Michael Jackson 30 anni di bugie, una sola verità

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    Michael Jackson 30 anni di bugie, una sola verità






    nrac
    Artista planetario,
    pacifista sconosciuto. Voleva cambiare il mondo.
    E’ stato colpito in ciò che ha difeso e aiutato:i bambini,
    il futuro del mondo

    Bugie e calunnie infamanti, sempre
    dimostrate false. Quanto hanno reso
    in 30 anni e quanto rendono ancora?


    L’ARTISTA VISIONARIO CHE VOLEVA CAMBIARE IL MONDO
    MICHAEL JACKSON: 30 ANNI DI BUGIE,
    UNA SOLA VERITA’


    A 55 anni dalla nascita, il 29 agosto, la prima statua in Italia in
    onore dell’artista più amato di sempre. Tutti conoscono Michael
    Jackson come artista di fama globale, pochi conoscono l’uomo e
    l’umanitario. Per più di 30 anni i media hanno costruito notizie
    infondate su presunte stranezze quando di stranezze, a ben
    guardare, ce ne sono ben poche. Una c’è: a 4 anni dalla sua morte
    improvvisa non sono chiare le responsabilità


    Il Re del Pop: defi nizione riduttiva per chi ha creato un mondo nuovo senza
    distinzioni tra musica, danza, video e messaggio. Ha scritto canzoni che sono
    poesie, preghiere, messaggi sociali di pace, difesa della natura, fratellanza tra
    i popoli, appelli per l’infanzia abbandonata. Unico a eccellere nel canto come
    nel ballo, ha superato le barriere tra i generi, portando la musica nera fuori dalla comunità
    afroamericana, mescolando in modo originale ogni tipo di musica. Ha ripreso, prefezionato
    e inventato passi di danza che oggi sono insegnati nelle scuole di ballo. Tutti conoscono
    i record discografi ci e i critici ne riconoscono il genio artistico. Pochi sanno che è, ancora
    oggi, l’artista che più ha dato in benefi cenza: 400 milioni di dollari a ospedali, orfanotrofi
    e a 39 enti per la tutela e l’educazione dell’infanzia, cifra
    certifi cata dal Guinness dei primati. Eppure da oltre 30 anni
    si parla di Jackson più per screditarlo che per metterne in
    luce le straordinarie qualità di artista e di umanitario. E’
    ora di conoscere la verità su un uomo generoso, sensibile,
    gentile, colto, troppo buono forse, forse un po’ ingenuo, come
    i bambini malati e bisognosi che aiutava, ma anche troppo
    ricco, troppo famoso, per non suscitare invidie e avidità. In
    fondo, è stato facile colpirlo nella sua missione di vita con la
    costruzione di notizie false.
    UNA VITA STRAORDINARIA, RESA INVIVIBILE
    DA INVIDIA E AVIDITA’
    Denigrare, diffamare: il mezzo più effi cace per ostacolare un
    genio che è anche un messaggero vulnerabile nel suo voler
    cambiare il mondo. L’ultimo attacco, a ben 4 anni dalla sua
    morte, è di un mese fa: un tabloid britannico ha riferito che in
    alcuni fi les dell’FBI si legge che Jackson avrebbe comprato il
    silenzio di «due dozzine» di ragazzi vittime di abusi, numero
    più volte contraddetto da vari media. Molti osservatori hanno
    mostrato le incongruenze nell’articolo del tabloid inglese,
    prima di tutto il fatto che i presunti documenti dell’FBI
    non sono dell’FBI ma semplici fotocopie di un investigatore
    privato, dal passato poco chiaro. I veri documenti dell’FBI su
    Michael Jackson, risalenti agli anni ‘90, sono stati pubblicati
    nel 2009: da tutti emerge “nulla a carico”. Gran parte dei
    media lo hanno perseguitato per anni con un accanimento
    senza precedenti, suonando la grancassa delle notizie
    false e scandalistiche, ma non hanno mai rettifi cato con la
    semplice verità. Alla fi ne del processo del 2005, dopo mesi
    di testimonianze che ne dimostravano l’innocenza, la notizia
    della piena assoluzione da tutti i capi di imputazione, non era
    per mancanza di prove ma perché il fatto non sussiste, non è stata diffusa con la stessa forza
    delle notizie sulle accuse. Tutti pronti a diffondere notizie negative, quelle che suscitano
    morbosità, silenzio sulla verità. La natura del processo del 2005 è spiegata dall’Avvocato
    Tom Mesereau “Questo caso riguarda la dignità, l’integrità, la decenza, l’onore, la generosità,
    l’innocenza e la difesa di un ESSERE UMANO MERAVIGLIOSO che si chiama Michael Jackson,
    il processo ha al centro i soldi e la fama”.
    SOFFERENZA E CORAGGIO, DOLORE E GENEROSITA’
    Per capire l’amore di Michael verso i bambini e il suo impegno sociale nell’arco di tutta
    la vita, occorre tornare alla sua infanzia: famiglia numerosa, padre severo ed esigente,
    a volte violento, lavoro intenso sin dai 5 anni, giochi mancati. La ricerca dell’infanzia
    perduta ha reso la difesa dei bambini la ragione della sua vita. Il suo spiccato
    altruismo ha fatto il resto. Neverland fu costruito per essere un’oasi di gioia, per
    accogliere, per brevi periodi, bambini gravemente ammalati e le loro famiglie.

    Cinema, zoo, luna park, musica ovunque, stanze attrezzate per cure mediche e personale
    sanitario per i piccoli bisognosi di cure costanti. Il processo del 2005 ha documentato che
    tutto era predisposto per donare un sorriso a bambini in diffi coltà. Eppure tanta generosità
    è stata usata come pretesto per accuse e ricatti. La prima prova della distorsione della realtà
    sull’uomo Michael Jackson è il gossip alimentato sin dagli anni ‘80 sul progressivo cambio
    di colore della sua pelle e l’accusa di voler rinnegare le sue radici afroamericane, di cui
    invece andava fi ero. La risposta era semplice, sotto gli occhi di tutti: la vitiligine, nella sua
    forma più grave, la malattia della pelle che si manifesta con chiazze di color bianco latte
    dove manca la melanina. Negli anni si è estesa a tutto il corpo e ha reso la pelle soggetta a
    gravi danni se esposta al sole: per questo si riparava con grandi ombrelli. All’inizio copriva
    le parti chiare con trucco scuro, poi ha dovuto fare il contrario. Nelle persone di colore la
    vitiligine ha effetti devastanti a livello psicologico. Cosa può aver signifi cato per un uomo di
    spettacolo come lui? Pochi sanno che Michael era un uomo colto, amava l’arte in tutte le sue
    forme. Ascoltava musica classica, leggeva romanzi, poesie e le biografi e dei grandi, Einstein,
    Chaplin, Michelangelo: «Sono un patito di Michelangelo….. era consapevole che, dal giorno
    in cui sarebbe morto, la sua arte avrebbe vissuto in eterno». E’ in corso la causa intentata
    dalla madre, Katherine, alla AEG, la società di promozione della serie di spettacoli “This is
    it” che Michael Jackson avrebbe dovuto fare a Londra. Chiede giustizia e vuole sapere cosa è
    successo davvero. Otterrà risposte? Sembrano emergere responsabilità più ampie di quelle di
    Conrad Murray, condannato nel 2011 per omicidio colposo per aver somministrato in casa un
    anestetico per uso ospedaliero, dimostrando superfi cialità e incompetenza medica anche nel
    fare il massaggio cardiaco sul letto invece che a terra. Saranno chiarite altre responsabilità?
    Forse quelle di chi, a marzo del 2009, ha convinto Michael Jackson a prepararsi per 10
    concerti e che, in una notte, li ha portati a 50 senza consultarlo? O quelle di chi avrebbe
    dovuto sapere che all’età di 50 anni, dopo anni di inattività, anche il grande Michael
    Jackson avrebbe avuto bisogno di più mesi di allenamento e prove per arrivare pronto al
    primo spettacolo di luglio? O quelle di chi ha permesso di affi ancare a Michael Jackson un
    sedicente medico, senza accertarne le competenze?
    Una cosa è certa: la sua musica e i suoi messaggi vivranno in eterno, più forti dei
    presunti scoop e di coloro che lo vedono come macchina da soldi. Così come l’affetto
    e la riconoscenza di milioni di persone che lo hanno capito e lo amano al punto da
    dedicargli una statua anche in Italia, a Valmontone. Alla base della statua sono incisi i
    messaggi di una vita spesa a donare gioia e amore universale: “Insieme per un mondo
    migliore”, “Pace e amore per l’umanità intera”, “Rispetto, uguaglianza, giustizia”, “Un
    mondo migliore per tutti i bambini”. AdAtta, Associazione di Promozione Sociale.







    Fonte: Settimanale Oggi


    A quanto pare è stata acquistata un'intera pagina del settimanale Oggi per far pubblicare quest'articolo :clap: :clap: :clap:

    Edited by ligary - 4/9/2013, 13:09
     
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11 replies since 1/9/2013, 22:33   1036 views
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