Michael Jackson Truth & Confession by F. Z KHAN - Capitolo 8° MI PERDONERETE?

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    Dirty Diana

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    Michael Jackson Truth & Confession by F. Z KHAN



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    - Capitolo 8°



    MI PERDONERETE?



    "Qualunque cosa io sia, sono vostro"



    La pioggia rese l'atmosfera umida, pesante; mi dava sui nervi. Il cielo blu era terso e chiaro come se il caldo paranoico avesse rubato lo splendido color turchese. I piccoli uccelli estivi di color marrone che avevano saltellato sull'erba secca tutto il giorno, avevano il piccolo becco aperto come se fossero nel deserto e le graziose palme, si ergevano in pace nell'umidità bollente come delle belle cupole che davano sollievo al fastidio agli occhi. Le Ashokas, che erano state piantate in mezzo, avevano un bell'aspetto fresco con le loro foglie verde scuro che coprivano gli esili steli intoccabili dalle zelanti estati. La Terra era immota e Madre Natura sonnecchiava in pace in quel pomeriggio monsonico.
    Il Sole giocava a nascondino con le nuvole e gli acquazzoni erano scomparsi veloci come erano arrivati, lasciandosi dietro gocce di sudore che coprivano il corpo. Non mi piaceva quel tempo afoso e cercai di trovare sollievo nel mondo spirituale.
    L'anima era là, da qualche parte, nel regno divino, tra cielo e paradiso con il suo glorioso aspetto ed abbigliamento. Questa volta però la mia mente era concentrata sugli aspetti materiali e significativi della vita. Gli eventi dell'esistenza umana, come anche i più grandi, più entusiasmanti spettacoli sulla terra hanno bisogno degli ordinari, incolori e completi dettagli di gestione e preparazione.
    "Perchè non sei stato in grado di dirigere i tuoi interessi finanziari come gli altri?"
    Nel fargli questa domanda mi sentivo più un editore che uno scrittore.
    "Allora, iniziamo a lavorare?" chiese lo spirito stakanovista.
    "Si, dobbiamo" Risposi io.
    Senza rispondere nella sua solita inequivocabile maniera, lo spettro esitava: forse soppesava le parole prima di impegolersi in qualcosa.
    "Stai raccogliendo i tuoi pensieri?" Chiesi
    "Forse" Rispose con il suo noto sorriso.
    Era seduto sul pavimento con la schiena appoggiata al muro, un po' storto, con le gambe dritte in avanti e le mani in grembo.
    "E' importante?" Mi chiese.
    "E' una parte importante della tua vita, vero?"
    "I debiti che ho accumulato" Aveva gli occhi chiusi " I soldi, lo sai , non erano il mio forte. Erano là, li stavo guadagnando, ed ero cresciuto abituato ad un certo stile di vita. Ero Michael Jackson, la più ricca star nella storia della musica pop. La moda era per gli altri."
    Ora mi guardava, con un sorriso che poteva forse essere più una caratteristica del suo destino, che per altro.
    "Spendevo per me e per gli altri" Stava dicendo " Facevo regali ed aiutavo le persone che avevano bisogno di soldi, e i soldi continuavano ad arrivare. Non hanno mai smesso di arrivare."
    Lo spirito si fermò per un attimo e poi proseguì "ma poi le cose si sono ribaltate. Non sono sicuro di cosa accadde. Non stavo spendendo molto per me. I miei dischi vendevano, ma loro iniziarono a dirmi che stavo andando verso la bancarotta. Contattai la mia banca e i miei amministratori finanziari e cercai di rimettere di nuovo le cose in pista. Però essi mi dissero che le vendite dei miei dischi erano calate a causa della mia reputazione, che era in picchiata.
    Hanno iniziato a dirmi che avrei dovuto chiedere un finanziamento per colmare il buco e le cose sarebbero andate a posto. Essi dissero che sarei stato in grado di pagare i miei debiti ed avere solvibilità finanziaria, così chiesi il finanziamento. Io.." Si fermò esitando per un attimo " Io non evevo competenza in materia a quel tempo. Mentalmente ero distrutto dalle vili accuse e non mi curavo di nient'altro. La mia salute peggiorò anche se pensai che fosse cosa temporanea. Sapevo che avrei reagito. I debiti non sarebbero stati un peso che non sarei riuscito a rimuovere. Dopo che il mio nome fosse stato riabilitato le vendite sarebbero risalite, così non mi preoccupai"
    "Durante quel periodo nessuno ebbe la volontà di aiutarti? Avevi amici potenti. Dov'erano?" Chiesi un poco fumante per la rabbia.
    "I miei amici Arabi mi offrirono aiuto ma declinai l'offerta" Rispose gentilmente. "Non c'era bisogno del loro aiuto poiché potevo gestire la cosa, e così tornai. Le trattative per questo concerto per il mio ritorno risalgono a più di due anni prima. Fui contattato e negoziammo. Non sarebbero venuti da me se non avessi avuto valore. Essi volevano far soldi ed io ero la persona giusta."
    "Sono felice di averlo fatto" Disse in modo genuino. Io annuii ma continuai a scrivere.
    "Guarda" disse con tono deciso " ll battage pubblicitario sulla mia situazione finanziaria, le mie perdite, fu gonfiato senza proporzione. Non ero una vecchia signora con la vestaglia in merletto che cercava di tirare avanti con un prestito dopo la morte del marito. Ero un uomo d'affari con un impero finanziario che aveva i suoi problemi. Ho fatto degli errori ma erano gestibili."
    "Ero Michael Jackson" disse con autorità "Potevo far guadagnare loro denaro. Il mio ritorno, come essi lo chiamarono, sarebbe stato il massimo successo finanziario. Perciò riguardo ai problemi finanziari, no, non c'erano problemi finanziari. Affari che possono essere risolti non sono problemi. Eravamo pronti anche a far uscire i miei CD e i video dei concerti. Nessuno va da una star in declino. Essi sapevano che era qualcosa che avrebbe permesso loro di far cassa e io sapevo che i miei debiti sarebbero stati pagati."
    "Pagare i miei debiti era importante per me" Era infervorato nel suo racconto "Stavo bene ora e mi sentivo meglio"
    Rimase in attesa vicino al parapetto della finestra e la sua camicia rossa appariva anche più brillante sui pantaloni bianchi. Scalzo e in piedi sul pavimento in fredda pietra lo spettro era magro ma non triste.
    "Posso sentirli" Ero quasi sorpresa.
    "Chi puoi sentire?"
    Chiesi con il timore nel mio cuore "Ci sono altri spiriti intorno a lui?" Incrociai le dita, con la speranza di sbagliarmi.
    "Loro" Replicò , come se mi ponesse un indovinello.
    "Vorrei smettessero di piangere" era triste.
    "Chi!" Quasi urlai, impazzita pee il suo comportamento misterioso.
    "La mia famiglia" Spiegò alla fine "Io posso sentirli. Si sentono soli" Il suo tono era di sofferenza.
    "Anche tuo padre si sente solo?" Chiesi allo spettro.
    L'anima sorrise "E' un uomo di poche parole" disse "E ancora meno emozioni"
    Ero molto stanca e dopo questa risposta dovetti lasciare il fantasma per rilassare la mia mente stanca e oberata dal lavoro. Ad un certo punto mi sentii normale e abbastanza felice , avvertii la presenza. Il morto era pronto a parlare.
    "Oh sei già qui" Dissi sorpresa.
    Con un sorriso ironico disse "Ho udito tua madre"
    Sapevo che si stava riferendo alle chiacchiere con mia madre avute un ora prima.
    "Sei riuscito a capire?" Ero stupita che lui conoscesse la mia lingua.
    "Ho capito" Disse "Tua madre ti ha dato un buon consiglio , dovresti ascoltarla di più"
    Ero completamente d'accordo con lo spettro
    "Perchè non mi racconti qualcusa che non hai mai detto a nessun altro? " Domandai sentendo di aver bisogno di qualcosa per vivacizzare e insaporire la storia del fantasma che era troppo filosofica e penosa per essere godibile.
    Lo spirito fu certamente divertito per questa domanda
    "Non ho nessun segreto" Rispose con voce sottile, e svanì dal mio terzo occhio.
    "Dove sei?" Chiamai. L'anima ripparve e sembrava sconvolta.
    "Il mio funarale" disse con tono dolce ma irritato. "Non sarebbe dovuto essere un evento per pochi" era avvilito "Ho a cuore tutti i miei fans. Mi hanno tenuto in vita quando i media e la stampa diffamavano il mio nome. Tutti avrebbero dovuto avere la possibilità di dire addio. Non capisco perchè non è stata una cosa pubblica" Rimase in silenzio alcuni secondi prima di riprendere a parlare .
    "La gente doveva avere la possibilità di esprimere il proprio amore"
    Era perduto nei suoi pensieri prima di dire in modo gentile
    "Sento che ognuno dei miei fans ha contribuito al mio successo, ogni singolo fan." I suoi occhi luccicarono con affetto.
    "Quando morii, il giorno in cui morii" disse con un'inconsueta voce forte "Mi sentii strano. La notte precedente, ho avuto strane visioni, come se guardassi tutto da una certa distanza. Era qualcosa che non avevo mai sentito prima. Ero là e il silenzio mi inghiottiva e non capivo cosa fosse. Anche a casa non ho sentito alcun malessere. Dopo tanti anni una sensazione di pace calava su di me. Mi sentivo rilassato e felice."
    L'anima parlò come se stessa rivivendo ogni momento prima della sua morte. Ascoltai in silenzio quei segreti rivelati come parole senza senso.
    "E' vero" sorrise vedendomi così tranquilla e così a lungo.
    "Mi sentivo felice, una sensazione a cui non ero abituato" Disse con la sua suadente voce musicale"C'era un sentimento d'amore in me per tutti, e mi sentivo riposato. Questo sentimento era come la rivelazione che qualcosa era cambiato, o qualche cambiamento stesse per arrivare nella mia vita. Ero disconnesso da tutto ma innamorato di tutto. Fu una strana sensazione."
    "L'hai condivisa con qualcuno?"
    "No" Rispose.
    Michael appariva bello. I suoi capelli lunghi e neri erano come una fascia per il suo viso traslucido. Le sue labbra erano disadorne e la gentilezza dei suoi occhi in tema cone la eleganteespressione del suo viso.
    "No, non l'ho mai fatto" Disse. "Sapevo che ero io a dover sentire questa cosa e nessun altro. Anche se ero un po' sospettoso" Disse con una piccola risata.
    "Di cosa sospettavi?" Chiesi , entrando nel racconto dei momenti prima della sua morte.
    "Forse proprio, lo sai, della fine" Sembrava pieno di energia.
    "Veramente, non mi ero mai sentito così. Pensai che fosse un'esperienza di uscita dal corpo" Lo spirito divenne silenzioso e quel silenzio oscillava tra la vita e la morte.
    "Sai" Sorrise "Io ero un po' come te"
    "Come me?" Ero stupefatta, e ridevo.
    "Si, conosco uno dei tuoi doni, avevo qualcosa di simile"
    "Di che dono stai parlando?" Pensai che lo sapevo ma volevo sentirlo prima da lui.
    "Voglio dire guardare la vita sotto la superficie" Disse in modo vago.
    "Devi essere più preciso se vuoi che io capisca Michael. Per favore non usare parole così ambigue.
    "Tu sai cosa voglio dire" Il suo tono era onniscente come se fosse a conoscenza dei miei segreti. Il suo sguardo era fisso ed un sorriso scivolò danzando sulle sue labbra.
    "Potevo vedere al di là delle cose e della logica e dentro la realtà" Rivelò l'anima con un sussurro.
    "Quale sarebbe stata la realtà?" Chiesi.
    "Sentivo le buone e cattive vibrazioni emanate dalle persone ed ho anche parlato con chi non c'è più" Semrava felice di aver svelato questo segreto.
    "Vuoi dire i morti?" Chiesi senza essere sorpresa. La sua mente profonda aveva oltrepassato i confini come processo naturale del suo essere.
    "Sapevi che dovevi morire a quell'età?" L'energia dello spirito si stava intensificando.
    "No, perchè non ho mai voluto saperlo." Rispose in modo semplice.
    "La sua risposta catturò intorpidita consapevolezza. Mi sentii sommersa in una vita che era sia un enigma che un indovinello, più drammatica e complessa di un dramma Shakespeariano.
    "Anche se sapevo che non sarei invecchiato molto" Aveva gli occhi chiusi e le mani posate in grambo" e che sarei morto dopo aver ricevuto il perdono"
    "Chi ti doveva perdonare e perchè?"
    "Quando riceverò il perdono per i miei peccati che non ho mai commesso e accettato per le mie follie che erano raggiri creati da altri."
    L'anima era in trance meditativa.
    "Mi è stato detto che il mio momento sarebbe arrivato al tramonto del sole, ed avrei cantato di nuovo. Questo mi è stato detto e ho pensato che sarebbe stato triste morire quando avrei iniziato a vivere di nuovo. Volevo cantare. Volevo esibirmi e volevo chiedere perdono a tutti quello che mi hanno amato e che ho deluso. Anche se non fu mia intenzione deluderli; si alzò, le sue emozioni facevano vibrare l'energia della sua aura.
    "Avrei dovuto combattere una dura battaglia. Avrei dovuto combattere per le persone che mi amavano in tutto il mondo. Li ho delusi decidendo di non combattere prima. Ho condiviso i loro ideali e rimanere quieto fu il mio peccato." La sua voce era greve per lo stress emotivo.
    "Lo dovevo a tutti i bambini che hanno ascoltato la mia musica, ai miei fans, e alla mia famiglia. Ho causato loro grande angoscia, sostituendo il loro amore per me con un sentimento di repulsione e mancata fiducia. Non sarei dovuto rimanere calmo fin dall'inizio. Avrei dovuto combattere. Quello che mi è stato dato era un cattivo consiglio.
    Per questo chiedo il loro perdono ora che non sono più tra loro. Mi vergogno per la mia codardia e cattivi giudizi. Li amo come una famiglia. e sento l'energia del loro amore e attenzione anche adesso. Posso sentirli cantare le mie canzoni e danzare i miei ritmi, discutere le mie follie: domandandomi chi ero. Quello che ero lo ero per il loro amore, l'immagine amorevolmente ritagliata e l'amore non può essere malvagio. Non potevo essere malvagio perchè nato dal loro amore."
    "Chi è questa persona?" Mi chiesi.
    Quest'anima sembrava appartenere ad un altro e non all'uomo che fu il nervo pulsante delle controversie e di tutto ciò che era scioccante. Questo era un uomo riconosciuto per le sue esibizioni leggendarie e il solitario segreto stile di vita. Era una superstar con che indossava una maschera superficiale che si esprimeva a gocce. I suoi occhi erano finestre sigillate che nascondevano la sua anima impacciata e persa. e che aveva una reputazione stracciata e lacerata che lo rese ancora più evidente.
    Quest'anima era diversa da quell'uomo famoso. Era saggia ed aveva una straordinaria visione avvolta nei colori della compassione, comprensione, pazienza, e conoscenza, e sopra tutto un appassionato amore per la vita.
    Sentivo come se ci fossero due persone diverse, o due energie opposte . Era l'unico modo in cui potevo giustificare la cosa.
    Tuttavia era giunto il momento di dire buonanotte.
    Mi ritirai per la notte per trovare pace e sollievo in un sonno profondo, nell'attesa di una felice notte senza sogni.


    FINE CAPITOLO 8





    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.



    Edited by LoveIsMagical - 11/11/2013, 23:04
     
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