Michael Jackson Truth & Confession by F. Z KHAN - Capitolo 6° IL GIOVANE ARRABBIATO

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    Dirty Diana

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    Michael Jackson Truth & Confession by F. Z KHAN



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    CAPITOLO 6°



    puzv



    IL GIOVANE ARRABBIATO



    "Voglio dormire, voglio chiudere gli occhi su quello che ho visto"



    L'anima parlò con chiaramente e meticolosamente. La cadenza era come una melodia. Un alone di nobiltà lo circondava , il suo comportamento era riservato, rispettoso e dignitoso.
    Con la sua aria immacolate e perfezione l'anima era simile ad un uomo che aveva visto e sofferto molto nella sua vita. Sorprendentemente sentivo la soprannaturale apparizione come quasi naturale. Probabilmente ora ero più abituata alla sua presenza. A volte quasi dimenticavo che era morto e sembrava che anche il fantasma volesse fare lo stesso .
    Stavo rivivendo insieme a lui i suoi ricordi; ricordi che traspiravano dalla sua dimensione spirituale come se avessero vita. La sua storia aveva assorbito la mia mente, guidandomi nel buio e angusto cammino delle sue afflitte e addolorate riflessioni. Avrei potuto volare con lui, percorrendo le lunghe distanze delle confuse viuzze della sua vita passata , ed egli mi avrebbe mostrato la miseria e la tristezza occulta di quei luoghi tetri. Questi furono alcuni dei giorni in cui l'anima fu incantevole, con molto humor, risposte e buone storie.
    Quel giorno in particolare, stavo parlando dei suoi cambiamenti fisici. Ero certa che questi erano le prove più evidenti della sua trasformazione che incuriosiva il mondo. Mi ero appena seduta sul sofà per scrivere gli appunti quando egli parlò. Ingenuamente impressionata dal suo bianco viso spiritato pensai in silenzio come i suoi riccioli neri lo facevano sembrare così appariscente.
    "Quale malattia ti ha fatto diventare così bianco?" Chiesi all'anima luminosa.
    "Quale malattia?" Chiese con noncuranza.
    "Quella che ha cambiato il colore della tua pelle, naturalmente" Risposi sorpresa perché mai avrei pensato che mi ponesse quella domanda.
    "Non ho avuto nessuna malattia" Rispose pieno di sé
    "Bene allora cosa ti ha fatto diventare così bianco? Sai che sembri più bianco di un uomo bianco"
    "Si sta annoiando? Come ha potuto dire ,quale malattia?" Pensai sentendomi a disagio mentre aspettavo la sua risposta.
    "Bene, ho fatto tutto da solo" Rispose l'anima orgogliosa e sicura di sé.
    "Fatto cosa, ti sei dipinto di bianco?" Ora ero suscettibile
    "No, non mi sono dipinto, ma sono andato da medici che lo hanno fatto per me" Rispose senza batter ciglio.
    "Perchè non mi spieghi?" Chiesi quasi implorando sentendomi stressata dai suoi enigmi.
    "Dimmelo per favore" Disse l'anima prendendomi in giro
    "Per favore" Chiesi di nuovo
    "Okay, fu un procedimento medico o forse chimico. Andai da medici che potevano farlo ed essi lo misero in atto, tutto qui" Questa volta fu molto chiaro.
    "Da che medico sei andato? Era Arnold Kline?"
    "No, no . Quell'uomo non ha l'esperienza per un così radicale cambiamento." Rispose in modo deciso.
    "Allora chi lo ha fatto?" Chiesi
    "Cosa importa chi l'ha fatto?" Rispose nel suo modo reticente.
    "Tu hai un sacco di segreti" Gli dissi trovandolo, ora, quasi esasperante.
    "Si, li ho. Informazioni riservate devono rimanere riservate." Rispose calmo.
    "E tu pensi che queste siano informazioni riservate?"
    "Naturalmente, sono riservate. Ho ottenuto artificialmente il cambio del colore della mia pelle, usando prodotti chimici e farmaci. Chi me li ha prescritti e dove non ha importanza" rispose il fantasma con semplicità.
    "Il medico era americano?" Non potei fare a meno di chiedere, ero troppo curiosa.
    "No i medici americani sono troppo chiacchieroni. Andai un po' più lontano, nel sud della Francia" Rispose e io non capivo se lo diceva seriamente o no.
    "Così il dottore era francese?"
    "Ho detto Francia, non francese" Rispose veloce
    "Sei andato in Francia ma non da un medico francese?"
    "Possiamo dire così" Rispose con fare allusivo.
    "Puoi raccontare come è avvenuto il procedimento?"
    "Il dottore mi ha detto di prendere alcuni farmaci, mi ha iniettato altri farmaci e ci sono voluto dai tre ai quattro anni per completare il processo."
    "Quanti anni avevi?"
    "Ventotto" Rispose
    "Così a trentuno eri un uomo bianco?"
    "Ho ottenuto il pieno cambiamento a trentadue. Non ho più avuto alcuna macchia scura sul viso o sul corpo"
    "E il trattamento finì cosi?"
    "No , sarei dovuto tornare ogni sei mesi per il mantenimento e gradualmente da nove a dieci mesi per mantenere il cambio di carnagione." Rispose con serenità e serietà
    "Se tu non avessi continuato il trattamento saresti ritornato scuro, un uomo di colore?"
    "No, la carnagione alterate ad un livello così drastico non sarebbe stata mai più la stessa anche sospendendo il trattamento. Dovevo sottopormi ai controlli regolarmente per poter tenere sotto controllo qualsiasi irregolarità o reazione della pelle."
    "Per fare questo dovevi recarti in Francia ogni sei mesi?"
    "Si, il mio medico era là. Tuttavia gli anni seguenti ci saremmo visti in video conferenza per controllare se la mia pelle si comportava regolarmente"
    "Non era dannoso per la salute?"
    "Il dottore mi ha assicurato che sarei stato bene. Ho consultato anche un altro specialista nello stesso campo. Entrambi erano d'accordo sulla possibilità di farlo se fosse stato fatto con cura ed efficienza."
    "Ti sentivi al sicuro durante i trattamenti?"
    "Beh, ho speso un sacco di soldi e i soldi fanno girare il mondo. Quello ha reso i medici molto diligenti e competenti." Disse con un sorriso caustico"
    "Sei stato seguito bene?"
    "Si, molto bene"
    "E la tua pelle non ti ha mai dato alcun problema dopo?
    "Non a causa del trattamento"
    "Perché lo hai fatto?"
    "Era l'unico modo per spezzare le barriere." Rispose solennemente
    "Di quali barriere stai parlando?"
    "Del tipo di barriere create dal colore della pelle e della razza: un limite di vetro che ferma gli indesiderati impedendo loro di raggiungere la vetta e una strategia delle amministrazioni per filtrare le persone di colore, i diversi e gli stranieri."
    "Ma in che modo ti avrebbe aiutato cambiare colore?"
    "Mi rendeva visivamente una persona diversa. Un uomo di colore non avrebbe avuto lo stesso impatto di un uomo bianco"
    "Non capisco" Mi sentivo confusa
    "Un uomo di colore è come una piaga, la sua presenza è tollerata solo per un tempo limitato, diversamente da quella di un uomo bianco.
    La presenza di un uomo bianco è accettata come la piacevole conseguenza della selezione naturale" Cercò di spiegarmi la sua complicata prospettiva.
    "Perché un uomo di colore non dovrebbe essere accettato? Ancora non capisco, scusami" Gli dissi
    "Cos'è che non capisci?" Mi domandò l'anima sporgendo appena il mento
    "Se vuoi dire qualcosa , dilla chiaramente" Forse diedi un'impressione di stizza.
    "Okay, lo spiegherò in modo più semplice per te" Rispose sembrando un poco irritato.
    "Un uomo di colore per andare avanti deve in sostanza assomigliare ad un uomo bianco. Deve pensare come un uomo bianco, non essere indicato come una spina tra le rose. Ho deciso di fare questo esternamente invece che internamente. Ho deciso di diventare bianco e rimanere quello che ero, un essere umano con il cuore. Ora hai capito?" Chiese con tono arrogante e prepotente.
    "Stai dicendo che i bianchi non hanno un cuore?"
    "Un uomo di colore che si atteggia come un uomo bianco nei sentimenti e mentalità provocherebbe un 'alterazione che porta all'aridità dell'animo." Sembrava strano e non riuscivo a capire cosa provasse in quel momento.
    "Michael, come fa un uomo nere ad essere mentalmente diverso da uno bianco? Entrambi sono esseri umani, tu li fai sembrare come appartenenti a due diverse specie.
    Egli sorrise e disse " Sto dicendo ciò che la gente ha paura di dire perché è la verità. La mente di un uomo bianco lavora sul principio del successo e della conoscenza con un sistema incorporato che gli dice che sarà sostenuto, accettato e applaudito dai suoi pari, compatrioti e tutta la popolazione mondiale al completo per le sue imprese e attività.
    Invece, la mente di un uomo nero lavora sul principio della sopravvivenza, lotte e battaglie contro i fattori oppressivi per la sicurezza della sua comunità e razza. Per un uomo Nero, la sopravvivenza migliore significa riunirsi in gruppi e stringere legami tra fratelli neri per sopravvivere alle cariche dei bianchi tutti uniti come una razza diversa in un mondo diverso."
    "Stai dicendo che mentalmente sei rimasto un uomo di colore anche se ha cambiato il colore della tua pelle perciò la tua mentalità non è cambiata ?"
    "Ha, sapevo che avresti detto questo" disse mentre rideva divertito.
    "Non ho mai avuto quel l'atteggiamento mentale nemmeno da bambino. Ho sempre sentito di appartenere al mondo anche quando ero molto piccolo. Comunque , non ho mai voluto atteggiarmi come un uomo bianco, pretendendo di appartenere alla razza bianca. Credevo nella diversità culturale e diverso modello sociale. Credevo che il mondo è meraviglioso perché pieno di religioni sorprendentemente diverse, diversi modelli di vita e segni culturali e storici."
    "Non mi hai ancora risposto" gli ricordai.
    "No , stavo per farlo " Rispose con un sorriso il fantasma di Michael. "Credevo nelle mie radici storiche, culturali e geografiche di uomo di colore, orgoglioso di chi ero come Nero Afro Americano. Amavo la mia comunità e rispettavo la nostra storia ma non ero solo un comune membro della comunità . Ero un essere umano con interessi globali, universali e umani . Non ho mai pensato di avere dei limiti durante la mia vita, in ogni aspetto di essa, spero che tu ora abbia capito meglio" Domandò gentilmente .
    "Si ho capito , grazie mille "
    "Okay" Sorrise l'anima.
    "Provo ad indovinare, sei diventato bianco per avere un successo mondiale?"
    "No sono diventato bianco per eccellere come essere umano "
    "E come uomo di colore con la pelle scura non avresti potuto eccellere in quel modo?"
    "Avevo necessità di conferme e sostegno a livello globale . Come uomo di colore non ci sarei riuscito".
    "Perché dici così? Cosa avrebbe potuto fermarti Visto che eri già così famoso?"
    "Il colore della mia pelle" Rispose con voce calma.
    "In che modo?"
    "Focalizzandomi e classificandomi come un uomo di colore di successo e non semplicemente come un uomo di successo. C'è differenza"
    "Cosa c'era di negativo in quello; nell'essere chiamato uomo di colore di successo? Si tratta di successo in entrambi i casi"
    "No, non lo è, almeno in America" Rispose l'anima con il suo solito buon senso, " Un uomo di colore di successo è un uomo di colore che ha successo. Proviene da una comunità, una minoranza, e una specifica razza e il suo successo significa il successo di una comunità, razza e minoranza. Mentre il successo di un uomo bianco è il successo dell'umanità, della razza umana e dell'impegno umano. Non è confezionato in scatole ordinate e classificate, è universale: senza confini o limiti."
    " E tu volevi per te stesso quel riconoscimento anche se pensavi fosse solo per uomini bianchi?"
    "Si, esatto; volevo il frutto proibito" Sorrise.
    "Quindi, ti è stato permesso di ottenere il frutto proibito una volta diventato bianco?"
    "Non mi fu concesso il permesso, lo presi. Nessuno ti concede qualcosa di buono nella vita. La gente rispetta colui che prende cosa vuole, ma vorrebbero averne anch'essi un pezzo. Presi il mio pezzo e nessuno ebbe da ridire. La mia pelle bianca mise in pace le loro sopracciglia sollevate." Piccola risata.
    "Eri contento di quello che avevi fatto?"
    "Provavo piacere di essere in grado di essere riconosciuto come avrei dovuto essere."
    "Ma tu sei sempre stato riconosciuto. Non capisco perché continui a dire così. Thriller è la più famosa di tutte le canzoni anche oggi. Cosa avresti potuto chiedere in più?"
    "Thriller, thriller... ah thriller" L'anima ripeté con stile drammatico.
    "Thriller non era la cartina tornasole del test" Rispose più tranquillamente "tutti dicono la stessa cosa, ma Thriller non fu la porta per il Paradiso. Fu il mio primo passo attraverso il cancello. Per rimanere nel salotto dei VIP, dovetti prendere decisioni drastiche e determinanti , apprezzabili ed accettabili. Ho semplicemente fatto cosa andava fatto.Ma penso che rimanendo me stesso ma cambiando ciò che stava fuori sia stata la cosa migliore."
    All'improvviso vidi l'anima che indossava una camicia pervinca e pantaloni scuri. La sua aura era vivida anche se lo spirito parlava in tono gentile e sommesso.
    "Come ha risolto?" Cosa ti ha fatto arrivare a quel punto?" Chiesi domandandomi cosa poteva essere successo, per scatenare una così drastica decisione.
    "Non molto solo un logico avvicendarsi degli eventi nella vita" Sogghignò allegramente
    "Davvero, racconta" Chiesi al fantasma
    "Te lo sto raccontando" rispose quasi fosse uno studente alle prese con l'insegnante "Fu soltanto un logico avvicendarsi di eventi nella mia vita"
    "E dietro a questo non c'è alcuna storia?"
    "Forse una piccola storia" Disse nel suo modo educato" L'America non ha mai avuto un cantante di colore famoso quanto lo ero io. Io stavo scrivendo una nuova storia o forse lo stava facendo il mio destino. Ciononostante ero un uomo insoddisfatto, frustrato e volevo cambiare. tuttavia decidi insieme ad altre persone, che se la mia pelle fosse stata bianca, sarebbe stato meglio, professionalmente parlando. Ricorda che io non mi sono mai vergognato del mio patrimonio culturale Negro" . Parlava con la testa leggermente inclinata , gli occhi brillavano chiaramente sinceri. Potevo sentire la sua voce fluttuare libera come il volo di un uccello.
    "Comunque non fui una testa calda arrabbiata" Disse " un giovane che non era felice di ciò che aveva e voleva di più. Desideravo di più perché sentivo il desiderio di salire in alto nel cielo, proprio come il sole che avrei voluto vedere tutti giorni. Per me la decisione fu più personale che pubblica"
    "Tu eri già molto famoso all'età di ventotto anni. Non hai pensato che un cambio di colore della pelle avrebbe veramente scioccato i tuoi fans ed il mondo?"
    "No, per niente" rispose l'anima scuotendo la testa "Sono prima e principalmente un artista . Avrei fatto qualsiasi cosa che avrebbe potuto apportare carattere e valore alle mie esibizioni. I fans non si sarebbero offesi. Forse non lo sai." Disse il fantasma con un assorto sorriso sul viso.
    "Per me, quello fu il mio modo per dire sono un uomo di colore che ha avuto tutto.Fu il mio modo di cambiare forma. Ero sempre lo stesso" sorrise all'improvviso come se fosse divertito dal modo di lavorare di quella giovane mente. "Sono nato per quello. Non ero un corpo ma energia pronta al sorpasso " la soddisfazione era evidente sul suo viso
    "Cosa, non c'è mai stata alcuna malattia?" Chiesi all'anima.
    "No" scosse la testa" niente " sorrise con naturalezza. Ero un Negro Bianco, è tutto" Sembrava pacificato per averlo detto
    Non ero felice con me stessa. Ero troppo coinvolta nell'analizzare e criticare quello che mi aveva detto. Avevo perso di vista quanto era unica e straordinaria l'esperienza che stavo vivendo. Stavo parlando ad un fantasma, ad una famosa celebrità di Hollywood e tutto quello che pensavo era se mi stesse dicendo la verità o no.
    "Mi sta dicendo davvero la verità? Spero non stia dicendo bugie" ero ossessionata da questo. Avevo smesso di sentire l'energia e stavo correndo dietro a fatti, numeri e date come un contabile.
    "Non devo fare così" Mi dissi" Devo pensare come un essere umano e non una calcolatrice" Sorrisi a quel pensiero ma ricordai di nuovo a me stessa. " Devo rimanere umana da ora in poi" Decisi di chiudere il mio diario e disconnettermi dall'apparizione, di tornare al mio mondo.


    FINE SESTO CAPITOLO




    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.



    Edited by LoveIsMagical - 11/11/2013, 23:09
     
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