Michael Jackson Truth & Confession by F. Z KHAN - Capitolo 2° Il talento di Michael

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    MICHAEL JACKSON TRUTH & CONFESSION


    F. Z KHAN
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    Capitolo 2°



    IL TALENTO DI MICHAEL



    "Non sono nato triste. Il mio buon destino mi ha trasformato in un uomo triste"




    "Eri molto famoso" Commentai. L'anima rimase in silenzio. Non era necessario rispondere, era evidente.
    "Cosa ti ha portato ad avere un così brillante successo?" Chiesi.
    Avevo aperto il mio diario dalla copertina di pelle rossa, temperato a puntino la matita, ero pronta ad ascoltare.
    "Perché lo vuoi sapere?" Domandò l'anima con voce garbata.
    " Oh, giusto per conoscenza, naturalmente" Lo rassicurai, "Per favore, racconta".
    Non eravamo più in una landa solitaria ma in un'ampia biblioteca, questa volta, con altissimi muri appoggiate ai quali c'erano grandi librerie che arrivavano al soffitto. Le librerie erano piene di centinaia di libri con le copertine dorate e rilegature in pelle e fissavano lo spettro come testimoni silenziosi.
    Michael era seduto, calmo e silenzioso, su una grande sedia posta dietro ad un enorme tavolo. La sedia aveva un bellissimo telaio in legno scolpito. La seduta e lo schienale erano foderati in velluto rasato con motivi ricamati in oro su fondo rosso. La massiccia scrivania era di un brillante color mogano ed era imponente ; un rettangolo di pelle rosso scuro ricopriva il piano d'appoggio. Non vi erano altri arredi nella stanza. Potevo vedere delle ombre scure scivolare lungo gli alti muri, cadere su un bellissimo tappeto cremisi e sparire, come se fossero là a proteggerlo da occhi indiscreti. Il tappeto era lussuoso con dei motivi in lino a forma di foglie intrecciate che ne incorniciavano gli spessi bordi. Un silenzio solenne riempiva la stanza che sembrava riccamente decorata e elegante.
    Michael sembrava un miraggio, tra la vita e la non vita, seduto su quella soffice sedia.
    Indossava una giacca militare rosso ciliegia decorata con spessi cordoni dorati che si intrecciavano su di essa. Il suo viso sereno e scuro dava risalto al bianco degli occhi, mentre ciocche di riccioli neri incorniciavano saggiamente la sua fronte perfetta e il suo vivace viso. Egli era ancora un giovane uomo di colore dal sorriso brillante e occhi limpidi.
    "La fama non è tutto" Rispose.
    "Non ha importanza per te, l'hai sempre avuta" Asserii.
    "Questa è la ragione per cui l'ho detto" Sorrise.
    "Non sminuirti adesso. Dimmi" Ero determinata nella mia ricerca.
    " Conosci a storia dell'uomo cui fu rivelato il segreto per creare l'oro?" Mi domandò invece l'anima cantastorie.
    "Si, la conosco"
    "Egli poteva trasformare in oro tutto quel che voleva"
    "Egli poteva produrre quanto oro voleva" . Continuò. "Ma divenne avido tenendo tutto l'oro per se. La bramosia di creare e conservare diventò per lui un ossessione che lo portò alla sua rovina, alla sua distruzione. La fama funziona allo stesso modo : quando conosci il segreto, diventi avido e diventi ossessionato " Il tono della voce era gentile.
    " Eri ossessionato dal tuo successo?" Domandai curiosa.
    "Accade a tutti" rispose con un'espressione triste
    "Quando arriviamo a conoscere il segreto, questo ci uccide''
    "E il successo ha ucciso anche te?"
    "Si, mi ha ucciso, distrutto"
    "Successo e fortuna sono benedizioni di Dio. Perché ne avresti parlato se pensassi che fossero doni ricevuti da Satana?"
    Egli sorrideva mentre ascoltava
    "No, Satana non ha doni da offrire. Soltanto false promesse , sebbene egli possa far avere qualche vantaggio per poi tramutarlo in vizio attraverso il potere delle intenzioni umane". Rispose pacificamente.
    "Michael, io ancora non capisco cosa vuoi dire".
    " Il successo dovrebbe derivare da puri intenti e buona condotta" mi disse "Dovrebbe arrivare sempre per una buona ragione e non dovrebbe essere uno strumento attraverso il quale Satana possa perseguitarti".
    " Anche il tuo successo è stato uno strumento del Diavolo ?"
    " Il mio successo fu un tornado che mi trascinò via con il suo immenso potere, portandomi in una prigione di solitudine, infelicità e umiliazione. Diventò molto più potente di me.
    Come Dr Jekyll e Mr. Hyde, l'altro mio lato diventò troppo forte. Nessuno era pronto per capire che ero normale, come loro". Un bianco viso maturo fece capolino da dietro alla fisionomia del giovane di colore.
    "Allora cosa bisognerebbe fare? Dovremmo smettere di lottare e riconoscere la strada dell'oscurità?" Sbottai.
    "Sto dicendo che vivere felici, gratificati e con forza d'animo è più importante. Sentirsi un rispettato essere umano è importante. Vivere la propria vita è importante". Spiegò sorridendo.
    "Allora cosa dovremmo fare di nome e successo, gettarli via?" Trovai le sue risposte molto insoddisfacenti.
    "Bisognerebbe fare attenzione" il suo comportamento era premuroso," per non essere spazzati via dalla forza distruttiva. Riflettere e stare soli a pensare al significato di tutto questo. A cosa porterà tutto ciò ? Porterà ad essere una persona normale, a capire che potrebbe portare a qualcosa che non sono la felicità o la pace interiore."
    "Cosa vuole dire, no felicità e pace?" Indagai il saggio spettro.
    " Il successo è la conoscenza", rispose, " Le persone ti conoscono e apprezzano, ma questo significa che hanno licenza di giudicarti, di parlare di te, di criticarti. Significa che non hai il controllo della tua immagine e tutto dipende dai media, da come essi decidono di ritrarti. Il successo è una spada a due lame ed entrambe sono usate su di te"
    " Tu non sembravi infelice. Infatti sembravi molto contento del tuo successo" Chiesi pensando cosa sarebbe accaduto se non gli fosse piaciuto che altri diventassero famosi.
    "Si, sono stato abbastanza ingenuo nel credere che le persone mi amassero per la mia arte, e sciocco abbastanza per pensare che i media fossero amici". Rispose l'anima con emozione.
    " Ho avuto conferma di quanto mi fossi sbagliato su entrambi i fronti. Le persone amavano la spazzatura scritta su di me e divulgata tanto quanto amavano le mie esibizioni e i media mi hanno insozzato ed elogiato; come un serpente che ti bacia ed allo stesso tempo sibila."
    Ero demoralizzata. Egli aveva descritto una situazione quasi senza speranza.
    "Come può dire questo?"Dissi a me stessa contrariate e cinica.
    Formulai la domanda successiva con la speranza che, almeno questa volta,avrebbe deto qualcosa di mio gradimento.
    "Il successo ti ha danneggiato tanto quanto ti ha favorito?" Il fantasma sembrava sempre distaccato da tutto quello che diceva e tagliato fuori da tutto, come lo era stato sin dal principio.
    " Il mio successo non mi ha mai agevolato" Rispose senza alcuna inquietudine e nel suo modo determinato.
    "Mi sono creato un nome attraverso il mio duro lavoro e il danno che mi ha procurato è stato quello di mettersi con il nemico che lo ha usato contro di me".
    "Okay ho capito, ma cosa significava per te essere così famoso?"
    " Riscontro commerciale"
    Non sempre Michael. I politici, gli scienziati allo stesso modo dei poeti e gli scrittori sono famosi ma non sono commerciali" Contestai.
    "Non so", rispose," i politici sono intrattenitori come le persone del mondo dello spettacolo, e per quanto riguarda gli scienziati, ben dimmi un nome di uno scienziato che conosci, che sia vivo e dei cui risultati ottenuti nel suo campo tu sia ben informata ed io accetterò il tuo ragionamento" Sorrise aspettando la mia risposta.
    Cercai di pensare ad un nome, "devo aver perso la memoria. Forse più tardi". Alza le spalle, lasciando perdere.
    "Vedi, il successo non è un requisito per nobili cose ma se sei un prodotto che deve essere venduto devi essere famoso"
    "E i poeti , gli scrittori?"
    "In altri tempi di solito venivano celebrati, ora hanno bisogno di film o serie televisive per diventare globalmente famosi. I loro anni migliori sono finiti e gli intrattenitori hanno acquisito potere nel mondo."
    "Lo dipingi come uno scadente fenomeno privo di classe."
    " E' così, Tu puoi scrivere, creare e inventare. Tuttavia il successo non è soltanto un riconoscimento. E' anche indicazione di quanto un prodotto funziona commercialmente"
    "Il cambiamento dal tuo aspetto ti ha portato molto successo commerciale, immagino"
    "Si, il mio aspetto Caucasico (razza bianca) e i miei geni di uomo di colore mi han fatto diventare un prodotto vincente" Rise.
    "Per chi?"
    "Per me, per la mia società, i miei fans per i venditori e i compratori nel campo della musica e dell'intrattenimento di tutto il mondo. Mi compravano e vendevano come in un lampo: in un secondo."
    "Perché ? Cosa rendeva così speciale , per la gente un uomo di colore bianco?"
    "Ah" disse con una risatina "La sessualità dei neri abbinata ad una pelle chiara è un piatto gustoso". Replicò con un gran sorriso scherzoso.
    "Cosa? Pensavo che tu fossi considerato un cantante non un piatto !"
    "Fondamentalmente io sono un prodotto, per soddisfare il gusto sessuale del pubblico. Tutte le persone che fanno parte del mondo dello spettacolo lo sono"
    "Allora, quali erano gli ingredienti del tuo prodotto?"
    Gli comparve un gran sorriso e sembrò divertito, "Bene, fammi contare, toccandosi il labbro superiore con la lingua, il fantasma iniziò a contare i sui lati positivi, "mm, talento, talento, talento, bell'aspetto, talento, talento, abilità nella danza, mm, talento, talento, ancora talento con il gusto per la perfezione ed infine ma non ultimo, sensualità" Finì il lungo elenco con un intenso e smagliante sorriso.
    "Così la strada più semplice per il successo è diventare un prodotto commerciale vincente?" Chiesi.
    " Vero, insieme all'avere molto talento, lavorare sodo, essere determinati e vendibili." Replicò
    "La vendibilità corrisponde alla lista degli ingredienti che hai elencato prima, vero?"
    "No, si tratta del prodotto e le sue caratteristiche. La vendibilità di un prodotto dipende da come è confezionato e commercializzato. L'immagine di copertina e la confezione giocano il ruolo più importante e il sesso e la sensualità vendono più di ogni altra cosa su questo pianeta, lo sai"
    " Bene, tu sei famoso per essere sia timido che sexy. Come funzionava, per te, questa strana combinazione ? Come fa una persona ad essere entrambe le cose? E' mai possibile mettere insieme le due cose?"
    " Ora hai capito" Sorrise, " essere vendibili vuol dire essere simultaneamente l'esatto opposto di due cose, ed esibire questo comportamento controverso come una ostentata benedizione. Questo è spirito commerciale. Io ero timido e una persona timida può essere sensuale ma non sul palco. Tu puoi fare così, nel mondo dello spettacolo, di fronte a centinaia e centinaia di tuoi fans, mentre ancora sostieni la dichiarazione intitolata 'Io sono timido' .
    "Così tu non eri ne timido ne sexy? Ho compreso correttamente, quando hai detto che noi possiamo avere una delle caratteristiche e non entrambe, almeno nella vita reale?"
    "No, non hai capito" Sembrava un pochino demoralizzato dal mio basso grado di comprensione. " Tu puoi essere entrambe le cose nella vita reale. Nonostante questo le persone timide non si esibiranno mai come creature sexy e gli esibizionisti sexy non arrossiranno come i timidi. Tuttavia nel mondo dello spettacolo l'improbabile o il fantasioso sono davanti agli occhi di tutti. Questo è lo Show Business"
    "Quindi tu vendibile perché eri il timido e sexy Michael Jackson"
    "Vero" Rispose" Fui confezionato così e il talento fu l'ingrediente che tenne tutto insieme"
    "Come hai gestito il tuo successo? Non ti ha poi così danneggiato, giusto?"
    Divenne pensieroso mentre rispondeva con un filo di voce." Non posso negare. Il successo mi ha dato alla testa. Non facevo eccezione. Cambiai il mio modo di essere ma i cambiamenti ebbero più conseguenze di quello che pensavo."
    "Perché? Cosa ha rappresentato per te un cambiamento così drastico?"
    " Diventai arrogante, impaziente e irraggiungibile. Agivo e mi comportavo educatamente ma non avevo tempo per niente e nessuno nella vita, eccetto per ciò che facevo professionalmente. Questo mi privò di molti momenti felici e sentivo che invecchiavo più velocemente di quanto dovessi. Nonostante mangiassi sano, essendo sano, cosa che tu sai" la sua fronte era corrugata ma sembrava di buon umore.
    "Forse il tuo status ti obbligava a prendere determinate decisioni?"
    "Non non penso sia stato così" Scosse la testa. " Ho preso quelle decisioni in base al successo che avevo avuto. Dovevo essere migliore rispetto al mio lavoro precedente, tutte le volte che presentavo qualcosa al pubblico. Era qualcosa che io avevo scelto."
    "Penso che tu abbia preso la decisione giusta" Dissi concordando completamente con le sue scelte.
    "No, non l'ho fatto" Rispose con un sorrisetto.
    "Sei dispiaciuto per essere stato così famoso, allora?"
    "Non lo so e non mi importa. Sento che ho preso le decisioni sbagliate a causa del mio successo, questo è tutto.
    "Quali decisioni sbagliate? Hai dato il meglio nel mondo dello spettacolo. Cosa può esserci di sbagliato in questo?"

    CONTINUA...




    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

    Edited by LoveIsMagical - 11/11/2013, 23:18
     
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    "Ho sofferto, il mio cuore, la mia vita hanno sofferto. Ho smesso di esistere come essere umano e sono esistito solo come intrattenitore. Quella non si chiama buona decisione." Sembrava ferito e vulnerabile in quel momento.
    "Non voglio discutere con te" Dissi allo spirito dolente. "Era la tua vita e tu lo sai bene"
    "Grazie" Rispose cortesemente.
    "Non parliamone"
    "Okay" Rise.
    "Dimmi, sei stato in grado, in qualche modo, di mantenere un qualsiasi equilibrio nella tua vita?"
    "Era difficile mantenere i piedi per terra" Rispose "Le persone non te lo permettono. Ti dicono che sei speciale, e non lo sei. Dimenticano di dirti perché essi pensano che tu sia speciale. E' perché tu porti loro dei vantaggi, materialmente diventi una risorsa di guadagni, ma essi non ti dicono questa semplice verità. lasciano che lo indovini da solo"
    "E tu hai capito perché loro ti definivano speciale?"
    Fece un grande sorriso " Mi ci volle tempo. Pensavo che mi definissero speciale perché pensavo di piacere loro come persona, all'inizio" Con un sorriso irritato aggiunse " Ma non lo ero, o si?"
    "Tu non eri cosa?" Non avevo capito la sua battuta.
    "Non così speciale, dopo tutto" Comparve un gran sorriso sule sue labbra " Ero appena così così come persona ma ero speciale come intrattenitore"
    "Ma perché hai pensato che avrebbero dovuto capire che eri anche un' ottima persona?" Mi divertiva il modo in cui la sua mente lo aveva ingannato.
    "Non devi girare il coltello nella piaga" Disse nelle stesso modo usato dalle persone tenaci che si trovano in imbarazzo "L'ho capito più tardi"
    "Come l'hai capito?"
    Sembrava svuotato " Perché non erano interessati a me ma a quello che facevo come artista"
    " Come è successo? In che modo lo hai saputo?"
    " Col tempo, penso" Sembrò spontaneo e deluso.
    "Pensi che il successo abbia un colore?" Chiesi
    " Oh si, due. Uno è un colore delicato, raffinato, durevole ed elegante come una RollsRoyce. L'altra tonalità è brillante e veloce. Un colore sgargiante come quello della FIAT. Attraente, alla ricerca di attenzione, per i belli e audaci.
    Il successo Fiat è riservato alle persone del mondo dello spettacolo in cui si trovano colori sgargianti, ricerca d'attenzione, un mondo affollato e superficiale, non molto importante ma di spicco. Come un grande pallone colorato pieno d'aria che fluttua nell'aria affinché tutti lo vedano. Visibile , non importante, divertente e godibile ma che non stimola l'interesse.
    Il successo della Rolls Royce è per il resto del mondo. Per gli scienziati, i ricercatori, i medici, gli scrittori, gli archeologi, gli architetti , i poeti, i pittori, gli scultori, i ballerini classici, i matematici, chi ha fatto carriera, i politici.
    Tuttavia alcuni produttori e registi che hanno idee, che pensano e cercano e vogliono fare qualcosa per l'umanità, alla fine hanno successo e potere. Gli altri sono pensieri non impegnativi come il loro lavoro."
    La sua filosofia è certamente stimolante. Con questi pensieri gli chiesi
    "Di che colore era il tuo successo?"
    "Deve aver avuto un meraviglioso colore, qualunque esso fosse." Pensai segretamente.
    "Hmm" Egli pensò per un po', il suo labbro inferiore si schiuse " Non sono sicuro che il mio successo trovi posto in alcuna delle categorie"
    "Perché no?"
    "Perché il mio successo fu veleno e medicina per me" Disse" Volevo che la mia musica vivesse e per ottenere quel risultato lavorai duramente, e il mio successo portò alle mie fortune, tuttavia, esso si avvolse al mio collo come un serpente e mi soffocò. Aumentò il mio benessere e il benessere diventò la mia rovina. Soffrivo e sorridevo immerso nella nebbia e la nebbia era troppo fitta per avere un qualsiasi colore. Suppongo fosse come il diamante Koo-I-Noor; il mio successo luccicava ed era prezioso ma la sua aura negativa originò la mia sofferenza"
    Ero incuriosita ed impressionata dal suo modo di percepire le cose.
    "Il successo è proprio come una pelle perfetta" Pensai "Un'illusione".
    "Cosa ti ha fatto il tuo talento?"
    "Te l'ho detto, mi ha ucciso. Ho cercato usarlo per il mio lavoro e per qualche scopo utile nella vita. Il mio lavoro ed il mio successo hanno proprio avuto due esistenze differenti. Il mio lavoro ha valore e merito. Il mio successo era l'incarnazione della negatività. Penso che diventai immortale per il mio lavoro mentre il mio spirito fu ucciso dal mio successo"
    Ispirata dalla sua sorprendente agilità nell'uso della parola e modo di esprimersi, potevo solo elogiare le sue bellissime parole. Il successo lo aveva trasformato in un amante geloso che era possessivo e prepotente.
    Il fantasma di Michael era in piedi, in silenzio, le sue braccia a ciondoloni, sembrando allo stesso tempo perduto e annoiato .
    "Quale è la tua opinione sull'attuale mondo dell'intrattenimento?"
    Avevo lo strano presentimento che, anche adesso, allo spirito sarebbe piaciuto parlare di quel mondo affascinante e ostentato.
    "Oggi si diventa famosi in tutto il mondo in una notte, con una sola esibizione" Rispose " Una pacchiana versione a buon mercato dell'originale. E' come se una persona, che non ha necessità di soldi vendesse delle azioni; è una piccola e poco costosa corona di plastica con diamanti e perle false incollate con una colla debole."
    "Perché dici questo? Ci sono grandi star che mantengono il successo per tutta la vita. Il successo non sembra abbandonarli"Esposi i miei ragionamenti logici al seccato fantasma.
    "Si, lo so. Oggigiorno ci sono molte persone famose, con talento nella media, abilità mediocre, e mediocri spettacoli al loro attivo. Tuttavia, c'è un costante impegno dei media attraverso la pubblicità e del team che si occupa della loro commercializzazione per mantenerli a galla sull'onda del successo. E tutto ciò che serve per rimanere sul mercato."
    "E' una spiegazione elaborata" Pensai al modo brillante in cui stava trasformando in parole i miei pensieri.
    "Si, per artisti non raffinati" Sorrise.
    "Sei geloso?" Chiesi simpaticamente allo spirito .
    "Avrò messo a rischio la mia storia con questa domanda se lo ha irritato?" Mi domandai.
    "Non sono per niente geloso " Rispose con voce calma e piacevole .
    "Infatti" disse, "Sto raccontando cosa sta accadendo nel mondo dello spettacolo. Mi considero un veterano del mondo dello spettacolo, e non la chiamerei gelosia ma piuttosto profondo rammarico per come coloro che non hanno talento siano oggi celebrati. Questo è tutto." Sembrava sereno.
    "Ma non devi preoccuparti per questa futile cosa. I tuoi fans ti amano" Gli ricordai.
    "Lo so e l'amore mi ha trasformato nel re del pop. I miei fans sono il mio onore"
    "Parli come Diana. Anch'essa desiderava essere una regina di cuori"
    "Non farmi ricordare. E' doloroso per me pensare a lei"
    "Gli incidenti accadono, Michael"
    "Si, il successo ha divorato anche lei. Ha avuto un incidente se così lo vuoi definire"
    "E tu come lo definisci?"
    "Lo definisco omicidio ad opera del suo successo: Non le è stato permesso di vivere perché ha preso la decisione sbagliata"
    "Stai parlando di Dodi Al Fayed?"
    "No, per niente"
    "La gente diceva che l'amavi?"
    "Le persone hanno sbagliato" rispose"Non ero innamorato di lei. Non sono un uomo incosciente."
    "Cosa è incosciente in amore? Hai sempre detto che l'amore significa tutto per te"
    "Per me amore significa vita. Ammiravo la Principessa, ma non come un amante" Si comportava come se l'argomento non gli piacesse così decisi di non proseguire.
    Trascrivendo quanto detto, mi sorpresi di come tutto era iniziato, come un piccolo miracoloso pensiero di mia madre, per prima. Quando per la prima volta le parlai del messaggio a Lisa Marie Presley, lei,essendo una scrittrice, riconobbe subito l'opportunità unica di una buona storia che mi era capitata a fagiolo. Mi consigliò di scrivere tutto ciò che il fantasma mi avrebbe detto.
    Sembrava una idea interessante, capire cosa aveva da condividere dall' aldilà. Entrambe non riuscivamo ad immaginare dove ci avrebbe portate. Il fantasma di Michael Jackson era sorprendente e intrigante, come una piramide dell'antico Egitto per i turisti.
    Subito dopo, un pomeriggio, chiesi al fantasma se volesse concedermi il permesso di scrivere il suo racconto ed egli, gentilmente, acconsentì.
    Guardai il suo viso spettrale di colore bianco puro, asciutto, come il sale estratto dalle miniere. Brillava come se fosse una fiamma bianca tremolante sullo sfondo nero come la pece che lo circondava. Ascoltai lo spirito senza esprimere opinioni o giudizi riguardanti la sua ammaliante e mirabile vita. Tuttavia, una flebile voce dentro la mia testa sembrava dirmi, "Forse sta raccontando la verità, chi lo sa."
    "Ho avuto soldi", stava dicendo," fama e successo oltre ogni mia aspettativa. Mi mancavano la semplicità e la purezza dello spirito, cose di cui avevo bisogno. Puoi recitare su un palco e di fronte alla gente, sorridere con i tuoi amici, ridere insieme ai famigliari; ma non puoi recitare davanti ad uno specchio e stando dentro ad un corpo sofferente" il suo viso triste appariva stressato e affaticato.
    "Non capisco", dissi, "Eri una pop star e desideravi una vita semplice e pura?" Sicuramente questa fu più di una domanda ingenua.
    Egli sorrise " Ah , la legge degli stereotipi, vero?" Disse.
    "Cosa vuoi dire?"
    " Voglio dire che tu hai parlato di stereotipi. Le pop star sono creature dellanotte, assurde ed inumane e la pace e il senso morale non hanno nulla a che fare con esse."
    "C'è amarezza nella tua voce. Potrei conoscerne la ragione?"
    "No, non somo amareggiato. Voglio che tu capisca che tutti gli esseri umani hanno bisogno di una vita pacifica e felice, anche le pop star. Non si può vivere sempre sotto la luce dei riflettori, okay?"
    "In quel caso , avresti potuto lasciare il mondo dello spettacolo tanto tempo fa. Lo conosci abbastanza bene, non ci potranno mai essere purezza o semplicità" Risposi
    "Perchè no? Io credo che qualunque affare debba essere concluso con l'intenzione di contribuire al bene dell'umanità e dovrebbe portare pace e quiete nel cuore e nella mente. Il mondo dello spettacolo non fa eccezione."
    "Perchè parli in questo modo? Sai che non è vero. Il mondo dello spettacolo è puro esibizionismo"
    "Si, e l'esibizionismo non è triste e doloroso ,vero?"
    "Si, è soltanto la dimostrazione al mondo i propri sforzi. In quale modo lo intendi sporco sbagliato ? rispose l'anima con voce irritata.
    "Così, secondo te, la purezza e la semplicità sarebbero dovute essere parte della tua vita e non lo sono state?" Chiesi
    "Si, lo penso. Non ho mai capito perché la mia vita fu così falsa, così vuota come una rovina antica illuminata da luci che la fanno sembrare ancora più desolata e morta. Il motivo per cui io ho avuto una vita infelice nonostante la fama e il benessere, non l'ho mai capito" Disse scuotendo la testa avvilito.
    "Come ti senti pensando a questo?"
    "Come mi sento? Hai mai letto 'I Miserabili'?"
    "No, non l'ho letto" Risposi
    "Leggilo e capirai come mi sentivo"
    "Provavi tristezza?"
    "Ero io la tristezza", Disse con un sorriso beffardo
    "Conoscevi il motivo di questa tristezza?"
    "No, volevo soltanto scrollarmi di dosso le brutte sensazioni con la speranza che il domani sarebbe stato un giorno migliore."
    "Il domani si rivelò per te un giorno migliore?"
    "No, mai. I giorni e le notti passavano e io mi sentivo sempre nello stesso modo. Continuai a sperare e la vita continuò a scivolare via."
    "Perché non c'erano pace e serenità nella tua vita?"
    "Non lo so " rispose , il suo viso esprimeva ansia. "Posso dire che la mia vita era lavoro, impegni professionali, pugnalate alle spalle, successo, denaro , o qualsiasi altra cosa chiamala come vuoi"
    "Non voglio discutere con te, ma forse tu non ha mai cercato la pace, forse ti piaceva soltanto sognare di poter avere pace. "
    "Io desideravo la pace" Rispose con la sua dolce voce " Mi struggevo letteralmente per questo, per avere gioia e pace nella mia vita. A volte fama e benessere erano per me un peso e il mio cuore era ferito per questo. Mi sentivo così anche per settimane. Disprezzavo e detestavo quella situazione e detestavo anche di più rimanere bloccato lì"
    "Bloccato lì? Ma avresti potuto lasciarti tutto alle spalle se lo avessi voluto"
    "No" Rispose con un sorrisetto "Non potevo andarmene. Ero un prodotto con delle responsabilità. La mia famiglia, le mie amicizie professionali il web, ero intrappolato; no, non avrei potuto lasciare tutto. Nonostante ciò me ne andai appena ne ebbi l'opportunità, lo sapete. Nel 2005 sono potuto andar via, Sono proprio sparito. Ma prima non avrei potuto farlo"

    ....CONTINUA...

    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.


     
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    "Perché non ne sei stato capace?"
    "Nessuna ragione misteriosa. Soltanto i miei contratti, concerti e tours, i miei impegni professionali, impegni programmati per gli anni futuri e presunti impegni verso la mia famiglia, secondo mia madre."
    "Non hai goduto della rispettabilità e delle gratifiche che il successo ti ha portato? Voglio dire, non puoi negarlo, tu dovresti aver considerato il tuo nome e il denaro come compenso per tutto quello che hai dovuto sopportare" Insistetti perché era doloroso ascoltare le sue parole.
    "Celebrità? Non ho mai colto il significato di questa parola" Rispose con un sorriso caustico. "Sono stato elogiato, deriso, considerato amico, pugnalato, messo su un piedistallo, mandato al diavolo quando ero all'apice della carriera, glorificato e preso a sassate. Non riesco a pensare quale possa essere la vera definizione di quella parola, cosa è, e in che modo mi tocca. La luce dei riflettori può illuminare o bruciare. Io sono stato sia allontanato che bruciato da quel fuoco."
    La sera scendeva aprendo le sue ali scure. Ero quasi pronta a cedere dalla stanchezza, ma continuai a scrivere il suo canto del cigno con la mia anima in armonia con il cosmo.
    Michael parlava come se mi stesse raccontando la storia interessante di un giovane che una volta conosceva. La sua spiccata energia spirituale nascosta nell'ombra delle stelle, sussurrò queste silenziose parole.
    "Mi sentivo come un missile" stava dicendo"con i serbatoi pieni di carburante, pronto per partire alla volta dello spazio infinito , in realtà verso il dimenticatoio. Mi piacevano celebrità e successo e il potere che ne derivava ma..." Si fermò per cercare le parola corrette.
    "Come avrei potuto sopravvivere soltanto con il successo materiale" Disse dopo una pausa," Anche se so che molte persone possono farlo. Conosco persone che vivono soltanto per la ricchezza e il potere e sono molto soddisfatte. Io, a volte, mi sentivo soffocare. Un'espressione sofferente apparve sul suo viso pallido. " Non ero una persona che sarebbe stata felice di andare in giro indossando diamanti, abiti firmati e orologi costosi."
    "Cosa ti dava felicità?"
    "Ciò che creavo" Rispose"Le mie idee mi rendevano felice, non un capo d'abbigliamento o un diamante al polso o al collo. Ciò che creavo con il mio lavoro mi dava la fiducia in me stesso necessaria per affrontare la giornata con energia e speranza. Per me felicità era pensare, creare e manifestare i miei pensieri in un modo meravigliosamente magico a tutto il mondo ."
    "Quanto peserebbero secondo te il tuo talento e la tua creatività, senza la celebrità?"
    "Penso fu straordinario" Disse. "Il mio talento era la mia vita e non qualcosa separato da me. La mia creatività" si interruppe per trovare la corretta espressione." La mia creatività , qualche volta, mi ha sopraffatto. Le mie canzoni qualche volta non riuscivano a tenere il passo di ciò che pensavo. Era un potere immenso, difficile da gestire. Tuttavia ho assaporato ogni secondo , ogni nanosecondo ."
    Mentre lo ascoltavo, guardai per un attimo fuori dalla finestra, la notte era buia. Un leggero raggio giallo che illuminava le aiuole mi consentì di capire che mi trovavo ancora nel mondo terreno. Stanca ma entusiasta, la mia mente si era concentrata su quella forza vitale.
    L'aria era immobile. Il ventilatore da soffitto smuoveva l'aria pesante con le sue lame affilate e le tende ondeggiavano dolcemente. Ero stanca e volevo deporre la matita ed andare a dormire. Tuttavia la mia mente mi esortava ad andare avanti.
    Mi ero sempre posta domande sulla morte, sulla sua morte in particolare. Su come doveva essersi sentito quando aveva lasciato la sua preziosa esistenza terrena.
    "Eri preparato alla morte?" Chiesi.
    "No, non lo ero"
    "Hai accettato la tua morte?"
    "La morte è accettazione," fece una piccola pausa. Le labbra scarlatte spiccavano sul suo volto bianco come il calcare, "E anche un nuovo inizio. Ho accettato la mia fine ma ho anche accettato il mio nuovo inizio"
    "Come ti senti in quanto anima che ha lasciato dietro di se tutto ciò che le era familiare?"
    " Mi sento in ottima salute e in pace, più energico ma ancora umano. Mi sento bene e non più malato."
    "Eri malato prima?" Mi domandavo perché una persona ricca come lui che aveva accesso alle migliori strutture sanitarie, si lamentasse per la cattiva salute.
    "Si, fui malato per la maggior parte del tempo, anche psicologicamente . Avevo bisogno di pace e quiete ed invece intorno a me tutto era caotico e diabolico. Mi sentivo intrappolato come una mosca nella rete del ragno. Era una sensazione disgustosa e odiosa.
    "Non sei stato in grado di liberarti da quello stato d'animo durante la tua vita?"
    "No, ero immerso nel lerciume di altre persone. I loro peccati erano come un profondissimo lago nero e io dove io stavo affogando. "
    "E tu eri la vittima innocente?"
    "Io ero una vittima, vero" All'improvviso sorrise.
    "Come hai reagito a questo?"
    "Avrei potuto reagire?"
    "Hai tentato?"
    "L'ho fatto e più cercavo di fuggire, più affondavo. Era come stare sulla ruota panoramica che gira, gira in tondo senza una destinazione."
    "Non c'era via d'uscita?"
    "No, non c'era via d'uscita"
    Stava in piedi con entrambe le mani infilate nelle tasche posteriori dei pantaloni, i piedi all'infuori, e sembrava un ragazzo con la camicia parzialmente fuori dai pantaloni. Il contorno della sua figura sottile era ben definito, sul suo viso un'espressione solenne.
    Il legame spirituale stava diventando forte e le sue parole erano poco chiare .
    Volevo una spiegazione perfetta della profondità della morte. Il fantasma sorridente, tuttavia, rendeva più difficile, per me, comprendere i profondi segreti della morte.
    "Hai incontrato Dio?" Domandai alla fine, era quello che più volevo sapere.
    "Ho incontrato Dio?" Sembrava disorientato, "No, non l'ho incontrato" .Rispose con voce calma.
    "Ma tu sei morto. Non avresti dovuto aver già incontrato Dio?"
    "Cosa ha a che fare questo con l'incontrare Dio?" Mi domandò.
    "La morte è il percorso per arrivare a Dio, dovresti saperlo. "Ah, poi avrei dovuto allontanarmi" Rise sommessamente.
    "Pensi che questo sia divertente?"
    "Bene, sembra piuttosto divertente" Rispose a tono.
    "Quale è la prima cosa che hai visto, subito dopo la tua morte, se non Dio?" Domandai con veemenza
    Rimase in silenzio , i suoi occhi brillavano in uno sguardo fisso ed indagatore.
    "Appena dopo essere morto notai che ero solo" Rispose con voce dolce ma priva d'espressione.
    "I tuoi parenti non erano là ad accoglierti?"
    "Ho visto mia nonna, ma era distante. Non sono riuscito a parlarle."
    "Non hai visto nessun altro?"
    "Nessun altro" Rispose con tono irritato
    Era ovvio che non era un buon momento per risolvere il mistero. Forse lo spirito non aveva capito bene come io avevo pensato.
    "Raccontami qualcosa di Hollywood. La gente la definisce " il luogo più famoso del mondo" Cercando di rincuorarmi. Per il momento evitai di prendermela con il più splendente soggetto dell'intrattenimento.
    "Hollywood non è reale" Rispose il fantasma che non sembrava ne felice ne interessato.
    "Quello è il mondo più falso che potresti mai incontrare. Anche un sogno è più reale di quanto lo sia Hollywood. Lasciarla alle spalle è la cosa migliore che mi sia capitata"
    "Ma tu devi il tuo nome a Hollywood"
    "Se me lo chiedi ti dico che Hollywood è diventata famosa grazie a me"
    "Pensi che eri più grande di Hollywood?"
    "Hollywood non è stata la ragione del mio successo. Io ero famoso perché ero Michael Jackson. Non sono d'accordo nel dire che Hollywood ha dato un grande contributo alla mia carriera."
    "Chi lo diede, allora?"
    "Io, naturalmente" Disse sicuro di se
    "Io ho contribuito a ciò che sono diventato come artista"
    "Così ciò che è negativo è di qualcun altro e tutto il positivo appartiene a te?"
    "Si, percé non ho mai contribuito a qualcosa di negativo . Di conseguenza qualcun altro deve essere il responsabile."
    "Chi potrebbe essere?"
    "Lo saprai man man che procederemo nella stesura del libro"
    "Ti piace l'idea di questo libro?"
    "Si, sennò non avrei mai acconsentito " Disse con un'espressione gradevole.
    "Cosa ti ha attratto di più di questo libro?"
    "Che avrei potuto esprimermi senza paura, apprensione o oppressione emotiva."
    "E' come rivivere la mia vita, senza rivivere il dolore. Penso sia bellissimo"
    "Chi dovrebbe leggerlo, secondo te?"
    "Le persone che avrebbero voluto sapere di me, dovrebbero assolutamente leggerlo. " rispose.
    "Sapere che cosa, di te?"
    "Tutto: Qualunque cosa essi pensino, la troveranno qui"
    "E cosa pensi abbiano bisogno di sapere su di te?"
    "Per per prima cosa, se io ho mai molestato dei bambini" Senza dubbio in suo comportamento era strano.
    "Qui ti sbagli"
    "No, ne sono sicuro, ho ragione" Il suo sorriso era gelido.
    "E' per questo motivo che incolpi la tua celebrità di averti trasformato in mostro? Perché sminuisci ciò che hai , soltanto a causa di un pugno di persone malvagie?"
    "Forse, ma mi sentii intrappolato perché ero famoso, tutti credevano alle terribili cose che si dicevano su di me. La gente pensa che le persone ricche e famose debbano essere riprese e penalizzate a causa del loro successo. Perciò contribuiscono appassionatamente all'umiliazione di quelli che etichettano come celebrità"
    "Pensi che i tuoi fans abbiano contribuito alle tue disgrazie?"
    "Lo penso poiché è parte della natura umana. Quando vediamo che tra di noi c'è una persona che ha il mondo ai suoi piedi, mentre per la maggior parte degli altri ci sono fatica e lavoro per arrivare alla fine del mese, coviamo rancore verso questa persona. Può essere a livello di inconscio, ma cova sotto la cenere, ribolle e per ripicca nel momento in cui il fortunato b******o è vulnerabile, noi ci riuniamo per vederlo umiliato e sconfitto. A me è successa la stessa cosa."
    "I tuoi fans hanno avuto un comportamento così crudele?"
    "No, non è crudele. Te l'ho detto è la natura umana e sarà sempre così."
    "Dovresti essere biasimato per questo?"
    "Io biasimo la celebrità che è come una nebbia che ti inghiotte così le persone non ti vedono più come essere umano. La celebrità Hollywoodiana , splendente, urlante,dai colori intensi ti copre come una carta da regalo e nessuno sa cosa c'è dentro al pacchetto. La gente dimentica il tuo aspetto reale e diventa emotivamente indisponibili. Le persone che chiamiamo fans dimostrano la mentalità comune; sono pretenziosi, critici ma distanti dal loro idolo. Essi vogliono eccitazione ed intrattenimento dal loro eroe e gli scandali sono molto eccitanti, vero?"
    "Suona spiacevole" Osservai.
    "Si, una spiacevole situazione che si ripete con i più famosi."
    "La celebrità vale questa pena?"
    "Dipende dalle persone, Alcune pensano che uno scandalo sia una spinta per la carriera, altri no" E' una decisione più personale che manageriale."
    "Cosa ne pensi?"
    "Sono dispiaciuto per la situazione", disse scuotendo la testa," essere coinvolto e affrontare uno scandalo della più orribile natura è terribile. Mi ha colpito molto profondamente a livello emotivo. Mi ha distrutto dentro e fuori."
    "Quanto ti è costato tutto questo?"
    "Dimmi prima il tuo nome" Mi chiese all'improvviso. Forse aveva bisogno di tempo per pensare alla domanda che gli avevo appena fatto.
    Lo spirito aveva ragione, non mi ero ancora presentata perché non lo avevo ritenuto importante. Oppure il motivo poteva essere più di quello che avevo detto a lui o a me stessa.
    "Perchè perdiamo tempo senza motivo?" Chiesi.
    "Tu mi chiami col mio nome, giusto?" Disse l'anima sembrando offesa."
    "Tutti ti chiamano col tuo nome" Obiettai
    "Voglio conoscere il tuo" Disse con insistenza.
    "Forse più tardi" Ero irritata dal suo atteggiamento irascibile.
    "il tempo non è chiuso in scatole ordinate. Io ti sto chiedendo come ti chiami adesso e tu dovresti rispondermi adesso" Stava diventando insolitamente complicato.
    "Non sono a mio agio nel dire il mio nome ad un fantasma" Alla fine la verità uscì. Io volevo che il fantasma capisse quando fosse strana, per me ,la situazione.
    "Allora io non sono a mio agio per dirti nient'altro" Apparentemente il fantasma non aveva alcuna grande preoccupazione per il mio trauma emotivo.
    "I nomi non hanno importanza" Risposi in modo sensibile e filosofico.
    "Allora non usare il mio nome" Rispose e io mi sentii esasperata.
    Decisi di ignorare lo spirituale capriccio dell'anima e di procedere con il mio lavoro.
    "Rispondi prima alla mia domanda" Chiesi al fantasma imbronciato.
    "Dimmi il tuo nome" fu l'insistente domanda. Pensai si stesse concedendo il piacere di una ingegnosa battaglia con me, e sapevo che non avrebbe lasciato perdere.
    Disperata gli dissi il mio nome.
    "Cosa significa?" Chiese
    "Non lo so" Ero annoiata e sconsolata.
    "Avrà sicuramente un bel significato" Rispose gentilmente
    "Non lo so" Tagliai corto frastornata dalla sua improvvisa indagine.
    "Adesso siamo a posto" Rispose garbatamente.
    Dopo questo, prima di andare a letto, recitai le mie preghiere anche se ero esausta e priva di ogni energia dopo la discussione. Era già tardi ma prima di andarmene chiesi al fantasma di promettermi che sarebbe tornato per raccontarmi tutta la sua storia. Mi addormentai non appena la mia testa toccò il cuscino ma sapevo che l'anima sarebbe rimasta sveglia nella morte come nella sua vita.

    Fine secondo capitolo


    La presente traduzione è a cura di LoveIsMagical in esclusiva per A Place With No Name Forum. In caso di diffusione integrale o parziale è obbligatorio riportare il link della fonte originale e i dovuti crediti.

     
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