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LOTTA AL MERCURIO, ACCORDO INTERNAZIONALE
La ratifica ufficiale avverrà ad ottobre 2013.
Il Pianeta è ad una svolta epocale
I dati pubblicati nel Rapporto Globale UNEP (l'Agenzia ONU per l'Ambiente) sul mercurio non lasciano dubbi sulla serietà della minaccia posta dal metallo pesante: livelli preoccupanti di rilascio globale di mercurio causate dalla deforestazione e dall'erosione del suolo, stimati in 260 tonnellate annue; il raddoppio delle concentrazioni nei primi 100 metri di profondità dei mari, fino al livello attuale del 25%; più di 200 tonnellate depositate nell'Artico ogni anno, con un aumento di oltre dieci volte del mercurio contenuto in diverse specie selvagge dell'Artico;e un totale globale annuo di mercurio rilasciato nell'ambiente stimato tra le 1000 e le 4000 tonnellate.
In ragione della sua lunga persistenza nell'atmosfera e nell'ambiente e della sua capacità di bio-accumularsi nell'organismo, il mercurio ha infatti degli effetti particolarmente dannosi sulla salute e sull'ambiente: tumori, malattie respiratorie, infezioni cardiovascolari e perfino disordini psichici e danni neurologici trasmissibili dalle madri incinte ai loro bambini.
L'obiettivo di ridurre la produzione di mercurio, per il bene del Pianeta e dei suoi abitanti, è quindi divenuto prioritario, e i 140 Paesi riuniti a Ginevra e coordinati dall’UNEP sono finalmente riusciti nell’ ardua impresa, inseguita da più di dieci anni: giungere a un accordo internazionale per limitare l’uso del mercurio, in primis nei processi industriali. L’accordo prevede la limitazione dell’uso del pericoloso metallo in molti prodotti, dai termometri, ormai messi al bando, alle amàlgame dentali per le otturazioni, alle lampadine a basso consumo. Particolare attenzione sarà riservata alle emissioni di cementifici, miniere d'oro (35% delle emissioni globali), carbone (24% delle emissioni globali) e centrali termoelettriche. Come afferma il comunicato dell'UNEP, “il mercurio rilasciato dall'industria e da altre fonti umane può circolare nell'ambiente per secoli. Ciò significa che è probabile che servano anni o decenni prima che le riduzioni nelle emissioni di mercurio abbiano un effetto dimostrabile sui livelli di mercurio in natura e nella catena alimentare”.
Molte le azioni messe in pratica finora su tutto il Pianeta: oltre le negoziazioni tra governi, la Partnership UNEP per i prodotti a base di mercurio ha stabilito un obiettivo di riduzione del 70% della domanda di mercurio contenuto nei termometri e nei dispositivi per la misurazione della pressione del sangue e ha messo in piedi una serie di azioni concentrate nei diversi settori, dalle miniere d'oro al riciclaggio del mercurio. Il Governo Usa, ad esempio, che ha approvato gli "Standard sul mercurio e i prodotti tossici aerei", con l'obiettivo di ridurre le emissioni di 20 tonnellate entro il 2016; il blocco delle esportazioni di mercurio da parte della Ue e degli Usa; lo sviluppo di piani nazionali nel SudAmerica per trovare delle soluzioni allo stoccaggio del mercurio. L'accordo raggiunto a Ginevra stabilisce, per la prima volta, l'interruzione prima possibile di tutte le attività di estrazione del mercurio, lo sviluppo di procedure avanzate per il riciclaggio di questo materiale e lo sviluppo di normative per facilitare il passaggio ad alternative ecologiche al pericoloso metallo.
L'epocale documento verrà ratificato formalmente dai Paesi alla conferenza che si terrà a Minamata e Kumamoto, in Giappone, dal 9 all'11 ottobre 2013.
Fu proprio a Minamata che venne scoperta nel 1956 l’omonima malattia causata dalla contaminazione da mercurio. Ed è per questo che, proprio partendo da lì, dopo 56 anni, s’intende dare una svolta al problema.
http://www.planetinspired.info/web/it/-/lo...-internazionale
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