Michael Jackson, Xscape e l’industria del caro estinto

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    Michael Jackson, Xscape e l’industria del caro estinto






    Il re del pop è mancato cinque anni fa, ma il suo sound resuscita per la più classica delle operazioni commerciali di elaborazione del lutto


    Ehi, il 13 maggio esce Xscape, il nuovo disco di Michael Jackson!


    No, non siamo stati catapultati con una DeLorean dentro Ritorno al Futuro. Siamo ancora nel 2014 e Xscape è semplicemente il classico prodotto dell’industria del caro estinto.

    La morte, si sa, ti fa vendere, anche dopo anni e anni (del resto gli anniversari servono anche a questo): l’importante è ribaltare cassetti, archivi e casseforti per trovare abbozzi di canzoni, vagiti musicali, tentativi di duetti e il gioco è fatto. È già successo in passato con Jimi Hendrix, Elvis Presley e Jeff Buckley, è accaduto di recente con Johnny Cash (Out Among the Stars, uscito dopo trent’anni, peraltro molto bello), potevamo forse dimenticare colui che è stato definito il Re del Pop?

    L’operazione è stata orchestrata dalla Epic, storica etichetta di Jacko in mano alla Sony e capitanata da L.A. Reid, noto per essere stato a lungo giudice del X Factor Usa, ma sopratutto colui che ha contribuito a lanciare Mariah Carey, Justin Bieber e Rihanna. Insomma, sono state trovate otto canzoni in forma di demo scritte e cantate dal nostro Jacko che L.A. Reid ha dato in pasto a un manciata di produttori e hitmaker del pop e del r’n'b con l’obiettivo di renderle più contemporanee.

    Nella lista c’è prezzemolino Timbaland, Stargate, Jerome J-roc Harmon e Rodney Jerkins; quest’ultimo peraltro aveva lavorato ai brani originali con lo stesso Jackson in vita, e il secondo Sony garantirebbe la continuità e l’alta qualità del progetto. Nel comunicato stampa si legge che gli esecutori fallimentari – noti musicologi, eh – hanno dichiarato che Michael era un passo davanti a tutti, che amava collaborare con nuovi produttori per creare nuove sonorità, e che questi arrangiamenti riescono a coglierne perfettamente lo spirito. Comunque sia, è evidente che in questi tempi di grama della discografia, un disco di inediti di Michael Jackson significa (verosimilmente) per Sony una quantità di copie vendute pari alla somma di 3-4 nuove uscite dei loro artisti di punta, quindi l’operazione è di primaria importanza.

    Dalla Sony si augurano che le vendite siano migliori del precedente album postumo Michael uscito nel dicembre 2010, che andò bene ma non benissimo. Sui brani contenuti in Xscape c’è solo una lista ufficiosa, si sa solo che i brani inediti sono otto tra cui anche Slave to the Rhythm già ascoltata nello spot pubblicitario dello smartphone Xperia Z2 della Sony.

    Pare invece che non saranno presenti i famigerati duetti con Freddy Mercury registrati nel 1983 e rimasti congelati fino al 2011 per divieti incrociati dei due management. Le tre canzoni – tra cui State of shock (qui la demo version) che poi Jacko incise con Mick Jagger – sono ora sotto la produzione del chitarrista dei Queen Brian May che le sta riarrangiando insieme a William Orbit per un disco postumo di Freddy Mercury.

    E l’industria del caro estinto continua a prosperare.

    http://www.wired.it/play/musica/2014/04/24...l-caro-estinto/
     
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  2. streeper
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    Sono troppo curiosa di ascoltarlo! :20.gif:
     
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    ancora qualche giorno...
     
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2 replies since 26/4/2014, 06:11   28 views
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