressione della mia innocenza, in aggiunta al desiderio di libertà. Mi sentivo felice, totalmente senza inibizioni, rilassato e rinvigorito, come se potessi andare avanti" Appariva serio ma non stressato.
    "Gli investigatori dissero che c'erano innumerevoli fotografie di bambini piccoli appese ai muri di quella piccola stanza, centinaia di foto. La maggior parte erano di bambini semi vestiti e poi vi erano anche riviste con fotografie di bambini nudi?" Chiesi con il cuore turbato.
    "No, non vi era quel genere di fotografie e nessuna rivista del genere. Tutto fu messo là e prodotto. Penso che potrebbero essere state mandate da Tom Sneddons, per essere messe nella mia stanza. Non trovo che la nudità una grande forma d'arte. Trovo che sia la più di poco conto, elementare e insipida forma d'arte per un occhio esperto. La nudità è un concetto così potente che attira l'attenzione di chi guarda la grafica. Non credo che offra molto agli amanti dell'arte". Il fantasma non sorrideva ed era serio.
    "Hai mai sentito che in tuoi sentimenti erano innaturali in qualche momento della tua vita?" Chiesi.
    "No, non credo fosse innaturale. Li invitavo perché avevo un mondo completamente nuovo da mostrar loro, che avevo costruito per i miei amici e me. Sono sicuro che a loro piaceva: Dio avrà pietà di me. Non mi lascerà senza giustizia. Tuttavia, fino ad allora, dovrò aspettare. Io sono un umile servo di Dio Onnipotente."
    "Ma, hai vinto, alla fine. Sei saltato sul tetto della tua auto per mostrarti vittorioso al mondo. Fu provato che le accuse erano false"
    "Si, fui assolto" Disse con uno sguardo risentito sul suo viso magro ed emaciato. "Fui liberato da tutte le accuse, perché questa volta combattei. Dissi loro di fare qualunque cosa sarebbe stato necessario fare, di scavare profondamente in qualsiasi cosa volessero, allo scopo di ridarmi la mia vita. Avrei fatto qualsiasi cosa avessero voluto" Disse alzando le mani e sembrando a disagio.
    Ma quello che accadde dietro alle porte chiuse del Tribunale, fu più di quanto io pensavo che avrei dovuto sopportare. Tuttavia sapevo che era necessario. Ho mantenuto i nervi saldi. Non mi sentivo debole . Stranamente tutte le torture subite mi resero più forte. Ad ogni modo i miei nervi mi hanno sempre aiutato e la mia Verità mi ha protetto."
    Si strinse nelle spalle. "La tua immagine ti portò a questo problema. Devo dire, che alcuni autoproclamati psicologi hanno l'opinione che il tuo profilo combaci con quello del pedofilo . Dicono che tu avresti fatto ciò che un pedofilo farebbe per attrarre e manipolare la mente di un bambino, e lo dicono con un tono profondo e doloroso"
    Sembrava stanco, con una sfumatura annoiata sul suo viso. Mi fissò con occhi che scrutavano, come se fossi io a dover spiegare,piuttosto che lui.
    Aspettai la sua risposta con pazienza ed in silenzio. Dopo un momento di pausa , egli si avvicinò , gonfiò il petto con un sospiro e si preparò a rispondere.
    "Bene, allora non c'è nient'altro da dire, vero? Quello che ho fatto fu per amore , e desiderio di essere di nuovo felice. La creazione di Neverland avvenne per puro amore per i bambini ed una dimostrazione di gratitudine per la gioia che essi portano al mondo. Ho saputo che questa è la cosa che fanno anche i pedofili, sarei dovuto essere molto più freddo e calcolatore nel mio approccio, più adulto. Sfortunatamente non ho pensato, e sono quella fu una sciocchezza, che avevo dimenticato che l'amore può essere definito osceno. Non sono davvero un pedofilo" Disse con voce lenta, esausta .
    "Non sono un molestatore di bambini, ma non so come provarlo diversamente che essere soltanto onesto e franco con tutti. Ora dimmi cosa vuoi che io dica o faccia. Ora non posso far nulla anche se lo vorrei." Sembrò irritato dalla mia domanda inquisitoria, e mi guardò in silenzio.
    "Dici quello che vuoi dire?"
    "Io non so che parole usare per dimostrare la mia innocenza, eccetto che non ho mai molestato un bambino, violentato in bambino o toccato un bambino in modo inappropriato sia in pubblico che in privato. Che non sono omosessuale e nemmeno un pedofilo. Non sono misogino o sadico. Sono soltanto il ragazzo normale che conosci . Soltanto un uomo che ha lavorato duramente, e che fu abbastanza fortunato da veder riconosciuto il mio lavoro". Rimase in silenzio, fissandomi con sguardo addolorato.
    "Da dove arrivarono tutti quei testimoni?"
    "Non lo so, forse erano sul set quando filmai le scene delle mie molestie" disse con atteggiamento sprezzante, "Aspetta, hai qualche idea?"
    "Forse, essi erano nascosti sotto il letto, quando avrei commesso quel peccato" Disse di scatto .
    "Sembra che tu non sia di buon umore oggi" Osservai, lo sentivo dalle sue risposte a tono.
    "Cosa vuoi che dica?" Replicò tenendo le mani tese e con un tono della voce alto dettato dall'esasperazione.
    "Io non so cosa dire. Non ho mai pensato che l'amore che avevo in me per la mia vita, gli amici e la famiglia, per il mio mestiere ed i miei fans, e per i bambini, mi avrebbe trasformato in un ritratto così vile e odioso. Ma non commisi quel peccato ne con la luce ne con il buio, in pubblico o in privato, o in alcun momento del giorno e della notte. E' tutto".
    L'anima appariva esausta, le sopracciglia aggrottate dicevano che non era per niente felice per ciò che avevo chiesto. Mi stavo chiedendo , se le parole potessero avere valore legale? Tuttavia, se esse lo hanno o non possono averlo, allora come possono offendere la nostra esistenza? Domandandomi questo chiesi all'apparizione. "Sei stato assolto nel Luglio del 2005, vero?"
    "Si, lo fui"
    "Ma, la gente, scusa, i media non sono mai sembrati d'accordo con la Corte di Giustizia Americana. In qualche modo essi non hanno mai sviluppato una fede completa nella tua innocenza."
    "Facevo notizia, e dicendo che io sono innocente, essi avrebbero dovuto dire, oh, abbiamo perseguitato l'uomo sbagliato. Guadagnavano soldi ,distruggendomi. Perciò continuarono. Ero ritratto come un fricchettone anche dopo un processo giusto. Solo Dio deciderà quando giustizia sarà fatta. Ciò nonostante, penso che sarà fatta"
    Gli credetti. Tutti noi avremo giustizia, alla fine. Anche quella negata in questo mondo. La misericordia di Dio è più grande della crudeltà del cuore umano, e la Sua giustizia andrà più lontano di quella programmata nella vita terrena da simili esseri umani. Credevo a Michael, credevo che egli avrebbe avuto la sua possibilità un giorno, tutti lo avremo.

    FINE PRIMO CAPITOLO



    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.



    Edited by ligary - 20/1/2014, 23:12
139 replies since 20/2/2010
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